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Autore: _RedRose_    09/04/2014    4 recensioni
Perché io ero la stupida e lui colui che, senza dare mai nell'occhio, riuscì a far ristabilire il mio equilibrio, mi aiutò a nascondere una parte di me agli altri, riuscì a scalfire il mio cuore per rimuovere ogni briciolo di quel sentimento blasfemo.
Eppure, una parte del mio cuore sarà sempre suo, inconsapevolmente.
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Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Inconsapevolmente

 
Quando due sguardi si incontrano, due cuori si connettono,
anche se per una sola volta nella vita, come per magia,
da quel momento avverrà un cambiamento nella vita di queste persone.

Luciano Valle
 
 
Mi sentivo spaesata in quel mondo a cui io non appartenevo completamente, quel mondo di cui io non facevo parte. Ero a disagio –anche se non lo davo a vedere- immersa come ero in una folla di figure dai sgargianti vestiti e cappelli a punta che tenevano ben salda nelle loro mani una gabbia, chi con un gatto dentro, chi con un gufo e chi con un rospo. Era ciò che avevo sempre sognato, ma adesso che tutto ciò era diventato realtà non sapevo fino a dove sarei riuscita ad andare avanti, lontano dalla mia famiglia, dalla mia casa, lontano dalla normalità quotidiana, la mia.
Continuavo a camminare in quella strana stazione, talmente identica a quella dall’altra parte del muro, ma talmente diversa. Soltanto un muro a separare due mondi completamente differenti, una barriera che di magico non aveva niente, ma che nessuno osava oltrepassare. Come quando si presentò a casa nostra quello strano individuo che si presentò noi come Preside di Hogwarts, un avvenimento più unico che raro.
In quel momento soltanto un treno mi separava dalla mia destinazione, dalla mia nuova casa, eppure avevo paura. Ero un’estranea agli occhi degli altri, sapevo che non ero come loro, ma non me ne pentivo.
Con una calma estenuante salì sul treno e fu lì che lo vidi. Un ragazzino della mia età a prima vista, i capelli scuri leggermente mossi e scompigliati, il viso di un colore simile alla porcellana, le labbra sottili arcuate verso l’alto in un meraviglioso sorriso, il naso dritto e un paio di occhiali a celare dei meravigliosi occhi, verdi come quei prati in cui amavo giocare in primavera, mi ci potevo perdere dentro e non ritrovare più la via di casa.
Ero soggiogata da quegli occhi, da quel sorriso timido e impacciato, ero in balia della tempesta che avveniva nella mia testa, nel mio cuore. Continuavo a guardare dentro quelle iridi smeraldine senza la minima voglia di voler andarmene, potevo stare così per tutta la vita.
-Piacere, Harry-
Mi riportò alla realtà e così potei anche udire il suono cristallino della sua voce.
-Piacere, Hermione-
Sussurrai a mia volta senza staccare gli occhi da quella figura quasi surreale ai miei occhi.
La sua mano con molta lentezza si protese verso di me e io, come se non aspettassi altro, gliela strinsi in una stretta decisa. Aveva un tocco leggero e delicato, sembrava quella di un angelo.
-Hermione- sussurrò e in quel momento mi accorsi che il mio nome sussurrato da quelle labbra assumeva significati diversi, anche il mio nome divenne qualcosa di cui andare fiera.
E fu in quel momento che mi accorsi di non poter più fare a meno di quel sorriso, del suo tocco leggero che mi infondeva tranquillità, del suo sguardo che provocava in me mille emozioni. Fu in quel momento che mi accorsi di provare qualcosa che non sapevo spiegare, era come se vivessi del suo sorriso, della sua felicità, delle sue emozioni. Da quel giorno vivevo solo per lui, per vederlo sorridere come faceva sempre con me, per poterlo abbracciare e tenerlo stretto a me, per poterlo amare in segreto. Lui era qualcosa di troppo importante per venir rovinato, lui era troppo intelligente per venir corroso da quel sentimento che avevo scoperto di provare. Perché io ero la stupida e lui colui che, senza dare mai nell’occhio, riuscì a far ristabilire il mio equilibrio, mi aiutò a nascondere una parte di me agli altri, riuscì a scalfire il mio cuore per rimuovere ogni briciolo di quel sentimento blasfemo. Eppure, una parte del mio cuore sarà sempre suo, inconsapevolmente.
  
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