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Autore: lovlove890    09/04/2014    3 recensioni
[HuntBastian
...
Ad Hunter le feste di compleanno non sono mai piaciute. [...] Ma non conosce ancora questo lato di Sebastian.
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hunter Clarington, Sebastian Smythe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Coppia: Hunter/Sebastian
Parole:1545
Genere: Generale
Rating: Giallo 
Prompt: Compleanno + Festa a sorpresa di Nymeriah
Note: Uhm, hi? :D

Grazie a Nym per il prompt e a Giusy, as always. <3 Love you. 


Happy Birthday?


Ad Hunter le feste di compleanno non sono mai piaciute. Forse per il fatto che nessuno gli ha mai proposto di festeggiare il compleanno con lui, nemmeno quando era piccolo e avrebbe avuto tutto il diritto di avere almeno la torta e la mamma, che dandogli un bacino sulla nuca, gli diceva “Buon compleanno tesoro.” Invece no, i suoi genitori lo mandavano alle feste degli altri bambini perché “Devi essere uguale agli altri Hunter, ma allo stesso tempo devi avere il carattere forte dei  Clarington” e lui soffriva sempre quando vedeva le altre mamme che coccolavano i loro bimbi facendogli gli auguri.
Per questo odia il giorno del suo compleanno e non lo ha mai considerato un giorno speciale.
Ma non conosce ancora questo lato di Sebastian.
Per lui ogni compleanno è sempre stato una festa, anche quelli lontano da casa, soprattutto da quando se li può organizzare da solo.
E Sebastian quest’anno è deciso a mostrare a Hunter un modo diverso di festeggiare oltre al solito “Sebastian stasera mi chiudo in camera a guardare un film, tra mezz’ora arriva la pizza, non cagare il cazzo!” scorbutico di Hunter ogni 2 Agosto.

 

“Allora, voi sapete cosa dovete fare quando entra in casa, giusto? Dovete-“
“Urlare sorpresa. Sì Sebastian, ce lo hai ripetuto fino allo sfinimento.” Gli risponde leggermente annoiato Trent, che da migliore amico di Hunter non può certamente mancare alla festa per i suoi 25 anni.
“Lo vedo!” Urla Jeff che è appostato alla finestra a spiare l’arrivo del festeggiato. “Ha appena girato l’angolo e sta arrivando.”
“Forza, nascondetevi tutti!” Sebastian è nervoso, non ha mai organizzato una festa di compleanno a nessuno, men che meno per il suo migliore amico/ragazzo per cui ha una cotta (non è vero Sebastian, Hunter è solo il tuo coinquilino).
Sebastian ha il suo posto già prenotato dietro all’entrata del corridoio che porta alle camere e al bagno.
Fa appena in tempo a spegnere le luci e nascondersi che sente le chiavi girare nella porta e guardando Nick davanti a lui gli fa segno “3..2…1..” con le dita e “Sorpresa!” escono fuori tutti quanti, urlando e cantando un  “Buon Compleanno Hunter” decisamente stonato per degli ex membri di un coro scolastico più volte campione nazionale.
Sebastian è appoggiato allo stipite della porta col fianco, le braccia incrociate al petto e canta con gli altri, ovviamente lui è il più in tono di tutti, perché, ehi, è Sebastian Smythe, e lo osserva; vede il suo viso prima stupito cambiare e rabbuiarsi.
Hunter senza nemmeno posare la valigetta nell’ingresso, va in cucina ed è talmente infuriato che stringe solo il bancone, fino a farsi sbiancare le nocche, data la forza con cui lo sta stringendo.
Sebastian non sa cosa gli sta succedendo, sa che vuole capirlo, lo segue e notando il pallore delle mani che stringono il bancone “E’ tutto okay?” Gli chiede.
“Ti sembra che io sia okay? Ti sembra che io il due agosto sia mai okay? Che inviti i miei amici per fare casino o esca e mi ubriachi fino a perdere i sensi?”
“Quale diavolo è il tuo problema Hunter??" gli urla contro con tutta la voce che ha in corpo. E chi se ne frega se i loro amici li sentono, in fondo non è un problema suo, la festa è di Hunter anche se non la vuole.
Hunter che appoggiato al bancone non sa che fare, né che dire. Si sta torturando le unghie dal nervoso.
“Smettila di mangiarti le unghie, lo sai che non lo sopporto.”
“E tu sai che non sopporto altre cose. Tipo che mi nascondi ciò che fai. Perché lo hai fatto?” Indica col dito che si stava mangiando fino a pochi secondi prima la sala e il terrazzo del loft pieni di amici e colleghi di università.
“Perché volevo vederti sorridere il giorno del tuo compleanno, forse. E perché non comprendo il tuo comportamento in questo giorno, non l’ho mai compreso, in realtà.”
Sebastian lo aggira, gli si piazza davanti e usando un tono più dolce "Qual'é il tuo problema? Posso aiutarti." Hunter non sa cosa rispondergli. Alza lo sguardo e lo incontra in quegli occhi verdi che con la pioggia diventano grigi, e sembra vogliano solamente dirgli “Ti prego fidati di me.”
Hunter chiudendo la mente, fa l’ultima cosa che razionalmente avrebbe mai fatto; prende per i polsi Sebastian, ribaltando le posizioni, lo appoggia al bancone e lo bacia.
Ma non sulla guancia, da amici, come a ringraziarlo.
Sulle labbra, come due amanti, che da troppo tempo non si vedono e hanno bisogno l’uno dell’altro per vivere.
Sebastian è sconvolto. Non capisce cosa succede, risponde al bacio e porta le sue mani attorno al viso di Hunter per potercisi aggrappare, sta rischiando che le gambe gli cedano improvvisamente.
“Mmmh..” Si schiarisce la voce Thad entrando in cucina. “Veramente.. Scusate. Me ne torno di la.”
“No, aspetta. Non è come pensi. Non-” Sebastian non fa in tempo a dirlo che Thad lo ferma e “Sebastian ho superato la cotta per te da anni ormai. Vai avanti ti prego. Ero solo venuto a chiederti cosa dobbiamo fare con tutto il cibo, sai com’è, è caldo e va da male in fretta.”
Sebastian è ancora più attonito di prima, ma si riscuote in fretta e “Cucinate e mangiate. Non preoccuatevi. Noi dobbiamo finire un discorso, e poi arriviamo.”

 “Si un ‘discorso’.” Mima Thad con due dita. “Mh. Oka-”
“Amore?” Flint gli tocca una spalla “Tutto bene?” Fulmina Sebastian con lo sguardo che ha ancora le mani sul viso di Hunter.
“Si, noi arriviamo, voi iniziate a cuocere. Per piacere, divertitevi.”
Si sente Thad entrare in sala e dire a tutti “Ragazzi è ora di sgombrare, a quanto pare Sebastian ha deciso di dare a Hunter il suo regalo un po’ prima del previsto.” Tutti ridono, solo Hunter e Sebastian si stanno vergognando tantissimo. Sentono la porta aprirsi, tutti uscire con calma, un “Ciao ragazzi! Mi raccomando le protezioni!” di Jeff e la porta sbatte.
Hunter ancora non si è tolto la giacca del completo dell’ufficio.
“E’.. E’ tutto okay?” Hunter non balbetta mai. Men che meno davanti a lui.
“Non lo so. Credo… Di aver sempre pensato le cose sbagliate di te.”
“Facciamo che mentre ci pensi vado a cambiarmi? Ho ‘leggermente’ caldo così combinato.”
Hunter va verso la sua camera e Sebastian lo segue.
“Che diavolo…”
“Scusa, camera mia è nella stesa direzione!”
“Mh. Giusta osservazione.”

Hunter si cava il completo, lo mette via e prendendo un cambio si dirige verso il bagno. Ha davvero bisogno di una doccia. Solo che quando apre la porta del bagno con l’i-pod nelle orecchie non sente l’acqua che scorre e quindi non può sapere che Sebastian gli sta dando la schiena mentre si insapona.
Posa le sue cose sul ripiano sotto al lavandino e girandosi si toglie la maglia per gettarla a lavare. Ha ancora gli occhi chiusi quando la lancia all’indietro e sa di non aver centrato il cestone del bucato. “La raccolgo dopo.” Pensa.
Si abbassa pantaloni e boxer insieme, cavandosi le cuffie  sente lo scrosciare dell’acqua.
“Ma porc..- Che diavolo ci fai tu qui! Cioè credevo fossi in camera!” Sebastian non si sarebbe mai aspettato un agguato nel bagno, o avrebbe sempre chiuso a chiave.
Nemmeno il tempo di aprire gli occhi e ad Hunter viene già da urlare.
“Però, mica male l’attrezzatura li sotto.” Anche se sconvolto perché sorpreso sotto la doccia nudo, Sebastian non può fare a meno di flirtare. È nella sua natura più nascosta.
“I- Ehm. Grazie?” Hunter cerca di coprirsi come può, ma i vestiti di prima sono sul pavimento fradici dal lago che esce dalla doccia, e quelli puliti sono troppo lontani.
“Quindi.. Io, ecco.. Si torno dopo. Si, meglio.” Fa per aprire la porta quando sente la mano di Sebastian afferrare il suo polso e fermarlo.
“Dobbiamo ancora finire quel discorso.” Lo sta guardando come se da quel cazzo di discorso dipendesse la salvezza della vita sulla terra, e no, Hunter non può davvero cedere. No.
Due minuti di gioco di sguardi a chi cede prima, dopo, sono nella doccia e si stanno baciando.
Le mani corrono sui corpi che si stanno bagnando e imparano a conoscere percorsi nuovi, ma già esplorati con altre intenzioni.
Ed una sensazione nuova di completezza, mai provata con nessun’altro, nemmeno con Thad a 18 anni, esplode nel petto di Sebastian mentre bacia Hunter.

Quando escono dalla doccia sembrano ancora più confusi di quando ci sono entrati. In realtà Sebastian ha le idee chiarissime. Di sicuro più chiare di quando quella mattina ha aperto gli occhi e si è toccato pensando ad Hunter.
Hunter sorride, ma col volto basso Sebastian non lo riesce a vedere.
“Ma si può sapere che ti prende? Non avevi detto di no-“
“Di non essere lontanamente bi – curioso. Non di non essere gay.” Sempre sorridendo si avvicina a lui e “Il telo non serve a nulla Smythe.” Gli sussurra all’orecchio. 


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