Cap.27 Va da lui
"Guarda che lo so dove
sei stata!"
gridò Ron. Hermione sbatté la porta della camera
da letto e inspirò dilatando
le narici.
"Nemmeno sono tornata
che già mi
aggredisci?" domandò alzando la voce. Il rosso
tirò un calcio al piede del
letto provocando un rumore sordo.
"E questo il punto,
mai una volta che tu
ci sia già, ormai!" urlò Weasley. Il viso era
vermiglio come i suoi
capelli, le efelidi spiccavano e le orecchie erano accaldate. Si
girò, afferrò
il manico di un baule e lo strisciò lungo il pavimento con
un verso stridulo.
"Che cosa stai
facendo?" domandò
Hermione e la voce le divenne rauca. La luce della luna entrava dalla
finestra.
"Me ne vado!"
urlò Ron. Hermione
inspirò, ed espirò ripetutamente. Si
voltò di scatto e i capelli castani
ondulati le ondeggiarono ai lati del viso.
"Tu? Tu te ne vai?!
Sei un'idiota!"
ululò di rabbia. Si voltò, aprì la
porta e la spinse facendola sbattere.
Indietreggiò tremando e digrignò i denti.
"Sai ... sai che ti
dico? Vattene!
Potevi anche farmi spiegare!" strillò. Sentì la
gola raschiare e gli occhi
le pizzicarono. Ron digrignò i denti, la superò e
uscì dalla porta.
"Va da lui!"
ruggì.