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Autore: Lunastorta7    10/04/2014    1 recensioni
-Organizzeremo un programma, un mese ciascuno, ci stai?-
-Se Lily ci scopre siamo fottuti.- sbottò l'altro.
-E chi dice che deve scoprirlo.-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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IL PROGRAMMA 


PROLOGO:

Ultimo primo giorno di scuola per James e gli altri malandrini. Erano le dieci e un quarto e né James né Sirius avevano ancora intenzione di svegliarsi, pur sapendo che di lì a una mezz’ora avrebbero dovuto essere al binario 93/4 dove avrebbero preso il treno che li porterà ad Hogwarts. I motivi per cui i due ragazzi non volevano alzarsi affondavano le loro radici nella sera prima, che avevano passato a giocare a “verità o pegno” con gli altri malandrini e con un paio di ragazze conosciute la sera stessa. Ora però, c’è da dire anche che Sirius era andato a letto all’una di notte, dopo una sana limonata con la ragazza bionda, mentre James si era addormentato verso le undici e mezza, senza aver neanche sfiorato una delle ragazze che gli regalava delle avance spudorate. A questa sconcertante rivelazione si aggiungeva il fatto che James non solo non aveva approfittato della disponibilità della ragazza della sera precedente ma, in più, non sfiorava una ragazza dalla fine del suo sesto anno. Il motivo? Lily Evans, ovvio. James si era ritrovato a provare dei sentimenti per la Evans che andavano ben oltre la semplice amicizia che due compagni di Casa dello stesso anno possono provare. Ebbene sì, uno dei ragazzi più ambiti di tutta Hogwarts, si era innamorato dell’unica ragazza che non gli si filava nemmeno di striscio. Ma questo cosa c’entrava con il fatto che James non fosse ancora sveglio? La risposta è abbastanza ovvia se aggiungiamo il fatto che i gemiti rochi del moro erano accompagnati da frasi sconnesse che includevano, per la maggior parte delle volte, le tre parole “Sei mia, Evans”. E intendiamoci, James adorava chiamarla per nome, ma quando la sognava in certi momenti, lo eccitava oltre ogni misura chiamarla per cognome. Ed evidentemente, quello era uno di quei momenti. Nel frattempo Sirius dormiva beato senza un accenno di rumore fino a quando la signora Potter non strillò dalla rampa di scale inferiore che ormai mancava mezz’ora e avrebbero perso il treno. Sirius ringraziò mentalmente quella grandissima donna che era la signora Potter che lo aveva accolto in casa sua come se fosse un figlio e saltò giù dal letto, precipitandosi dall’altra parte della camera dove vi era il letto di James, il quale si muoveva scompostamente in preda ai gemiti che la sua Lily nel sogno gli procurava. L’amico che sapeva benissimo quello che stava accadendo nella testolina bacata di James, decise di mettere fine alla sua umiliazione e di svegliarlo con uno scossone. James Potter si scosse dal sogno che lo aveva avvolto durante tutta la notte e si rese conto che, in realtà, Lily non si trovava in atteggiamenti intimi con lui e che quello scossone non era dovuto all’eccitazione, ma al brusco risveglio che Felpato gli aveva riservato.

-Ancora la Evans in certi atteggiamenti, eh?- lo beffeggiò Sirius, impegnato a sistemare le poche cose ancora fuori dal suo baule e da quello del suo migliore amico. Il ragazzo inizialmente si arrabbiò per il fatto che questa domanda significava che per un attimo anche Sirius aveva immaginato la sua Lily completamente nuda; cazzo, quella ragazza era fottutamente sua, solo sua; ma poi si rese conto che stava parlando con il suo migliore amico al quale aveva raccontato i suoi strani e piacevoli sogni, così si tranquillizzò.

-Esattamente, Felpato.- rispose, infine sconsolato. Il giovane Black accennò un sorrisino sul viso, che non sfuggì all’amico.

-Perché sorridi?- chiese il moro, sentendo la rabbia montargli addosso.

-Stavo pensando alla Evans.- rispose semplicemente Sirius con fare ingenuo. James lo guardò di traverso prima di gettarglisi addosso e afferrargli il collo con fare scherzoso. Sirius scoppiò a ridere, gettando la camicia che aveva in mano e fissando l’amico negli occhi scuri.

-James, tu lo sai che sei il mio migliore amico.- proclamò il giovane, con fare pomposo. – ma devi sapere che la dolce Evans, ingenua e pura, come credi che sia, non è altro che una grande sgualdrina a letto. Io lo so, l’ho provato.- concluse. James gli tirò un ceffone prima di prenderlo di peso e portarlo sul letto, mentre gli teneva ancora le mani al collo.

-Stammi bene a sentire, signor Black, la mia Lily è ingenua e pura come credo. Ed è solo mia, ci siamo intesi?- gli disse ridendo all’idea di Lily e Sirius a letto insieme e alzandosi dal letto per andare a prepararsi per la partenza.

-Non si preoccupi, signor Potter, io ho pesci più grossi da prendere.- si giustificò Felpato, alzando le mani al cielo. In quel preciso istante entrambi i ragazzi sentirono il padre di James sbuffare dal piano di sotto.

-Dannazione, ragazzi! Sono le undici meno un quarto, di questo passo perderete il treno!-


***
 
Nel frattempo Lily Evans e le sue migliori amiche Alice, Emmelline, Mary e Marlene avevano preso posto in uno degli scompartimenti dell’Hogwarts Express in attesa che questo si mettesse in moto alla volta di Hogwarts.
Come erano solito fare ogni primo settembre da quando si erano conosciute, iniziarono a raccontarsi le novità che l’estate aveva portato ad ognuna di loro. E come era solito fare ogni primo settembre, Marlene, la più chiacchierona del gruppo iniziò dicendo che aveva convinto i suoi genitori a farle fare la famosa gita in Italia che avevano organizzato alla fine del loro ultimo anno. Erano tutte molto elettrizzate soprattutto per il fatto che con loro ci sarebbero stati anche i rispettivi fidanzati e questo significava che Lily ed Emmelline si sarebbero fatte compagnia perché nessuna delle due aveva una relazione, a differenza delle altre. Per Mary e Marlene era una storia nata da poco, per niente di serio con due Tassorosso del loro anno, Mattew e Luke, mentre Alice aveva una relazione della bellezza di due anni con Frank Paciock, amico dei malandrini. Ed essendo Alice la migliore amica di Lily, quest’ultima era stata più volte costretta ad accompagnarla nelle uscite a quattro che Frank organizzava e che prevedevano ogni volta la presenza di James Potter. Ringraziando il cielo, Frank aveva smesso qualche mese fa di organizzare queste dannatissime uscite a quattro che avevano ridotto notevolmente le volte che Lily e Potter dovevano stare più vicini del necessario. Ciò nonostante, il giovane Grifondoro non aveva perso la voglia di provarci spudoratamente con lei, facendole più volte apprezzamenti che poco erano graditi alla ragazza.
Quel giorno, per sua fortuna, non vi era traccia di alcun Potter rompiscatole, per cui decise di andare a salutare Remus Lupin con cui aveva stretto una sincera amicizia dall’anno precedente. Alice decise di accompagnare l’amica, più per rivedere il suo ragazzo che per pura voglia di non lasciare sola Lily.
Percorsero il corridoio fino ad arrivare nello scompartimento che i malandrini erano soliti scegliere perché più vicino allo sgabuzzino della signora con il carrello pieno di dolciumi. Spostarono la porta scorrevole e un sorriso fiorì sul volto della rossa non appena vide Remus, che gli si fiondò addosso abbracciandola e sollevandola dal pavimento.
Il tutto mentre Sirius e Alice si fissavano in cagnesco per una questione irrisolta tra i due: infatti, al quinto anno, quando Alice e Frank si erano appena messi insieme, girava la voce che lei lo stesse tradendo, cosa assolutamente non vera, ma Sirius aveva avuto la brillante illuminazione di fraintendere l’abbraccio tra Alice e un ragazzo (rivelatosi poi un suo cugino di chissà quale grado) e di dire tutto all’amico, il quale lasciò Alice seduta stante. Per fortuna, i due innamorati ebbero modo di confrontarsi e di capire qual era la verità, ma da allora Alice ha sempre avuto delle riserve nei confronti di Sirius.

-Ciao, Alice.- sussurrò a denti stretti Black, mentre Alice gli rivolse solo un cenno, seguito da uno sbuffare.

-Sentite, Lily, Remus, potete benissimo farvi le vostre smancerie in un altro momento. Io devo cercare Frank. Evans se vuoi venire muovi il culo.- la mora girò sui tacchi e se ne andò, sbattendo la porta scorrevole.

-Forse ha il ciclo.- si scusò Lily nei confronti di Remus e Sirius, riprendendo ad abbracciare il suo migliore amico. Remus ricambiò l’abbraccio come se Lily fosse la cosa più bella che avesse mai avuto, guadagnandosi lo sguardo torvo di James che era appena entrato nello scompartimento.

Lily sbuffò, sentendosi improvvisamente a disagio con James che le fissava il fondoschiena insistentemente quindi si girò, dando le spalle al suo migliore amico.

-Potter, sei davvero così in astinenza da dovermi guardare il fondoschiena così insistentemente?- sbottò la rossa mentre James riprendeva coscienza della realtà.

-Scusa, ma è colpa tua se hai un fondoschiena così bello.- sussurrò James, sporgendosi verso Lily e facendole aderire la schiena alla finestra dello scompartimento. Lily continuava a guardarlo con aria di sfida, come a volerlo sfidare a fare quello che aveva in mente. Il moro bloccò i polsi alla ragazza e annullò completamente la distanza tra gli addomi dei due, rendendo più intimo il loro contatto, del tutto ignaro del fatto che Lunastorta lo stava guardando storto.

-Diamine Evans, non sai quanto vorrei baciarti.- le sussurrò all’orecchio James. Lily lo guardò divertita, come se quella fosse l’ultima cosa che sarebbe potuta accadere tra loro due.

-Potter tu provaci soltanto e giuro che ti schianto.-

-Correrò il rischio.- rispose spavaldo James, che si avvicinò alle labbra della ragazza fino a sfiorarle, prima di andare a sbattere contro la porta scorrevole dello scompartimento, appena schiantato dalla sua Lily.
La ragazza si avvicinò a James con aria innocente, tendendogli una mano che lo aiutò a rialzarsi. Dopo di che gli si avvicinò al viso fino ad avere le labbra del ragazzo ad un soffio di distanza per poi sussurrargli direttamente sulle labbra:

-Ti piacerebbe, non è vero Potter?- scostò con uno spintone il ragazzo e se ne andò, sentendo le risate sommesse di Sirius che continuava ad urlarle dietro:

-Evans, uno a zero per te.-

Ma Lily non aveva la più pallida idea di tutto quello che successe dopo che lei se n’era andata. James aveva preso Remus da parte e gli aveva parlato chiaramente dei suoi sentimenti.

-Ehi, Rem io la amo, d’accordo? Ho visto il tuo sguardo quando la stavo per baciare. Spero solo che non interferisca con la nostra amicizia.- gli aveva detto il moro. Remus gli sorrise con fare ingenuo.

-James, siamo solo amici.-

-Non ci credo neanche un po’. So che da parte tua non c’è solo amicizia.-

-Okay, d’accordo. Magari non c’è solo amicizia. Magari la amo in un modo che lei non può immaginare. Ma se credi che metterò a rischio la nostra amicizia per una ragazza, beh, ti sbagli di grosso.-

-Lo spero. Lei è mia, Rem.- puntualizzò James con un sorriso a trentadue denti. Remus scosse la testa e rise, rise come se quella fosse la cosa più ridicola che avesse mai sentito nella sua breve vita da diciassettenne.

-Tua, eh? Ma se non riuscite a parlare senza lanciarvi frecciatine! Non riuscite ad avere una conversazione decente e non siete mai stati nello stesso luogo per più di due ore! Tu non la conosci, James. Io sì, e sinceramente non voglio rinunciare a lei, per le tue stupide manie da protagonismo.- sputò Lunastorta, con tono ovvio. James ci rifletté a lungo, e poi eccola lì. L’illuminazione.

-Faremo a turno, cercheremo di conquistarla. Un mese ciascuno.-

-Come?- Remus sgranò gli occhi per l’incredulità.

-A turno, un mese ciascuno staremo con lei e cercheremo di conquistarla senza le interferenze dell’altro.- spiegò James più chiaramente. – ovviamente però io parto svantaggiato, voi siete già amici, mentre io e lei a stento ci parliamo. Quindi io avrò due mesi alla fine dell’anno.- A Remus sembrava un accordo ragionevole, ma era tutta la situazione che lo preoccupava. E se Lily avrebbe scoperto il loro programma? Ma per ora sembrava l’unica opzione plausibile, perciò decise di accettare ad un paio di condizioni.

-Prima condizione: nessuno, e dico nessuno, dovrà mai venire a sapere del nostro programma.- sentenziò Remus, camminando avanti e indietro nello scompartimento vuoto che avevano utilizzato per la loro chiacchierata. –Seconda condizione: se Lily s’innamora di uno dei due, l’altro non dovrà riservare rancore, non dovrà intervenire nella relazione dell’amico e soprattutto la nostra amicizia non cambierà.- James annuì, pienamente d’accordo con le prime due condizioni. Ma non aveva ancora sentito la terza, che sicuramente l’avrebbe fatto imbestialire. –Terza e ultima condizione: in caso si presentasse l’occasione, nessuno dei due dovrà andare oltre i semplici baci a stampo fino alla fine dell’anno o fino a quando Lily non si sarebbe dichiarata esplicitamente al riguardo.-
James sgranò gli occhi incapace di credere a quello che l’amico aveva appena detto.

-Remus ti rendi conto di quello che mi chiedi? Semplici baci a stampo con Lily Evans! Stiamo parlando di Lily, Merlino!- sbottò il moro.

-Prometti, Ramoso.- disse l’altro, irremovibile. Il giovane Grifondoro si lasciò vincere ed accettò le tre condizioni.

-Chi inizia?- chiese infine Remus. James si guardò intorno, come in cerca di qualcosa che non riusciva a trovare. Dopo dieci minuti buoni, un sorriso fece capolinea sul viso del giovane Potter che estrasse una monetina dalla tasca.

-Tireremo a sorte. È un gioco babbano. Io scelgo testa.- disse James.
-Croce.- rispose ovvio l’altro, dopo di che James lanciò in aria la monetina. Entrambi fissarono speranzosi la monetina, fino a quando questa non cadde sul palmo destro di James che prontamente lo rivoltò sul dorso della mano sinistra.

-Pronto Rem?- Lunastorta annuì e James alzò il palmo destro lasciando scoperta la monetina bronzea.

Testa.

-Bene, inizio io.- sussurrò James più a sé stesso che a Remus, il quale riuscì a dire solo:

-Ricordati delle tre condizioni.- prima che James Potter lasciasse lo scompartimento diretto verso quello di Lily.
Remus si sedette su uno dei sedili e si prese la testa fra le mani. In che guaio si erano cacciati? Ora come ora poco importava, il programma era iniziato e quello che stava per iniziare si sarebbe preannunciato un anno molto molto particolare.




ANGOLO DELL'AUTRICE: 
Bene eccomi qui con un'altra storia, anch'essa a capitoli. Prima di tutto voglio fare degli avvisi che riguarda l'altra mia storia "Ci ho provato. Non è bastato" a cui purtroppo non sono riuscita a trovare la giusta strada, ma che troverò presto se avrete pazienza. Passiamo a questa di storia. E' un triangolo amoroso che riguarda James/Lily e Remus/Lily. I due malandrini hanno fatto un patto e si ritrovano in un programma che coinvolgere i sentimenti di tutti. Purtroppo non so quando riuscirò a pubblicare il secondo capitolo visto che il mio tempo scarseggia. Spero comunque di riuscire a pubblicare almeno una volta a settimana. In caso contrario spero abbiate pazienza e che seguirete ugualmente la storia. Ci tengo a dire che mi farebbe piacere sapere le vostre opinioni al riguardo, per poter capire bene dove sbaglio. 
Alla prossima
-Lunastorta7
  
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