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Autore: Darkmilotic    11/07/2008    2 recensioni
Hey raga , qiuesta è la mia seconda fic che spero abbia più successo della prima , cmq questa ff parla egli homunculus prima della loro creazione . Il loro passato è molto spesso costrnato da soffernza e da dolori , ma vi si possono trovare anche momenti di gioia impagabili
Genere: Romantico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un pò tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 : Envy

 

Envy fu il primo homunculus creato da quella che si può definire stupidità dell’uomo oppure fulminazione riguardo la creazione di qualcosa . La storia di Envy non si può dire duri molto , in quanto morì appena nato , ma si può dire più che altro che la storia della sua nascita vale la pena citarla .

Dante quel giorno era seduta su una sedia ad osservare la città che avevano raso letteralmente al suolo per poter costruire la pietra , sentiva un certo rimorso al guardarla , ma poi si rese conto che in fondo qualche sacrificio valeva la pena per quella che chiamavano vita eterna . Era bellissima , con gli occhi azzurri e capelli castani , una dote molto rara a quei tempi , il corpo che era riuscito a possedere era bello giovane e forte , un viso scolpito da una modesta bellezza un corpo sinuoso e snello modellato da un’alimentazione sana ed equilibrata . Stranamente era preoccupata per qualcosa , qualcosa la turbava , l’espressione sul suo viso incuteva un po’ di timore a chi la guardava , ma il timore che lei aveva si trasformava a scatti in sicurezza e in orgoglio e il sole che le batteva contro il viso la illuminava come un diamante appena trovato ed esposto alla luce . Finalmente quello straziante silenzio si ruppe e Dante alzatasi dalla sedia andava in tutto il suo splendore ad aprire a chi aveva bussato alla porta . Finalmente il dottore era arrivato e lei più che felice non esitava a mostrare la sua contentezza per la gioia che quell’incontro le portava . Dante infatti aveva già notato degli strani sintomi da un po’ di tempo che non riusciva a spiegare : strani abbassamenti di pressione , giramenti di testa , nausee mattutine . Ma non riusciva assolutamente a spiegarsi che cosa fossero questi sintomi . La donna allora ingaggiò una discussione col medico che infine le spiegò la situazione : “ Signor Dal , lei è il nostro medico di fiducia nonché nostro amato amico , quindi ecco perché mi sono voluta consultare prima con voi piuttosto che con Hohenein , visto che forse il parere di un esperto mi potrebbe essere più utile delle affermazioni del mio compagno “ l’uomo allora rispose , non sapendo se ridere o piangere per l’accaduto : “ Dante te lo dirò arrivando subito al sodo e non perdendo neanche un po’ di tempo . I tuoi sintomi non sono molto normali per una donna sana , questi sintomi sono molto particolari perché significano solo una cosa …”. Dante presa dall’emozione che attanagliava quel momento ascoltava con trepidazione il dottore che subito concluse dicendo : “ … Dante sei incinta ! “ . Per lei quelle parole furono come un’illuminazione che la prese e la folgorò. Un bambino , un vero bambino di cui prendersi cura e da crescere nel meglio , con il compagno che aveva sempre amato e con cui avrebbe sempre sognato di metter su famiglia . La sua contentezza era grande e si perdeva in quella che era la preoccupazione e l’ansia di dare la notizia a Hohenein , che era in giro per via di uno dei suoi lunghi viaggi . Dante ancora sconvolta dalla notizia chiese al dottore la conferma di ciò per sapere se era veramente la verità . Il dottore un po’ rattristato , ma che comunque si dimostrava disponibile e sorridente le disse : “ Dante , per quanto ne so i tuoi sintomi parlano chiaro e se la medicina non è un’opinione , non vedo perché dovresti ricredere sul dono che il Signore ha voluto farti . Comunque vista la situazione devo somministrarti una cura efficace per la gravidanza ed una dieta a base di verdure e vegetali , insieme a frutta .”. Dante sempre presa dalla felicità , accompagnò il dottore alla porta e ringraziandolo del suo sevizio si scusò per il disturbo e lo salutò . Dal , così si chiamava il dottore , era un caro amico di Hohenein che era diventato medico per poter curare le malattie del mondo e per poter guarire gli uomini più bisognosi , era alto castano e con occhi verdi , non molto grasso e neanche molto robusto , era proporzionato per la sua statura fisica . Il dottor Dal dopo aver salutato Dante si avvia verso la sua casa , dove la aspettavano la sua gatta insieme ai suoi gattini . Ma prima di rincasare si voltò verso la casa di Dante e andò verso un fiume dove andava sempre a pescare da piccolo e dove nei momenti più difficili e nei momenti di tristezza assoluta piaceva pensare e magari consolarsi sfogandosi in un pianto . Quello era il momento del pianto e della tristezza che non lo lasciava assolutamente andare e per sfogarsi il dottore lanciava sassi alle piccole onde che si creavano dal nulla oppure perché spinte dalla brezza leggera e fresca . Ripresosi e dopo essersi alzato il dottore decise di tornare a casa e di stare seduto a pensare fra se e se su quello che stamattina aveva avuto occasione di conoscere . Non sapeva come era stata possibile una cosa del genere e come Dante avesse potuto seguire Hohenein nel suo folle esperimento , ma in fondo lui le voleva bene e non avrebbe mai smesso di volergliene . Intanto tornando a casa di Dante , la donna già stava  pensando a quello che portava in grembo al nome da dargli e come prendersene cura , ma poi ripensandoci capì che bisognava aspettare un po’ per poter vedere per il nome , il corredino e la cameretta e tutte le altre cose che si fanno per un neonato . Intanto però il suo senso familiare il suo senso di casa era però smosso dall’ in trepidazione di rivedere Hohenein , ma in realtà la donna non aveva tutta questa fretta di dirglielo , non sapendo la reazione del compagno a questa scioccante rivelazione . Sapeva però dalle sue ultime lettere che l’uomo sarebbe ritornato fra due giorni e lei voleva preparare qualcosa per poterlo accogliere come si deve , senza però usare l’alchimia . L’indomani appena svegliatasi Dante si mise al lavoro e cercando di fare tutto al meglio stava attenta ad ogni passaggio e qualche volta si fermava per cercare di percepire un movimento del bambino che i certe occasioni si faceva sentire . Curò tutto nei minimi dettagli , perfino la conservazione del cibo che infine aveva un aspetto squisito . Il pomeriggio di quello stesso giorno la donna  cercava di farsi venire in mente delle idee per poter dire ad Hohenein che loro aspettavano un bambino e che lo aveva saputo da poco . Provava a pensare alle varie soluzioni ma non riusciva a trovare il modo per farlo , presa dall’emozione e dalla paura , la sua testa era vuota e nel frattempo che il sole calava dando spazio alla sera , la donna prendeva sonno tra i suoi timori e dalla paura che l’indomani non avrebbe saputo parlare con l’uomo che amava e che stimava tantissimo . La notte continuava a calare e Dante continuava ad addormentarsi , cullata dal dolce suono della notte e da tutti i suoi pensieri che non le davano un attimo di pace e di tranquillità . La notte così trascorse senza un minimo inceppo o disturbo , solo un gufo un po’ grassoccio , ripeteva il suo verso al chiaro di luna , ma poi dopo un po’ di tempo rintanò la sua testa tra le sue soffici ali e si addormentò anche lui . All’alba del mattino seguente il sole stava sorgendo , e con i suoi raggi illuminava tutta la foresta circostante e i fiori bagnati di rugiada mattutina si svegliavano al solo tocco della luce brillante , era come se in quell’alba tutto il mondo si risvegliasse forse anche perché alimentato dalla felicità di Dante che nel frattempo si era appena svegliata . Non potè mangiare niente la poverina , in quanto nauseata da tutto quello che aveva attorno e disgustata dall’odore del cibo che aveva preparato lei stessa il giorno precedente . Si lavò subito in fretta e furia e cominciò a farsi bella per Hohenein , anche se non c’era molta roba per potersi far belle a quel tempo . Stava davanti allo specchio a fissarsi e continuava a pensare a un modo per potergli annunciare quell’evento così meraviglioso ma non vi riusciva , lo specchio non solo in quel momento stava riflettendo la sua immagine , ma rifletteva anche le sue paure e la sua gioia per l’evento che aveva sempre sognato avvenisse . Tutt’un tratto il silenzio che avvolgeva la camera da letto di Dante venne rotto dal bussare alla porta . Dante preoccupata  e sempre più terrorizzata non  riusciva a darsi pace e la sua anima continuava a combattere con un senso  di terrore che l’attanagliava e che non le concedeva il privilegio di respirare . Il cuore le batteva a mille e le labbra tremavano , finchè non prese il coraggio nelle mani , e aprì la porta . Appena l’aprì tutta la luce di quel mattino entrò in casa , portata anche da un uomo . Era lui , pensò la donna che però ancora esitante non aveva il coraggio di esplorare in quell’ombra di cui aveva ancora paura , quando ad un tratto l’uomo si avvicinò a lei . Aveva un paio di occhiali , era robusto , alto biondo e con gli occhi castani , allora dopo averlo visto la donna si accorse che era proprio lui , l’uomo della sua vita , il sole dei suoi giorni e presa dalla gioia di vederlo , gli andò in contro e lo baciò appassionatamente . Quel bacio suggellava quello che per lei era un amore eterno che non poteva finire , un amore che era grande quanto la pietra che aveva utilizzato per potersi trasferire in questo corpo , grande quanto la gioia che provava in quel momento . Dante , molto contenta , lasciò il suo amato , che nel frattempo si apprestava ad entrare in casa e subito dopo averlo salutato per la seconda volta lei si sedette e l’uomo sempre sorridente disse : “ Ciao Dante , come stai ? Spero bene “ . Era arrivato il momento di dirglielo , ma non riusciva ad aprire bocca , forse era meglio aspettare pensava tra se e se riflettendo su quello che avrebbe voluto dirgli e decise così di aspettare ancora un po’ prima di dargli la notizia . Hohenein dopo aver parlato con lei del suo viaggio decise di andarsi a lavare e a riposarsi un po’ prima di mangiare . Dopo essersi lavato però depose subito l’idea di riposarsi intuendo che Dante era preoccupata per qualcosa e soprattutto riflettendo sul fatto che di rado stava in casa con lei . Per questo subito andò nella sala da pranzo dove Dante intepidante ed emozionata , allestiva un banchetto con le cose preparate il giorno prima . Hohenein allora fiero di quello che la sua compagna aveva fatto era sempre più felice finchè non si sedettero a tavola per consumare il pranzo . Hohenein allora più silenzioso di Dante decise di rompere il silenzio : “ Allora Dante dimmi , cosa ti preoccupa ? L’ho capito subito appena  sono entrato e mi hai baciato, che qualcosa non va . Per favore di che si tratta ? Dimmelo!”. Dante allora , impaurita dalla reazione del marito , disse improvvisamente la verità , ancora intepidante : “Hohenein io … sono … sono … IO SONO INCINTA “.Subito Hohenein spalancò gli occhi al massimo , credendo che quello che la donna aveva detto non fosse vero , il sorriso che lo aveva sempre caratterizzato svanì di colpo , la delusione di non essere stato presente nel momento in cui la donna ha saputo dell’accaduto aveva preso il sopravvento , ma poi tutto si ristabilì e subito alzandosi andò vicino alla donna , che si alzò subito dopo e , sorridendo più ampliamente , l’uomo la prese con le sue braccia possenti e la innalzò al cielo , gridando : “ SARO’ PADRE ! SARO’ PADRE ! “ . E prendendo le mani della compagna una volta poggiatala di nuovo in terra la baciò appassionatamente . Questa volta Dante si abbandonò a quel bacio che sembrava durare in eterno , e senza dire niente si lasciò andare . Quella notte dopo essersi addormentata era finalmente felice dopo tanto tempo e speranzosa nel futuro che poteva avere insieme a Hohenein . Hohenein invece dormiva come un ghiro , ma con il sorriso stampato sulle labbra per il futuro che avrebbe condiviso con Dante e per la felicità di avere un figlio con lei . Quella notte però Dante non riuscì a dormire , non solo per la contentezza ma anche perché afflitta da un qualcosa che non sapeva spiegarsi , forse era l’amore per Hohenein , o forse era  un altro dei sintomi tipici della gravidanza , non riusciva proprio a capirlo . , ma di una cosa era certa avrebbe fatto certamente di tutto per portare a termine per il meglio questa gravidanza . Passavano i giorni di inverno e Hohenein non partiva più per un viaggio da molto tempo . Si era fermato per un po’ e aveva deciso di intraprendere quella vita da sedentario che tanto odiava ma che a Dante piaceva molto . Il tempo passava e varie cose cambiavano oltre il clima soprattutto la pancia di Dante che piano piano andava crescendo . Quasi due volte al mese se non più andavano dal dottor Dal per poter vedere se il bambino era sano oppure se la gravidanza si stava portando bene oppure solamente per salutarlo e per ringraziarlo delle visite che l’uomo faceva gratuitamente ai due senza chiedere niente . Un giorno d’inverno un po’ freddo ma solare Hohenein andò da Dal e gli chiese : “ Stasera ,sarei contento se vorresti venire a cena da noi , faresti molto felice sia me che Dante. Non sono comunque venuto qui solo per questo anzi anche per poterti ringraziare e per dirti che senza di te non ce l’avremmo fatta . Ormai sono 3 mesi che Dante è incinta e sono così contento che vorrei ballare . “ Dal allora con aria seria chiese all’amico : “Ma tu non partirai per nessun viaggio in questo periodo ?”  E Hohenein , con aria seria anche lui rispose : “ In questo periodo non me la sento di lasciare da sola Dante a casa soprattutto perché sta portando avanti la gravidanza e perché vorrei essere più presente anche per il bambino “. Detto questo Hohenein salutò l’amico e si riavviò verso casa con il cuore colmo di gioia per tutto quello che negli ultimi mesi era accaduto . Mentre tornava a casa il cielo cominciò ad annebbiarsi e nuvolosi neri cominciarono a sormontarlo . Cominciò a piovere prima lentamente e poi un po’ più forte , il temporale ormai era vicino , Hohenein e Dante aspettavano in quel momento Dal che però no si apprestava ad arrivare. La notte era ormai tarda , ma il temporale non cessava anzi aumentava ancora , la preoccupazione nei cuori dei due amanti era grande , Dal avrebbe avvisato se non fosse venuto , pensavano ma in questa occasione non è stato così. Il silenzio dell’attesa dell’amico si ruppe nuovamente col bussare alla porta . Dopo aver aperto alla porta , Hohenein si ritrovò davanti un uomo estraneo che non conosceva , tutto inzuppato , fradicio e che con lo sguardo terrorizzato chiese all’uomo di seguirlo . Hohenein , messosi il cappotto fece delle raccomandazioni riguardanti la sicurezza alla donna che si chiuse in casa nell’attesa che il compagno ritornasse . L’uomo sconosciuto guidava Hohenein con passo veloce , ma non correva per non rischiare di cadere scivolando . Passando per il fiume dove Dal si fermava molto spesso si diressero verso la casa del medico . Lì una moltitudine di persone ci stava intorno , alcune persone cercavano di entrare per vedere cosa era successo , la polizia era di pattuglia vicino alla casa che stavano circondando . Appena arrivati , il capo delle forza dell’ordine andò vicino a Hohenein e gli ordinò di seguirlo .La casa di Dal che di solito risultava sempre illuminata nella notte dalla luce lunare in quel giorno era scura più che mai , il cielo era tutto oscurato e la voglia di vivere che in quella casa c’era sempre stata purtroppo era scomparsa . Il commissario arrivati davanti alla porta dello studio di Dal disse : “ La prego di entrare , noi le faremo da sostegno nel caso si senta male . Deve solo vedere se è lui e prendere una cosa . Mi segua “ . Aperta la porta Hohenein ebbe un attimo di crisi . Mai avrebbe pensato di vederlo ridotto in queste condizioni mai prese in considerazione l’idea che se andasse , mai prese in considerazione un’idea del genere . Hohenein si abbassava pian piano mentre quello scenario di terrore si faceva sempre più lucente per la luce di un tuono . Il dottor Dal era morto . Suicidio dicevano le autorità che avevano rilevato un coltello vicino alla vittima e che non riuscivano a trovare spiegazione migliore , ma non tanto la spiegazione della sua morte era desolante quanto lo scenario in cui era ambientata . Il corpo del medico era chino sulla scrivania , seduto su una sedia . Ad illuminarne il volto senza vita una candela , vicino alla quale vi era una lettera destinata a Hohenein . L’uomo con gli occhi ormai chiusi sorrideva , forse aveva sofferto molto e finalmente aveva trovato la serenità . Hohenein dopo aver visto quella scena e ancora accasciato a terra sulle ginocchia non riusciva a spiegarsi una cosa del genere . Dagli occhiali che ormai si erano appannati dal suo respiro affannato uscivano delle lacrime calde per quell’amico che ormai non c’era più . Quando si riprese dalla choc e si rialzò all’uomo fu consegnata quella lettera che disse avrebbe letto a casa . L’uomo sempre più sconvolto non dava a vedere la sua tristezza , ma nel profondo aveva il terrore di non riuscire ad accettare quell’angosciante perdita . Per Hohenein era la prima volta , dopo i genitori , che una persona cara lo lasciava .Fortunatamente era sempre riuscito a farsi forza e a rialzarsi. Ma stavolta non era più così , pensando a tutta la gente sacrificata per la pietra e a quella risparmiata gli venivano i brividi al solo sapere che una di queste ultime non c’era più . Allontanandosi dalla casa , sotto la pioggia e sotto i tuoni , l’uomo ripensava ai bei momenti trascorsi con l’amico e non poté fare a meno di girarsi e salutare la casa di quello che fu il suo migliore amico . Tornato finalmente a casa Dante si avvicinò a lui tutta preoccupata , cercando un po’ di conforto dalla persona che amava . Ma purtroppo il cuore dell’uomo era più frastornato che mai . Hohenein raccontò l’accaduto alla donna che prima si sbalordì e poi , essendosi riempiti gli occhi di lacrime , sfogò in un pianto a dirotto , gettandosi tra le braccia dell’amato uomo. La sera stessa dopo una crisi generale Hohenein prese la lettera che l’amico aveva gli aveva lasciato . Andò vicino al caminetto non solo per scaldarsi ma anche per avere più luce. Aprì con trepidazione la lettera temendo per quello che vi era scritto . Estrasse la lettera lentamente dalla sua busta e mentre l’apriva un brivido gli passava dinanzi e lo lasciava immobile ,lacerando il suo cuore . Presa la lettera cominciò a leggerla. Era stata sicuramente scritta da lui . La lettera diceva più o meno così :

Caro Hohenein ,

se stai leggendo queste righe è perché evidentemente non ci sono più  e perché ho deciso di fare il passo terribile che ha segnato la fine della mia oscura esistenza . Siamo sempre stati amici e ci siamo sempre confidati tutto ma su una cosa non sono stato sincero ; ti ricordi quando mi chiedesti se per caso provavo qualcosa per Dante . Bene in quell’occasione ti risposi di no mentendo . Io infatti amavo la tua compagna che però ha sempre avuto solo occhi per te , e giustamente aveva ragione .Tu sei un uomo che non si lascia ferire dalle sciocchezze e che ha la testa sulle spalle . Non uno come me che ha avuto il coraggio di dire addio a questa stupida vita . So che tu consideri la vita come un qualcosa di prezioso anzi la consideri come il bene più grande ,ma per mela vita è stata una copia delle tue azioni . L’unica cosa che sono riuscito ad ottenere da solo è questa specializzazione in medicina che speravo di utilizzare per fare qualcosa diversa da te . Purtroppo però le mie fantasie sono state distrutte . Tu continuavi ad approfondire gli studi dell’alchimia , materia che in verità ho sempre adorato ma che non ho mai avuto il talento di saper usare , e avevi anche la donna che ho amato di più al mondo . Diciamo quindi che ho peccato di Invidia . Spero quindi che tu possa perdonarmi non solo per quello che ho fatto durante la mia vita ma anche per l’invidia che ho avuto nei tuoi confronti . Nella speranza che mi capirai  ti lascio per sempre , anche se con un gran vuoto nel cuore .

Tuo Dal

Alla lettura di quelle poche righe che mostravano un affetto incolmabile Hohenein si commosse . Non c’erano parole per poter esprimere il vuoto incolmabile che Dal gli aveva arrecato . Passò la notte alzato , tormentato dai tuoni che laceravano anche il suo cuore e la sua vita. Comunque i nove mesi passarono molto in fretta , tra risate e scherzi ma comunque con il rimorso di non aver saputo salvare Dal da quell’orrenda fine . Arrivò poi il fatidico giorno quello della nascita del bambino . Tutta la casa era mobilitata per la nascita di quel bambino che tutti avevano aspettato con ansia e che finalmente stava per arrivare . Varie levatrici che erano giunte a casa di Dante , aiutavano la donna a sopportare il duro travaglio , e a raggiungere il traguardo che ha sempre desiderato raggiungere . Hohenein stava nella stanza accanto e al solo sentire delle urla della compagna gli venivano i brividi . Già si immaginava con il bambino tra le mani , già si immaginava a cullarlo e a dargli da mangiare , lo prendeva quasi come un gioco crescere un bambino. Le urla continuavano e Hohenein era sempre più impaurito  , tentando di sbirciare qualcosa entrando nella camera fu fermato da una levatrice che lo richiamò dicendo : “ Cosa diavolo ci fa qui ? Questo è un momento importantissimo , se ne vada ! “ . Seguendo quindi espressamente gli ordini della donna , Hohenein continuò ad aspettare . Aspettare però per lui non era una cosa facile . Non aveva mai saputo aspettare e solo il pensiero di doverlo fare gli metteva i brividi . Quest’attesa fu rotta dal pianto del bambino che rallegrò Hohenein , Dante piangeva , ma piangeva di gioia alla vista del neonato , che come desiderava Hohenein era un maschietto . Piccolo e un po’ paffutello il bambino somigliava molto al padre , che in quel momento non riusciva a trattenere le lacrime per l’emozione . La levatrice , che prima aveva mandato fuori dalla stanza Hohenein ora gli portava suo figlio . Glielo porse e lui lo prese come se già avesse allevato una moltitudine di bambini . Disse subito appena lo prese in braccio : “ Dal , darà questo il tuo nome , Dal! Come lui , che ha saputo dare sempre del duo meglio “ . Non fece neanche in tempo a chiamare per nome il bambino che quest’ultimo cominciò a stare male . Si dimenava , poiché non riusciva a respirare e piangeva per il dolore . Le braccia che si agitavano velocemente subito cominciarono a muoversi più lentamente , finchè non si fermarono . Il bambino che era nato molto vispo rimase con gli occhi aperti e a nulla servirono i vari tentativi di rianimazione delle levatrici sempre pronte a dare una mano . Il bambino purtroppo era morto . Hohenein con le lacrime che gli colavano a dirotto , diede un incredibile urlo di dolore , che fece balzare tutti. Dante che era ancora un po’ stordita sentì quell’urlo di dolore intuendo già qualcosa . Hohenein ormai distrutto da quello che era capitato chiuse gli occhi al bimbo con fare paterno che non avrebbe più potuto usare . L’uomo dopo aver preso il bambino lo portò nella camera di Dante . La donna al solo primo sguardo capì che non c’era niente da fare e dopo aver pianto a dirotto svenne . Tutti quanti preoccupati per la sorte di Dante le si radunarono intorno per poter vegliare su di lei . Dopo qualche giorno tutti i conoscenti ed i parenti dei due giovani si radunarono al cimitero per poter dare l’addio a quel bambino mai nato . Sulla lapide vi erano scritte queste testuali parole :

A Dal dolce bambino mai nato

 Che possa riposare in pace per sempre

Dopo il funerale i due compagni rimasero vicino alla lapide del figlio a pensare . Dante ormai in preda alla depressione da un po’ di tempo non prestava più attenzione ai movimenti di nessuno e neanche alle parole di qualcuno . Hohenein invece aveva già in mente un qualcosa per cui valeva la pena tentare un qualcosa che mai nessuno era riuscito a portare a termine : la trasmutazione umana . Da quel giorno Hohenein cominciò a studiare modi e modi per poter riportare in vita quello che aveva perso . Mentre Dante si era ripresa da quel baratro in cui era tornata e si preoccupava per il compagno , l’uomo invece aveva ancora in testa il volto del figlio morto , e per questo voleva a tutti i costi riportarlo in vita . Una notte tempestosa , fulmini e lampi sormontavano il cielo costeggiato di nuvole e  proprio in quella notte che Hohenein volle mettere a frutto mesi di duro lavoro , che gli erano costate notti dura fatica . Disegnò quindi il cerchio alchemico , prese gli elementi necessari per il corpo del bambino poi mise un po’ di sangue per ottenere l’anima . Fatto questo , non ripensando neanche alle conseguenze del suo gesto , mise le mani sul cerchio alchemico . La luce intensa aurea sprigionata da quel cerchio era immensa , tanto che illuminava più stanze in una sola volta . Dante che era uscita , era ignara del folle esperimento del marito . Intanto quella luce aurea che costeggiava la casa svanì subito e si trasformò in luce viola . Quella luce aveva un che di malefico, al suo passaggio tutto si rompeva . Hohenein non ebbe neanche il tempo di togliere le mani dal cerchio che un piccolo essere gli si appoggiò sulla gamba sinistra e la fece sparire . fatto questo tutto si spense e Hohenein si accasciò a terra stremato . Dante che nel frattempo tornava a casa , sentendo un certo brutto odore e vedendo montagne di fumo uscire dallo studio del compagno si precipitò lì dove lo trovò privo di sensi e sanguinante . Subito andò sotto il letto per prendere l’oggetto che tutti avrebbero voluto possedere : la pietra filosofale . La portò vicino all’uomo . Una luce rossa si sprigionò da quella pietra che ad un certo punto si sollevò in aria . Una luce abbagliante inondò la stanza e tutto finì lì . Hohenein fu portato dalla moglie nella camera da letto dove riprese i sensi . La donna allora infuriata disse : “ PERCHE’ L’HAI FATTO ? Perché hai tentato quella pratica proibita ? Sai anche che nessuno è mai riuscito a compierla perché allora l’hai fatto ?” . Hohenein non rispose , rivolse solo la sua testa verso il suo studio dove Dante andando a vedere rimase sconvolta . Dopo che il fumo si era dissolto apparve una figura orribile che aveva un che di mostruoso e che era immersa in una pozza di sangue . Dante urlando andò vicino al compagno lo abbracciò forte e si lasciò cadere in un pianto senza limiti . Pochi mesi dopo da quel folle incidente Hohenein si era ripreso e Dante era uscita a prendere della frutta . Tornata a casa Dante non vi trovò nessuno , trovò solo metà della pietra filosofale che Hohenein aveva creato con un piccolo biglietto indirizzato a lei . Era di Hohenein . Il biglietto diceva più o meno così : “ Amore mio ti lascio perché non potrei vivere con una persona pure come te . Addio . Dal peccatore Hohenein . “  Dante dopo aver letto il biglietto uscì fuori dalla casa e guardando la collina urlava il nome di Hohenein . L’uomo che ormai si era già allontanato guardava da un altopiano  la sua casa e la sua città e lasciandosi scappare qualche lacrima disse : “ Dante mi dispiace ma la vita eterna non esiste”   

  
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