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Autore: ChisakiNanase    06/04/2014    1 recensioni
"Il rombo del motore dell'aereo era assordante. La gente scendeva e spintonava guardando l'orologio,probabilmente in quel periodo avevano tutti un gran da fare.
Lei scese dall'aereo, e si diresse verso lo scarico dei bagagli,con grande fatica,facendosi largo da sola tra tutta quella gente
Teneva stretto in mano un biglietto con un indirizzo scritto in corsivo a penna,i capelli le si libravano nel vento,trattenuti solamente dalla sciarpa indaco che teneva intorno al collo."
Genere: Sentimentale, Slice of life, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Threesome, Violenza
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Lei scese dall'aereo, e si diresse verso lo scarico dei bagagli,con grande fatica,facendosi largo da sola tra tutta quella gente che probabilmente non avrebbe piu rivisto.
Prese in fretta il suo bagaglio,si diresse verso l'uscita dell'areoporto,assaporando i primi sospiri dell'inverno. Teneva stretto in mano un biglietto con un indirizzo scritto in corsivo a penna,i capelli le si libravano nel vento,trattenuti solamente dalla sciarpa indaco che teneva intorno al collo.
Guardò in alto,il sole splendeva da dietro una nuvola.
"Comincia la mia nuova vita" si disse,e intraprese una delle vie principali che dirigevano al centro della città.



Era sempre stata così quella città.
Raggiante e piana di vita,neanche la pioggia poteva spegnerla,se l'era sempre ricordata,con grande nostalgia.
I viottoli di mattoni,le vie in salita,le case tutte vicine,e le persone che ti davano il buongiorno,non importa se non ti conoscevano,li erano sempre state così,almeno,da quanto se ne ricordava.
Ma probabilmente non si sbagliava.Se ne rese subito conto,quando una signora,intenta a curare i fiori di una pianta altissima,che sembrava di ricordare si chiamasse Kanzan,decorata da fiori rosa,alzò la testa dal suo lavoro per guardarla.

"Buongiorno" disse sorridendo,le si increspò la pelle vicino agli occhi.In effetti,nonostante l'apparenza,aveva una certa età.
"Buongiorno a lei" gli disse,contraccambiando il sorriso.Si voltò e si incamminò su per i gradini della via,con il bagaglio in mano.

La signora la guardò allontanarsi e svoltare,poi ritornò al suo lavoro.
"Probabilmente" essendosi accorta dello sguardo indagatore che l'aveva seguita per tutta la via,e che sentiva ancora appiccicato addosso
"Deve aver capito che sono straniera".
In effetti,anche essendoci già stata non si ricordava molto la lingua nonostante l'approfondimento che aveva svolto nei mesi prima di partire,e la sua pronuncia non era poi così buona come credeva.
Alzando la testa si accorse di essere già arrivata a destinazione.La casa di Haru era sempre la stessa.
Si rese conto che stava sorridendo quindi cercò di ritornare piu seria possibile,ma con scarsi risultati. Le gambe le tremavano,era da 7 anni che non lo rivedeva,e anche se era un fratello acquisito lei non l'aveva mai visto come tale,l'aveva sempre considerato un fratello di sangue, oltre al fatto che si assomigliavano moltissimo.
In fondo i loro genitori si conoscevano dai tempi delle superiori,e anche se la madre di Haru,Nazuki,stava con quello che in futuro sarebbe diventato suo marito, suo padre,Kaname,aveva sempre covato un amore segreto per lei,e gli e ne parlava sempre.
E' stato appunto Kaname a cogliere l'occasione, probabilmente anche perchè Nazuki non l'avrebbe mai neanche guardato se non fossero stati vedovi tutti e due.
Anche se è successo tutto troppo alla svelta,funzionava,almeno finchè non dovevano trasferirsi in Italia per lavoro, trascinando lei (che non era ancora abbastanza grande da vivere sola col fratello) con loro.
Haru ha vissuto da solo per 7 anni,non sapeva come poteva prendere la notizia,ma prima di accorgersene lei aveva già suonato il campanello.
Il vento si era alzato rispetto a prima,una folata di aria fredda le alzò leggermente l'orlo del vestito,mentre la porta si apriva sbattendo.



~~~~~~~~


E' stato un attimo. Quando l'ho visto non sapevo cosa sarebbe stato meglio dire o fare in quel momento, ho solo urlato "Haru!" e mi sono buttata nelle sue braccia, la realtà è che mi mancava molto. L'ho sempre considerato un buon fratello,mi è dispiaciuto tantissimo quando ci siamo separati la prima volta. E poi,fin da piccolo se non nel nuoto è un gran pigrone,magari non sarò poi così tanto un peso per lui.
L'espressione sul viso di Haru esprimeva un gran stupore,e come risvegliatosi da un sogno "Ayane!" disse "Cosa ci fai qui? E Mamma e Kaname?" Si guardó intorno,in cerca di sua madre e mio padre.
"No.. Io,ecco.. In realtà.." esitai. Come potevo potevo spiegarglielo senza essere troppo invadente?. Lui mi guardò in cerca di risposte,poi con tono serio disse "E' successo qualcosa?"
Lo guardai,almeno dovevo fare un tentativo,al massimo mi sarei trovata un altro posto in cui stare,anche se l'idea non mi piaceva poi un gran che.
"In realtà mamma è ammalata,non è niente di grave ma non può andare a lavoro per un po, e papà non riusciva a gestire tutte e due con un solo stipendio,anche perchè quando mamma si rimetterà dovranno partire per la sardegna,per un lavoro li. Cioè.. M-Mi hanno detto di venire a stare da te.. Beh,sempre che a te stia bene.." dissi.
Distolse lo sguardo dal mio,per un minuto,sembrò pensare a qualcosa di sfuggente e lontano, che io non avrei capito sicuramente neanche se me lo avesse spiegato a parole,poi ritornò a posare i suoi occhi blu su di me. "Va bene" disse, mi prese il bagaglio dalla mano e mi condusse in una stanza alla fine del corridoio,probabilmente la vecchia stanza della nostra defunta nonna,posò il bagaglio a terra,senza guardarmi usci dalla camera.
L'ultima cosa che mi disse è stata "Stasera verranno qui anche Makoto,Rei e Nagisa. Prepareremo la cena alle sette." Poi chiuse la porta.



~~~~~~~~



C'era uno specchio rettangolare alto quanto lei sul lato sinistro della parete accanto alla porta. Si guardò. Probabilmente era cambiata, gli stessi capelli blu che un tempo erano corti e scompigliati ora erano lunghi e lisci,almeno fino al girovita. Non aveva gli stessi occhi di Haru,i suoi erano marroni,ma rendevano comunque bene sul suo viso.
Era magra,abbastanza alta per la sua età in fondo aveva solo un anno in meno di Haru.
Si voltò e disfò il bagaglio ripensando alle parole del fratello. Sarebbero arrivati a cena Makoto,Nagisa e... Rei?
Si alzò.
"Aspetta,chi è questo Rei? Perchè non ha nominato Rin e Gou-chan?" Si chiese.
Guardò l'orologio, le 18.30, dopo il lungo viaggio doveva pur farsi una doccia per togliersi la fatica di dosso, preparò i vestiti ed entrò nel piccolo bagno accanto alla camera.
 
  
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