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Autore: imnoangel    11/04/2014    1 recensioni
In cui la Grazia di Castiel non è stata recuperata e lui è umano.
{ Destiel }
Genere: Angst, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Il profumo di caffè avvolgeva il salotto di casa Winchester.
Castiel era seduto sul divano di pelle rossa, sorseggiando un cappuccino da una tazza verdina.
Da giorni era stanco.  Ma la sua era una stanchezza diversa dalle altre.
La sua, era una stanchezza serena.
Erano ormai passati 7 anni dal suo primo incontro con Dean ma lui ricordava ogni singola parola che c’era stata quella sera tra lui e il giovane cacciatore, in quella  catapecchia di legno tappezzata di simboli antidemoniaci.
Ricordava perfettamente la prima volta che aveva sentito la voce di Dean e il primo, preciso istante in cui  aveva incontrato i suoi occhi verdi.
«Chi sei?» gli aveva chiesto con un’espressione interrogativa e spaventata.
E Castiel, da parte sua, aveva risposto nel modo più semplice e banale « Sono Castiel».
Poi aveva visto per la prima volta lo sguardo annoiato di Dean. Aveva rivolto i suoi bellissimi occhi verdi al cielo e aveva sospirato. In quel preciso momento, Castiel capì il compito che gli era stato affidato; capì il motivo per il quale era stato buttato sulla Terra gratuitamente e soltanto con una frase incomprensibile nella mente : « Trova Dean Winchester e digli che abbiamo del lavoro per lui» gli avevano detto, dopodiché gli era stato assegnato un tramite.
Castiel doveva, a qualsiasi prezzo, proteggere quel giovane ragazzo del Kansas.
 
Ma ormai quei tempi erano passati ed erano accadute tante cose in quei 7 anni.
 
Una volta, quando tutto sembrava finalmente stare per  volgersi al termine, Castiel trovò a chiedersi come sarebbe stata la sua vita una volta finito tutto. Gli sarebbe stata ridata la sua Grazia? Sarebbe stato richiamato in paradiso? Sarebbe stato separato dai Winchester?
Di certo non si aspettava questo.
Ritornò con la mente ad un anno prima e a tutto quello che era accaduto. Finalmente, dopo tutti questi anni, i Winchester ce l’avevano fatta e, questa volta, definitivamente. Avevano, una volta e per sempre, chiuso i cancelli del paranormale e lasciato dietro di loro una scia di vittime, sangue, violenze e dolore.
Ora Castiel viveva con Dean in una casetta con gli esterni dipinti di azzurro, vicino ad un lago. Sam abitava con loro in una zona più privata della casa. Lui e Dean avevano ricominciato a sorridere come quand’avevano iniziato quest’avventura. Ogni volta che litigavano, Dean finiva con l’urlare «Puttana!»; Sam lo fissava per un po’ e sorrideva,  poi controbatteva con «Fesso!» ed entrambi iniziavano a ridere fino alle lacrime, sotto lo sguardo divertito di Castiel.
Sammy aveva ripreso i suoi studi di Giurisprudenza e stava superando brillantemente tutti gli esami. Nel giro di pochi mesi, avrebbe anche potuto laurearsi. Ogni tanto gli capitava di uscire con una ragazza dai capelli rossi di nome Mary. Ogni volta che parlava di lei con suo fratello e con Castiel, diceva «Strana la vita», poi sorrideva.
I suoi capelli continuavano a crescere e lui non aveva alcuna intenzione di accorciarli.
Dean non era mai stato così felice. Era fierissimo del suo fratellino, e ogni volta che parlava di lui, un largo sorriso gli illuminava il volto e i suoi occhi si riempivano di orgoglio e, difficile da pensare quando si parla di un Winchester, di speranza.
 Certo, teneva sempre dell’acqua santa e un pugnale d’argento sotto al suo letto, ma adesso era in pace con se stesso. Aveva, finalmente, finito di tormentarsi e di morire internamente ogni giorno per i sensi di colpa. Poi, cosa ancor più interessante, il suo letto adesso era condiviso con Castiel.
No, non c’era niente di ufficiale tra loro due, ma ci stavano lavorando e le cose non potevano andare meglio. Castiel si sentiva bene con lui e Dean, da quando aveva iniziato a guardarlo con occhi diversi,  aveva smesso di odiarsi.
Sam, ovviamente, approvava tutto ciò che poteva far bene a suo fratello maggiore, per cui approvava la sua relazione con Castiel.
 
Castiel sorrise e tornò alla realtà sentendo le voci dei Led Zeppelin riempire il salotto. Dean scivolò sul divano e gli cinse le spalle con un braccio.
Si fissarono per un po’ negli occhi, dopodiché Dean posò la tazza di Castiel su un tavolino di legno.
Si avvicinò di più a lui, continuando a fissare i suoi occhi blu, e poi finalmente le loro labbra si incontrarono in un bacio lento, coordinato, caldo.
 
 
 
Poi, Castiel Novak, giovane venticinquenne del Colorado, si svegliò ansimando in un letto d’ospedale.
  
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