Accompagnare la propria ragazza per negozi non è proprio il massimo del divertimento, ma amo Jane e andrei con lei ovunque. Fortunatamente oggi non ci sono molte persone in giro e in molti pochi si sono fermati a chiedere autografi. Il più delle volte ci sono decine di ragazze che si avvicinano a me come se fossi un dio sceso in terra (Eheheheh modestamente).
Passeggiare con Jane, mano nella mano, a guardare le vetrine mi fa sentire rilassato dopo tutti gli impegni di questo ultimo periodo.
Entriamo in un negozio dove Jane ha visto in vetrina un abitino molto bello e soprattutto molto sexy (buon per me!) Mentre lo cerchiamo, noto una ragazza che mi deve aver riconosciuto perché mi fissa con un sorriso a trentadue denti. A dire il vero mi sta facendo anche un po' paura... sembra una psicopatica. Chissà che vuole. Magari un autografo? Vuole una foto insieme a me? Vuole saltarmi addosso e violentarmi pubblicamente? Per sicurezza distolgo lo sguardo preferendo concentrarmi su vestitino decisamente sexy adocchiato da Jane. Ma girandolo appena dopo nella direzione in cui avevo visto la ragazza inquietante mi accorgo che non c'è più. Quasi tranquillizzato torno a girarmi verso Jane e vedo spuntare da dietro le sue spalle la ragazza con lo stesso terrificante sorriso di prima.
-Ciao!- mi saluta con la mano.
-Ciao- cercai di sembrare il più naturale possibile e non far trapelare quel pizzico di paura crescente.
-Scusami.-
Non capisco.
-Per cosa?- cerco di sorridere.
-Per quello che sto per fare.- risponde ancora col sorriso folle sul viso. Ora la mia paura che mi voglia violentare Si sta rifacendo viva nella mia mente. Ho ancora una faccia interrogativa e spaventata quando... la vedo saltare sula schiena di Jane, aggrapparsi con le esili gambe alla sua vita e cominciare a strapparle i capelli.
-Non ti devi avvicinare a lui! Hai capito? È MIO! Brutta baldracca da quattro soldi!- inizia ad urlare. Rimango impietrito da quella reazione c' la bocca e gli occhi spalancati. Nel frattempo Jane si dimena e urla di dolore.
-TOM! Non stare lì impalato! Vieni a levarmi questa pazza dalla schiena!- mi grida furiosa e spaventata.

Nel frattempo abbiamo (ovviamente) attirato l'attenzione di tutte le clienti e le commesse che sono accorse a guardare la scena quasi inorridite, mentre la clientela maschile impazzisce e incita le ragazze a continuare a picchiarsi. Mi lancio in aiuto di Jane ma non faccio in tempo ad avvicinarmi alla ragazza per toglierla di dosso alla mia fidanzata che ricevo il colpo di una scarpa da ginnastica in piena faccia.

-Scusami Tom! Non volevo!- mi dice la ragazza pur non affacciandosi da Jane.

Dopo un attimo le vido crollare entrambe a terra, ancora incollate una all'altra, che si dimenano come ossesse. A guardarla da questa prospettiva la ragazza Non è male. Biondina, magra, con le curve al loro posto. Ma non è certo il momento di fare apprezzamenti su quella pazza!
Dovo separata da Jane che nel frattempo è passata al contrattacco tirandole i capelli e qualche calcio. Di nuovo provo ad avvicinarmi ma ricevo solo calci e manate in faccia, da entrambe questa volta. Ci rinuncio e chiedo ad una delle commesse di chiamare la sicurezza (cosa che avrebbero già dovuto fare se non fossero rimaste a guardarle a bocca aperta almeno quanto me). La vedo correre verso il telefono e dopo pochi secondi vedo arrivare due tizi grossi come armadi che si fanno largo tra la folla che nel frattempo si è radunata. Prendono una ragazza per uno e le mettono a "distanza di sicurezza" l'una dall'altra.

Anche in mezzo a questo casino riesco a sentire il -Noooo!- di ogni maschio del negozio, a volte siamo proprio imbecilli. Anche da divise continuano a dimenarsi. Sembrano tartarughe capovolte che cercano di rimettersi sulle zampe! Jane ho i capelli arruffati e i vestiti scomposti.
La ragazza invece è ancora perfetta, salvo per una scarpa mancante, che il mio viso aveva gentilmente accolto.
L'uomo della sicurezza non ha ancora lasciato andare la pazza, quindi ne approfitto per avvicinarmi e per chiederle cosa le sia passato in mente per scatenare una scenata del genere, quasi da film.

-Ma tu non stai bene? Che ti è passato per la testa? Che intenzioni avevi?- le chiedo cercando di restare calmo.
-Volevo attirare la tua attenzione e volevo che ti ricordassi di me!- rispose tranquillamente, come se non avesse tentato di uccidere la mia fidanzata. -E poi tu sei mio.. non devi stare con quella lì.- ha un'espressione da cucciolo bastonato, tenerissima a vederla, piccola tenuta ferma da quell'omone.




E' davvero demenziale questa one-shot, però io mi sono morta dalle risate. È nata da una conversazione, anch'essa demenziale, con una mia amica, ed è proprio lei la pazza descritta qui. Non potevo non condividere con voi questa immagine! Né io ne la mia amica abbiamo nulla contro Jane Arthy e sappiamo che non stanno più insieme! Spero che vi sia piaciuta e fatto divertire come lo ha fatto a me. Ricevo molto volentieri critiche!