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Autore: Lachiaretta    12/04/2014    5 recensioni
AVVISO AI LETTORI. La storia inizia circa un anno dopo la fine di “How I meet Josh Hutcherson. Consiglio quindi chi non l’avesse letta di vederla velocemente. (Tranquilli è molto breve).
Chiara e Josh ormai sono praticamente una coppia, ma la vita insieme non è facile. Loro credevano che il problema più grande fosse la distanza. Venezia Los Angeles non sono proprio a due passi. Ma quando questa difficoltà verrà superata scopriranno altre insidie a minare il loro amore.
Nuove amicizie, gelosie e tradimenti. Questo e molto altro.
Seguitemi.
DAL CAPITOLO 9: Dentro di me però è altro quello che vorrei dirgli. Due parole mi frullano nella testa. Due parole che però rimangono solo nella mia testa. TI AMO.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'ME & JOSH'
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So che è un po' presto per pubblicare già un nuovo capitolo ma stanotte proprio non riusciva a dormire e ho iniziato a scrivere. Ringraziate quindi la mia insonnia!!!! è anche più lungo del solito ma mi piaceva così e non volevo tagliarlo. Quindi buona lettura e se volete lasciatemi una recensione.




15 Agosto, ore 16:30. Mi sto preparando per la festa di compleanno di Jennifer Lawrence. Non potete immaginare la mia ansia.
 
GIORNO 6: LA FESTA.
 
Sento bussare per la quarta volta alla porta del bagno. “Sei pronta?” “Josh ti ho detto che mi manca poco!” “Ma avevi detto che ti mancava poco anche mezz’ora fa!” Lo sapevo che dovevo andare a prepararmi a casa mia. Per gli uomini è tutto facile. Un paio di pantaloni, una camicia e una giacca. E come tocco finale si scompigliano i capelli. Noi invece dobbiamo affrontare trucco, parrucco, la scelta dell’abito e chi più ne ha più ne metta. “Lasciami entrare almeno che magari posso darti una mano” Josh sembra quasi esasperato. In effetti saranno un paio d’ore che sono chiusa qui dentro. Sfumo ancora leggermente l’ombretto marrone scuro sulle palpebre, sistemo il rossetto rosso e passo ancora un po’ di lacca sulla cofana in cima alla testa. - Basta, meglio di così non so fare. - Penso tra me e me, infilo i tacchi altissimi ed apro la porta del bagno. “Eccomi eccomi. Sono pronta.”
Josh rimane per un istante a guardarmi con gli occhi sbarrati e non capisco se sia un bene o un male. “Come sto?” Gli domando timidamente iniziando a girare lentamente su me stessa per fargli vedere il mio abito. “Sei veramente belliss…” Si blocca appena gli do le spalle. “ECCESSIVA.” Indosso un abito color crema senza maniche lungo quasi fino a metà coscia. Morbido fino alla vita, tranne che sul seno su cui si stringe leggermente, fasciante sui fianchi e aperto sulla schiena dal bordo del reggiseno fino al sedere.
Torno a guardarlo in faccia e gli domando preoccupata “Non ti piace? Posso cambiarmi se preferisci.” Lui mi sta ancora fissando, adesso però mi sta sorridendo. “No. Sarebbe un peccato farti cambiare. Sei veramente bellissima con quest’abito.” Poi sospira profondamente “E tremendamente sexy. Mi toccherà non perderti di vista un attimo per tutta la serata.” Mi viene incontro e mi lascia un candido bacio sulla punta del naso, probabilmente per non rovinarmi il rossetto. “Meglio. Josh per favore non lasciarmi un attimo da sola stasera. Sarò un pesce fuor d’acqua.”   “Sarai perfetta.” Mi corregge lui “Andiamo?” Annuisco con il capo e ci avviamo all’ascensore. Prima di salire Josh però si blocca. “Dimenticavo, ho una cosa per te.” E tira fuori dalla tasca della giacca un piccolo pacchettino “Josh non dovevi. Cos’è?” “Apri.” Inizio a scartare la graziosa scatolina. Cosa sarà mai? Un paio di orecchini? Un bracciale? Una collana no, il pacchettino è troppo piccolo. UN ANELLO??? Vi lascio solo immaginare la mia faccia quando lo apro e ci trovo dentro una piccola chiave. Non riesco a capire cosa fosse finchè lui non mi mostra la sua. È la chiave dell’ascensore. “So che non vuoi vivere qui, ma così sarà come se fosse anche casa tua e potrai venire ogni volta che vorrai.” È un gesto così carino da parte sua che quasi mi viene da piangere. Gli stringo le braccia al collo evitando di baciarlo per non lasciargli macchie di rossetto. “Grazie. è bellissima.” Josh si passa la mano tra i capelli visibilmente imbarazzato. “Andiamo adesso?” “Certo.” Entro per prima in ascensore e testo immediatamente la mia nuova chiave.
Ore 18. Siamo in coda davanti ad un lussuosissimo ingresso di un hotel che non conosco. A quanto pare la festa di Jennifer si terrà sul tetto. Davanti a noi ci sono almeno altre quattro limousine da cui uno alla volta escono i vip invitati alla festa. Attorno all’ingresso transennato  centinaia di fotografi in fermento per catturare ogni personaggio famoso invitato alla festa. “Tranquilla, dentro non ci saranno fotografi.” Mi tranquillizza Josh cogliendo la mia espressione. Ma più ci avviciniamo più la mia ansia cresce. Fred scende dalla macchina e apre lo sportello destro. Josh è il primo a scendere dall’auto. Sfoggia uno dei suoi più smaglianti sorrisi e saluta con la mano. Sento il rumore di migliaia di scatti delle macchine fotografiche e le urla dei fotografi che lo chiamano per farlo voltare e catturare il suo bellissimo viso. Io rimango invece completamente paralizzata sul sedile. Josh vedendo che non sono ancora scesa si volta verso di me e mi allunga la mano. “Ci sono io” Mi sussurra dolcemente. Completamente nel panico e con le gambe molli cerco di alzarmi dal mio sedile. Tutto è stato stranissimo. Il vociare dei reporter cessa nell’istante in cui il mio piede si poggia sul tappeto d’ingresso. Afferro saldamente la mano di Josh mimando con la bocca –Non mi lasciare! (credo sia più una minaccia che una richiesta)– ed esco fuori dall’auto. Tutti rimangono interdetti per qualche istante e sembrano studiarmi. Dopo un paio di secondi vedo tutti i flash esplodere contemporaneamente. C’è talmente tanta luce che sembra sia tornato giorno. Cerco di sorridere come fa Josh e salutare leggermente con la mano. È tutto così strano e pazzesco. “Josh, Josh. Chi è la tua accompagnatrice?” urla una fotografa alla nostra destra. Josh le sorride “Chiara Renaldi. La mia fidanzata!” Decreta orgoglioso. Dalla folle si alza un fragoroso brusio. Tutti sembrano concentrati su di me. Josh mi poggia una mano sulla spalla e mi guida verso l’ingresso. Ci stanno ancora fotografando. Una parte di me in questo momento è pentita per la nudità della mia schiena che domani sarà sicuramente su qualche giornale.
“Ma è sempre così? Come fai a reggere?” Gli domando appena superiamo il portone di ingresso. “Ma.. in verità io ci sono abituato. Ma oggi è stato peggio del solito.” Lo guardo stupita non capendo cosa voglia dire. “Peggio?” Lui si passa una mano tra i capelli. “Si, peggio.  Perché ci sei tu. Non ti conosce nessuno, se non per qualche foto sul web. Ti sei sicuramente conquistata qualche copertina. E credo che non si aspettassero di vedermi arrivare in compagnia. Soprattutto stasera.” Le sue ultime parole mi distraggono dall’idea di finire sulla copertina di qualche giornale magari con qualche strana smorfia “Perché stasera?” Lui è chiaramente nervoso “Sai non te l’ho detto prima perché avevo paura non volessi venire. Jen non è mai molto contenta delle nostre accompagnatrici. Mie e di Liam intendo. Con Vanessa ha appena scambiato due parole e si è limitata ad ignorarla. Il peggio l’ha riservato per Miley. Ha rilasciato qualche commento poco gradito su di lei durante un’intervista. Tu però non preoccuparti.” Preoccuparmi?? La mia ansia si è appena trasformata in panico. Vorrei scappare urlando. “Se mi lasci da sola un secondo ti uccido.” Gli sibilo. Lui ride leggermente e mi guida verso l’ascensore.
Il tetto è completamente illuminato da candele e lanterne. Camerieri in livrea girano tra gli invitati con vassoi pieni di tartine e bicchieri. Josh afferra immediatamente due bicchieri di Champagne e me ne porge uno. Siamo tra i primi ad essere arrivati. Ci corre subito incontro una ragazza alta e magra che saluta calorosamente Josh e si presenta a me stringendomi la mano. Non capisco immediatamente il suo nome e non credo di riconoscerla. Scambiano qualche parola e lei si allontana con la stessa velocità con cui è arrivata. Solo dopo qualche minuto riesco a ricordarmi di lei “Johanna!” Josh mi guarda stranito “è l’attrice che interpreta Johanna Mason!” “Jena” “Ma è bionda?” “Ah già. La settimana prossima ci tingeranno di nuovo i capelli. Lei tornerà mora e io biondo!” Mi dice accarezzandosi di nuovo nervosamente i capelli castano scuro. “Beh a me piaci biondo. Mi sembra di stare con Peeta Mellark!” A queste parole scoppiamo entrambi a ridere. Facciamo un giro e Josh mi presenta un sacco di attori che adoro. Blake Lively e Chace Crawford di Gossip Girl, Selena Gomez, Jessica Lowndes, Micheal Trevino e Candice Accola, Bradley Cooper, Zac Efron e tanti tanti tantissimi altri nomi. Ovviamenti sono presenti anche gli altri attori di Hunger Games. Oltre Jena Malone, ci sono anche Elisabeth Banks, Stanley Tucci, Sam Claflin, Woody Harrelson e il grandissimo Lenny Kravitz. Mi sembra di vivere un sogno. Tutti sono così belli, ben vestiti e cordiali con me. Blake Lively mi ha anche sorriso teneramente quanto trovandomela improvvisamente davanti ho detto “Oh my God, Serena!!”. Mi è sempre piaciuta. Devo però ammettere che l’attuale colore rossiccio non le dona moltissimo. Spero sia solo un’esigenza da copione e che torni al più presto bionda.
Dopo un paio d’ore stiamo conversando allegramente con Sam Claflin e sua neo moglie Laura quando sento la sua voce dietro di noi. “Josh, Sam. Che gioia. Siete venuti.” Mi volto verso di lei e rimango estasiata dalla sua bellezza. I capelli corti e biondi tirati all’indietro, indosso un abito blu lungo con dei dettagli dorati. Una regina. Mi è sempre piaciuta Jennifer Lawrence, da quando avevo visto il film Un gelido inverno. Quando poi ha interpretato il ruolo di Katniss Everdeen ho iniziato ad adorarla. Abbraccia i due ragazzi e saluta appena Laura che in tempo record si dilegua con il marito. Evidentemente non deve andarle a genio. Che ANSIA. Lei si volta verso di me e mi scruta dalla testa ai piedi. Io non so se posso parlare o se devo aspettare che sia lei a rivolgermi per prima la parola (neanche fosse la Regina Maria Antonietta). Fortunatamente interviene Josh “Jennifer posso presentarti Chiara, la mia fidanzata.” Lei mi guarda con uno strano sorriso “La moretta italiana.” Devono aver parlato di me perché sui giornali non è mai stato detto che ero italiana. “Eh già.. molto piacere. Tanti auguri e..” non so più cosa dire “è una festa bellissima” cerco di concludere e credo di essere diventata rossa per l’imbarazzo. Lei mi scruta ancora e con leggerezza mi risponde “Grazie.” Poi vedo che inizia a fissare il mio abito. Mi maledico mentalmente per non aver messo qualcosa di meno provocante. Penso che mi stia per dire qualcosa di sgradevole ma lei con la stessa indifferenza di prima mi chiede qual è il mio stilista. “In realtà ce l’hai di fronte.” Rispondo lasciando sia lei che Josh con la bocca aperta. “Fai la stilista?” Mi chiede mentre un incredulo Josh riesce a dire solo un “Sul serio?” Decido di rispondere a lei per non mancarle di rispetto. “No, non sono una stilista. Mi piace disegnare abiti però.” “E sei a Los Angeles per diventarlo quindi.” “No, no. Per me è solo un hobby. Questo era piaciuto molto ad una mia amica sarta che ha deciso di cucirmelo su misura.” “Ah. E cosa fai quindi? Nella vita intendo?” “Oh io lavoro per una holding europea che si occupa di ristrutturazioni.” “Lavori? È amministratrice delegata della nuova sede di Los Angeles.” Precisa Josh. “Beh inizierò lunedì quindi ancora non lo sono.” “Ma se la società è europea cosa fai qui?” Domanda lei. “Inizialmente mi occupavo solo delle società italiane con sede in Nord America, poi hanno cominciato a chiedere la nostra assistenza anche altre società americane. In fondo non ci sono molte società che si occupano di tale ambito e noi siamo considerati i migliori. Quindi visto il numero sempre più elevato di richieste è stato deciso di aprire una sede direttamente qui.” Bevo un sorso del mio vino e mi rendo conto che sono finita a parlare troppo del mio lavoro. Cerco di sdrammatizzare “E quindi eccomi qui.” “Devi essere brava se hanno scelto te.” Le faccio un sorriso non volendo rispondere  a quella che sembrava più un’affermazione che una domanda per non sembrare superba. Lei però sembra molto interessata a me. “Dunque ti intendi di economia?” “In realtà poco. Però visto il mio attuale ruolo credo sia meglio aggiornarmi. Mi sono iscritta alla California University e frequenterò qualche corso.” Josh mi sta fissando stupito. Mi ero dimenticata di dirglielo. “Fai bene. Con una laurea il tuo ruolo si rafforzerà di sicuro.” “Veramente ne ho già una.” Le rispondo sperando che non pensi che mi sto vantando. “In giurisprudenza.” “Ah però. Ma sei giovanissima.” Esclama “Oh non così tanto. A dicembre sono 31.” Tutti rimangono sempre shoccati quando scoprono la mia età. Sarà che dimostro molti meno anni. In effetti io e Jennifer sembriamo quasi coetanee ma in realtà ho ben sette anni più di lei. “Non l’avrei mai detto. Quindi è nove anni più grande di te.” Dice rivolgendo però a Josh. “Ti piacciono mature?” si lascia scappare. Vedo che Josh vorrebbe rispondere qualcosa per quella che potrebbe quasi essere un’offesa ma io riesco a parlare prima che lui possa aprire bocca. “Beh se preferisci puoi chiamarmi Mrs Robinson allora.” Le dico ricordando come la protagonista di Cinquanta Sfumature chiamava l’ex amante cinquantenne di Christian Grey. “Anche se non credo di essere poi così vecchia”. Lei scoppia a ridere sonoramente alla mia battuta. “Complimenti Hutcherson. Bellissima, intelligente e con la risposta pronta. Finalmente qualcuno che trova una donna che vale. Non lasciartela sfuggire.” Poi si gira ancora verso di me “Beh è stato un vero piacere conoscerti, ora scusami ma devo salutare anche gli altri ospiti.”Mi rendo conto che in effetti è da quasi un’ora che sta parlando con me. Mentre si allontana si gira nuovamente verso di me. “E complimenti ancora per il vestito. È veramente meraviglioso. Mi piacerebbe vedere qualche tuo disegno ogni tanto.” “Certamente. Quando vuoi.” Le rispondo sorridendole “Ah e visto che settimana prossima iniziamo le riprese vieni a salutarmi sul set. Magari ci prendiamo un caffè insieme o meglio pranziamo.” “Con molto piacere.”
Sia io che Josh restiamo immobili a guardare Jennifer avvicinarsi ad altri ospiti e dialogare con loro. Era stato così surreale e dal silenzio di Josh capisco che nemmeno lui si aspettava un così caloroso benvenuto.
Improvvisamente un braccio si poggia pesantemente sulle spalle facendomi sussultare.“Devi essere davvero speciale se sei sopravvissuta all’uragano Lawrence.” Vorrei girarmi per capire chi è ma la voce maschile era talmente vicina al mio orecchio che ho paura a fare qualsiasi movimento. Poi lo sconosciuto saluta Josh con un semplice “Hutcherson”. Capisco di chi si tratta quando lui lo saluta a sua volta con tono non proprio felice. “Sei arrivato, Liam.” Deve trattarsi di Liam Hemsworth alias Gale. “Ti avevo dato per spacciata appena ho visto questa fantastica scollatura.” Mi dice ancora all’orecchio facendo scendere il braccio dalla mia spalla e seguendo delicatamente con l’indice la mia spina dorsale fino al bordo inferiore del vestito facendomi venire la pelle d’oca e un fremito. Da come Josh stringe i pugni capisco che non gli fa piacere e mi allontano leggermente. “Piacere Liam.” “Chiara.” Gli dico allungando la mano per presentarmi. Lui l’afferra e mi tira a sé baciandomi entrambe le guance. “Non fate così voi italiani?” “Già” Rispondo imbarazzata. Fortunatamente tornano accanto a noi Sam e Laura e la tensione sembra allentarsi. In realtà Liam continua a farmi qualche battuta ogni tanto ma credo che si stia solo divertendo avendo notato quanto danno fastidio a Josh.
Un’ora più tardi aspettiamo Fred che ci venga a riprendere. “Ti sei divertita ?” “Molto. Sono stati tutti gentilissimi e direi che con Jennifer è andata piuttosto bene.” “Piuttosto? Decisamente bene. Anche se all’inizio ammetto di aver avuto un po’ di timore.” “Anch’io” ammetto sorridendogli.  “L’hai conquistata. E non solo lei.” Mi dice con tono strano. Capisco subito a cosa si sta riferendo. “Guarda che credo che Liam volesse solo prenderti in giro.” “Non credo. E non mi riferivo solo a lui.” Lo afferro e lo bacio per non permettergli di dire altre fesserie. “Andiamo a casa?” “Si. Non vedo l’ora di toglierti questo vestito!” Mi dice ridendo e accarezzandomi la schiena, tanto da farmi venire un altro fremito che lo soddisfa di più di quello che ho avuto prima a causa di Liam.  
    



 
   
 
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