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Autore: shiva95    06/04/2014    4 recensioni
Questa storia è ambientata un anno dopo gli avvenimenti di Dringe Of Cerberus. Parla di come vivono Zack e Aerith nel flusso vitale, si cosa provano e dei loro ricordi prima e dopo essersi incontrati. Spero di avervi incuriosito, perciò buona lettura e recensite in tantiii!!! :)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Zack Fair
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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Sei il mio angelo

Un piacevole venticello mi sfiora il viso mentre dischiudo le palpebre, ancora assonnate.
Mi devo essere addormentato.
E' pomeriggio inoltrato, il sole sta tramontando mentre i suoi raggi creano dei suggestivi giochi di luce.
Mi passo stancamente una mano sul viso mentre sento il mio corpo ancora intorpidito dal sonno. Il prato sotto di me è il più verde che abbia mai visto ed è cosparso di ogni genere di fiori. L'orizzonte è tinto di una varietà di colori che vanno dall'oro al rosso cremisi, che proiettano mille sfumature sul lago cristallino vicino a me. C'è una pace incredibile, rotta solo dal canto degli uccellini che volano in lontananza.
Chiudo gli occhi e mi beo di questa quiete, che placa senza sforzo il mio spirito, mentre sento una mano accarezzarmi amorevolmente i capelli corvini. I suoi tocchi sono così leggeri e delicati da farmi dubitare, a volte, che siano opera di un essere umano. Le sue dita si infilano tra le mie ciocche d'ebano facendomi un piacevole massaggio che mi fa mugolare di piacere. Apro i miei occhi azzurri e li fisso nei suoi, di un verde smeraldo così intenso da far invidia alle più preziose delle pietre.
I lineamenti del suo viso sono morbidi e delicati, le labbra piene e rosee ed i lunghi capelli castani sono legati nella solita treccia alta, con il fiocco che le ho regalato a Midgar.
Già… Il nostro primo incontro, che poi è diventato anche il nostro primo appuntamento. Ammetto che forse all'inizio non le ho dato una bella impressione di me, anzi probabilmente l'ho spaventata. Del resto chiunque al suo posto sarebbe scappato via correndo vedendo un uomo precipitare, sfondando il tetto, e schiantarsi al suolo. Sì, probabilmente avrei dovuto fare un entrata meno ad effetto.
La vedo piegare le labbra in un sorriso innocente e sereno mentre i suoi splendidi occhi si illuminano. Io le sorrido di rimando e, con voce un po’ impastata dal sonno, le chiedo:
<< Quanto ho dormito? >> lei, continuando a coccolarmi, mi risponde mentre sistema meglio la mia testa sulle sue gambe.
<< Circa due ore >> la sua voce è un balsamo per il mio cuore che, a udirla, si mette a battere più velocemente.
Annuisco mentre aspiro avidamente il suo profumo, che mi stordisce i sensi, mandandomi in estasi. Ogni cosa di lei mi piace. Ogni suo singolo capello, ogni suo gesto, ogni suo sguardo. Tutto di lei mi fa arrossire, sudare e seccare la gola come se fossi un ragazzino alla prima cotta. Anche se forse è proprio così. Aerith è la prima ragazza di cui mi sia mai davvero innamorato. All'inizio credevo fosse solo una infatuazione ma poi ho capito che mi stavo innamorando veramente. Non mangiavo più, non riuscivo più a dormire e pensavo costantemente a lei. Finché il desiderio di rivederla non è diventato essenziale, più di respirare. Nelle missioni il mio pensiero si posava sempre e soltanto su di lei. E anche ora non fa che essere tra i miei pensieri, sempre. Sono cotto. Cotto come una banora bianca matura. Per me è stato un vero e proprio colpo di fulmine, il fulmine con il sorriso più bello che abbia mai visto in tutta la mia vita. Aerith è entrata nella mia vita come una ventata d’aria fresca, frizzante e delicata al tempo stesso, e non se ne è più voluta andare. Lei mi ha cambiato e di questo io non potrò mai ringraziarla abbastanza. Ricordo che prima di incontrarla il mio unico pensiero era diventare un prima classe Soldier, combattevo più che potevo e mi divertivo nel farlo. Sì, mi piaceva combattere e abbattere qualsiasi nemico mi si parasse davanti. Una vera e propria macchina da guerra insomma. Finché non l'ho incontrata. Le parole che mi disse quel giorno al parco, durante il nostro primo incontro, non le ho mai dimenticate. A lei i Soldier facevano paura, perché combattevano e si divertivano a farlo. In quel momento in me è scattato qualcosa che mi ha fatto riflettere. Mi sono reso conto che fino ad allora mi ero comportato da perfetto idiota, perché un soldato che uccide per divertimento non è migliore dei mostri che combatte. Ed io invece volevo essere diverso, diverso agli occhi di Aerith. Non volevo che mi vedesse come un carnefice ma bensì come qualcuno che difendeva i più deboli, come un eroe. Il suo eroe.
<< Zack, a cosa stai pensando? >> la sua voce interrompe il filo dei miei pensieri. La guardo e una domanda mi sorge spontanea.
<< Aerith per te io cosa sono? >> lei mi guarda con sguardo interrogativo.
<< In che senso? >>
<< Hai presente il mio sogno? >>
<< Sì >>
<< Per te l'ho realizzato? >> la vedo sorridermi dolcemente mentre si china a depositarmi un bacio su una guancia.
<< Io direi di sì. Sai anche tu come la pensano Cloud, Tsang e gli altri no? >> io mi alzo a sedere e fisso i miei occhi nei suoi.
<< Sì, ma tu cosa pensi? >> è questo che mi preme più di tutto. Sapere se io sono un eroe ai suoi occhi. Se sono diverso dagli altri Soldier. Se sono speciale.
<< Beh... >> la vedo avvicinarsi e posare delicatamente le sue labbra sulle mie. Io rispondo subito, chiudendo gli occhi, beandomi di quei soffici petali di rose. E' un bacio puro e casto che mi fa fremere piacevolmente lo stomaco e venire un brivido lungo la schiena. Lei si distacca poco dopo e, con uno sguardo che sarebbe capace di ammansire anche un Ifrit, mi dice:
<< Tu sei la persona che amo più di qualsiasi altra cosa al mondo. Senza di te le mie giornate sarebbero state sempre fredde, buie e monotone. Senza di te non avrei mai saputo cosa si prova ad amare qualcuno. Senza di te non avrei mai trovato il coraggio di uscire al di sopra del Piatto, e vedere il cielo >>
<< Mi dispiace di non esserci stato quando l'hai fatto >> il mio volto si fa cupo. Gli avevo promesso che sarei stato accanto a lei quando avrebbe visto il cielo per la prima volta. E invece…
<< Tu c'eri. Ci sei sempre stato. Ti sentivo vicino a me ogni giorno e questo mi dava la forza di andare avanti >> l'attiro a me e la cingo in un abbraccio. Lei avvolge le braccia alla mia vita e posa la testa sul mio petto. Le lascio un bacio tra i suoi capelli, che profumano di rose selvatiche, mentre lei struscia leggermente la guancia sul mio torace.
<< Da quando me ne sono andato non ho fatto altro che vegliare su di te. Non passava un solo momento senza che io vedessi cosa tu stessi facendo, ti pensavo in continuazione e, a parte il tempo necessario per dormire qualche ora, vegliavo sempre su di te >> sfioro dolcemente con le dita la sua schiena che, al tocco dei polpastrelli, è attraversata da un brivido.
<< Hai freddo? >> la sento muovere il capo in segno negativo mentre si stringe di più a me.
<< Stringimi di più Zack >> e la stringo ancora di più tra le mie braccia. Restiamo così per un tempo che a me pare una eternità, a godere ognuno del tepore dell'altro. Poi mi accorgo di una cosa. Il sole è quasi tramontato del tutto. E' ora di andare.
<< Aerith, è ora >> le si scosta leggermente e guarda in direzione del tramonto.
<< Hai ragione. Andiamo >> mi alzo in piedi e le porgo una mano per aiutarla ad alzarsi. Dopo mi allontano un po’ da lei e chiudo gli occhi. Vengo avvolto da una luce bianca e dalla mia schiena si aprono verso il cielo due grandi ali. Bianche e candide come la neve. Le ali che tanto sognavo quando ero in vita, prima di venire qui, nel flusso vitale.
<< Ogni volta che le vedo sono sempre più belle, Zack >>
<< Dai mi farai arrossire! >> e ci mettiamo a ridere.
Mi imbarazzo da morire ogni volta che lei mi fa un complimento. Forse perché non ci sono abituato e non credo mi ci abituerò mai.
<< Forza vieni, andiamo >> lei annuendo si avvicina a me che la prendo in braccio. Mi allaccia le braccia al collo e mi guarda sorridente.
Adora questo momento, quasi più di me forse.
Con un balzo mi libro in volo cominciando a battere piano le ali. In men che non si dica ci troviamo a planare sopra le nuvole, tinte di un gradevole colore rosato. Il vento ci scompiglia sbarazzino i capelli mentre mi dirigo al nostro posto.
Io e Aerith abbiamo preso l'abitudine di vedere la fine del tramonto sulla cima di una montagna, il punto dove ci si avvicina di più al cielo. Ammetto che quando mi sono ritrovato qui per la prima volta non riuscivo a crederci. Ricordo che quando Angeal mi ha portato qui per poco non mi è preso un infarto. Io il flusso vitale l'avevo sempre immaginato come un ammasso di luce e anime. Non mi sono mai sbagliato tanto. Il flusso vitale è il posto più bello che abbia mai visto in vita mia, un vero e proprio paradiso. Prati che si estendono a perdita d'occhio colmi di fiori e di alberi, frutti esotici di ogni genere, fiumi, laghi, sorgenti e montagne, le più alte che abbia mai visto. In questo posto c'è tutto quello che un uomo potrebbe mai desiderare.
<< Zack, guarda laggiù >> il suo tono è divertito ed io immagino già che cosa sta guardando. Guardo verso il basso e vedo Angeal e Genesis. Sbuffo e alzo gli occhi verso il cielo mentre Aerith ride sotto i baffi.
Da quando siamo arrivati qui Genesis non ha fatto altro che torturare me e Angeal leggendoci LOVELESS fino alla nausea! Giuro che se sento un'altra singola parola gli strappo quel libro dalle mani e me lo mangio! Aerith invece al contrario di me adora sentirlo leggere ogni santa volta quell'opera. Dice che la storia dell'uomo e della donna che si separano gli ricorda noi due. Povero Angeal, mi immagino solo quanti santi starà pregando perché facciano finire quella tortura!
Sorpasso una sorgente e mi dirigo verso ovest mentre sento un rombo sotto di me. Sono Kedaj, Yazoo e Loz sulle loro moto. Da quando sono arrivati qui l'ambiente è diventato molto più movimentato. Mi ricordo che una volta sono salito su uno di quei portenti meccanici e cavolo che potenza! Quella moto sfrecciava a una velocità sorprendente, mai divertito tanto in vita mia. Uno di questi giorni devo proporre a Kedaj una gara di velocità.
Sbatto le ali un'ultima volta e poso i piedi sulla cima della montagna, la più alta che c'è in questo posto. La vista è mozzafiato. Prima che possa posarla a terra Aerith prende il mio viso tra le mani e mi dà un bacio, al quale non esito a rispondere. E' proprio qui che ci siamo baciati per la prima volta, quando finalmente le ho confessato i miei sentimenti. Quello è stato il giorno più bello della mia vita.
Le sue labbra morbide e calde come all'ora che si incastrano alla perfezione con le mie. Ci passo la lingua lentamente e lei le dischiude permettendomi di entrare. La mia lingua accarezza la sua in una danza lenta, senza fretta, assaporandola interamente. Sa di vaniglia, un sapore di cui non sarò mai sazio. Le mie labbra torturano le sue senza tregua, desiderandole ogni secondo di più. Ogni bacio che le rubo mi fa sprofondare sempre di più in una spirale di piacere e pace, che culla il mio cuore e leviga la mia anima. Dopo diversi minuti siamo costretti a staccarci per riprendere fiato. Ci sorridiamo a vicenda mentre facciamo combaciare le nostre fronti. Decido di sedermi appoggiando Aerith sulle mie gambe. Lei posa la testa sul mio torace e chiude gli occhi, aspirando il mio profumo. Non credo che potrei essere più felice così, né che potrei desiderare altro. Tutto quello che mi occorre è lei. L'avvolgo con le mie braccia in una stretta rassicurante mentre guardiamo il sole quasi del tutto scomparso.
<< Zack? >>
<< Sì? >> mi volgo a guardarla vedendole una strana luce negli occhi. So cosa sta pensando, conosco quello sguardo.
<< Ti ricordi di quando mi hai condotto qui quando sono... >>
<< Sì, me lo ricordo >> non potrei mai dimenticarlo. Cloud aveva lasciato sprofondare il suo corpo infondo all'acqua ed è stato allora che ho potuto accompagnare la sua anima qui, stappandola a quella oscurità gelida e fredda in cui giaceva.
<< Quando ti ho visto ho creduto che fosse un sogno. Non riuscivo a credere che fossi lì, con me. Quello è stato il momento più bello di tutta la mia vita. Avevo sofferto così tanto la tua mancanza Zack, così tanto che in quel momento credevo di scoppiare dalla gioia >> delle lacrime prendono a solcare il suo candido viso. Poso le labbra su ciascuna di esse, asciugandole le guance con i miei baci.
<< Anche il mio cuore in quel momento credevo sarebbe scoppiato. Non sai quanto mi sei mancata. Poterti vedere sapendo che non potevo parlarti ne toccarti è stata una tortura enorme >> la stringo ancora di più a me mentre lei rafforza la presa delle mani sulla mia maglietta.
<< Ma quel che conta è che ora siamo insieme e lo saremo per sempre. Ti amo Aerith, ti amo con tutto me stesso. Ti giuro che non ti lascerò mai più e che ti proteggerò per sempre. E' una promessa >> la guardo con tutto l'amore che provo per trasmetterle quanto sia importante per me.
<< Anch'io ti amo Zack, tanto >> catturo le sue labbra con le mie, in un bacio che esprime tutto il nostro amore. I nostri respiri si mischiano, così come i nostri sapori. Le nostre lingue giocano rincorrendosi reciprocamente e le nostre labbra sono sempre più avide del sapore di quelle dell'altro. Il mio cuore batte all'impazzata, come se volesse uscire fuori dal mio petto per unirsi al suo. Con lei sono felice, finalmente. E' la mia vita, il mio cuore e la mia anima. E non la lascerò, mai più.
Nel cielo sta sorgendo la luna, una splendida luna piena contornata da migliaia di stelle. Ci allontaniamo dolcemente per poterla ammirare mentre una dolce brezza ci accarezza il volto. Allungo le mie ali fino ad avvolgere i nostri corpi per ripararci dal freddo mentre Aerith prende ad accarezzarne le piume soffici.
<< Sono così morbide >>
<< Già. Sai, quando le accarezzi così vengono attraversate da delle piacevoli scariche che le fanno allungare verso le tue dita >>
<< Davvero? >>
<< Sì. A quanto pare oltre a me sono pazze di te anche le mie ali >> ci mettiamo a ridere entrambi quando lei si avvicina a me e mi dice:
<< Forse so il perché lo fanno >> e detto questo sorride di nuovo, un sorriso che coinvolge anche i suoi splendidi smeraldi cristallini.
<< Ah sì? Cioè? >> sorrido a mia volta, divorato dalla curiosità di sapere la risposta.
<< Perché tu… >> sfiora la mia bocca con la sua. Io, non riuscendo a resistere, mordo leggermente il suo labbro inferiore per poi leccare il contorno delle sue labbra. Diamo il via a un altro bacio, prima lento e poi sempre più passionale. Quando ci distacchiamo lei mi guarda e posando la testa sul mio torace finisce di rispondere, mentre io la cullo tra le mie braccia e le mie ali.
<< … Sei il mio angelo >>



 

Arem dell'Autrice

Ciao ragazzi! Eccomi con una one shot interamente dedicata ai nostri tenerissimi Zack e Aerith!
Questa storia la dedico a zackfair93, grande sostenitrice di questa coppia! Spero ti piaccia!
Inoltre volevo porre la vostra attenzione sulla lettura di due storie. Sono entrambe sul manga Naruto e i loro link sono rispettivamente MIMESIS di Ayumu_7 e L'ULTIMA BUGIA di Supersara. Spero le leggiate perché sono stupende!
Detto questo spero che la storia vi piaccia e che recensiate in molti!
Baciiiii!!!! <3 <3 <3

  
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