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Autore: TheNorthway    09/04/2014    4 recensioni
"La maniglia sulla porta si stava abbassando. Guardandola Emily sentì il cuore che cominciava a batterle all'impazzata.."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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La maniglia sulla porta si stava abbassando. Guardandola Emily sentì il cuore che cominciava a batterle all'impazzata; si guardò intorno cercando un arma qualsiasi, che potesse darle un minimo di vantaggio, ma la stanza era pressoché vuota. La porta si aprì ed Emily si mise in posizione difensiva, pronta a cercare di resistere più che poteva, stringendo così forte i pugni da conficcarsi le unghie nelle palme delle mani. Mentre guardava la figura che si stagliava sulla porta e si avvicinava, i suoi muscoli si rilassarono un poco, mentre il cuore cominciò a batterle ancora più velocemente, anche se non lo credeva possibile.
"Veloce" le disse Peter, facendole cenno con la mano "Dobbiamo sbrigarci, li stanno distraendo, ma abbiamo poco tempo".
L'afferrò per il braccio e cominciò a correre per il corridoio. Una scossa la percosse partendo dal punto in cui lui la stava tenendo e le guance cominciarono ad arrossire. Aveva troppe domande nella sua testa e si lasciava guidare senza opporre resistenza. Perché era tornato indietro a prenderla? Conosceva le regole, per questo si considerava già morta.
Arrivati ad un bivio, Peter si fermò e controllò la situazione nei vari corridoi. La presa sul braccio di Emily aumentò e lei comprese che c'era qualcosa o qualcuno nel corridoio.
"Appena partiamo corri più che puoi, senza risparmiare nulla" l'avvertì lui, voltandosi appena verso di lei, che annuì con un colpo secco con la testa, cercando di nascondere il rossore. La presa diminuì un poco, poi ricominciò a trascinarla. Emily diede fondo a tutta la sua forza, correndo più veloce che poteva. Sentì dei passi dietro di lei e il panico cominciò a stringerla in una morsa; aveva paura non solo per se, ma anche per lui che era tornato indietro a prenderla. Prese una decisione nel momento in cui pensò alla paura. Non voleva che morisse assieme a lei, era sufficiente il fatto che fosse tornato a cercarla per renderla felice.
"Peter.." cominciò a dire, mentre rallentava la corsa.
"Non ci pensare nemmeno" disse lui con tono secco e duro, strattonandola per il braccio mentre continuava a correre "risparmia fiato e pensa a come salvarti".
La porta apparve davanti a loro, ma i passi dietro non si fermavano. Emily non resistette alla tentazione e si voltò a guardare, dietro di loro c'erano due di quegli esseri che cercavano di raggiungerli. Rimase senza fiato per il terrore, mentre li osservava. Erano contaminati. Nel momento in cui gli avessero toccati sarebbero stati anche loro infetti, quindi morte certa. Le loro facce si stavano decomponendo; una parte delle ossa del volto si vedeva. Cercavano di parlare, di chiamarli, forse di chiedere aiuto, uno dei due tendeva persino la mano verso di loro, come per trattenerli, non fosse stato che la mano era di un colorito verdastro e che tre dita mancavano, fermarsi sarebbe stato quasi naturale. Emily accelerò l’andatura, mentre i muscoli delle gambe cominciavano a farle dannatamente male, sapeva che in poco tempo sarebbe crollata, lacrime di disperazione cominciarono a scendere sulle guance. Ma la porta ormai era vicina e Peter l'aprì velocemente per poi chiuderla quando, con uno strattone, buttò Emily sulla strada. Lei cadde sulla strada e rotolò per un attimo, poi, imprecando per il colpo ricevuto, si massaggiò il braccio che sanguinava per la ferita causata dall’impatto, mentre lui afferrava una catena lì vicino e l'avvolgeva alle maniglie della porta e la bloccava con un lucchetto. Si allontanò di un passo quando gli esseri cominciarono a colpire la porta cercando di uscire, ma quella non si mosse di un millimetro.
Peter si girò e scese un paio di gradini prima di lasciarsi cadere su uno di quelli ansimando e, mentre cercava di riprendere fiato, si afferrò la testa tra le mani. Emily lo osservò, i capelli biondi gli cadevano ai lati del volto leggermente appiccicati per il sudore. Lui alzò lo sguardo e incontrò i suoi occhi e la fissò interrottamente senza distogliere lo sguardo mentre un sorriso stanco gli compariva sul volto. Nel frattempo una macchina cominciava ad avvicinarsi a loro dalla fine della strada e prima che li raggiungesse altre due si unirono a quella, fino a fermarsi accanto a loro. Una portiera si aprì e Sam li osservò un attimo prima di parlare.
"Salite o volete ancora un momento per voi?" concluse con un mezzo sorriso. Né Peter né Emily risposero, ma lui si alzò e le tese la mano per aiutarla a rialzarsi. L'adrenalina che l'aveva fatta muovere fino a quel momento era finita ed Emily cominciava ad aver problemi a muoversi come voleva, lo shock cominciava a fare effetto. Notando che non si rialzava, Peter l'alzò di peso e l'aiutò a salire in macchina, mentre lei arrossiva imbarazzata dalla situazione. Poi lui la seguì dentro, richiudendo la portiera con uno strattone. Le macchine ripartirono, lasciando la città morta, con molta fretta.



Come vi sembra? Sto cercando di migliorare la mia scrittura, quindi apprezzo qualsiasi commento :)

  
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