Era una notte buia, ma con un bellissimo cielo stellato, il nobile Sesshomaru si aggirava per la foresta da solo. 
I suoi capelli argentei, si muovevano come fili di seta nell'aria, grazie ad un venticello che ne esaltava la loro bellezza. 
Trovo nei pressi di una cascata una roccia, sulla quale decise di riposare e meditare guardando le stelle nel cielo, ma con uno sguardo quasi perso nel vuoto. 
Dopo alcuni istanti sentì provenire dal bosco alcune urla di battaglia, poi le urla tacquero, ma dopok alcuni secondi un fortissimo grido da alcuni metri vicino a lui attirarono la sua attenzione!!
Sesshomaru era molto adirato... - " Chi osa disturbare la mia quiete e il mio riposo? " - commento a se stesso il valoroso principe. 
Arrivò nei pressi del bosco, ove l'aria circostante si impregnò, come sempre a suo dire odore pestilenziale, di sangue di  hanyō e demoni inferiori a lui. 
Fece un balzo atterrando agraziatamente sul ramo di un albero e notò una donna, alla quale apparteneva il fetore da  hanyō, combattere faticosamente contro un orda di demoni. 
Egli riconobbe la donna, si trattava di Kagura signora del vento, in un primo momento aveva pensato di darle un aiuto... - " Perchè mai dovrei aiutarla? " - cambiò idea e decise disedersi su quel ramo, ove il quale era atterrato pocanzi, e di osservare il combattimento.


Kagura, che era in difficoltà a causa di una grave ferita alla spalla destra che ne limitava i movimenti, vide Sesshomaru seduto che osservava il suo combattimento e gli disse... - Sesshomaru, invece di stare li tranquillo a guardarmi perchè non mi aiuti?... -

Dopo le parole di Kagura, Sesshomaru decise di intervenire e si alzò in piedi sul ramo e rivolgendosi a Kagura disse...- Come osi misera  hanyō disturbare la mia tranquillità, tu signora del vento non riesci ad eliminare questa misera orda di feccia?...- Kagura pronuncio un solo verso...- Tze...- 
...- Ho deciso ... il vincitore di questo stupido duello dorvà vederselacon me !! ...- 


A quelle parole pronunciate da Sesshomaru, Kagura penso... - " anche se batterò questa orda di demoni non sò se avrò energie neccessarie per affrontare Sesshomaru... " -
L'orda di demoni dopo aver sentito le parole di Lord Sesshomaru tremarono al sol pensiero di doversi battere contro di lui, ma essendo stupidi vollerò finire l' hanyō, convinti di ottenere la vittoria, ma quest'ultima riuscì a schivare gli attacchi e recuperare il suo ventaglio da terra e sferrò il suo attacco più potente " La Danza dei Dragoni del Vento "... Con questo attacco riuscì a distruggere l'orda di demoni....
Erano stati sconfitti, ma quale sarebbe stata la sua sorte? ... - " sono ferita e a stento riesco a stare in piedi, come riuscirò a combattere? " ... - continuava a domandarsi Kagura guardando il suo prossimo avversario, troppo potente per lei. 
 


Sesshomaru ancora agraziatamente scese dall'albero, e con fare minaccioso si avvicinò a lei, facendo scrocchiare le ossa delle dita, come era suo solito fare prima di un combattimento.
Kagura priva di forze, strinse ugualmente il suo ventaglio, cercando di alzarsi da terra, perquanto le sue poche energie, le permettevano di farlo.
Il nobile principe, guardò a terra la misera hanyō, dicendo ... - Sei pronta a morire Kagura ?... - Kagura dal canto suo al solo sguardo, con uno sguardo di chi non voleva arrendersi, raccogliendo a se le sue ultime energie proferì queste parole ... - Cosa stai aspettando, glorioso principe dei demoni, io non ho paura di morire sono già morta una volta quindi cosa aspetti ad uccidermi se ti fara sentir tranquillo?. ... - a quelle parole il nobile Sesshomaru si lancò verso Kagura, prese il suo collo per porre fine alla sua vita. 



Kagura era sollevata da terra, a stento riusciva a respirare e a tenere in mano il suo ventaglio... - " anche se ho avuto un'altra possibilità di tornare in vita, che senso ha vivere senza aver al mio fianco qualcuno d'amare e di essere prottetta. Ma si vede che deve andare cosi, non mi importa di morire nuovamente meglio che lasci perdere questa vita terrena alla quale non mi fa sentire libera. " - 
Quando Sesshomaru su trovò ad una distanza di circa cinque centimetri dal volto della signora del vento, notò che quest'ultima invece di prepararsi a contrattaccare decise di non attaccare. Gettando cosi il suo fedele ventaglio, e con il viso pieno di lacrime pensando alla vita che aveva vissuto aprì le bracccia come se volesse abbracciare colui che aveva sempre amato da una vita, quando ancora Naraku la teneva prigioniera.



In quel momento dentro la testa di Sesshomaru venne colpita da una valanga di pensieri, cercando anche ti capire il senso del gesto di Kagura, la quale vedendo che la signora del vento si era arresa la gettò lontano voleva che la  hanyō mostrasse un minimo di reazione e che si rimettesse in posizione di contrattacco, decidendo anche di provare ad attaccarla, ma Kagura non accennava ad nessun movimento di difesa e a quel punto Sesshomaru cercò di fermare il suo attacco ma ormai la sua velocità era troppo elevata per fermarsi in tempo, e si scontro con Kagura, il principe a quel punto per non causarle danni eccessivi decise di stringerla a se protegendola con il suo corpo, rotolando per alcuni metri. 
Quando si fermarono il daiyōkai notò che a causa del colpo Kagura perse i sensi,  mentre lui si ritrovò sopra di lei.
Il daiyōkai cominciò a volgere il suo sguardo al viso del hanyō e una serie di domande alla quale non sapeva dar risposta cominciavano a frullarli in testa... - " perchè non sono riuscito ad ucciderle? cosa ha fermato la mia mano? cosa sono questi sentimenti che provo nei suoi riguardi? non mi era mai capitato nulla di simile prima d'ora "... - 
Sesshomaru si trovò a guardare il viso di Kagura pieno di sangue terra e lacrime e pensò ... - " Io stavo per ucciderla, ma qualcosa nei riguardi di questa donna mi ha fatto cambiare idea. Che stia seguendo il volere del mio sommo padre? Che io stia iniziando a provare dei sentimenti per costei? ... Sciocchezze mai. "... -
Con quest'ultimo pensiero si alzò e la prese tra le sue braccia incamminandosi verso le sue terre del nord con un pensiero in testa ... - " per ora non la lascerò morire nè per mano mia nè di altri. 
Voglio capire cos'è che a fermato la mia mano nei suoi riguardi !! ... " -  
Deciso a capire tutto ciò i due si allontanarono tra le tenebre della foresta.