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Autore: Shine_    08/04/2014    8 recensioni
Dal testo:
Poi c’era Zayn, su di lui avrebbe potuto sprecare ore intere nel cercare di descriverlo alla perfezione.
[è una fetus!Ziam, io vi ho avvertite/i; x-factor; accenni Larry]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I cuddle on the first date

 

 

 

 

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{Ti voglio un bene assurdo, Gre.

E sono riuscita a scrivere di nuovo giallo.

Vedi che ne sono capace? Malfidata.

 

 

 

 

 

 

Liam Payne non era mai stato così felice, aveva solamente diciotto anni ed era riuscito a realizzare uno dei suoi sogni, aveva passato le selezioni per X  factor - e, va bene, non era riuscito ad entrare come solista ma ero comunque riuscito ad entrare - ed era stato messo in un gruppo con altri quattro ragazzi; assieme formavano i One Direction e, nonostante si conoscessero ormai da un mesetto, ancora non riuscivano a trovare gli spazi giusti per esprimersi.

C’era Niall che, unico irlandese tra loro, saltava sempre fuori con battute assurde e con la sua risata contagiosa; c’era Harry dal carattere strano, a momenti si chiudeva nel suo silenzio e in altri pendeva dalle labbra di Louis, il più grande tra loro, che era fin troppo chiassoso per i suoi gusti.

 Poi c’era Zayn, su di lui avrebbe potuto sprecare ore intere nel cercare di descriverlo alla perfezione.

Si erano incontrati al McDonald prima di trovarsi nello stesso gruppo, avevano parlato poco e soprattutto delle loro paure ed ansie sul dover tornare a casa con tre rifiuti e una figuraccia alle spalle.

E poi, proprio quando pensavano di aver fallito, si erano trovati di nuovo su quel palco, richiamati dai giudici che avevano deciso di dar loro una possibilità. Si erano rivolti solo un piccolo sorriso, come per congratularsi di essere arrivati fino al traguardo, e poi avevano distolto subito lo sguardo, le guance rosse per l’imbarazzo e gli occhi lucidi per le lacrime di gioia.

Zayn non parlava molto, era il più silenzioso tra loro, ma Liam amava passare del tempo con lui, osservarlo mentre disegnava - le labbra tese in una smorfia concentrata - e perdersi a studiare il suo profilo perfetto, i suoi zigomi definiti.

C’erano giorni in cui, condividendo la stessa stanza, si trovavano a parlare fino alle tre della mattina; Zayn gli parlava della sua famiglia e di quanto gli mancasse, lui cercava di rassicurarlo e di fargli vedere quanto fosse vicino alla realizzazione del suo sogno.

Zayn era il primo nella band a cui si era legato così tanto, era un vero amico e, da parte sua, non aveva mai avuto una persona del genere nella sua vita; oltre ad essere incredibilmente attraente, cosa che rappresentava anche un rischio, era genuino e riusciva a capirlo con un solo sguardo.

C’erano giorni in cui la nostalgia di casa si faceva sentire con più forza, unita alla paura di deludere i giudici e i fans che stavano già conquistando, e in quei momenti restava sdraiato nel letto con gli occhi fissi sul soffitto; finché non sentiva i passi di Zayn, il materasso che si abbassava sotto il peso di un altro corpo e il respiro regolare del moro accanto al proprio. Non gli diceva nulla, non faceva nulla; restava solamente sdraiato al suo fianco, rassicurandolo con la sua sola presenza. E dopo quei pochi attimi era Liam che, dopo avergli lanciato una veloce occhiata ed averlo colto con gli occhi su di lui, si metteva su un lato e nascondeva il viso nell’incavo del suo collo.

Era diventata quasi una loro routine: Liam stava male e si chiudeva in camera, Zayn lo raggiungeva, aspettava che fosse lui a fare il primo passo, e poi avvolgeva le braccia attorno alla sua vita, tenendolo stretto contro il suo corpo.

E Liam in quel momento, quando il più grande lo stringeva a sé, sentiva tutta la tristezza sparire e il petto scaldarsi di un affetto sincero verso il moro.

Era diventato dipendente dal suo odore, dal suo calore, dalla sua risata che si lasciava sfuggire raramente, dai suoi occhi sinceri e dal suo accento particolare; gli sembrava quasi che Zayn stesse prendendo sempre più posto dentro di lui, che lo spazio che si era ritagliato dentro di lui si stesse espandendo sempre di più.

Capì che Zayn aveva la metà del suo cuore quando, dopo la morte del nonno, fu costretto a tornare a Bradford; oltre al soffrire per lui e per la sua perdita, sentiva un vuoto nel petto dovuto alla sua mancanza.

Per tutti quei giorni era rimasto in silenzio, ignorando i tentativi degli altri ragazzi di tirarlo su di morale, e le notti le aveva passate sveglio a fissare il soffitto con il cellulare tra le mani.

Era rimasto in contatto con Zayn tramite messaggi, in cui quasi a ripetizione gli diceva quanto gli mancasse, e si addormentava con un accenno di sorriso sulle labbra quando gli rispondeva “mi manchi anche tu, Leeyum. E ti voglio bene”.

Il giorno stabilito per il ritorno del moro Liam era fin troppo nervoso, si mangiucchiava le unghie e non ascoltava i discorsi di nessuno, troppo preso a fissare l’orologio e a contare quanto mancasse per riavere l’amico tra loro.

- Dio mio, Liam!- sentì esclamare da un Louis quasi irritato, che gli tirò persino una gomitata fin troppo dolorosa. - Sembri una ragazzina in pena con la sua prima cotta, datti un contegno.-

- Non ho una cotta.- borbottò sottovoce, quasi tra sé e sé, mentre arrossiva e piegava le labbra in una smorfia. Insomma, Zayn era davvero un gran bel ragazzo e forse si eccitava fin troppo quando lo sentiva cantare, e il suo cuore poteva anche raggiungere fin troppi battiti al minuto quando se lo trovava accanto, ma non aveva una cotta per il suo migliore amico. Proprio per nulla. Louis era solamente un idiota che apriva la bocca tanto per parlare.

Incrociò le braccia al petto quando lo sentì dire un: - Certo, Leeyum.- con un tono di voce sarcastico e s’innervosì soprattutto per l’imitazione del tono di voce di Zayn, quasi come se lo stesse prendendo in giro. Ed era effettivamente quello che faceva Louis, prendeva solamente in giro.

Ignorò i componenti del gruppo per il resto della giornata, preferendo chiudersi in camera a rileggere le conversazioni con Zayn sul cellulare. E, va bene, forse una microscopica cotta per lui l’aveva. Ma era una cosa così piccola e di poco conto che non avrebbe dovuto spaventarlo. Voleva bene a Zayn, gli voleva un gran bene, ma si fermava tutto a quel semplice affetto tra migliori amici, con l’aggiunta di un pizzico di attrazione da parte sua. Ma esisteva davvero una persona che non fosse attratta da Zayn Malik? Era normale che si trovasse a fissarlo incantato mentre parlava o cantava o facesse qualsiasi cosa come il semplice respirare.

Era Zayn Malik, dai. Era il canone di bellezza a cui tutti dovevano riferirsi, era l’esempio lampante di perfezione sulla Terra.

Era così preso da tutti i suoi ragionamenti contorti, sul suo negare quel sentimento che diventava sempre più forte, quando sentì la porta aprirsi; sollevò lo sguardo per sibilare contro a Louis di lasciarlo in pace ma si aprì in un sorriso enorme, saltando su dal letto e fissando il ragazzo che appoggiava la valigia a terra.

- Zee!- esclamò subito, lanciandosi su di lui per soffocarlo in un abbraccio.

Gli era mancato decisamente troppo, tutto di lui. E non voleva far la figura dello sdolcinato ma le guance gli facevano male da quanto stava sorridendo, stringendo il ragazzo contro il proprio corpo mentre gli ripeteva quanto gli fosse mancato e quanto fosse felice di rivederlo.

Sorrise come un idiota quando Zayn strofinò il naso contro il proprio collo, mugugnando: - Mi sei mancato tantissimo, Leeyum.-

Inclinò il viso ed appoggiò le labbra contro la sua tempia, chiedendo in un bisbiglio: - Com’è andato il viaggio?-

Lo tenne stretto tra le braccia, dondolandosi appena sui talloni, mentre lo ascoltava rispondere: - Tutto bene, sono solo molto stanco. E anche un po’ triste, sai no? Insomma.. era piuttosto importante per me.-

Annuì, senza bisogno di ulteriori informazioni, e indietreggiò verso il letto, sdraiandosi e tenendo il ragazzo contro di lui.

- Vorrei far qualcosa di più.- si lasciò sfuggire, passando le dita tra i suoi capelli neri, sentendolo sbuffare e borbottare: - Fai già tantissimo, idiota. Ti voglio bene e sei il migliore amico migliore di tutto il mondo.-

Scoppiò a ridere per le parole dell’amico, tenendo le dita contro la sua nuca ed arrossendo quando si sporse per lasciargli un bacio all’angolo della bocca, e chiese: - Sei il mio Buzz?-

Vide Zayn annuire e replicare: - E tu sei il mio Woody e non ci lasceremo mai e poi mai. Qualsiasi cosa succeda saremo sempre e solo noi due.-, non riuscì a trattenere l’ennesima risata quando lo sentì canticchiare: - Verso l’infinito e oltre.-

- Ti voglio bene, Zee.- sussurrò, inclinando il viso per tenere la guancia contro il suo capo; gli sentì rispondere un flebile “Anch’io, più di quanto immagini” e sorrise teneramente quando gli strinse la maglia tra le dita, addormentandosi contro di lui.

 

 

Quando la mattina dopo si era svegliato - non aveva trovato Zayn al suo fianco e si ripeteva che non poteva rimanerci male per una cosa del genere -, si era stiracchiato nel letto, allungando le braccia sopra la testa, e poi era balzato giù dal materasso e aveva raggiunto gli altri nella cucina per far colazione.

Aveva preso posto accanto a Zayn, che stava ascoltando una battuta senza capo né coda di Niall, e aveva piegato le labbra in un sorriso quand’aveva sentito le dita dell’amico tra i capelli.

Arrossì completamente quando sentì Louis dire: - Il cagnolino ha finalmente ritrovato il suo padrone.- e abbassò lo sguardo, puntandolo sulla tazza piena di cereali di fronte a lui.

Ascoltò in silenzio il:- Lascialo in pace, Lou.- di Zayn e percepì le guance andare a fuoco alla successiva affermazione dell’altro ragazzo su quanto fosse sembrato un cucciolo abbandonato per strada in quei pochi giorni.

Ignorò le risatine di Niall ed Harry - che ormai non era più da prendere in considerazione, faceva solamente quel che poteva piacere a Louis - e iniziò a mangiare i cereali, cercando di calmarsi con le dita di Zayn che gli stringevano la coscia, un po’ troppo vicino all’inguine.

 

 

 

Quel pomeriggio l’aveva passato tutto con Danielle, una delle ballerine che aveva conosciuto lì dentro, perché era fin troppo imbarazzato a stare accanto a Zayn.

C’era solamente Louis che faceva quelle battutine che lo facevano arrossire come un idiota e facevano capire a Zayn quanto fosse davvero importante per lui; se avesse scoperto della sua stupida cotta che sarebbe successo? Poteva dire addio al suo migliore amico. Prima se la faceva passare, meglio era per tutti.

Strabuzzò gli occhi, spaventandosi, quando si sentì prendere per un braccio e tirare verso una stanza; fissò confuso Harry e Niall sdraiati nel letto con un pacchetto di patatine che condividevano e spostò lo sguardo su Louis che gli stringeva il polso.

- Che succede?- chiese, accorgendosi immediatamente della mancanza di Zayn. - Perché non c’è..-

Strabuzzò gli occhi quando sentì Louis dire: - Perché non lo inviti fuori?-, aggrottò le sopracciglia e domandò, fingendo di non aver capito: - Invitare fuori chi?-

- Oh, andiamo! Sai benissimo a chi mi sto riferendo.. Leeyum.-

Incrociò le braccia al petto, lanciandogli un’occhiataccia quando lo sentì imitare nuovamente il modo che aveva Zayn di chiamarlo, e andò a sedersi accanto a Niall, allungando una mano per prendere delle patatine dal sacchetto.

- E perché dovrei invitarlo fuori?- interrogò il ragazzo in piedi, dopo essersi riempito la bocca di una manciata di patatine. - E perché non ti fai i fatti tuoi?- insistette, passando la lingua sulle labbra per togliersi il sale.

Sfidò con lo sguardo il maggiore ed abbassò la testa quando lo sentì dire: - Perché sei il suo migliore amico e magari ha bisogno di un po’ di svago per non pensare a quello che gli è successo.-

- Oh..- mugugnò, sentendosi vagamente in colpa per non averlo pensato prima. - Si potrebbe fare effettivamente. Potrei invitarlo fuori, sì. Solo io e lui e..-

Non riuscì a concludere il discorso che spostò velocemente l’attenzione su quello che era entrato nella stanza e borbottava: - C’era una riunione e non mi avete avvertito?-

Si morse il labbro inferiore, studiando i movimenti del moro che lo raggiungeva e prendeva posto al suo fianco, ed arrossì quando spinse la spalla contro la propria, rivolgendogli il solito sorriso che gli faceva attorcigliare le membra.

Si torturò il labbro tra i denti, sentendolo dire in un sussurro: - Ti stavo cercando, Leeyum.-

- Mh?- spostò lo sguardo su Louis, fulminandolo con un’occhiata prima che potesse proferir parola. - Perché mi stavi cercando?- lo interrogò, tenendo un occhio fisso sul più grande in piedi e l’altro su quello che faceva spallucce e si stringeva ancora di più a lui.

Arrossì immediatamente non appena lo sentì dire: - Non posso più volere gli abbracci del mio migliore amico?-

- No, no.. non è quello.- mormorò, sentendosi in imbarazzo dallo star affrontando un discorso del genere davanti agli altri. - È che.. uhm.. volevi qualcosa in particolare?-

Fece un colpo di tosse forzato per coprire il “magari un po’ di testa” di Louis, sentendo le guance andare a fuoco per il significato che quelle parole nascondevano, e ricambiò l’occhiata confusa di Zayn con una preoccupata e nervosa.

- Volevo solo te, Leeyum.-

Cercò di tenere gli occhi nei suoi, ignorando la battutina “vuole sentirti, Leeyum” di Louis e le risatine degli altri due, e avvampò sempre di più per tutte le immagini che gli stavano riempiendo la testa.

- Andiamocene da qui, sono idioti.- borbottò, alzandosi dal letto e stringendo una mano attorno al polso del moro che annuì solamente e seguì quello che gli diceva.

Strinse ancora di più la presa quando sentì Louis gridargli dietro “attento alle ginocchia Leeyum!”, lo insultò tra i denti ed entrò nella stanza con Zayn alle sue spalle.

Non appena varcò la soglia gli lasciò il polso e si buttò nel letto a pancia in giù, il viso sprofondato nel cuscino col chiaro intento di morir soffocato piuttosto di sentire le domande di Zayn.

- Leeyum?- mugugnò una risposta contro il cuscino, riuscendo chiaramente a percepire il suo calore accanto. - Guarda che non eri obbligato a venire via, cioè.. se tu.. ecco.. se volevi stare con loro.. non sei obbligato a starmi sempre accanto.-

Scosse la testa contro il cuscino, si girò su un lato ed avvolse un braccio attorno alla sua vita, obbligandolo a sdraiarsi accanto a lui, le loro gambe che si erano subito intrecciate e i loro cuori che battevano all’unisono.

- Preferisco mille volte stare con te, Zee.- bisbigliò, tenendo gli occhi fissi nei suoi nocciola e perdendosi come ogni volta nelle sue sfumature chiare.

Annuì con più grinta quando lo sentì chiedere: - Ne sei sicuro?- e scoppiò a ridere al suo: - Sembrava ti stessi divertendo però..-

- Louis parla troppo.- borbottò, muovendo il palmo della mano lungo la sua schiena e sentendolo rilassarsi e sciogliersi sotto il suo tocco.

Gli morse scherzosamente il collo quando lo sentì dire: - Tu invece parli troppo veloce, Leeyum.- e passò a solleticargli i fianchi, iniziando una lotta all’ultimo respiro su chi riuscisse a resistere prima di chiedere pietà.

Dopo mezz’ora avevano entrambi il respiro affannato, Liam che teneva una mano sul fianco del moro sopra di lui e Zayn che continuava a ridere contro il proprio collo - gli sembrava quasi ne stesse approfittando per lasciargli dei piccoli baci - non accennando a muoversi.

- Zee?- mugugnò dopo qualche minuto, torturandosi il labbro inferiore tra i denti quando incrociò nuovamente il suo sguardo; cercò di incassare la testa nelle spalle ed allontanarsi quasi da lui per poi sussurrare velocemente: - Ti andrebbe di uscire con me uno di questi giorni?-

Tenne il labbro stretto tra i denti, osservandolo mentre gli si coloravano le guance di un rosso tenue e ripeteva: - Uno di questi giorni? Solo noi due?-

Annuì con le guance del suo stesso colore e mormorò: - Solo noi due, ti andrebbe?-, per poi puntare lo sguardo sulla spalla del moro e poter evitare di concentrarsi sulle sue labbra così vicine.

- Mi andrebbe di fare tutto con te, Leeyum.-

Spostò in un attimo lo sguardo, puntando gli occhi nei suoi per studiarlo attentamente, e ripeté: - Qualsiasi cosa?-

Sentì quasi il cuore il sciogliersi quando lo vide annuire e specificare: - L’importante è che ci sia tu, Leeyum.-

- Quindi se ti propongo domani, tu..-

Lo fissò intensamente vedendolo annuire e bisbigliare, gli occhi socchiusi e le labbra arricciate in una sottospecie di smorfia: - Basta che ci sei tu, Leeyum.-

Annuì, non ancora abituato a sentirsi dire quelle cose, e insistette: - Quindi domani..-

- .. usciamo assieme.- continuò per lui, facendolo arrossire e sorridere come un idiota.

Aggrottò la fronte quando rotolò giù dal suo corpo, percependo il cuore aumentare i battiti vedendolo rannicchiarsi al proprio fianco e appoggiare le mani sui propri fianchi, lasciati scoperti dalla maglia che era salita con i movimenti.

Avvolse le braccia attorno alla sua vita, restando fermo ed immobile quando iniziò a strofinare il capo contro il proprio collo, e deglutì, cercando di non dare a vedere quanto quella gamba tra le proprie stesse condizionando il battito del proprio cuore.

Lo strinse più forte quando lo sentì sbadigliare contro la voglia scura: - ‘Notte, Leeyum.- e rabbrividì nel momento in cui percepì le sue labbra posarsi su quel punto.

Si addormentò solo un’ora dopo - il cuore che aveva man mano rallentato la corsa e le mani che avevano smesso di tremare dall’ansia e dalla paura -, non prima di aver guardato un’ultima volta il ragazzo addormentato quasi sopra di lui.

 

 

 

Quando la mattina dopo si era svegliato aveva quasi lanciato una sottospecie di urlo, specchiandosi in quegli occhi grandi e nocciola fin troppo vicini e che sembravano trovare chissà cosa nel proprio viso. Era riuscito a trattenere il gridolino spaventato e sorpreso, ma aveva comunque avuto un sussulto e si era spostato troppo velocemente contro la testata del letto, sbattendoci contro il capo.

Si portò immediatamente una mano dietro la nuca, massaggiando il punto dolorante e guardando male quello che rideva di lui, e si mise a sedere con le gambe incrociate.

- Fa male, Zee.- si lamentò subito, piegando le labbra in un broncio con il labbro inferiore leggermente sporto in avanti. - E tu ridi e a me fa male. Ed è colpa tua perché ho aperto gli occhi e ti ho visto.-

Restò in silenzio quando lo sentì chiedere: - Faccio così paura il mattino?-, si morse appena il labbro per trattenere il sorriso divertito e annuì con fare saccente, rispondendo: - Peggio di un incubo.-

Scoppiò a ridere immediatamente quando si trovò le sue dita sui fianchi, che si muovevano velocemente per fargli il solletico, e cercò di allontanarsi sempre di più, finendo sdraiato nel letto con lui sopra come la sera prima.

- Ripetimi ancora come sono di prima mattina?-

Scosse la testa, continuando a ridere ed agitarsi, e mugugnò, in un momento in cui l’altro ragazzo aveva fermato il movimento delle dita: - Sei orrendo, brutto e..-

Non riuscì a concludere che si trovò nuovamente a ridere con le lacrime agli occhi, muovendo le braccia per cercare di stringere le dita attorno ai polsi del moro per bloccarlo.

- Sei.. sei bellissimo.- farfugliò, cercando di usarla come scusa per far smettere quella tortura, mentre le guance gli si arrossavano ancor di più.

- E poi?- lo sentì insistere, notando come il movimento di quelle dita si fosse trasformato in un sfiorargli la pelle dei fianchi da sotto la maglia.

Ricambiò lo sguardo, pensando di avere quelle labbra fin troppo vicine alle proprie, e si sentì improvvisamente teso ad essere così vicino al corpo del migliore amico, per cui stava sviluppando una cotta un po’ troppo forte. Deglutì, cercando di calmarsi e non lasciar correre troppo la fantasia, e borbottò: - E sei vanitoso.-

Si aspettava di tutto ma non il: - Lo pensi davvero?- che lo lasciò completamente spiazzato; inclinò il viso, sentendo il cuore fargli quasi male quando Zayn ridusse notevolmente le distanze, e sussurrò in risposta: - Sai che non lo penso, solo che..-

Gli venne voglia di piangere dal nervoso, sentendo le dita del moro spostarsi lungo il suo addome, ma tenne gli occhi puntati nei suoi, evitando di pensare alla tensione che saliva assieme all’eccitazione.

- Solo che..-

Avrebbe tanto voluto scappare in quel momento, - Zayn gli era troppo vicino e si sarebbe sicuramente accorto del rossore sulle guance, del battito del cuore e dell’erezione che si stava formando nelle mutande - ma rimase immobile con le labbra leggermente schiuse e il respiro pesante mentre lo sentiva insistere per farlo parlare.

- Che vuoi.. tu vuoi che io.. che io ti dica che..-

- Che?- lo sentì dire, come se pendesse dalle proprie labbra e dalle parole che non riusciva a pronunciare. - Cosa pensi che io voglia sentirmi dire?-

Tremò appena quando le dita di Zayn si strinsero sull’elastico dei pantaloni, le nocche che gli stavano sfiorando il basso ventre e gli facevano sentire mille brividi e farfalle nello stomaco, e bisbigliò con le guance in fiamme: - Che sei la persona più..-

Si bloccò col cuore in gola quando la porta della camera si spalancò, lasciando entrare Niall che, dopo un primo momento in cui non si era accorto di nulla, puntò lo sguardo su di loro e arrossì come un peperone, mugugnando scuse sull’averli disturbati.

Capì che le cose stavano peggiorando quando sentì l’inconfondibile voce di Louis gridare: - Niall!-, facendo poi la sua comparsa nella stanza con un sorriso che spiegava tutto e Harry alle spalle che sembrava capire e allo stesso tempo ignorare quel che stava succedendo.

- Non è come state pensando, noi..- cercò di dire velocemente, incespicando nelle parole e facendo risuonare uno strano grugnito nella gola quando Zayn spinse appena i polpastrelli sul proprio bassoventre.

Sentì le guance andare a fuoco nel momento in cui incrociò gli occhi di Louis, che sembravano dirgli che erano loro quelli ad aver capito perfettamente cosa stesse succedendo in quella stanza, e deglutì sonoramente, cercando di ignorare le dita del moro che non volevano saperne di staccarsi dalla propria pelle.

- Stavamo solo giocando.- sentì dire da quello sopra di lui, facendolo stranire per il tono di voce e per il fatto che stava quasi incidendo le unghie nella pelle. Era decisamente tutto molto strano ed assurdo, perché Zayn sembrava quasi geloso.. ma non poteva essere geloso, non di lui.

Strinse i denti sul labbro inferiore, tenendo gli occhi fissi su Louis che ridacchiava: - Certo, stavate giocando. Nessuno l’aveva messo in dubbio.-

Gli sembrò di sprofondare nel materasso quando Zayn grugnì tra i denti: - Io e Liam oggi dobbiamo uscire.-, ed avrebbe tanto voluto riempire Louis di cazzotti quando istigò il moro ripetendo: - Tu e Liam? Davvero?-

Cercò di dire qualcosa ma tutto quel che gli uscì dalle labbra fu un mugolio, non riusciva a capire se fosse di dolore o piacere, mentre Zayn incideva le unghie, lasciandogli i segni di mezza luna. E poi andò completamente a fuoco quando sentì tutti gli occhi puntati su di lui, si mise velocemente a sedere e fece scivolare il moro via dal proprio corpo.

- Io.. io devo.. devo andare in bagno!- esclamò velocemente, dopo un momento in cui non riusciva più a collegare il cervello alla lingua, sentendo le risatine di tutti che lo fecero arrossire ancora di più.

Con tutte le scuse a disposizione proprio il bagno doveva usare? Continuò a darsi dell’idiota a ripetizione mentre si metteva in piedi, cercando di non far notare il rigonfiamento nei pantaloni, ed indietreggiava verso la porta.

Fortunatamente Zayn era troppo impegnato a fulminare Louis da notare tutto il resto e, sperava con tutto il cuore,  dal sentire la frase di quest’ultimo sull’usare movimenti decisi.

Quasi corse fuori dalla porta, riuscendo a sentire Louis prendere in giro Zayn sul fattore gelosia prima di andare a sbattere contro Danielle. Le rivolse un sorriso di scuse e continuò a camminare velocemente lungo i corridoi, riuscendo a respirare normalmente solo quando si trovò al sicuro con la schiena contro la porta del bagno.

 

 

 

 

Dopo quel momento imbarazzante la giornata era continuata con delle prove in vista della successiva puntata, si era eccitato come al solito nel momento in cui Zayn aveva cantato la sua parte e aveva cercato di nascondere il rigonfiamento nei pantaloni della tuta tirandosi la maglietta mentre lo fissava con ammirazione.

E forse se ne rendeva conto che quella cotta stava diventando ingestibile ma perché preoccuparsene? Bastava solo nasconderla bene sotto tremila altri pensieri, sotto la tensione per la performance di quella canzone, sotto la voglia di vincere quel programma e seguire il loro sogno. Non era così complicato fingere di non provare nulla se non affetto, soprattutto per il non voler rovinare il rapporto con Zayn.

Zayn non provava nulla per lui, era nel suo carattere avere certi comportamenti - come il cercare rifugio in lui - ma non flirtava con lui. Con tutti gli altri flirtava ma con lui si era sempre comportato da amico, i suoi atteggiamenti non nascondevano nessun’altra intenzione se non dimostrargli il bene che provava per lui.

Dopo tutte quelle elucubrazioni si era chiuso nella loro stanza, aveva scelto dei vestiti e aveva cercato di tenere un discorso sensato mentre Zayn si spogliava e rivestiva di fronte a lui.

Quanto ancora sarebbe riuscito a fingere di non provare nulla per quel corpo? Quanto ancora sarebbe riuscito a nascondere le reazioni che Zayn gli provocava?

Scosse velocemente la testa, sentendosi chiamare, e fissò il ragazzo di fronte a lui con un’espressione confusa e idiota.

- Muoviti, Leeyum!- lo sentì gridare, lasciandosi strattonare il braccio con gli occhi fissi sulle sue labbra. Arrossì violentemente quando gli disse: - Vuoi che ti vesto io?-

- C-Come?!- esclamò con le guance rosse e bollenti, stringendo la maglia che teneva tra le dita per paura di vedersela sfilare e successivamente infilare da lui. Gli sembrava un gesto fin troppo intimo e l’avrebbe fatto illudere solamente di qualcosa che non poteva avere e nemmeno desiderare.

- No, no.- scosse la testa, infilandola poi nel buco per il collo, e si tirò giù i lembi della maglia, rivolgendogli un sorriso timido. - Vogliamo andare?- gli chiese, porgendogli inconsapevolmente la mano e strabuzzando appena gli occhi quando gliela afferrò e la strinse.

- Dove vuoi portarmi di bello?- lo sentì informarsi mentre con l’altra mano afferrava le loro giacche di pelle e gliene porgeva una.

Scrollò appena le spalle alla sua domanda, non avendo la minima idea di dove sarebbero finiti, e si infilò la giacca, prendendogli subito dopo la mano.

- Improvviseremo, il primo bar che ti ispira.- propose, rivolgendogli un sorriso luminoso mentre sentiva il suo pollice strofinare contro il dorso della propria mano e le sue dita stringersi attorno al proprio palmo.

 

 

 

Non avevano fatto molta strada, si erano fermati in uno dei primi bar fuori dalla casa perché Zayn si stava facendo prendere dalle paranoie e dal “forse non potevamo scappare via”, a cui Liam aveva risposto con una risata improvvisa e divertita per poi ricordargli che non erano chiusi in una prigione.

Avevano preso posto in un tavolino all’aperto, avevano ordinato la loro Coca cola alla spina e stavano parlando tranquillamente di tutto quello che passava loro per la testa.

In realtà in quel momento Liam non sapeva nemmeno di cosa stessero parlando, era troppo concentrato a studiare gli occhi socchiusi del moro, le sue labbra arricciate in un sorriso divertito e l’aurea che lo rendeva così luminoso da sembrargli un angelo.

Zayn era tutto preso in un suo discorso, da quel poco che aveva sentito stava raccontando di uno scherzo che Louis aveva fatto a qualcuno, e scoppiò a ridere quando sentì la risata del moro, per poi aggiungere: - Louis è fortissimo.- solo per fargli capire che quel che aveva detto l’aveva seguito dall’inizio alla fine.

Non si aspettava di certo l’interruzione improvvisa della sua risata, i suoi occhi ridotti a fessure mentre lo guardava e il suo prendere un sorso della bibita nel più assoluto silenzio.

Strinse le dita attorno al bicchiere di fronte a lui, muovendole poi sulle goccioline d’acqua, e guardò di sfuggita il ragazzo che si era chiuso improvvisamente nel suo solito mutismo.

- Tutto bene?- chiese con un tono di voce insicuro, tenendo gli occhi fissi su di lui quando si appoggiò con la schiena contro lo schienale e sospirò, mormorando: - Lo preferisci a me.-

Aggrottò le sopracciglia con gli occhi un po’ più grandi dalla sorpresa, non capendo il motivo di quella frase, e si mordicchiò il labbro inferiore, scuotendo poi velocemente la testa.

- Non preferisco nessuno a te, Zee.- confessò con le guance in fiamme, abbassando lo sguardo per non fargliele notare troppo.

Si lasciò sfuggire un grugnito quando lo sentì insistere sul non essere il suo preferito, incrociò le braccia al petto e piegò le labbra in una smorfia, spingendosi contro lo schienale.

- Tu preferisci Harry a me.- borbottò, non riuscendo proprio a fermarla tutta quella gelosia nei confronti del riccio. Era così carino e dolce, tutti gli stavano sempre attorno e Zayn non era da meno. E lui era così geloso quando li vedeva assieme che sentiva lo stomaco attorcigliarsi a vederli flirtare in quel modo innocente e allo stesso tempo malizioso.

- Tanto lo preferiscono tutti.- mugugnò, lasciando scivolare via tutta la gelosia per far posto alla tristezza.  - Non te ne faccio una colpa, non importa, lui è sicuramente meglio di me.-

- Ma che stai dicendo?-

Lo ignorò, tenendo i gomiti puntati sul tavolo ed appoggiando una guancia contro un pugno chiuso mentre le dita dell’altra mano raccoglievano tutte le goccioline sul bicchiere.

- Lo preferiscono tutti, no?- ripeté, gli occhi bassi e fissi sul movimento delle sue stesse dita per non dover incrociare quelli di Zayn che lo fissavano stralunati.

- Perché dovresti preferirmi a lui? Nessuno lo farebbe, tantomeno tu.- mugugnò, sentendosi sempre più simile ad un cagnolino abbandonato dal padrone. E forse Louis non aveva tutti i torti, aveva bisogno delle attenzioni di Zayn e se quest’ultimo non era accanto a lui si sentiva perduto.

Incassò la testa tra le spalle, sentendolo dire in un sibilo quasi freddo: - La vuoi smettere?-

- Di far cosa?- ribatté con decisione, sollevando lo sguardo per puntare gli occhi nei suoi. - Di dire la verità? Harry è un amico migliore di me, Harry è migliore di me. Harry è Harry. Lo amano tutti e perché tu dovresti preferirmi a lui?- insistette, cercando di ignorare il fatto che la sua voce si fosse incrinata alla fine del discorso.

Si lasciò sfuggire un verso simile ad un singhiozzo, mordendosi poi con forza le labbra, quando sentì il: - Perché tu sei il mio Leeyum.- di Zayn, che gli strinse due dita sul mento per tenergli il viso rivolto verso di lui.

- Sono il tuo Leeyum?- ripeté con un accenno di sorriso sulle labbra, il cuore stava battendo fin troppo veloce e le guance gli si erano arrossate leggermente ma non importava poi molto mentre guardava Zayn annuire e strofinare il pollice contro i propri zigomi.

Ridacchiò divertito quando lo sentì dire, la voce intrisa di gelosia: - E di nessun altro.-

- Sei geloso di Louis?- lo istigò, osservando il suo pomo d’Adamo che si muoveva mentre deglutiva l’ultimo sorso di Coca cola; tenne gli occhi fissi nei suoi, sorridendo apertamente quando gli sentì dire: - Di Louis e di tutti quelli che ti girano attorno. Sei solo il mio migliore amico e io non voglio dividerti con nessuno.-

Annuì lentamente, prendendo il bicchiere di fronte a lui per finirlo a sua volta e si alzò in piedi, infilando le mani nelle tasche dei pantaloni.

- Andiamo a farci un giro?- propose, rivolgendogli un sorriso luminoso dopo aver posato i soldi sul tavolo per fargli capire di voler pagare per entrambi.

Osservò Zayn che si alzava e lo prendeva sotto braccetto, ed aggrottò le sopracciglia, confuso dal suo comportamento.

- Visto che paghi tu questo è un appuntamento, signorino Payne.-

E quella doveva essere una presa in giro, l’aveva capito che Zayn stava solo scherzando, ma il suo cuore aveva perso uno e due battiti all’idea che quello fosse davvero un appuntamento solo loro, il loro primo appuntamento.

- Faccio le coccole al primo appuntamento.- farfugliò, lasciandosi sfuggire un pensiero ed una frase che forse era meglio tenere al segreto.

Percepì chiaramente l’amico che si irrigidiva, aveva decisamente esagerato e doveva tenerlo per sé, e poi lo sentì sussurrare: - Quando torniamo potrai farmi tutte le coccole che vorrai, mi piacciono gli abbracci di Leeyum.-

Arrossì violentemente, boccheggiando senza parole, quando l’altro insistette con un tono di voce malizioso: - E mandiamo via i bambini così mamma e papà possono stare soli.-

Era da un po’ di tempo che gli avevano etichettato il soprannome di “daddy direction” per via del suo carattere fin troppo responsabile - per lui era piuttosto naturale comportarsi in quel modo perché non sapeva fin dove si sarebbe potuto spingere Louis trascinandosi dietro tutti gli altri - e, scherzando, avevano definito Zayn la mamma del gruppo, essendogli sempre accanto. Ma tutto quello era solamente uno scherzo, non doveva far correre troppo la fantasia, erano solo modi di scherzare innocenti.

Stavano camminando in silenzio da circa mezz’ora, Liam in silenzio e Zayn che agitava le loro mani intrecciate tutto preso nel suo discorso sulla nuova canzone di Bruno Mars, quando lo sentì fermarsi di colpo, obbligandolo a fare lo stesso.

- Liam?- si sentì chiamare con un tono di voce fin troppo serio, a cui rispose con un: - Che succede?- preoccupato.

La domanda successiva del moro lo lasciò col cuore a mille e le guance, come le punte delle orecchie, in fiamme.

- Perché?- chiese con un filo di voce, non riuscendo proprio a calmarsi mentre Zayn gli si parava di fronte con la sua espressione seria e curiosa.

- È solo una domanda, non ti giudico.-

Spostò velocemente gli occhi su dove le mani del moro gli stringevano i fianchi, deglutendo sonoramente e puntando nuovamente lo sguardo sul suo viso.

- Ma perché vuoi sapere se io ho..- cercò di chiedere nuovamente, sentendolo completare per lui: -.. se hai mai baciato un ragazzo, Leeyum.-

Scosse lentamente la testa, bisbigliando un “no” che venne sentito a malapena dall’altro che piegò le labbra in un sorriso enorme, sussurrando: - Io sì.-

Strabuzzò appena gli occhi al suo ammettere di aver baciato una persona del suo stesso sesso, cercando di non rispondergli in modo acido per via della gelosia che gli accartocciava le viscere.

- Quindi mi stai dicendo che sei..- tentennò, sentendolo completare con un cenno affermativo: - Bisex.-

Iniziò a ripetersi quella parola nella testa, muovendo la testa in piccoli cenni affermativi mentre la consapevolezza si faceva man mano strada in lui.

- E perché me l’hai detto?- gli domandò, aggrottando le sopracciglia per cercare di capire quel ragazzo sempre più strano che gli rispose con un semplice:  - Mi fido di te.-

Mosse nuovamente la testa in un cenno affermativo, non sapendo che altro dire dal momento che il suo cervello continuava solamente a riproporgli la parola “bisex” e “Zayn ha baciato un ragazzo o forse più di uno”.

E se Zayn aveva baciato un ragazzo allora le sue possibilità potevano aumentare, no? O forse era ancora peggio perché era il suo migliore amico e le storie con i migliori amici finivano sempre male. Però Zayn poteva essere attratto da lui, potevano provarci e magari non sarebbe andata così male. Ma, nonostante le possibilità fossero aumentate, restava sempre Zayn Malik. Oltre alla percentuale scarsa che un ragazzo come lui fosse attratto da uno normale come Liam, era ancora quello che flirtava con tutti e gli voleva solo un gran bene.

- Leeyum?-

Mugugnò qualcosa in risposta, ancora troppo preso da tutti i ragionamenti sulle percentuali che aveva di poter essere la causa dei desideri del moro, e spalancò gli occhi, arrossendo e puntandoli in quelli nocciola.

- C-Come?- chiese, balbettando con il cuore in gola, mentre cercava di capire se si era solamente inventato tutto o se, nel migliore dei casi, Zayn lo stesse solamente prendendo in giro.

- Ho detto..- si torturò il labbro inferiore con i denti, spostando velocemente gli occhi da quelli dell’amico alle sue labbra. -..se ora ti baciassi tu cosa faresti?-

- Io..- farfugliò con il cuore a mille, tenendo i loro sguardi incastrati mentre prendeva coraggio e ribadiva: - Perché?-

Inarcò un sopracciglio al: - Perché sei il mio migliore amico.- che non sembrava essere una scusa convincente per appiccicare le loro labbra e infilare le dita tra i suoi capelli neri e morbidi e..

Scosse violentemente la testa, scacciando tutte quelle ultime immagini, e borbottò: - Non credo sia..- per poi bloccarsi al “normale” incastrato tra le labbra.

- Cosa faresti, Liam?- lo sentì insistere, vedendo i suoi occhi diventare più scuri e fargli tremare tutte le ossa.

Deglutì più volte, cercando di calmarsi mentre l’altro si avvicinava a lui, sussurrando: - Anche Harry e Louis lo fanno, li ho visti. Non c’è nulla di male. Solo un bacio tra migliori amici.-

- Anche.. anche Louis e.. e Harry?- cercò di chiedere, la voce che aveva preso a tremare quando Zayn gli aveva sussurrato quelle cose contro l’orecchio.

Riuscì a percepire perfettamente un brivido che lo scosse interamente, sentendolo dire con un filo di voce:-È una cosa che resta tra migliori amici, per farti capire che sei solo mio.-

E forse Liam doveva dirglielo che tutto quello non poteva essere tra migliori amici, per il semplice fatto che si stava eccitando come un ragazzino in risposta al suo tono di voce, che dopo quello non sarebbe più riuscito a frenare nulla, che si stava innamorando di lui ma non poteva averlo e che avrebbero creato solo un gigantesco problema senza fine.

- Mi-Migliore amico?- balbettò, cercando di calmarsi quando le labbra di Zayn si focalizzarono sulla voglia scura sul collo. E, sì, ora ne era sicuro; Zayn si era fissato con quella piccola macchia scura, perché ogni occasione era buona per mordergliela per scherzo o passarci sopra la lingua.

Il rossore non ne volle sapere di diminuire, come il cuore non ne volle sapere di smettere di battere così furiosamente contro la cassa toracica, e aprì leggermente la bocca, tenendo gli occhi puntati in quelli nocciola mentre sentiva il suo pollice spingere contro il proprio labbro inferiore.

Sospirò, ascoltandolo mentre insisteva con: - Fidati di me, Leeyum.- ed annuì, guardandolo mentre si alzava sulle punte e premeva la bocca contro la propria.

Di tutta quella giornata l’unica cosa che non aveva messo in conto, l’ultima cosa che si aspettava, stava succedendo; appoggiò i palmi sulla sua schiena, tenendolo contro il proprio corpo, mentre schiudeva le labbra per permettere alla sua lingua di incontrare la propria.

Ridacchiò contro la sua bocca, sentendo le sue dita tra i capelli, e inclinò il viso per approfondire il bacio e gustarsi quei pochi minuti a sua disposizione  per avere Zayn Malik solo per lui.

Quando si staccarono avevano entrambi le guance rosse, si passò la lingua sul labbro, sentendolo gonfio per quanto l’altro aveva morso e succhiato, e poi si rivolsero un sorriso dolce, restando stretti in quell’abbraccio.

Sentì le guance scaldarsi quando Zayn avvolse le braccia attorno al proprio collo, nascondendovi contro il viso, per poi sussurrare contro la pelle: - Ti voglio tanto bene, Leeyum. E sei mio, solo il mio migliore amico.-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Shine:

Buon pomeriggio a tuuutti!

Non ho niente da aggiungere su questa cosina, solo che era una scommessa con la sopracitata che non pensava fossi capace di scrivere una os senza blowjob e robe varie, pft.

Poi, uhm, le battutine di Louis sul “dare un po’ di testa” fan riferimento al classico “give head” che indica per l'appunto i blowjob che purtroppo non ho potuto inserire per non andare contro al regolamento della sopracitata signorina Greta.

Penso sia inutile dire che il bacio è il famoso bacio del “one day Liam and i were goofing around and we ended up kissing” (http://media.tumblr.com/tumblr_m5jyyfK2Km1r9xtlg.jpg)

Seeh, stavano scherzando i bimbi.

Poi per quanto riguarda l’erezione guardando Zayn cantare (http://rebloggy.com/post/gif-1k-one-direction-zayn-malik-liam-payne-ziam-xfactor-uk-ziam/39866103755 ). Mi fa morire quando si tira giù la maglietta per coprirsi, idiota di un Payne çç

E poi (https://31.media.tumblr.com/664f67692129ee7faa17d1194daf0452/tumblr_inline_n35zre8swx1r5dldo.png) cosa che mi fa annegare sempre nei feels è che loro si son davvero conosciuti per primi e quella è la loro prima foto assieme e non erano ancora in squadra assieme e io ci muoio a fissarla.  Maledetti Ziam.

 

E non potete dirmi che Liam non provava nulla per Zayn durante X - Factor perché (http://media.tumblr.com/tumblr_ll9eolOeu31qcdacw.gif) mi sembra piuttosto chiaro. <3

 

Quest’idea nasce da qui (http://media.tumblr.com/f2cd990d4cf6004a8077636cb76e14b3/tumblr_inline_mqn6k18hPj1qz4rgp.png) perché la Gre non la smetteva di mandarmela su what’s app.

 

 

Direi che ho concluso col mio elenco e che ci vediamo presto (spero) con car wash.

Grazie a tutti quelli che hanno letto e mi sopportano.

 

E, prima di chiudere per davvero, è anche un po’ per Beta che da qualche mese a questa parte mi ispira fin troppo. Quiiindi, prendetevela con lei se son tornata a rompervi regolarmente.

 

   
 
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