Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: Rob2212    08/04/2014    1 recensioni
Il destino ce lo creiamo noi. Noi solo. Nessun altro.
E se magari, l'incontro tra Ranma e Akane fosse avvenuto in modo diverso? se Ranma e suo padre non fossero mai stati in cina? Se la normalità si rivelasse il nemico piu' difficile da sconfiggere? Ce la farebbero davvero i nostri personaggi? lo vedremo insieme con questa fan fiction.
E' davvero tutto da decidere.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Nuovo personaggio, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Nonostante tutto, quella notte riuscìì a dormire. Consapevole del fatto che l'indomani avrei dovuto affrontarlo, approfittai della permanenza di quella settimana in casa della mia amica Yuka per non adempiere al mio dovere. 
Non mi presentai per tutta la settimana.
Vidi di nascosto che mi cercava, con lo sguardo, durante l'intervallo, nei corridoi. Una volta venne addirittura nella mia classe. Il destino quella volta fu dalla mia parte. Andai al bagno contemporaneamente a quell'evento.
Inizialmente non capii se fu un bene o un male il mio comportamento.
Diamine, come vorrei picchiarmi adesso. 
Vorrei tanto farlo. 
Perchè non diedi retta  al mio sesto senso?



*E' passata una settimana. Oggi torno a casa. 
Non ho avuto voglia di incontrarlo, ma col passare del tempo quella cresce sempre piu' dentro di me.
Maledizione.
Possibile che mi abbia colpita così tanto?.
Ho deciso, lo incontrerò. Giusto perchè si è permesso di occupare la mia stanza. Gli lascerò un bigliettino nell'armadietto delle scarpe.*


Velocemente, composi la lettera con su scritto che finalmente mi ero decisa ad affrontarlo e che lo avrei atteso nei corridoi della scuola tra le nostre classi durante la pausa pranzo. Giusto per non perdere troppo tempo. In fondo, si presentò lui come il supremo interessato. 
Dirigendomi al punto cruciale però...


R- Akane? che stai facendo?
*Merda.*
A- ciao Ranma. Ti stavo giusto cercando. 
R- A dirla tutta anch'io. Non ti ho piu' vista dallo scorso lunedì.
A- Eh, beh sì, ho avuto molto da fare. Sai, lo studio.. gli allenamenti
*Bugiarda*
*Bugiarda.*

Si avvicinò pericolosamente al mio viso, ma stavolta non mi spostai. Socchiusi semplicemente gli occhi intenta ad affrontare ciò per cui non ebbi le palle. Tutto il coraggio accumulato non servì a nulla. La sua attenzione si volse al mio orecchio sinistro.

R- Senti, ti va di fare una cosa un po' folle?

Annuì aspettandomi qualunque cosa.

R- Ti va di marinare la scuola insieme a me?
A- Marinare la scuola? per andare dove?
R-Non so. Non conosco bene questa città. Vuoi farmi da cicerone? se accetti prometto di dirti tutto su ciò che mi ha rivelato la tua stanza in questa settimana
*ah beh, a questo punto devo cedere alla tentazione. Dopotutto non ho incontrato neanche un professore*
A- Va bene, accetto. Seguimi!
*Ringrazio ancora mio padre per avermi fatto praticare le arti marziali.*

Velocemente uscimmo dal Furinkan facendo particolare attensione ai Sempai, oltre ai compagni di classe. Un vero peccato essere in Giappone in quel momento. In altri paesi non avremmo avuto problemi.
Teste basse, gambe piegate ed una velocità immane, ci ritrovammo fuori. 
Marinare la scuola non era il mio forte. Quella mattina però ebbi una carica sorprendente. 
Grazie forza dei Kami.


Passammo la maggior parte della mattina a parlare di come si trovò a Tokyo, dei nuovi compagni di classe, di Moemi e di come ci conoscemmo. Era molto disponibile all'ascolto , ma rimase tutt'altro che loquace.. 
Le frasi dovetti tirargliele fuori dalla bocca con un paio di pinzette.
Perchè questo tipo si interessava a me? Non sembrava aver molto da dire. Mi resi conto che la mia prima impressione fu giusta: 
il tipo aveva qualcosa da nascondere.
Andammo infine al parco di inokashira , nel distretto di Tama. Piuttosto lontano in effetti d a nerima. Soprattutto a piedi.
Prendemmo un gelato e ci sedemmo su una panchina di fronte al lago. 
Notai subito tutte le coppiette sulle barche intente a dimostrarsi il loro affetto reciproco. Quelle scene mi dettero il voltastomaco. Probabilmente perchè nessuno mi permise di amare.


A- Quasi dimenticavo! dovevi parlarmi della mia stanza o sbaglio? hai frugato tra le mie cose? perchè non sono disposta al perdono
R- Vuoi proprio saperlo?
A- Spara.
R- non ho dormito nella tua stanza. Non l ho proprio vista ,a parte quando ti ho lasciato il biglietto la scorsa settimana.
A- allora era tutto un trucco?!
R- esatto. Riuscirai mai a perdonarmi?
A- Non ti avrei perdonato se avessi frugato tra le mie cose. Detesto che si violi la mia privacy.
R- allora hai delle cose da nascondere
A- tu piuttosto sembri proprio il tipo che nasconde qualcosa di grosso.
R- cosa te lo fa pensare?
A- il tuo atteggiamento. Le tue poche parole. 
R- Ti posso solo rispondere che ti sbagli
*Ecco, appunto. Nasconde qualcosa.*
A- La scorsa settimana, mi pare di aver sentito qualcosa del tipo "allora devo conoscerti piu' a fondo" uscire dalla tua bocca
R- si, è esatto
A- allora se vuoi conoscermi piu' a fondo devi aprirti. Mi mette a disagio questo tuo modo di fare
*Grande Akane*
R- credo di avere i miei metodi alternativi.
A- non vedo l'ora di scoprirlo

Dissi sarcasticamente. Ma presto scoprì che il messaggio non fu recepito correttamente.
Il suo braccio da poggiato in una gamba, si spostò dietro la mia nuca. La mano sinistra prese la mia. Il suo busto si girò verso me. Il suo sgardo si fece piu' profondo tanto da infilzare l' anima come punteruoli.
Automaticamente guardai le sue labbra piene dirmi:


R- Sai, non voglio metterti fretta ne nulla, ma fin da quando ti ho vista mi sei piaciuta. 
Ho pensato di essere il ragazzo piu' fortunato del mondo ad essere accolto nella nuova città da una ragazza tanto bella. Però piu' parlo con te, piu' mi rendo conto della tua insicurezza. Le cose a questo punto sono due: o sei stata tanto ferita da essere riluttante nei confronti di qualsiasi figura maschile, o sei già pazza di me.

Non potei credere alle mie orecchie. Di essere perspicace lo era, ma addirittura azzeccarne due su due, mi sembrò troppo.
Non feci altro che ascoltare il mio cuore. Poggiai automaticamente la testa sulla sua spalla. Non passò molto tempo dalla fase successiva: lui capii che mi lasciai andare. Prese il mio mento, se lo portò vicino al viso e mi baciò. 


*Era questo che mi aspettava?  perchè non l ho fatto prima?
Kami, le sue mani.. mi hanno stretta come mai nessuno ha fatto. Un bacio lungo, intenso,pieno.*


R- Mi sa che si è fatta l'ora. Purtroppo oggi non posso riportarti a casa. Sai com'è.. mille lavori..
A- Capisco. Non preoccuparti.  Allora.. ci vediamo
R- Sì. Ci vediamo presto.

Li ci salutammo. Subito , dopo un bacio rubato. Mi sentii le gambe tremare accompagnate da pugni stretti.
Delusione. 


*Rubi un bacio e scappi? che razza di dongiovanni. Chissà quale vittima sono. La 30 esima? la 100 esima? con quei modi di fare chiunque ci sarebbe cascata. Non devo incolparmi se si è dimostrato alla fine un brutto idiota sciupafemmine.*

Mi incamminai  verso casa tempestandomi di molte altre domande. Il dunque era sempre li: perchè di quella freddezza finale?
Magari non gli piacque il mio modo di baciare. Fino ad allora però non si era lamentato nessuno.
Eppure la sua reazione mi rimase impressa. 
Decisi di passare dal dottor Tofu , giusto per un saluto veloce. Magari parlarne con qualcuno che non fosse della mia stessa scuola mi avrebbe fatto bene.


Toc toc!

T- Si arrivo! cosa posso fare per.... ah, ciao Akane! che ti sei fatta stavolta?
*E' proprio bello vedere una faccia amica ad accoglierti col sorriso*
A- Salve dottor Tofu. Non mi sono fatta nulla. Almeno , non fisicamente
T- Akane, il tuo viso.. entra pure. Vediamo se posso fare qualcosa per te.
*Diamine. Nascondere i sentimenti non è il mio forte. Non lo è mai stato.*

Una volta entrata nel suo studio, mi porse una tazza di tè e si sedette davanti a me.
Probabilmente ebbi una faccia da straccio, perchè non fece che guardarmi a sottecchi il viso, con uno sguardo tra il preoccupato e l'esaminante.
Mi sentii improvvisamente dentro una macchina per la tac.


A- Dottore, secondo lei cos'è l'amore?

Lo scatto mi fece rendere conto che non si aspettava una domanda del genere.

T- A-akane , non so proprio come risponderti. Io sono un uomo di scienza lo sai.
*Devo buttarmi se voglio delle risposte.*
A- Ma io so anche, che oltre ad essere un uomo di scienza e fondamentalmente razionale, lei è innamorato di mia sorella Kasumi da molto, moltissimo tempo.

Il suo viso divenne dapprima paonazzo, poi avorio ed infine , con poca sorpresa, gli occhiali si appannarono accompagnati da una leggera sudorazione.
Tofu.. ancora credeva di riuscire a nascondere il suo amore per mia sorella? 
Ma fintanto lo sapessi solo  io. Almeno direttamente, poteva stare bene.


T- M-ma tu c-come..?
A- è fin troppo evidente dottore. Ma non si preoccupi. Kasumi non credo che lo abbia capito.
*E invece lo ha capito eccome..*
T- sai, piccola Akane. Non so proprio dirti cos'è l'amore. Sì, ormai che mi hai scoperto posso dirti che ho provato un fortissimo sentimento , che tutt'ora provo, nei confronti della maggiore delle tue sorelle. Però mia madre mi diceva sempre che l'amore si conosce quando lo si condivide.
Se quel sentimento potente lo prova solo una parte, allora non lo si può considerare tale.

La posizione del suo corpo cambiò da eretta a poggiata coi gomiti sulle gambe. Il viso divenne scuro, cupo.

*Che sia...?*
A- dottore, cos'è successo la scorsa settimana? quando mia sorella è venuta a riportarle il libro?
T- Non mi ha riportato nessun libro.
A- allora è andato tutto bene! ...giusto?
T- No.. non direi

In quel preciso istante , entrò nella stanza una figura a me totalmente sconosciuta.Portava una chioma lunga, color lavanda. Gli occhi grandi dello stesso colore, un viso affusolato ed un corpo pieno di curve. Dall'accento mi diede l'impressione che la cina fosse la sua patria.

T- Ah ciao Shampoo! ti presento Akane. E' una mia affezionatissima cliente.
Akane lei è Shampoo, la mia nuova apprendista infermiera.


Mi alzai per stringerle la mano, mentre lei giunse le mani accompagnandone un inchino. Doveva esser venuta da poco. Fu fin troppo chiaro che non avesse la minima idea dei nostri usi e costumi.
A partire dall abbigliamento.
Indossava un cheongsam piuttosto corto, rosa. Un paio di ballerine nere e due buffi elastici coi pallini laterali intenti a raccogliere a mo di orecchie di gatto i suoi lunghissimi capelli.


Shampoo- Sono venuta ola con mio lagazzo. Comincio alle 18 ?
T- Si , puoi accomodarti nello spogliatoio. Ho messo il cambio ed un paio di pantofole apposta per te.
Shampoo- la linglazio molto. E' stato un piacele , Akane giusto?
A- si, è stato un piacere anche per me. Allora io vado dottore. Ci vediamo presto. 
T- se vuoi puoi restare, ti faccio un'altra tazza di tè.
A- no, non si preoccupi. Tra l'altro dovrei passare da un' amica a prendere il borsone per tornare a casa.
T- capisco. D'accordo allora. Stammi bene piccola Akane!
A- mi stia bene anche lei dottor Tofu!
*Queste nuove apparizioni in città mi stanno dando da pensare. Certo poi che shampoo è proprio una bella ragazza. Sembrerebbe anche in gamba considerando che debba avere piu' o meno la mia età e già lavora come apprendista infermiera nello studio di Tofu. Si, sembra proprio una ragazza in gamba.*

Uscendo dallo studio del dottore, non potei fare a meno di notare qualcuno svoltare l'angolo. Un tipo alto..spalle larghe. Con un buffo.... codino?!



 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: Rob2212