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Autore: _Takkun_    08/04/2014    6 recensioni
“Era proprio rosso come un pomodoro prima!” Si piegò in due Rufy, ormai con le lacrime agli occhi.
“Pfft… Ahahahah! Ma dai! Chi l’avrebbe mai detto che Ace si sarebbe innamorato!” Continuò ad infierire Sabo, sdraiandosi sull’erba di fianco al minore, quest’ultimo con i crampi alla pancia.
“La volete piantare?! A me Makino non piace!” Ribadì per l’ennesima volta il corvino, furioso.
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Che altro dire? Pseudo AcexRufy? xD
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace, Sabo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Amore fraterno
 


Ancora, stavano ancora ridendo quegli idioti.
“Era proprio rosso come un pomodoro prima!” Si piegò in due Rufy, ormai con le lacrime agli occhi.
“Pfft… Ahahahah! Ma dai! Chi l’avrebbe mai detto che Ace si sarebbe innamorato!” Continuò ad infierire Sabo, sdraiandosi sull’erba di fianco al minore, quest’ultimo con i crampi alla pancia.
“La volete piantare?! A me Makino non piace!” Ribadì per l’ennesima volta il corvino, furioso. Okay, doveva ammettere che si era un po’ imbarazzato a causa di tutte le premure della ragazza nei suoi confronti, ma c’era da mettere in conto che non aveva mai visto una donna in vita sua! … No, Dadan non contava.
“Non ci credo!” Sorrise Rufy, mettendosi faccia a faccia con Ace. “Dai, a noi puoi dirlo! Siamo i tuoi fratelli!” Insistette il minore.
Il sopracciglio sinistro del maggiore cominciò a tremare, spazientito. La cosa non sfuggì a Sabo, realizzando solo in quel momento che il limite della pazienza del corvino stava per essere oltrepassato.
“E-ehm… Rufy?” Fece Sabo appoggiando una mano sulla spalla del più piccolo. “Che ne dici di andare a caccia? Tra poco è ora di cena.” Provò a distrarlo dall’argomento e salvargli così la pelle.
“Oh! Sì!” Annuì con l’acquolina in bocca. “Però prima Ace deve dirmi che Makino gli piace!” Esclamò deciso.
“Oh, dannazione! A me non piace proprio nessuno, chiaro?! E poi lei è troppo grande!” Sbottò.
Rufy, alle parole del fratello, rimase senza spiccicare parola per svariati secondi, con lo sguardo fisso negli occhi neri del maggiore. “Sei un bugiardo…” Mormorò il piccolo imbronciandosi. “Vorresti dire che io e Sabo non ti piacciamo?” Domandò guardandolo serio.
“Bene, la situazione si sta dilungando troppo ed Ace lo picchierà da un momento all’altro, me lo sento…” Pensò il biondo, passandosi una mano sulla faccia.
“Lo dico sempre che sei un’idiota, Rufy.” Rispose inaspettatamente il corvino con un tono scocciato ma allo stesso tempo calmo. “Che razza di domande, Makino non è lontanamente paragonabile a… voi due.” Borbottò voltando lo sguardo altrove, probabilmente ancora più imbarazzato di prima. “Ma chi diamine glielo faceva fare?!” Pensava mentalmente.
Sabo rimase a fissare Ace di stucco. “Ho sentito male… o ha detto veramente che ci vuole bene?” Si domandò portandosi una mano sulla fronte nel caso in cui un improvviso febbrone l’avesse colpito. Una cosa era certa, avrebbe proclamato santo Rufy per il miracolo avvenuto. Intanto, sul viso di quest’ultimo, un sorriso smagliante si disegnò sulle sue labbra. Era riuscito ad ottenere ciò che voleva e poteva definirsi soddisfatto. “Anche tu ci piaci tanto, Ace!” Esclamò prendendo il viso del maggiore tra le piccole manine per avvicinarlo al suo e dargli un casto bacio sulle labbra in segno d’affetto. L’espressione sconvolta sulle facce dei fratelli maggiori fu inevitabile. Dopo pochi secondi di contatto il bambino con il cappello di paglia si staccò, ancora tutto sorridente. “Ora andiamo a cercare qualcosa da mangiare!” Disse eccitato ed affamato, Rufy, alzando un pugno verso l’alto per poi correre verso il bosco.
Sabo, che ancora non aveva realizzato appieno ciò che era appena successo, guardò il piccolo corvino sparire tra la vegetazione. Ace, invece, non aveva mosso un misero muscolo, troppo confuso per dire o fare qualsiasi cosa.
“Beh…” Provò a dire Sabo venendo prontamente interrotto.
“Taci. Non aprire bocca o ti uccido.”  Lo minacciò girando di poco la testa verso il biondo con uno sguardo poco rassicurante. “Questo non è mai successo.” Ci tenne a chiarire.
“Come sei scontroso, non ti ha addolcito il bacio di Rufy?” Scherzò sapendo quale sarebbe stata l’immediata conseguenza, purtroppo era stato più forte di lui. In meno di un nanosecondo Ace scacciò dalla testa del fratello il cappello cilindrico tirandogli subito dopo un potente pugno in testa.
“Idiota.” Si limitò a dire con quel costante rossore sulle guance che da quel pomeriggio non era ancora riuscito a far sparire. “Piuttosto andiamo a vedere dove si è cacciato, conoscendolo si sarà già messo nei guai…” Brontolò mettendosi in cammino verso il sentiero in cui si era diretto il minore.
“Ehi, Ace!” Lo chiamò Sabo rialzandosi da terra e rimettendosi in testa il cappello. “Sia chiaro, io non ti bacerò per dimostrarti il mio affetto.” Sorrise cominciando a correre a gambe levate il più lontano possibile dalla furia funesta del fratello.
“Ora sì che ti faccio fuori! Vieni qui, Sabo!”
 
 
 
Angolo autrice:
 
Una piccola dimostrazione su quanto l’ingenuità e la purezza di Rufy non abbiano limiti! ^^
Ok, piccola sciocchezza scritta al momento, senza alcun tipo di spiegazione dietro… Insomma gente, che tipo di spiegazione contorta potrebbe esserci dietro questa cosa? ^^”
Come sempre spero che sia piaciuta a qualcuno e, se così fosse, una piccola recensione giusto per farmi vedere che non ho scritto una cavolata inutilmente è assai gradita!
A presto! ;3
 
  
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