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Autore: telesette    09/04/2014    2 recensioni
Quasi senza accorgersene, Parn cinse istintivamente la schiena e le morbide spalle di Deedlit col suo braccio forte e sicuro.
L'elfa sgranò gli occhi perplessa, per poi abbandonarsi al tepore di quella piacevole sensazione, e si limitò a sospirare con la testa al petto del suo innamorato.
Certo, il mondo era comunque destinato a cambiare.
Le leggi non scritte della Natura sono sacre, come il ciclo vitale di animali e piante, e nessuno può impedire alla sabbia del tempo di scorrere e mutare la forma di ciò che prima o poi scompare sotto di essa...
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Record of Lodoss War ( ロードス島戦記 Rōdosu-tō Senki ) anche conosciuto come "Cronaca della guerra di Lodoss", è un universo fantasy ideato dallo scrittore giapponese Ryo Mizuno e composto di romanzi, manga, serie animate e videogiochi. In Italia l'universo della guerra di Lodoss è conosciuto in particolare per la prima serie animata ( OAV ) del 1990.  
Le light novel ( insieme agli anime e ai manga da esse derivate ) di Record of Lodoss War ruotano intorno alle avventure di un giovane chiamato Parn, figlio di un cavaliere disonorato. Parte dei motivi che spingono le sue azioni è proprio il desiderio di scoprire cosa accadde a suo padre, e conseguentemente ripristinate l'onore della propria famiglia. A dispetto della sua inesperienza, Parn è considerato un leader, e viene accompagnato nelle sue avventure dal fedele amico di infanzia Etoh, dal suo consigliere ed amico Slayn, e dal suo mentore Ghym. Al gruppo nel corso della storia si unisce l'elfa Deedlit, di cui si innamorerà Parn. Nel corso della vicenda il gruppo di eroi dovrà affrontare numerosi avversari e si vedrà spesso aiutato da alcuni nuovi alleati.

Foto
Sigla Record of Lodoss War Finale
( clicca qui per guardare )

***

 

Il mondo sta cambiando
( immagini tratte da internet )

 

- Parn - fece Deedlit, vedendo l'amico pensieroso.

Il giovane non rispose.
L'elfa era abituata a vederlo taciturno il più delle volte, eccetto quando erano in compagnia dei loro amici più cari, ma spesso e volentieri i suoi silenzi erano a dir poco insopportabili.
Da che si erano fermati a riposare nel bosco, in previsione della lunga marcia attraverso Kanon, Parn non aveva detto una sola parola. Semplicemente se ne stava seduto in disparte, con la schiena appoggiata ad un albero e lo sguardo assente, con la testa persa dietro chissà quali pensieri.
Da principio Deedlit, nel tentativo di scuoterlo dalla sua indolenza, si era tolta il mantello e gli stivali per rimanere con addosso solo la semplice tunica che metteva oltremodo in risalto la sua figura sinuosa e le candide gambe snelle ed affusolate. Ma quel tontolone di Parn era troppo distratto, per prestare attenzione alle provocazioni della sua bella compagna.
Il sorriso malizioso di Deedlit si tramutò in una smorfia a dir poco infastidita.
Non sopportava di essere ignorata in questo modo.

- Insomma, Parn - esclamò d'un tratto stizzìta. - E' da quando siamo ripartiti da Valis che non mi dici nulla, si può sapere che ti prende?
- Scusami, Deed - mormorò l'altro. - Ero sovrappensiero...
- Questo lo vedo - sottolineò lei acida. - Non ti sei neppure accorto di me, mi ritengo offesa!
- Ma no, che dici...
- Lasciamo perdere - tagliò corto l'elfa, stringendosi le ginocchia contro il petto.

Parn la osservò.
Nessuno poteva negare che Deedlit fosse straordinariamente bella e sensuale, dato che la bellezza era propria della sua natura elfica.
Chiunque si sarebbe sentito accendere dal desiderio, anche solo respirando il profumo e la fragranza del suo splendido corpo femminile, e lo stesso Parn era chiaramente attratto dalla linea morbida e delicata delle sue curve armoniose.
Essendo tuttavia un gran timido, sovente esitava persino a sfiorarla, per paura di offenderla o di mancarle gravemente di rispetto.
In generale era lei a prendere l'iniziativa, stringendosi a lui o abbracciandolo quando entrambi montavano in sella, ma senza mai spingersi troppo oltre con qualsiasi tipo di effusione.
Deedlit non era affatto una stupida, nonostante tra i suoi simili fosse poco più che una ragazzina di 150 anni appena, e comprendeva benissimo quelli che erano i pudori di un cavaliere puro e gentile come Parn.
Percepiva chiaramente il suo imbarazzo, ogni volta che lo vedeva arrossire, e si compiaceva proprio del fatto che lui la trovasse tanto attraente.
Non c'era volgarità o bramosìa negli occhi di Parn.
Anche se si capiva lontano un miglio che Deedlit gli piaceva, era troppo un ingenuo per capire come funzionassero certe cose tra un uomo e una donna.

- Proprio non vuoi dirmi a che stavi pensando? - sussurrò Deedlit, appoggiandosi dolcemente contro le ginocchia dell'altro.

Parn deglutì.
Deedlit dovette fare un grande sforzo per non mettersi a ridere, tanto era buffa l'espressione sul volto del compagno, e si limitò a sorridergli come sempre.
Con le labbra lievemente rosate, i lunghi capelli sparsi sull'armatura, e gli occhi sottili di lei che parevano riflettere la luminosità del sole nel limpido azzurro del cielo.
Era bellissima.
Semplicemente bellissima, forse troppo bella anche solo per poterla descrivere, e Parn non osava neppure immaginare la propria vita senza averla al suo fianco.

- Non trovi anche tu che ci sia qualcosa di diverso nell'aria - osservò l'elfa. - Il bosco, gli alberi, persino le nuvole sospinte dal vento... Il nostro mondo sta cambiando completamente, te ne sei accorto anche tu?

Parn fece un lieve cenno di assenso col capo.

- La guerra porta molti cambiamenti - disse lui tristemente. - Tutto quello che vediamo oggi, domani, potrebbe mutare o non esistere neanche più!
- Oh, Parn...

Quasi senza accorgersene, Parn cinse istintivamente la schiena e le morbide spalle di Deedlit col suo braccio forte e sicuro.
L'elfa sgranò gli occhi perplessa, per poi abbandonarsi al tepore di quella piacevole sensazione, e si limitò a sospirare con la testa al petto del suo innamorato.
Certo, il mondo era comunque destinato a cambiare.
Le leggi non scritte della Natura sono sacre, come il ciclo vitale di animali e piante, e nessuno può impedire alla sabbia del tempo di scorrere e mutare la forma di ciò che prima o poi scompare sotto di essa.

- Deed - esclamò Parn, sentendola sussultare sotto di sé. - Hai freddo?

L'elfa scosse piano la testa.

- E' vero, il mondo sta cambiando - concluse lei sottovoce. - Tuttavia, c'è una cosa che non può cambiare... il mio amore per te!


 

FINE

   
 
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