Anime & Manga > Kuroko no Basket
Ricorda la storia  |      
Autore: Walechu    10/04/2014    2 recensioni
Dal testo: "Ogni volta che Taiga apriva la porta di casa, un aroma di tabacco e sesso gli arrivava sotto al naso accompagnando poi l'entrata nel suo campo visivo del corpo di Daiki. Il rosso non faceva in tempo a protestare che l'altro già lo serrava tra le braccia e lo stordiva con il suo potente profumo selvaggio e attraente."
----------
Perchè trovo erotico l'accoppiamento sigarette-sesso come l'accostamento della pelle scura di Aomine a quella più chiara di Taiga. Una fic scritta più che altro per me, autrice sessualmente repressa [cit] .
[[AoKaga]]
Genere: Erotico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Daiki Aomine, Taiga Kagami
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A story of sex and cigarette

 

La loro era una storia clandestina e senza troppi impegni portata avanti all'oscuro di tutti. Taiga quasi rimpiangeva quella sua curiosità verso l'atto sessuale.

Per un periodo aveva trovato molto più interessante stuzzicarsi lì tra le gambe ogni qualvolta si sentiva accaldato e duro, ma poi era arrivato ad un punto in cui

sentiva il bisogno di avere qualcosa in più. Come sentiva dire spesso da quell'idiota blu una volta che assaggi la ciliegina vuoi tutto il resto della torta, o forse gli aveva

raccontato un'altra delle sue cagate. Lo faceva spesso Daiki, con quel suo sorrido beffardo sciogli-femmine e attizza masse che gli donavano una particolare “aura”.

Cosa che da un po' Taiga non riusciva a togliersi di dosso, come l'odore tossico delle sigarette che Daiki fumava di continuo. Gli aveva detto di smettere quando

erano insieme ma l'altro assottigliava lo sguardo e lasciava uscire dalle labbra una lieve nuvoletta di fumo. Ah, quanto lo faceva impazzire quel suo modo di tenere la

sigaretta tra le dita scure e virili e quelle sue labbra leggermente schiuse. Ci aveva fatto i pensieri più sconci e perversi su quelle labbra, immaginandole sul suo collo a

mordergli con violenza selvaggia un lembo di pelle fino a farlo sanguinare, sul suo torace a scaldarlo con il respiro rovente che trattenevano gelose e sul suo membro

eretto quasi dolorante, come una liberazione dal quel piacere represso che giorno dopo giorno cresceva in lui. E l'altro, stronzo, sembrava capire l'effetto che quel

suo comportamento suscitava in lui e ci giocava sopra, facendolo ubriacare. E proprio per farlo smettere una buona volta di fumare quella merda in casa sua, lo

aveva baciato. Era puro e casto come loro primo bacio, senza pretese di poter trasformarsi in altro. O almeno fino a quando Daiki non spalancò le labbra

costringendo Taiga a fare lo stesso e ad accogliere nella sua bocca la lingua viscida e ruvida dell'altro. Quasi gli sembrava d'affogare con tutta quella saliva che colava

dagli angoli delle sue labbra e la sua lingua, da brava bambina, aveva smesso di ascoltare gli impulsi nervosi del proprietario, lasciandosi avvolgere e rapire dalla lingua

del blu in una specie di danza che avrebbe sfiancato chiunque avessse tentato di farla. Il respiro di Daiki era davvero così rovente come Taiga immaginava, le sue

corde vocali andavano a fuoco come le sue guance violentemente arrossate. Non gli piaceva tutta quella possessione o almeno non all'inizio. Voleva quella lingua si,

ma attorno a qualcos'altro, qualcosa che stava più in basso e con forza chiedeva di essere preso in considerazione. E ancora una volta Daiki sembrava aver letto la

mente di Taiga perchè lo aveva spinto all'indietro facendolo sprofondare tra le lenzuola morbide del letto sfatto. Lo aveva liberato da quella danza ipnotica tra le loro

lingue, lasciando solo che un filo cristallino di saliva li tenesse ancora uniti in ricordo di quel contatto, per spostare le sue attenzioni al suo collo. Oddio si, il collo,

proprio come le sue fantasie. Daiki glielo leccava e glielo succhiava e solo dopo tante piccole moine da parte del rosso i denti da predatore affamato si piantarono

nella sua morbida carne. E Taiga non poteva fare altro che gemere per il dolore e per il dannatissimo piacere che lo stava letteralmente sviscerando. Un rigolo di

sangue colava lungo il collo fino ad essere assorbito dalle lenzuola ormai non più candide. Ancora il blu stupiva il rosso con quella sua telepatia che non sapeva

spiegarsi, leccandogli il petto e mordendogli i capezzoli. Taiga ansimava e fremeva come una ragazzina in calore ma sinceramente se ne sbatteva, voleva fargli sentire

quanto il suo corpo avesse aspettato per quelle attenzioni e quanto fosse pronto a riceverle. Stringeva le coperte sotto di se e innarcava la schiena cercando di

avvicinare ogni singola fibra del suo corpo scolpito a quelle labbra incandescenti. Ogni punto che il blu toccava andava a fuoco, esplodeva e fremeva

selvaggiamente, e a Taiga quella sensazione piaceva alla follia. -Ancora- gemeva mentre entrambi si toglievano alla svelta i futili ed inopportuni indumenti, gettandoli

con poca considerazione al suolo per non perdere la concentrazione. Daiki lo accontentava graffiandogli i fianchi nudi fino all'inguine e lì gli aveva lasciato una scia di

baci che sembravano trafiggerlo. Sentiva le gambe pizzicare e tremare come il membro e il retto. Non lo aveva mai fatto eppure si sentiva pronto e desideroso, lo

voleva dentro di se, lo desiderava con forza come mai aveva desiderato qualcosa in vita sua. Quel bastardo lo aveva rovinato facendolo diventare dipendente dal

suo odore di tabacco. Maledetto tabacco, così sensuale che Taiga lo sentiva ancora sulla pelle di Daiki quando si avvicinava per mordergli la spalla ossuta. Rideva il

blu, esaltato dalla verve combattiva del partner e dalle espressioni di piacere che abbellivano il suo volto angelico. -Ancora!- gridava Taiga mentre allacciava

saldamente le gambe rosee ai fianchi statuari e scuri del blu, spingendo i loro bacini ad un incontro improvviso ed estasiante. I loro menbri sfregati tra loro donavano

a Taiga mille scosse lungo la colonna vertebrale che bloccavano ogni suo pensiero, rendendolo inerme e in completa balia del volere di Daiki. Anche l'altro aveva

iniziato a sentirlo quel piacere non appena la punta rosea del suo membro aveva sfiorato la stretta entrata di Taiga, strofinandosi senza vergogna contro le sue

natiche sode. Avrebbe dovuto essere gentile, era la sua prima volta, ma la voce stridula del rosso e i suoi movimenti convulsi lo avevano spinto dentro di lui con una

tale forza che ad entrambi mancò il respiro. Taiga sentiva il dolore lacerante bruciargli dentro, gli sembrava di avere lo stomaco pieno e la parte inferiore del corpo

completamente paralizzata; Daiki si sentiva avvolgere da un calore incredibilmente piacevole e elettrizzante che ad ogni suo movimento gli donava fremiti e mugolii

ferini. Le lacrime scendevano senza sosta sulle guance ancora più rosse di Taiga, percorrendole in velocità fino a giungere all bocca spalancata e ad unirsi alla sua

saliva. Iniziando a muoversi il dolore via via stava scomparendo lasciando che il piacere mandasse in estasi entrambi. Godeva Taiga, godeva tantissimo, dalla

penetrazione era già venuto due volte spargendo il suo seme caldo sul torace dell'altro che rideva nel vederlo così eccitato. Daiki lo mangiava con gli occhi e per un

attimo a Taiga venne voglia di essere divorato da quello sguardo che in quel momento aveva tutto tranne che l'umano. Un animale si spingeva con forza dentro di

lui ringhiando con ferocia e coprendolo di marchi. E Taiga perdeva la sua umanità ad ogni spinta, lasciando spazio alla lussuria e all'imminente orgasmo.

- - -

Ogni volta che Taiga apriva la porta di casa, un aroma di tabacco e sesso gli arrivava sotto al naso accompagnando poi l'entrata nel suo campo visivo del corpo di

Daiki. Il rosso non faceva in tempo a protestare che l'altro già lo serrava tra le braccia e lo stordiva con il suo potente profumo selvaggio e attraente. -Ti ho detto di

smetterla con queste sigarette- sbottava irritato dopo aver assaporato le labbra del blu. -Okay okay... questa è l'ultima.- sussurrava Daiki contro la sua pelle .

Sapeva che mentiva e che avrebbe continuato a fumare, ma ormai aveva iniziato ad amare quell'odore proprio come amava alla follia Daiki.

 

* * *

 

Spazio autrice perversa: Salve cari! Ultimamente sforno fanfiction a go-go e questa è una delle 3 oneshot che ho intenzione di pubblicare. È stata scritta di getto quindi ci saranno sicuramente molti errori/orrori di ortografia -capitemi, questi due si stavano accoppiando violentemente nella mia povera testa dovevo farli uscire in qualche modo- e anche parecchie ripetizioni, io l'ho riletta 362538 volte ma se notate qualcosa ditemelo pure che lo correggo subito. Come sempre grazie a chi lascia una recensione e a chi legge!

Bacione!

 

Solemn

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroko no Basket / Vai alla pagina dell'autore: Walechu