Lei era lì, con i suoi capelli che sanno di lavanda, il suo sorriso così dolce e sincero. 
Quel vestito viola chiaro non troppo corto la rendeva la più bella anche se per me sarebbe meravigliosa anche con un sacco addosso . La tenevo per la vita mentre lei era seduta sulla ringhiera di quella veranda, stava guardando il cielo stellato perché quella sera la visuale è meravigliosa. 
Nota che la sto fissando e dirige il suo sguardo verso di me " il cielo è meraviglioso, non credi?" chiede un po' sbalordita . 
La guardo con un sorriso e mi avvicino al suo viso , e la sorprendo rispondendo alla sua domanda con un' altra domanda " per quanto guarderesti le stelle ? " , assume uno sguardo sorpreso e sbalordito non credo si aspettasse quella domanda . "Io credo che le cose belle come le stelle si possano mirare in eterno ".  Mi sorride avvicinandosi e lasciandomi un bacio a fior di labbra, di quelli che ti lasciano in estasi proprio come ora che non posso fare altro che sorriderle e rubargliene un' altra così che lei circonda con le sue braccia il mio collo. "Tu per me sei come un cielo di stelle non mi stancherò mai di guardarti " le rivelo lasciandola di stucco . I suoi occhi brillano riflessi dalla luce della luna. "Non smetterò mai di amarti Leon Vargas ". Mi lascia un' altro bacio e le sussurro " Non smetterò mai di amarti Violetta Castillo " . E la ribacio, ma questa volta lasciandomi cullare dal suo profumo, dal suo corpo e  dalla sua lingua che gioca con la sua senza tosta. 
Lo so, ormai ne sono sicuro, lei è il mio sinonimo di amore.