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Autore: Christina Violet    08/04/2014    0 recensioni
Melania è una sedicenne che vive insieme ad un vampiro bellissimo e ricchissimo di nome Cedric, proprietario di un maniero. Un giornalista del New York Time chiede il loro aiuto per ritrovare Lucy, una bambina scomparsa.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Che cosa c'è di meglio di un buon libro e starsene al calduccio di fronte al camino acceso mentre fuori infuria una tempesta di neve?, Melania.
Un bicchiere di Prosecco , Vampiro, si versò il vino nel bicchiere.
Che volgare! Tu e questo Prosecco, basta! Esiste anche l'Amarone, il Pinot, il Barolo, il Brunello, Melania.
Ormai non sono più poligamo da circa due decenni, Vampiro, questo le dovrebbe fare molto piacere Signorina?
No affatto, perchè pensa che il vino e le donne siano la stessa cosa?, Melania.
Per me sono la stessa cosa, quando io amo più cose contemporaneamente non ho l'abitudine di fare una scaletta, le amo tutte allo stesso modo perchè per me sono uniche, così come il mio Amore, Vampiro.

Melania si addormentò sulla sua poltrona. La legna nel caminetto scoppiettava allegramente. Cedric tirò le pesanti tende di velluto e dopo aver oscurato la stanza prese in braccio la ragazzina e la portò a letto. Le scale cigolavano, il grande orologio a pendolo nell'atrio annunciava con i suoi rintocchi l'una e lui sentiva il vento fischiare e le fronte degli alberi agitarsi e sbattere sui vetri del Maniero. Tutto era calmo dentro, tutto era agitato fuori, invece lui appariva calmo all'esterno, ma dentro il suo spirito oscuro si dibbatteva, si torceva su se stesso, lacerendosi, ferendosi, aveva sete di carne e di sangue.
La condusse nella camera da letto, quella più piccola e calda. Là dove aveva lasciato il camino acceso per riscaldarla. Aveva sciolto la lunga treccia di Melania con le sue dita fredde e affusolate, le aveva sbottonato la camicetta e sfilato le calze, man mano che la svestiva le sue mani tremavano, arrivò ai gancetti del reggiseno di pizzo nero, le tolse le mutandine. Quando vide quell'acerbo corpo di donna disteso sul suo leto si accorse che le sua mani non tremavano, ma fremevano dall'eccitazione. Si portò quelle mani al viso. Contò fino a dieci. Fece un lungo respiro. Ritornò a guardarla. Poi si voltò in cerca del suo pigiama. Lo trovò. La rivestì e le rimboccò le coperte. Poi prese la chiave della camera e chiuse la porta con una doppia mandata. Prese un filo a cui legò la chiave a mò di ciondolo e poi lo mise al collo di Melania. Le bacio la fronte. Bonne nuit, fais de beaux rêves Melania, Vampiro. Cedric uscì dalla finestra e la richiuse delicatamente, poi spiccò un salto fino ad arrivare sulla neve e poi la sua figura sinuosa si perse nella bufera di neve.

Era un cervo bellissimo, erano sicuramente le corna più lunghe che avesse mai visto, un bellissimo cervo nel pieno delle sue forze circondato da un branco di lupi con il pelo ritto e le zanne ben in vista. Il primo lupo che spiccò un balzo verso di lui fu colpito dalle sue corna e cadde nella neve, poi tutti quanti si lanciarono verso di lui. Lo presero al collo. I suoi occhi diventarono pesanti, lui cercava di resistere. Si dimenava, cercava di incornare gli altri lupi, scalciava come un cavallo che non voleva essere cavalcato. Ad un certo punto i lupi si fermarono di botto, ci fu un minuto di silenzio e poi il branco scappò a gambe levate. Davanti al cervo apparve un non-uomo, con la pelle pallida e i capelli brizzolati biondi, puzzava di morte. A quel punto il cervo ebbe davvero paura, così tanta paura che rimase pietrificato. Ci impiegò solo un minuto a dividerlo a metà. E lui cadde in un pozzo di sangue. I lupi rimasero a spiare da lontano il non-umano. Lo videro affondare i canini nella carne del cervo, lo videro farlo a pezzi piccolissimi, lo videro succhiare con avidità ogni singola goccia di sangue. Poi prese in mano la neve macchiata di sangue e incominciò a mangiarla. Soddisfatto di essersi pulito la bocca con questo sorbetto riprese la sua strada di ritorno verso casa.

Melania si svegliò alle dieci e mezza, alle undici meno dieci fece colazione a letto, troppo pigra per alzarsi. Olga le aveva preparato una tazza di tè con le fette biscottate, il miele e una fetta di torta pera e cioccolato.
Dov'è Cedric?, Melania.
Il Padrone sta dormendo, Olga.
Posso andare da lui?, Melania.
Il Padrone mi ha ordinato di non farla entrare nella sua camera da letto quando dorme, Olga.
Ma qual è la camera da letto del Padrone? Io non l'ho mai vista, Melania.
La prego non mi metta in difficoltà Signorina Melania, faccia la brava, tra poco arriverà il Maestro, Olga.
Che noia, tanto ho superato l'obbligo di scuola, ormai ho sedici anni, Melania.
Adesso è maglio che si prepari, il Maetro sarà qui a momenti ed è maleducazione fallo aspettare, Olga, uscì dalla stanza.
La porta busso e Melania scese le scale con foga. Aprì il robusto portone e davanti a lei apparve il Maestro con un cumolo di neve sul cappello e le spalle.
Mi è caduta la neve addosso, Maetro.
Accidenti, ma in casa non abbiamo domenstici per spalare la neve, c'è solo Olga, Melania, indicò la governante che era dietro di lei.
Il Padrone sta facendo economia, Olga.
Il Maestro rise. Non vorrei essere troppo indisponente, ma Lord Cedric è sempre stato un po' tirchio e anche molto restio. Mi ricordo di averlo visto l'ultima volta quattro o tre anni fa, appena lo vidi capii subito che era figlio di suo padre, sono due gocce d'acqua, gli somiglia sia nell'aspetto che nel modo di fare. Impressionante, Maestro.

Cedric si alzò alle sette in punto. Melania si accorse di lui quando andò in bibblioteca; aveva appena finito di studiare e stava riponendo i libri al loro posto, quando sulla scrivania, curvo tra le scartoffie, apparve la testa bionda di Cedric.
Ciao, Melania, gli sorrise amabilmente.
Cedric ricambiò il sorriso. Ciao,hai finito di studiare?, Cedric.
Si, Melania.
Che ne dici se ti porto a fare un po' di shopping, ne approfitto visto che devo fare delle commissioni in paese, Cedric.
Fantastico, Melania.
Melnia e Cedric uscirono di casa, Melania era così tanto imbaccucana che non riusciva a muoversi, invece Cedric indossava il soprabbito e la bombetta con molta disinvoltura.
Maledetto Vampiro, quanto vorrei non sentire freddo e non ammalarmi mai, Melania.
Attenta a ciò che desideri Signorina, i desideri possono avverarsi, Cedric, alzò le braccia e con uno scatto fulmineo prese in braccio Melania.
Adesso ti mordo, Cedric.
No,no,no, Melania.
La risata critallina di Melania si sparse nell'aria gelida di pieno inverno.
Andarono nel capannone dietro al maniero dove Cedric custodiva le sue automobili, quel giorno decise di prendere la Cadillac nera. Entrarono in macchina, faceva freddo.
Cedric mise la cintura di sicurezza e si aggiustò il finestrino.
Quando mosse il finestrino incrociò lo sguardo con un paio di occhi marroni.
Buonasera, voce arruginita.
Melania si girò di scatto e vide un uomo sulla quarantina, con la barba scura e una benda sull'occhio.
Buonasera, che cosa ci fa lei nella mia macchina?, Cedric.
La stavo aspettando non è ovvio, volevo parlare con lei in privato, ma vedo che è sempre in compagnia, Uomo, fissò Melania che abbassò gli occhi intimorita dal suo sguardo.
Che peccato, mi sà che dovremo rimandare, come vede sto uscendo, puo' ritornare ad un orario più normale?, Cedric.
Non penso proprio, Uomo, porge le mano a Cedrc, abbiamo iniziato con il piede sbagliato, io sono Isaac Weller.
Cedric ignorò la mano.
Il suo nome non mi è nuovo, è un giornalista , Cedric.
Si, esatto, io scrivo per il New York Time, Isaac.
Buondio che ci fa in un paesino sperduto delle Alpi un uomo del suo calibro, Cedric.
Le sue lusinghe mi sembrano sarcastiche, Isaac.
E lo sono. In tutta sincerità la sto prendendo in giro, Cedric.
Isaac Welller sorrise nervosamente, poi cacciò dei fogli dalla sua faligetta di pelle bianca.
Melania notò che quell'uomo era vestito davvero in maniera innapropiata, indossava un completo bianco, un panama a falda larga, dei mocassini e una pesante pelliccia, tra i denti stringeva un sigaro spento.
Cedric prese in mano i fogli e li lesse velocemente.
Allora l'ho convita?, Isacc.
No, per niente, sbotto Cedric, mise in moto e fece una forte sgommata sulla strada innevata.
Faccia attenzione, c'è almeno un metro di neve, moderi la velocità o faremo un incidente. Isaac Weller.
Poco male, la prossima volta mi ricorderò di mettere un catenaccio al capannone, Cedric.
La macchina viaggiava a centottanta su una stradina di montagna circondata dai pini.
Ho paura, Isaac.
Fa bene, fa bene, Cedric.
Lei è un sadico, Isaac.
E lei non ha capito che è venuto proprio nella tana del lupo, Cedric.
La macchina incominciò a slittare e Cedric piggiò il piede sull'accelleratore. La macchina andò fuori strada e il muso sbattè contro il tronco di un albero. Cedric trattene Melania al sediolino visto che si era dimenticata di allacciare la cintura di sicurezza avrebbe sicuramente batturo la testa sul parabrezza se non ci fosse stato lui. Nel frattempo un cumolo di neve era caduta sulla vettura e il signor Isaac si era precipitato fuori.
Lei è un pazzo, Isaac, corse a gambe levate. Anche Cerdic e Melania uscirno dalla macchina.
N-non capisco perchè ti sei comportato così, Melania, ritornò in macchina a cercare quei foglio che Isaac aveva dato a Cedric, ma non li trovò.
Dove sono i fogli?, Melania.
Quali fogli?, Cedric.
I fogli che ti ha dato Isaac, Melania.
Chi è Isaac Weller?, Cedric
Quell'uomo che era in macchina con noi, Melania
Quale macchina?, Cerdic
Come quale macchina?, Melania, si girò per indicare la cadillac nera con il muso schiacciato sul tronco dell'albero, quella macchina? Adesso come si fà? Chi chiamerai per ripararla? Mi piaceva quella macchina.
Cedric la ignorò completamente e voltandole le spalle incominciò a camminare. Vieni, andiamo a casa.

Da quel giorno Melania si sentì perseguitata da Isaac Weller che venne subito lo rinominò Stalker, nel vero senso della parola. Sebbene avesse capito che non era il benvenuto a casa di Cedric , in un modo o nel altro se lo trovava sempre davanti. Olga venniva rimproverata duramente da Cedric per averlo fatto entrare in casa, ma la poverina non centrava proprio nulla. Ogni volta Isaac Weller bussava alla porta e mentre Olga correva ad aprire lui sgusicava dentro dalla finestra della cucina che la governante teneva sempre appannata perchè utilizzando la cucina più del dovuto e ad ogni ora del giorno faceva sempre caldissimo lì. 
Ogni volta che Melania camminava per casa aveva preso l'abitudine di controllare dietro ogni mobile, ogni porta o tenda, non tanto perchè fosse così ansiosa di cacciarlo via, ma perchè più di una volta si era spaventata trovandolo nascosto da qualche parte.
Il Maetro era l'unico che aveva preso in simpatia lo Stalker, Cedric lo ignorava del tutto, mentre Olga faceva di tutto per allontanarlo, come picchiarlo con la mazza di scopa o gettargli i secchi d'acqua addosso. Ogni volta che il Maestro veniva a fare lezione chiedeva sempre a Melania dove fosse lo Stalker. Melania li vide parlare fuori, sul vialetto di casa.


Erano le undici e mezza, fuori la temperatura aveva raggiunto il meno sei, i lupi ullulavano alla luna piena che risplendevva nel cielo insieme a tutte le stelle. Isaac era con la sciena poggiata sul portone, non si sentiva più le mani e i piedi, le orecchie e il naso, quando Olga aprì la porta e lo fece entrare.
Isaac fu con condotto nello studio di Cedric. La stanza era completamente buia, il camino era l'unica fonte di calore e luce, di fronte al camino c'era Cedric seduto in poltrona con il solito bicchiere di prosecco in mano.
Sei sposato?, Cedric.
No, signore, Isaac.
Ma hai una figlia, Cedric, bevve un sorso di vino.
Si, come ha fatto a capire che..., Isaac.
L'ho capito perchè solo un padre disperato o suicida si avventurerebbe qui, Cedric.
Si, sono il padre di Lucy, la mia bambina è scomparsa è lei è l'unico che puo' ritrovarla, Isaac.
Ho deciso di aiutarti, Cedric.
Oh mio salavatore!, Isaac, corse a baciargli la mano.
Ma non sono un benefattore, voglio qualcosa in cambio, Cedric.
Che cosa vuoi?, Isaac.
Gli occhi di Cedric diventarno lucidi e incominciarono a brillare, inclinò la testa da un lato e guardò con aria di superiorità il suo interlocutore.
Voglio il tuo sangue in cambio, Cedric.
Isacc Weller rise nervosamente.
Che fine ha fatto la favoletta delle giovani vergini?, Isaac
Quella è solo una favoletta Isaac, Cedric, rise di gusto e prese un'altro sorso di vino; l'ultimo.
  
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