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Autore: Swagmasta Tommo    11/04/2014    0 recensioni
'mi prometti una cosa?' sussurro appena voltandomi verso il ragazzo seduto vicino a me
'tutto quello che vuoi' risponde sorridendomi
eravamo stesi sull'immenso prato ad osservare le stelle
'saremo infinito?' soffio appena
'te lo prometto Ana. Noi saremo infinito' e quelle parole mi riscaldaro il cuore e gli sorrisi
Grazie Louis mi ha salvato.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7
 
 RAGAZZE, LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE PER PIACERE
 
Busso lentamente alla porta, facendo sghignazzare Niall
‘così si fa’ alza il dito e lo preme sul campanello che è di fianco alla porta, vorrei darmi un pungo in faccia, come ho fatto  non vederlo?
‘ok, penso che abbia sentito’ gli sposto il braccio, dato che il suo dito era ancora attaccato al campanello
‘non credo ci abbia sentiti, fidati’ e preme ancora
Si apre di scatto la porta di casa e un Louis tutto arrabbiato sbuca fuori. Solo quando mi soffermo a guardarlo vedo che non indossa  la maglietta ma solo dei bermuda e i suoi capelli sono parecchio disordinati, così distolgo lo sguardo
‘che ci fate qui?’ chiede stizzito guardando Niall che sorride
‘studiare amico ‘ gli sbatte i libri in mano entrando senza permesso
‘vuoi restare qui fuori?’ chiede infastidito, scuoto la testa ed entro. C’è silenzio mentre attraverso il corridoio che porta alla sua stanza. Non ci sono molte foto e alcune di esse sono voltate. Strano, magari i suoi genitori non vogliono mostrare le foto.
‘entra’ mi apre la porta e poi sparisce. Mi guardo intorno, la stanza è molto grande e non è molto piena come la mia. Un letto matrimoniale è posto al centro contro il muro, di fronte ad esso c’è una scrivania con una sedia girevole, in fianco al letto sulla destra vi è comodino ed a sinistra l’armadio nero. Appoggio la borsa sulla scrivania e mi siedo sulla sedia girevole. Mi faccio velocemente una coda e prendo il telefono
 
- Ehi! Alla fine ho deciso di starmene chiusa in casa a guardarmi un film con i pop corn e tutto il resto, per ingrassare ovviamente-
 
Il messaggio da Pat mi fa ridere e le rispondo subito
 
- Ciao! Sei messa meglio di me, almeno. Io sono appena arrivata a casa di Louis e già voglio andarmene, sono in camera sua e loro non so dove siano, la sua casa sembra un labirinto  non ho il coraggio di andare a cercarli-
 
Invio il messaggio e Niall entra seguito da Louis.
‘scusa, ma abbiamo portato gli spuntini’ dice Niall buttandosi sul letto io mi alzo
‘devi sederti qua?’ chiedo a Louis e lui scuote la testa stendendosi sul letto
‘ok, allora Ana io ho assolutamente bisogno che tu mi spieghi geografia, ti giuro non mi entra in testa nulla, stiamo facendo la Cina’ borbotta aprendo il libro
‘ma tu non sei all’ultimo anno?’ chiedo confusa
‘si, ma la prof si è messa in testa di farci un fottutissimo test sulla Cina perché abbiamo due cinesi in classe e dice che non sappiamo un cazzo, ma non è vero’ esclama lui mangiando una patatina
‘e cosa sai su di loro?’ chiedo ridendo
‘che hanno gli occhi a mandorla , i loro vestiti sono tutti orrendi e tarocchi, puzzano, e sono protagonisti dei manga’ dice con nonchalance
‘sono giapponesi i protagonisti dei manga e poi non puzzano, è il loro odore e anche noi probabilmente abbiamo un odore particolare solo che non lo sentiamo’ ribatto ridendo e lui alza gli occhi al cielo
‘scusa secchiona’ borbotta ridendo
‘ok, allora cosa chiede la prof nel test?’ gli chiedo prendendo il suo libro
‘i fiumi, le lingue, e poi i monumenti importanti ‘ annuisco
‘ok, allora fammi vedere un secondo ‘ sfoglio le pagine  e finalmente trovo quello che mi serve
‘ok, allora i fiumi più importanti sono il fiume Giallo e Azzurro  che si chiamano anche Huang He e Chang Jiang ci sei?’ gli chiedo e lui annuisce
‘poi le lingue sono semplici, quali sono?’ chiedo a lui
‘cinese?’ chiede alzando un sopracciglio e io scoppio a ridere
‘si chiama mandarino’ sorrido ‘ poi ci sono anche le lingue dialettali, che vengono parlate in diverse parti del paese’ sfoglio di nuovo il libro
‘i monumenti importanti sono la grande muraglia cinese e.. ‘ continuiamo a ripetere geografia per tutto il pomeriggio
 
 
‘ti prego basta, sono esausto’ si butta sul letto spingendo Louis che è incollato al telefono da quando sono arrivata
‘ok, io credo possa bastare’ rido mordicchiando la biro e soffio per spostare il ciuffo che ho davanti agli occhi.
‘cazzo io devo scappare!’ si alza in fretta Niall
‘fai in tempo a portarmi a casa?’ chiedo timidamente
‘ehi, stop. Tu devi finire con me’ esclama Louis spostando lo sguardo dal cellulare
Annuisco, sorridendo al biondino
‘ciao Ana’ mi arruffa i capelli e poi mi bacia la guancia. Chiudo gli occhi irrigidendomi un attimo e poi quando li riapro sta salutando Louis e poi mi sorride.
‘cosa devi studiare?’ chiedo sedendomi sulla sedia
‘hai presente il corso di fotografia?’ chiede guardando lo schermo del suo telefono.
Mi alzo e glielo sfilo dalle mani.
‘smettila con questo coso, mi dai sui nervi’ esclamo
Lui si alza di scatto ghignando
‘se io riesco a riprendere il cellulare mi dai un bacio?’ mi chiede sorridendomi, strabuzzo gli occhi e quasi mi affogo con la mia stessa saliva
‘che?’ gli chiedo e lui si avvina pericolosamente
‘hai sentito Ana’ dice lentamente, oh mio dio credo di non star bene
Allungo di scatto il braccio e gli allungo il cellulare
‘non voglio baciarti’ sussurro. io ho paura
Cambia subito espressione come se avesse letto i miei occhi. Si addolcisce e si siede sul bordo del letto
‘resti a mangiare?’ mi chiede sorridendomi
‘io, credo che , cioè non lo so’ perché sono sempre così timida?
‘chiama i tuoi e digli che resti qua’ mi ordina, così prendo il cellulare e chiamo mia mamma
-pronto? Mamma sono Ana-
-dimmi, è tutto a posto?-
-posso restare a mangiare da, ehm Pat?- Louis mi guarda accigliato e si mette una mano sul cuore con fare teatrale come se lo avessi ferito
-uhm, si certo. Non tornare troppo tardi-
-va bene, grazie- spengo il cellulare e poi sorrido a Louis
‘che devi fare per il corso?’ chiedo sedendomi sulla seggiola
‘ho un paio di foto e vorrei che tu mi aiutassi a capire qual è la migliore’ si alza accendendo il computer
Intanto si sistema sul letto, con il computer sulle gambe, poi batte la mano sul materasso per incitarmi a sedermi vicino a lui, così cercando di calmarmi mi sistemo accanto a lui ad una certa distanza
‘allora ho pensato che queste tre fossero le migliori, che ne dici?’ mi chiede mostrandomi tre foto. La prima è in bianco e nero, è stata scattata mentre pioveva si vedono infatti persone che vanno di fretta con ombrelli.
La seconda, invece, ritrae Zayn seduto per terra con la schiena contro il muro, una gamba stesa per terra e l’altra piegata mentre sta fumando. Questa è veramente bella, ma quella che mi sconvolge è la terza; un cimitero. Ha fotografato il cancello del cimitero e al centro, sulla serratura, vi una rosa rossa. È stata scattata in bianco e nero, ma i petali della rosa sono rosse. Ho paura di stare male; quello è il cimitero in cui è sepolta Dafne.
‘perché un cimitero Louis?’ chiedo senza guardarlo, ma osservando la foto
‘ci sono passato casualmente, e sembrava carino’ sospira ‘non ti piace?’ mi chiede poi
‘è bellissima. Questa è la più bella’ la indico, si alza e dopo 5 minuti mi porge la foto stampata
‘che mangiamo?’ chiede sorridendomi
‘non lo so, i tuoi genitori non ci sono?’ chiedo e lui subito cambia espressione, come se anche lui fosse avvolto dal buio, un po’ come me. Che razza di stupida sono?
‘sono fuori per lavoro ‘ dice inspirando bruscamente, per poi voltarsi e sento come se un muro si fosse innalzato tra di noi.
‘vieni ci ordiniamo una pizza’ lo seguo fino al salotto.
‘ti va se guardiamo un film intanto che mangiamo?’ propone accendendo il televisore
Annuisco sedendomi e poi mentre Louis ordina le pizze, prendo il telefono
 
-Che stronzoniiii! Comunque sto andando al nostro bar perché Zayn mi ha chiesto di trovarci, io ovviamente da socio patica che sono ho accettato. Divertiti! Baci xx-
 
Mi ha fatto piacere che ha detto “nostro” anche se effettivamente non è nostro, le rispondo velocemente
 
-lo sapevo che saresti uscita con Zay­n. sono rimasta a casa di Louis a mangiare-
 
Non ho mai avuto molta fantasia nei messaggi.
Louis si siede vicino a me e accende la tv
‘ti piace Spiderman?’ mi chiede poi ed io annuisco così iniziamo a guardarlo restando in uno straziante silenzio. Anche dopo che il fattorino ci porta le pizze.
‘hai mai avuto un ragazzo?’ chiede all’improvviso Louis
‘si, non sono mica una suora’ ridacchia scuotendo la testa
‘è stato lui la causa di quello che ora stai passando?’ chiede
‘non sto passando niente, sono anoressica perché mi rifiutavo di mangiare’ rispondo cercando di evitare il discorso
‘non vuoi proprio dirmi cosa è successo?’ chiede appoggiando il cartone della pizza sul tavolino di fronte a noi
‘tu mi parlerai dei tuoi genitori?’ chiedo azzardata
‘non c’è niente da dire su di loro’ ecco, quello sguardo è tornato
‘faccio finta di crederti’ gli sorrido leggermente e lui scuote la testa alzando l’angolo della bocca
‘allora me lo dirai?’ mi prende il cartone e lo appoggia sul suo
‘e tu?’ chiedo abbracciando il cuscino
‘no, perché non c’è niente’ risponde secco
‘ok, anche io non ti dirò niente, perché non esiste nessun problema’ dico, e lui mi guarda e resta a fissarmi, io sotto pressione, però distolgo lo sguardo
‘i tuoi occhi dicono tutt’altro Anastasia’ mi persuade
‘anche i tuoi Louis’ rispondo con lo sguardo puntato verso il televisore
‘cosa farai domani?’ chiede poi cambiando argomento
‘sto in casa ‘ mento. Devo andare da Dafne e dallo psicologo
‘oh’ risponde ‘ sei strana’ continua poi
‘già, me lo dicono tutti’ scrollo le spalle
‘in senso positivo’ sorride
‘che stai cercando di fare Louis?’ chiedo voltandomi per osservarlo, alzando l’angolo della bocca per sorridere leggermente
‘Venerdì esci con me?’ mi chiede avvicinandosi a me
‘un appuntamento?’ chiedo sorpresa, spaventata e preoccupata allo stesso tempo. Faccio leva sulle braccia per sedermi più comoda
‘si, chiamalo come vuoi’ risponde alzando la mano facendo un movimento strano
‘uhm, credo sia meglio di no. non sono una persona adatta ad uscire’ dico imbarazzata
‘sappi che non rinuncio ‘ mi fa un occhiolino
‘causa persa Louis’ alzo le spalle
‘no, non credo’ risponde prendendo un sorso di birra
‘perché ? non ho niente di speciale’ gli faccio notare, portando lo sguardo sullo schermo del televisore
‘non sei come tutte, tu sei diversa. C’è qualcosa che hai che, non so.. mi attira’ mi sorride poi si passa una mano tra i capelli
‘oh’ non so cosa dire, mi ha sbalordito e non so cosa fare
 
Passiamo il resto della serata scherzando e ridendo, Louis è veramente simpatico. Mi piace questo lato, perché soprattutto mi sento a mio agio
‘dovrei tornare a casa ora, sono le undici e mezza’ borbotto alzandomi dal divano
‘ti accompagno, dai’ si alza andando in camera per poi tornare vestito
‘andiamo in macchina?’ chiede ed io annuisco estraendo il cellulare dalla tasca
Una chiamata persa da Tessa e due messaggi, uno di Pat e l’altro di mia sorella. Decido di guardare quello di Pat
 
- Louis? Lo sapevo!-  ridacchio scuotendo la testa
‘che succede?’ chiede sorridendomi dolcemente
‘Pat, è su di giri’ gli sorrido
Restiamo in silenzio durante il tragitto, ma non un silenzio qualunque. Come se stessimo comunicando.
‘non so mai cosa dire’ ammette ridendo
‘anche io, non ho mai vissuto una situazione del genere’ rispondo ridacchiando
‘se mi dirai che ti succede sarebbe meglio’ risponde e io alzo gli occhi al cielo
‘stessa cosa vale per te ‘ lo osservo scuotere la testa ridendo leggermente, è bello c’è da dire.
 
Siamo davanti alla porta di casa mia e io mi sento tremendamente in imbarazzo.
‘uhm, ci vediamo?’ non so affatto cosa dire, e credo di avere una smorfia strana ed imbarazzata stampata in viso
‘si, buonanotte Anastasia’ pronuncia il mio nome dolcemente
‘buonanotte Louis’ gli sorrido
‘bacio della buonanotte? ‘ chiede sorridendo e io mi affogo per l’ennesima volta con la mia stessa saliva
‘sulla guancia, rilassai dolcezza’ ridacchia e mi da un bacio sulla guancia. io gli sorrido dolcemente per salutarlo un’ultima volta.
‘che cazzo ti salta in mente Anastasia?’ esclama mia sorella alzando le braccia in aria
‘non urlare’ piagnucolo entrando in camera
‘ti sei divertita?’ cambia espressione. Mi sono persa un passaggio, prima mi urla contro poi mi sorride.
‘sei pazza, comunque si ‘ le rispondo mettendomi una maglietta enorme che mi arriva sotto il sedere
‘ti ha baciato?’ mi chiede mia sorella
‘che?’ sto praticamente urlando
‘Tessa cosa vai a pensare? Siamo amici e basta’ rispondo sdraiandomi sul letto e chiudendo gli occhi
‘dormi Tessa’ la spingo verso la porta e lei borbotta qualcosa id incomprensibile
Ridacchio e ritorno sdraiata chiudendo gli occhi.





EHIII
ECCO IL NUOVO CAPITOLO!
NELL'ULTIMO CAPITOLO NON HO AVUTO NEANCHE UN RECENSIONE, FACEVA COSì SCHIFO?
CIOE' SUL SERIO, CI TENGO INTERAGIRE CON VOI.

 
  
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