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Autore: Assasymphonie    07/04/2014    3 recensioni
« Senpai, se mi guardi così potrei pensare di ricambiarti il favore. »
[ KiseKasa; happy KiseKasa day! ]
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ryouta Kise, Yukio Kasamatsu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo del capitolo: Everlasting.
Personaggi: Kise Ryouta / Kasamatsu Yukio
Rating: Giallo
Note dell'autore: HAPPY KISEKASA DAY! *A*
Disclaimer: Personaggi, luoghi e abitudini sono di proprietà del mangaka; lo scritto e le situazioni sono di mia proprietà.


.Everlasting.


« Kise, si può sapere dove hai ficcato la mia magl- » La voce di Kasamatsu, più colorata dall'ira che da quel sano spirito competitivo che la maggior parte delle volte lo anima, rimbombò nel semi-vuoto spogliatoio alla fine di uno dei tanti estenuanti allenamenti. Andò persino a sbattere contro la porta chiusa, venendo assorbita dall'unica altra figura vivente, stesa sulla panchina blu al centro della piccola stanza.
Per una volta Kise si era stancato davvero, crollato come un sacco di patate mezzo vuoto direttamente su quella dannata panchina, con un asciugamano a coprirgli il viso e l'addome scoperto. Troppo difficile pensare di sistemarsi decentemente, vero? Una posa che fece scattare verso l'alto il sopracciglio destro di Yukio, perché nessuno sano di mente si sarebbe spiaggiato come una balenottera contro al metallo freddo con i muscoli ancora bollenti per colpa del movimento appena compiuto. Possibile che Kise riuscisse ad essere così profondamente idiota persino quando era stanco?
Con uno sbuffo infastidito e passi pesanti, affaticati nonostante tutto, si accostò al ragazzo apparentemente addormentato, palesando fastidio nel sollevare lentamente un lembo dell'asciugamano e scoprire un occhio castano guardarlo fisso, vibrante di divertimento.
« Senpa~i! » Il trillo rintoccò contro le orecchie di Kasamatsu quasi stridendo, come le unghie contro ad uno specchio, ma per una volta sembrò non intaccare la sua compostezza. Rimase immobile, le labbra lievemente socchiuse e il braccio ancora teso a sollevare il lembo di stoffa spugnosa.
Nessuno, neppure Kise stesso, avrebbe potuto distogliere gli occhi color ghiaccio di Yukio dalla contemplazione di quello che sarebbe dovuto essere lo zigomo quando in realtà lo sguardo abbracciava anche la curva del collo, la rotondità della spalla e la piattezza del ventre. Sarebbe potuto durare per sempre immobile in quella posizione, il petto a malapena si sollevava per colpa del respiro e persino quello era fastidioso. Possibile che anche Kasamatsu Yukio potesse... « ... MH! »
Kise, in compenso, non perse tempo a contemplare il nulla. Lo scatto della schiena non venne notato da nessuno se non dalla panchina lasciata sola all'improvviso e solo il serrarsi delle labbra del modello contro le gemelle più sottili fece cambiare qualcosa. Fu troppo improvviso per essere evitato, troppo dolce per spostarsi indietro.
« Senpai, se mi guardi così potrei pensare di ricambiarti il favore. » Non fu null'altro che un sussurro, ma Ryota desiderò improvvisamente che il rossore alle orecchie del suo senpai e il suo immobilizzarsi sul posto durassero per sempre. E anche oltre il per sempre.

.Fine.

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Buon KiseKasa day a tutti!
   
 
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