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Autore: Mady    11/07/2008    3 recensioni
draco era davvero contento del suo vestito finchè...poverino, che colpo per lui fatemi sapere se vi piace!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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il ballo del ceppo

Il ballo del ceppo sarebbe stato da lì a poche ore. Draco aveva passato l’ultima settimana a cercare un vestito assolutamente unico. Sarebbe stato perfetto. Aveva scomodato tutti i suoi dipendenti (quelli di suo padre perlomeno ) per procurargli un vestito introvabile e c’erano riusciti. Aveva ottenuto un vestito composto di una pregiatissima camicia di seta bianca, semplice e di classe. Uno smoking  rigorosamente   nero, monopetto, dal satin di seta. Un elegante cummerbund, naturalmente nero come il cravattino. Il tipico pantalone da smoking, elegantissimo e sobrio. Le calze nere di seta fino al ginocchio. Scarpe Oxford in cuoio, stringate e lisce, lucidate a specchio e senza applicazioni di alcun genere. Semplicemente perfetto. C’erano solo due modelli di tale smoking , e nessuno in quella scuola, a parte lui naturalmente, avrebbe potuto permetterselo. Sarebbe stato, come sempre, lo studente più elegante, quello con più classe e nessuno ne sarebbe rimasto sorpreso. Aveva passato l’ultima mezz’ora a pettinarsi. Capelli perfettamente tirati indietro. Aveva finito. Era perfetto. Scese nella sala comune Serpeverde dove trovò la sua compagna ad aspettarlo. Prese Pansy sottobraccio, che per l’occasione aveva scelto un sobrio ed elegante abito lungo argentato con un leggero scollo, presero i loro mantelli e si avviarono  nella sala grande.

Arrivati nella sala, fecero il loro ingresso, ammirati da tutti poggiarono i loro mantelli ed entrarono definitivamente nella sala. Pansy si sedette elegantemente ad un tavolo, Draco, invece, vide Blaise e gli andò incontro. Poi lo vide. Eccolo, il suo smoking. Il suo smoking perfetto, il suo smoking oltremodo costoso, il suo smoking unico, introvabile, il SUO smoking addosso a un altro. Chiuse gli occhi per qualche secondo, convinto che avesse avuto un’allucinazione. Era stato talmente ossessionato da quell’abito che gli aveva dato alla testa. Li riaprì. Il vestito era ancora li e, orrore, su di lui troneggiavano lunghi capelli sfibrati rossi. Si portò con passo veloce verso il ragazzo puntandogli il dito contro. – TU!- Ron si girò di scatto. Guardò incredulo il biondo, che era diventato più pallido di quanto non lo fosse già, poi guardò se stesso dalla punta delle scarpe fino al farfallino.

-Che ci fai col mio vestito?!-  Le parole di entrambi echeggiarono all’unisono nell’aria. Tutti si voltarono e non poterono fare a meno di ridere, amici compresi. I due si guardarono più imbestialiti che mai  e iniziarono ad urlare di nuovo insieme.

-Tu che ci fai col mio vestito?-

-Il tuo vestito? Vorrai dire il MIO!-

Poi Malfoy, stufo, passò all’attacco.

-Weasley non potresti permetterti un vestito del genere nemmeno se vendessi l’anima a Tu-sai-chi! -

-Cosa vorresti dire?!-

-Che anche lui vedendo la tua faccia scapperebbe dall’Inghilterra!-  Tyger e Goyl iniziarono a ridere alle spalle di Malfoy. Ron diventò completamente rosso.

- Se proprio vuoi saperlo me l’hanno regalato- cercò di giustificarsi il Grifondoro.

-E chi? Sicuramente non i tuoi, non potrebbero permetterselo neanche se vendessero quella roba che hanno il coraggio di chiamare casa-  Ormai quasi tutta la scuola si era radunata lì, per non parlare poi delle scuole ospiti. Tutti stavano ridendo del povero rosso che avrebbe voluto sotterrarsi.

Malfoy, dal canto suo, stava facendo del suo meglio per rimanere calmo. Aveva bisogno di tutto il suo autocontrollo per non collassare. Avrebbe ucciso quel maledetto mago, chiunque fosse stato, che aveva cucito quel vestito e che ne aveva fatto uno uguale. Era stato talmente imbarazzante vedere un altro con un vestito uguale al suo, ma questo non bastava, no!  L’altro doveva  averlo quel morto di fame di Weasley!!! Ora chissà cosa avrebbero pensato gli altri. Tutti avrebbero creduto che lui, Draco MALFOY,  comprasse roba scadente come quella di quel patetico Grifondoro! Come aveva osato fargli un affronto del genere! Lo avrebbe distrutto. Mancava poco.

-Ora, facci un piacere, prima che non ti prenda a pugni, vatti a levare quest’ abito da dosso, lo stai deturpando. Non hai mai visto tanto stile in vita tua e adesso credi di poter addirittura indossare un abito del genere… patetico. Forza, vattelo a togliere, prima di fare altre brutte figure.-

Harry guardò l’amico. Mancava poco e sarebbe svenuto. La sua faccia oscillava tra il bianco cadaverico e il paonazzo. Poi un miracolo. Ron si rimise in sesto. Ripensò a tutto quello che il biondo gli aveva detto, prese il coraggio a due mani, poi parlò.

-Costringimi-

Malfoy traballò sbigottito per un secondo. Si ricompose e guardò il rosso con malignità, come se gli avesse appena fatto qualcosa di imperdonabile.

-Cosa hai detto?-

Ron aprì la bocca, stavolta più sicuro, e scandì le parole.

- Ho detto CO-STRIN-GI-MI-

Il biondo divenne pericolosamente rosso. Guardò adirato verso il Grifondoro che sosteneva il suo sguardo con aria di sfida.

- Non ti conviene metterti contro di me Weasley-  disse a denti stretti. Poi guardò il compagno con aria disgustata. – Bèh, come vuoi. Potrai dire a tua madre che il vestito per il funerale di tuo padre  è piaciuto e, che almeno per una volta, indosserà  un abito di classe.-

Ron sentì il sangue salirgli al cervello. Vide Malfoy girarsi e poi non vide più niente. Gli si fiondò addosso gridando e prendendolo a pugni.

- Figlio di puttana! Non ti permettere di parlare così dei miei genitori! Bastardo!-

Intorno a loro gli studenti avevano formato un cerchio, increduli per  quello che stavano vedendo. Hermione gridava sconvolta di smetterla, i Grifondoro tenevano occupati i Serpeverde che cercavano di aiutare il biondino, anche se erano ben pochi, i ragazzi delle altre scuole guardavano interessati, scioccati o trascinati dalla lotta tra i due. All’improvviso, tra folla, si fece largo un professore che arrivava a malapena al bacino di Harry. Il professor Vitius separò i due. Entrambi i ragazzi si alzarono,cercando di tamponare il proprio sangue che scendeva dal naso o dal labbro, poi guardarono increduli il professore. Vitius ricambiò l’occhiata e sorridendo fece un giro su se stesso.

-Bello vero? Era una collezione molto esclusiva e limitata, ma sono riuscito a farmene fare uno su misura-

I due ragazzi si ributtarono a terra increduli. Avevano lo stesso smoking di Vitius. Ora potevano anche andarsi a suicidare.

 

THINKING OF YOU

Il cummerbund è una cintura di raso nera da annodarsi sul dorso.

Poi, grazie a quelli che leggeranno e commenteranno. Questa fic  è dedicata a tutte le ragazze, e perché no, anche ai ragazzi che ogni volta che vedono una persona vestita come loro vorrebbero ucciderla, o per lo meno levarla dalla circolazione mentre sta indossando la stessa maglai/giacca/jeans/gonna/scarpe ecc oppure solo io ho le manie omicide in questo genere di casi?

ciauuu

  
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