Non ho mai capito cosa Michele provi per me. 
Immagino sia il problema coi ragazzi gentili: non si può mai dire se ti stia riservando un trattamento privilegiato o se si comporterebbe così con chiunque. 
Questo mi spaventa un po', ho sviluppato nel corso degli anni un certo naso per cose simili ma è come se il mio cervello incrociasse le braccia e si mettesse a guardare da un'altra parte se si tratta di lui.
Almeno il cuore funziona bene, cosa che mi sembra positiva. 
L'unica persona con cui posso parlare di lui liberamente (e che riesce a darmi consigli sensati sulle relazioni in generale) si sta preparando per un viaggio al limite del possibile dove venderà ciambelle cercando di guadagnare 1500 euro. E vive in Inghilterra.
Giulia è davvero un'ottima migliore amica. Tra tutte le persone che seguono questa storia è l'unica che cerca di darmi consigli invece che sputare sentenze e ingozzarsi di popcorn mentre scommette sul finale. 
E' così che li immagino: tutti attorno ad un tavolo rotondo che urlano e pendono dalle labbra di quella merda di Andrey.
"Affrettatevi signori! Potremmo essere incredibilmente vicini ad un epilogo! Chi punta su un doloroso addio?" Sicuramente Marcantonio e Francesca allungherebbero la banconota ma con due uomori diversi: Marcantonio sarebbe divertito, Francesca sarebbe triste ma non potrebbe fare a meno di pensare "Io glielo avevo detto...".
Io sono preparata anche a questo. Sarà una questione di abitudine... 
Non parlo così per vittimismo, è solo che ai ragazzi piaccio fino ad un certo punto. Con Michele, ormai, esco da quasi nove mesi ed è la seconda storia più lunga che io abbia mai avuto. Quella più duratura è andata avanti quasi tre anni con un ragazzo che mi amava tantissimo ma che io non riuscivo a ricambiare. So che è orribile a dirsi ma è proprio durante quella storia che mi resi conto che non avrei mai dimenticato Michele. Mi maledii per questo. Mi maledico ancora per non essere riuscita ad amare un ragazzo come Matteo. 
Forse è proprio questo il motivo per cui i ragazzi si allontanano da me. 
Forse percepiscono il mio bisogno d'amore. 
Forse capiscono che quello che potrebbero darmi, non sarei mai in grado di restituirlo. 

-Cinque anni fa-


Mi ha lasciata. 

Quando ho aperto gli occhi stamattina c'è stato un attimo in cui ho avuto l'impulso di guardare il cellulare, poi ho ricordato.
Non ci saranno più messaggi, né chiamate. Non ci sarà più niente. 
"E adesso come faccio?" al solo pensarlo ho iniziato a piangere.

Mi ha lasciata.

Non vedevo l'ora di rivederlo ieri sera, non lo vedevo da settimane.
Volevo solo abbracciarlo e dargli qualche bacio.
Volevo dirgli quanto mi era mancato e quanto sono innamorata di lui...

Mi ha lasciata.

Continuo ad abbracciare l'orso di peluche che mi ha regalato per il mio compleanno. 
Era molto triste, sembrava non volesse farlo. Forse è vero che lo ha fatto per me, ma non è giusto lo stesso, non così. Il mio primo amore avrei voluto viverlo invece dovrò soffocarlo. Io non lo voglio fare.

Mi ha lasciata.

"Ma tornerà" così posso sopportarlo. 
Così posso provare a dormire.
Così potrò provare a vivere.