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Autore: Sakurina    11/07/2008    12 recensioni
-"E allora perché mi guardi così?"- -"Così come, scusa?"- -"Così... dolcemente?"- -"Eh sì... si vede che hai ancora la febbre, Yamanaka."- -"Sarà... accidenti però, non riesco nemmeno a muovermi."- -"Meglio, così stai un po' ferma. Devi sempre saltellare in giro, sei snervante a volte."- -"Uff... maledetto deserto..."- Sakurina torna con la tremillesima ShikaIno. Perché le MoscheH BiancheH devono dominare il mondo. E soprattutto, perché ShikaIno is Rock & Love! Dedicata a tutte le fantastiche MoscheH BiancheH!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Maledetto Deserto

Maledetto Deserto

…ovviamente ShikaIno

 

 

 

 

Shikamaru sorrise lievemente. Strano da dire, però era davvero così.

Naruto e Rock Lee festeggiavano contenti sulle dune di sabbia, mentre Tenten li pregava di scendere indenni e Kankuro li prendeva in giro sogghignando: si vedeva che anche lui era felice.

Neji sedeva serio accanto al Nara, senza proferir parola.

-"Ancora una volta ce l'hai fatta."- mormorò una voce profonda e sensuale all'orecchio di Shikamaru, facendogli salire dei brividi lungo tutta la schiena.

Temari gli si sedette accanto, fissandolo con ghigno malizioso e soddisfatto: il solito sguardo accattivante, che tutto voleva mostrargli meno che una semplice e pura amicizia. Del resto, quell'amicizia che c'era una volta l'avevano rovinata già da tempo col sesso, ma se Shikamaru avesse potuto tornare indietro... se ne sarebbe stato in camera sua quella sera di un anno prima. Quella donna era davvero una seccatura.

-"Avete salvato Suna e Konoha ancora una volta, non sei contento?"- chiese Temari rivolgendosi allo Hyuga, sorridendo falsamente.

Neji fulminò la donna con sguardo freddo e severo, dopodiché tornò a contemplare Tenten in lontananza che rideva insieme a Lee e Kankuro: com'erano diverse, quelle due ragazze. Temari tutto gli sembrava meno che sincera come la sua Tenten.

-"E' strano."- proferì improvvisamente Neji.

-"Cosa?"- chiese Shikamaru, allarmato.

-"L'altro gruppo. Non ci ha fatto sapere nulla. Perché?"- si domandò il ragazzo, seriamente.

Il Nara aggrottò le sopracciglia, vagamente ansioso.

-"Non so... forse non ci hanno pensato."- rispose Shikamaru, facendo spallucce.

-"Avrebbero dovuto pensarci eccome. Mi sono raccomandato sia con Sakura che con Hinata."- protestò lo Hyuga, alzandosi in piedi.

-"Tsè, vatti a fidare delle donne..."- commentò fra sé e sé il chunin, sospirando.

-"Beh, torniamo a Suna. Se anche loro hanno finito la missione saranno già rientrati, così vedremo quanto sono affidabili queste donne..."- lanciò una frecciatina Temari.

Il Nara sbuffò, imprecando mentalmente e maledicendo il giorno in cui aveva deciso di andare a letto con quella donna.

 

z

 

Quando arrivarono a Suna, l'atmosfera nel palazzo del Kazekage era parecchio tesa, ma solo Neji, Shikamaru e Temari se ne resero conto. Gli altri erano così presi a far festa che non si erano accorti delle strane espressioni stampate sui volti dei loro compagni.

Sakura e Hinata parlavano con espressione crucciata con Gaara, che seriamente le stava ad ascoltare, mentre un alone di preoccupazione gli calava sul viso.

-"Ehi, Kiba, abbiamo vinto!!!"- gridò Naruto, dando una forte pacca sulla spalla al compagno dell'altro gruppo.

-"Già... già..."- annuì Kiba, poco convinto.

L'Uzumaki andò a festeggiare con Hinata e Sakura, abbracciandole entrambe in una volta sola, e il risultato fu un cazzotto da parte della Haruno e uno svenimento da parte della Hyuga. Toccò a Sakura raccoglierli da terra e metterli a sedere con la speranza di farli riprendere.

-"Ehi, ti va di andare a farci un giretto?"- domandò Kankuro, avvicinandosi a Tenten sornione.

-"Ehm, a dire il vero... sarei un po' stanca..."- cercò una scusa la ragazza, sentendosi minacciata dallo sguardo malizioso del jonin.

-"Dai, non fare la noiosa... stasera bisogna divertirsi!"- insistette Kankuro.

-"Sì Tenten, tira fuori il tuo spirito della gioventù!!!"- gli diede manforte Lee, che non si rendeva conto della situazione.

-"No, ecco io veramente..."- si allarmò la kunoichi, non sapendo più che scusa inventare.

-"Ha detto che non le va, ci sentite o no razza di esaltati?"- intervenne Neji, fulminando i due rompiscatole.

-"Ehi tu, sei la sua guardia del corpo?"- lo fulminò Kankuro, iniziando una guerra di sguardi con lui.

-"Come ti permetti, insolente?"- ricambiò lo Hyuga, partecipando alla sfida di minacce.

Mentre vedeva tutti far casino, Shikamaru liberò nuovamente le labbra in un sorriso sollevato: come al solito, era stato Neji a metterli in soggezione per nulla. Era lui il primo a non essere in pensiero, perché avrebbero dovuto esserlo loro? Tutto era andato bene, almeno per stavolta.

Ovviamente, Temari non aveva perso tempo e gli aveva già fatto cenno di seguirla in camera sua. La mente di Shikamaru vagava ora alla disperata ricerca di una scusa per non andarci: oltre ad essere stanco morto, non gli andava di sparire con la jonin mentre sapeva che c'erano tutti i suoi amici in giro, soprattutto se c'erano i suoi compagni di squadra. Ma ora che ci pensava, i suoi migliori amici non erano lì. Sia Choji che Ino erano nell'altro gruppo, ma non li vedeva da nessuna parte.

Neanche il tempo di cercarli con lo sguardo, che subito percepì la mano di qualcuno premergli con forza sulla spalla. Kiba gli si era avvicinato, con grande sorpresa sua e di Temari, sussurrandogli qualcosa all'orecchio.

-"Ino è ridotta male, ma veramente male. Prima di perdere conoscenza ha chiesto di te. Camera 202."- si limitò a dire l'Inuzuka con una chiarezza ed una velocità impressionanti.

Il ragazzo si allontanò, lasciando Shikamaru in un totale stato di confusione. Aveva sentito il sangue ghiacciarsi nelle vene. Era stato come un fulmine a ciel sereno e non era nemmeno sicuro di aver capito così bene.

Guardò Kiba allibito e l'amico gli indicò le scale del piano superiore con un cenno. La camera 202 era al piano superiore. Allora era vero: qualcosa era andato veramente storto.

Senza degnare Temari nemmeno di uno sguardo, il Nara si precipitò su per le scale, mentre un'ansia sempre maggiore gli cresceva nel cuore.

 

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Quando vide quel numero immenso di medic ninja davanti alla porta della camera 202, sentì il cuore perdere un battito, mentre un nodo gli stringeva la gola.

La prima cosa che pensò fu: "Non anche tu. Non puoi lasciarmi anche tu.".

Egoista, sempre il solita egoista. Lo ammetteva. Ma non era pronto per quello. Non aveva ancora contemplato l'idea di perderla, e sei mesi dopo la morte di Asuma... no, non era per niente il caso.

Ma magari erano solo paranoie inutili, magari Kiba era stato troppo melodrammatico, magari era solo uno scherzo... eppure non riusciva a muovere neppure un passo verso la camera 202. Se ne stava lì, inchiodato ad un metro di distanza, a fissare quella gente sconosciuta e dalle facce gravi entrare e uscire. Non ce la faceva. Non ci riusciva.

-"Shikamaru!"- lo richiamò una squillante voce femminile, facendolo voltare.

Sakura, Sai e Choji lo fissavano, pallidi e preoccupati.

-"Quando ti ho visto salire su di corsa, ho capito che qualcuno ti aveva raccontato... tutto."- commentò Sakura, con sguardo triste e occhi lucidi.

-"C-cos'è successo?"- chiese con voce stranamente tremante.

Sakura sbarrò gli occhi, colpita: non l'aveva mai visto così spaventato in vita sua.

Sia la Haruno che l'Akimichi abbassarono lo sguardo, esitanti e turbati, mentre Sai fece un passo avanti, fissando i suoi occhi di pece in quelli altrettanto scuri ma più umani di Shikamaru.

-"Uno scorpione del deserto. Non abbiamo potuto fare niente, l'ha punta all'improvviso. E' stata una sventura."- spiegò, freddo e atono.

-"Uno scorpione del deserto, eh?"- ripeté il Nara, mentre sentiva il corpo tremare dal nervoso e dall'irritazione.

Shikamaru strinse i pugni, abbassando il volto, cominciando a respirare a fondo e velocemente. Camminò avanti e indietro per qualche secondo, cercando di smaltire il nervoso, sbuffando e premendosi le dita contro le tempie.

Poi, senza preavviso, il ragazzo si avventò su Sai, prendendolo per il bavero e sbattendolo contro la parete: gli occhi sempre apatici di Shikamaru adesso bruciavano di ira, ira verso Sai.

-"Mi avevi promesso che l'avresti protetta!!!"- ringhiò il ragazzo col codino, furibondo.

-"Mi dispiace, ho fatto quello che ho potuto."- si scusò Sai, con volto impassibile.

-"Bastardo!!!"- sbottò il Nara, tirandogli un pugno in pieno volto.

-"Shikamaru!!!"- lo richiamarono all'unisono Sakura e Choji, allibiti.

Irritato come non mai, Shikamaru si allontanò, dirigendosi a grandi passi verso la camera 202. Adesso non voleva andare in nessun altro luogo all'infuori di quello.

 

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-"Come sta?"- chiese il ragazzo, fulminando con sguardo serio e impassibile una graziosa medic ninja chinata verso la biondina.

-"Beh, sembrerebbe bene... nel senso... lei adesso sta molto male, purtroppo il veleno di scorpione è molto doloroso da smaltire per l'organismo, però l'antidoto che le abbiamo somministrato dovrebbe far effetto nel giro di 24 ore... insomma, non è più in pericolo di vita."- spiegò la ragazza, intimorita da quello sguardo scontroso.

-"Capisco. E adesso?"- domandò Shikamaru, sedendosi sul bordo del letto.

-"E adesso bisogna lasciarla riposare."- rispose la ragazza, aprendo la porta.

-"D'accordo. Io resto qui con lei."- asserì il chunin, volgendo il suo volto verso il viso pallido e sofferente della compagna.

La medic ninja se la svignò, capendo che era il caso di lasciarli soli.

Shikamaru scostò immediatamente il volto da quello di Ino, fissando i suoi occhi al suolo: faceva male vederla sofferente, lei che era sempre felice e sorridente.

Ansioso, il ragazzo cominciò a torturarsi le dita, mentre il suo sguardo si spostava da un punto all'altro della camera vuota. Cercava di calmarsi, ma era inutile: sentiva il respiro ipnotico di Ino dietro di sé, veloce e irregolare, interrotto da qualche flebile ma intenso gemito di dolore.

Il chunin si alzò di scatto dal letto, cominciando a camminare avanti e indietro. Tutto in quella camera semivuota sembrava dargli sui nervi.

La temperatura nella stanza era piuttosto alta.

"Maledetto deserto" sbottò il Nara, abbassando le tende veneziane per cercare di oscurare quel sole che rendeva la temperatura insopportabile.

Vide l'ombra delle tendine calare sul corpo immobile della compagna, per proteggerla dal deserto che lei tanto odiava. E pensò. Pensò che forse l'ombra avrebbe dovuto proteggerla dal deserto prima che le facesse del male.

Venne subito richiamato da un gemito di dolore di Ino. Shikamaru le si avvicinò, accostando il proprio volto al suo: notò delle goccioline di sudore imperlarle il viso, contratto in una smorfia di dolore. Le labbra avevano perso il loro colorito roseo, diventando pallide e tristi. I capelli dorati le incorniciavano il volto, che sebbene sofferente rimaneva bellissimo.

Con naturalezza, Shikamaru lasciò scivolare due dita sulla fronte della ragazza, scostandole qualche ciuffo ribelle, per poi lasciarle scivolare lungo le guance pallide e morbide. Fermò la mano quando, seguendo i lineamenti perfetti del suo volto, il ragazzo ritrovò le sue dita sulle labbra di Ino. Le sfiorò delicatamente, mentre veniva scosso da un tremito lungo tutto il corpo.

Ino mugugnò ancora e il ragazzo, come ridestato di colpo dalla sua contemplazione, ritirò il braccio di scatto, avvampando in volto: cosa diavolo stava facendo?!

Si sedette nuovamente sul letto, dando le spalle alla Yamanaka, e si passò una mano sulla fronte: accidenti se faceva caldo, là dentro.

-"Maledetto deserto..."- borbottò fra sé e sé, contrariato.

Poi si perse. Nei suoi pensieri, nei suoi ricordi... nel passato. Realizzò di aver trascurato molto la compagna di squadra nell'ultimo periodo. Non ricordava nemmeno più quand'era stata l'ultima volta che erano stati da soli per più di cinque minuti. Si maledì per questo, si maledì tanto. E si maledì ancora di più quando la sentì gemere nuovamente per il dolore. Voltò leggermente lo sguardo verso di lei, scrutandola con la coda dell'occhio. No, non avrebbe mai dovuto lasciarla andare nell'altro gruppo senza di lui, affidandola alle cure di quell'automa di Sai. Aveva toppato in pieno. Doveva proteggerla da sé, solo così sarebbe stato sicuro per la sua incolumità.

Sospirò ancora, ripromettendosi di non abbandonarla più, di andare sempre in missione con lei; qualunque cosa fosse successa, sarebbero rimasti sempre insieme. Sempre.

-"Shika...?"- lo richiamò una vocina flebile e insicura da dietro le spalle.

-"Ehi, ciao Ino..."- la salutò Shikamaru, sorridendole con strana dolcezza.

-"...che è successo?"- gli chiese lei, aggrottando le sopracciglia, perplessa da quella reazione stranamente accondiscendente.

-"Ti ha punta uno scorpione."- le spiegò il Nara, fissando gli occhi lucidi e stanchi della compagna.

-"Ah, capisco. E morirò?"- domandò, con tono calmo.

-"No, non direi proprio."- rispose Shikamaru, serio.

-"E allora perché mi guardi così?"- protestò Ino, mostrando la sua perplessità.

-"Così come, scusa?"- ribatté lui, inarcando un sopracciglio, sorpreso.

-"Così... dolcemente?"- azzardò lei, esitante.

-"Eh sì... si vede che hai ancora la febbre, Yamanaka."- ghignò Shikamaru, cercando di ritrovare quella sua solita ironia.

-"Sarà... accidenti però, non riesco nemmeno a muovermi."- sbottò la ragazza, sbuffando.

-"Meglio, così stai un po' ferma. Devi sempre saltellare in giro, sei snervante a volte."- la sfotté lui, alzandosi in piedi e mettendosi le mani in tasca, avvicinandosi alla porta.

-"Uff... maledetto deserto..."- sbuffò Ino, nascondendo parte del volto sotto le coperte, ignorando le abituali provocazioni del compagno.

"Puoi ben dirlo" pensò fra sé e sé il Nara, aprendo lievemente la porta e lanciando una fugace occhiata di fuori, notando che Temari era appostata lì in compagnia di un po' troppa gente.

Sbuffò, richiudendo immediatamente la porta e voltandosi verso Ino. Strabuzzò gli occhi quando vide che la biondina stava cercando di alzarsi dal letto.

Per un momento, Ino sembrò farcela a drizzarsi in piedi, ma non fu nient'altro che una vana illusione: presto perse l'equilibrio e Shikamaru riuscì a prenderla solo per miracolo.

Ora, il Nara stringeva il corpo gracile e debole della compagna tra le sue forti braccia; certo, lo faceva spesso in battaglia, ma adesso era stranamente... diverso. Percepiva chiaramente il respiro caldo e veloce di Ino sul suo collo e su parte della guancia, mentre i capelli dorati si intrecciavano con le dita delle sue mani, serrate intorno alla sua esile vita.

Lentamente Ino sollevò il volto verso quello del compagno, avvampando incontrando i suoi occhi seri e apatici.

-"Sc-scusami... deve essere il caldo, mi fa girare la testa..."- si scusò la Yamanaka, non sapendo che altro dire.

-"Il caldo, eh? Non il veleno?"- borbottò Shikamaru, inarcando un sopracciglio, perplesso.

-"No, il caldo."- ripeté Ino, non riuscendo a staccare i propri occhi dai suoi, così seri e magnetici.

-"Già, il caldo."- ribadì lui, stringendo un po' di più la mano intorno alla vita della compagna, attirandola a sé.

-"M-maledetto deserto..."- sforzò un sorrisino nervoso la biondina, mentre l'imbarazzo cresceva secondo per secondo. Perché Shikamaru non la lasciava andare? -"A-adesso sto bene... puoi lasciarmi andare..."- lo invitò, arrossendo.

-"No."- rispose lui, senza pensarci.

"Bravo Shikamaru, sputtaniamoci così, tanto..." pensò dentro di sé, non riuscendo a staccare gli occhi di dosso dalla bellissima compagna.

Non capiva perché, ma sentirla così debole e inerme fra le sue braccia... gli dava una sensazione di potere mai provata prima di allora. Pensava che avrebbe potuto farle tutto quello che voleva, in quel momento... ma non riusciva a capire perché pensasse quelle cose. Da quando fantasticava sulla Yamanaka?

-"Perché no? Avanti Shika!"- lo pregò Ino, sempre più imbarazzata.

-"Boh, sarà il caldo. Maledetto deserto..."- fece spallucce il ragazzo, stringendo ancora di più l'abbraccio.

-"Ah... sì..."- rispose lei, abbassando il volto: accidenti, non aveva mai abbassato lo sguardo di fronte a Shikamaru! Che diavolo le passava per la testa? Ma soprattutto, perché non si divincolava da quell'abbraccio? Perché sentiva i neuroni friggersi uno ad uno ed il cuore battere a mille?

Finalmente Ino raccolse quel poco di amor proprio che le era rimasto e decise di riportare i suoi occhi su quelli di Shikamaru per intimargli di lasciarla andare, ma... la reazione non fu proprio quella prevista.

La biondina si ritrovò il viso del compagno a pochissimi centimetri dal suo, una distanza così insignificante da permettergli di sentire il suo respiro sulle labbra. E sentì che i suoi neuroni e il orgoglio erano andati a farsi friggere, per qualche assurda ragione.

Quando Shikamaru realizzò che la ragazza aveva appoggiato le sue morbide labbra contro le proprie, il chunin strabuzzò gli occhi, incredulo. Avrebbe voluto reagire, ma... era impossibile ragionare in quel momento, perché non aveva logica. Era anche impossibile controllare le sue labbra, che avevano cominciato a muoversi a ritmo della musica dettata da quelle della compagna.

-"...che fai...?"- ebbe la forza di sussurrare Shikamaru poco dopo, staccando lievemente le sue labbra da quelle di Ino.

-"...s-sarà... il veleno di scorpione..."- mormorò la Yamanaka, scambiandosi altri leggeri baci col ragazzo.

-"Ah, adesso è il veleno, eh?"- ghignò il Nara, appoggiando la sua fronte contro quella di Ino per poterla fissare meglio negli occhi, accarezzandole lievemente guance e mento.

-"Già, il veleno... maledetto deserto..."- sorrise la biondina, imbarazzata come non mai.

-"...maledetto deserto..."- rise lievemente Shikamaru, per poi ricominciare a baciare avidamente le labbra della ragazza.

 

 

 

 

 

A tutte le mie

AdoVate MoscheH BiancheH

E ai pazzi momenti vissuti insieme fino ad oggi.

Vi voglio un sacco di bene.

Insieme verso l’infinito e oltre!

 

 

 

Okay, non è sicuramente una delle mie migliori shot, anzi direi che è abominevole, ma avevo una gran voglia di ShikaIno in questi giorni. Se non scrivevo qualcosa avrei anche potuto impazzire. U.U

Dedicato specialmente alle mie pazze pazze pazze Mimi18 e Hilly89 e al nostro assurdo progetto di conquista del mondo. Vi voglio bene, imbianchine mie.

 

Un bacio

Sakurina

 

 

 

 

  
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