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Autore: Neens O Brien    07/04/2014    2 recensioni
La storia parte dopo la 4x19, dopo la prima audizione di Rachel per Funny Girl. Non seguirà il telefilm, non mi piacciono le storie senza il lieto fine.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Finn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando sei sicuro al cento per cento che una cosa ti sia andata bene te lo senti nella pelle. E’ come un brivido che ti attraversa le vene e non lascia spazio ai dubbi, alle incertezze, è come una sensazione di calore alla bocca dello stomaco.
Era così che si era sentita Rachel dopo la sua audizione per Funny Girl, dopo che aveva cantato Don’t Stop Believing con tutto il cuore, sentendo quanto quella canzone appartenesse a lei e a tutte le persone che si era immaginata al suo fianco: Kurt, Mercedes, Tina, Artie e..Finn. Era soprattutto merito di Finn se era riuscita a tirare fuori tutti i suoi sentimenti e a metterli nella sua interpretazione. Il solo sentire la sua voce, le sue parole di incoraggiamento, le avevano dato la spinta decisiva, e ora era sicura che la sua audizione non sarebbe potuta andare meglio.
Se ne stava sul divano, torturando la coperta mentre fingeva di guardare la tv, anche se i suoi occhi tornavano costantemente sul telefono, aspettando di vederlo illuminarsi. Kurt, seduto al suo fianco, se ne accorse, e con un sospiro esasperato prese il telefono e lo tolse dalla sua vista.
-Insomma, Rachel, non puoi continuare così, ti verranno le rughe a forza di preoccuparti!
La ragazza cercò di riprendersi il telefono, ma Kurt doveva esserselo messo in tasca.
-Non sono preoccupata! Non sono assolutamente preoccupata. Se saranno ciechi a tal punto da non vedere la mia immensa bravura sarà peggio per loro, è talmente ovvio che io sia l’unica, oltre a Barbra, a poter interpretare Fanny Brice, quindi no, non sono preoccupata.
Rachel si morse leggermente il labbro, fingendo di interessarsi nuovamente al film strappalacrime che c’era in tv, ma dopo pochi secondi si voltò nuovamente verso l’amico e riprese a parlare.
-Certo, forse però potrei aver sbagliato la scelta della canzone. Cioè, non sarebbe stato meglio cantare Don’t Rain on my Parade? Quella è la mia canzone, insomma, e forse Shelby non aveva ragione a dire che sarebbe stato meglio non cantare canzoni di Barbra..
-Rachel…
-Si lo so che forse mi sto facendo troppe paranoie, ma è solo che avrei voluto che tutto fosse perfetto, odio l’idea di aver sprecato la mia grande occasione, l’occasione di diventare quello che ho sempre sognato di essere.
Kurt rise leggermente.
-No, volevo solo dirti che stanno suonando alla porta.
Rachel si riscosse, come se non fosse nemmeno più consapevole di trovarsi sul divano e si alzò per aprire, guardando storto Kurt.
-Io vado ad aprire, ma tu mi ridai il telefono.
L’amico annuì rassegnato senza riuscire a trattenere un mezzo sorriso. Kurt sicuramente sapeva quanto fosse in tensione in quei giorni, ma voleva cercare di alleggerire la situazione, e in un certo senso Rachel gli era grata per questo. Il campanello suonò di nuovo e Rachel andò alla porta sbuffando.
-Ma chi diavolo è a quest’ora…
La frase le si bloccò in gola, davanti a lei c’era Finn, tutto sorridente. Le fece venire in mente che la stessa scena era avvenuta alcuni mesi prima, solo che a differenza di quella volta, non c’era un ragazzo coricato a terra. Lei e Finn non si erano più parlati dalla telefonata che gli aveva fatto, quindi Rachel non sapeva bene come comportarsi. Certo, lui aveva picchiato Brody per lei, perché le stava mentendo, ma poi non era nemmeno rimasto a salutarla, che cosa voleva dire? E ora si presentava così alla sua porta, sorridente e bello come mai, e Rachel non potè impedirsi di..sperare.
-Finn…
Lui la guardò e le fece quel mezzo sorriso che lei adorava, quel sorriso che avrebbe potuto fermarti il respiro.
-Hey Rachel, come stai? E’ tanto che non ci si vede.
Se Rachel fosse stata la ragazzina impacciata che era in prima superiore, sicuramente sarebbe arrossita fino alle orecchie ricordando l’ultima volta che si erano visti, a San Valentino, ma lei non era più quella ragazza, era cresciuta. Anche se ripensare a San Valentino, a tutto quello che lui le aveva detto su di loro, sul fatto che erano destinati a stare insieme, le faceva venire voglia di sorridere come una stupida, e si morse il labbro per impedirlo.
-Già..vuoi entrare o preferisci stare lì sulla porta?
Kurt nel frattempo si era alzato dal divano e stava tirando Finn dentro casa, senza aspettare una risposta.
-Sono così felice di vederti! Ma tu non dovresti essere al college?
Finn rise e abbracciò Kurt, e solo allora Rachel notò che aveva una valigia. Aggrottò le sopracciglia, ma non ebbe bisogno di chiedere informazioni, perché il ragazzo, staccatosi dal fratello, si sedette sul divano, posando la valigia ai suoi piedi.
-Ci sono le vacanze al college, quel posto è davvero la fine del mondo! Comunque, ho deciso di passarle qui, per dare un po’ di..supporto morale.
I suoi occhi si posarono su Rachel, ma la ragazza non capiva come la presenza di Finn potesse darle supporto morale, per ora l’unico effetto che aveva avuto era stato quello di farle sentire le farfalle nello stomaco.
-Beh grazie, ma cosa ti fa pensare che io abbia bisogno di supporto morale? Sono perfettamente in grado di gestire la tensione, sai?
-Si, certo che lo so. Sei la ragazza più forte che io abbia mai conosciuto. Forse..forse sono venuto fin qui per me, perché sono io ad avere bisogno di te, e questa mi sembrava una buona scusa per vederti.
Kurt ricordò ad entrambi che era presente con un colpo di tosse, poi afferrò la giacca e diede un veloce bacio sulla guancia a Rachel.
-Mi sono ricordato di avere lezione tra poco, sarà meglio che vada. Sono davvero felice che tu sia qui, Finn!
Detto questo uscì dalla porta, lasciando Finn e Rachel in un silenzio lievemente imbarazzato. La ragazza stava per dire qualcosa, quando il suo telefonò suonò. Si era quasi dimenticata di aspettare una chiamata, almeno l’arrivo di Finn l’aveva distratta da tutte le sue preoccupazioni. Il numero sul display era sconosciuto, e Rachel quasi non sentiva di avere la forza necessaria a far scorrere il dito sullo schermo per rispondere alla chiamata, quando sentì le dita di Finn stringersi attorno alle sue, in un incoraggiamento silenzioso.
Gli rivolse un debole sorriso, sperando che il ragazzo non capisse quanto lei fosse nervosa, ma era ovvio che lo capiva, lui la conosceva meglio di chiunque altro, forse anche meglio di se stessa. Si schiarì la gola e rispose, prestando la massima attenzione alla voce che le parlava, che le dava istruzioni, che si congratulava. Chiuse la chiamata senza dire nulla se non un “grazie mille”, e vide Finn che la guardava ansioso.
-..Allora?
-Mi hanno scelta per il callback..
Le labbra del ragazzo si aprirono in un sorriso enorme, e solo allora Rachel capì veramente il significato di quello che aveva appena detto.
-Mi hanno scelta per il callback!
Rise, e Finn con lei. Rachel non si ricordava nemmeno a che punto gli aveva gettato le braccia al collo e lo aveva baciato, sapeva solo che in quel momento i suoi pensieri non erano per Funny Girl, per la sua carriera o per Barbra.
I suoi pensieri erano solo per Finn.
   
 
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