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Autore: telesette    12/04/2014    1 recensioni
Al povero Dick mancava quasi il fiato per respirare.
Non aveva mai visto Barbara sotto una luce così sexy, eccetto che nei suoi sogni e nelle sue fantasie più sfrenate, e la realtà era ancora più sconvolgente dell'immaginazione...
Genere: Demenziale, Generale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barbara Gordon, Dick Grayson
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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A Dany, con affetto...
Buon compleanno!

Babs - rossa di fuoco
( immagini tratte da internet )

 

- Lo sai che giorno è oggi, Dick? - domandò Barbara maliziosa, non appena l'altro rispose al telefono.
- Ehm... Aspetta, Babs, fammi pensare...
- Te ne sei dimenticato, vero?
- No, macché, lo so benissimo... dunque, sì certo, ce l'ho sulla punta della lingua...

Barbara sospirò rassegnata.

- Rilassati, "Mr. Memoria-di-Ferro", è solo il mio compleanno!

Dick sentì come una doccia fredda giù per la schiena.
Se Barbara gli avesse risposto infuriata, certo non avrebbe potuto farlo sentire peggio.

- Ti prego, scusami - gemette il giovane, sinceramente mortificato. - Ho avuto così tanto da fare che...
- Sì, tranquillo, conosco bene l'antìfona - tagliò corto lei con noncuranza. - Anche papà tende a dimenticarselo, quando è immerso dietro al lavoro, cioé praticamente sempre... Comunque non volevo rimproverarti, bensì chiederti se puoi venire a cena da me questa sera!
- Veramente, non lo so: Bruce ha avuto una soffiata, circa una banda di narcotrafficanti che devono effettuare uno scambio stanotte, e non so se...
- D'accordo, allora, facciamo alle sette!
- No, aspetta, ti ho appena spiegato che...
- Sei un tesoro, Dick, anche se un po' distratto a volte - fece Barbara, soffiandogli un bacio nel ricevitore. - Ti lascio la finestra aperta, véstiti pure comodo... è una cena, non un party di Gala, okay?
- Ma... Ma veramente, io non...

Solo più tardi, Dick si rese conto che Barbara aveva inteso incastrarlo.
Nella sua ingenuità, il Ragazzo Meraviglia si ritrovava ora "costretto" ad onorare sia il suo dovere di vigilante notturno che la promessa strappatagli dalla sua dolce Babs.
Non poteva certo deluderla, se non rischiando che lei gli togliesse addirittura il saluto.
Subito il poverino si grattò la fronte: l'incontro con i trafficanti era fissato per le otto in punto, mentre la cena con Babs era alle sette; aveva a malapena il tempo di presentarsi all'appartamento della fidanzata con indosso già il costume di Robin, fare una toccata-e-fuga senza neppure il tempo di digerire, e poi volteggiare attraverso i tetti di Gotham con il cibo ancora sullo stomaco...

- Guarda cosa mi tocca fare - mormorò nel mettere su la maschera e l'uniforme. - Perché mai le donne sembrano non voler intendere ragioni, certe volte?
- Benvenuto nell'universo femminile, Dick - sorrise Bruce con una smorfia. - E' meglio che ti ci abitui, dammi retta!
- Ah, parli bene tu - soffiò l'altro con disprezzo. - Cascano tutte ai tuoi piedi, signor Scapolo d'Oro!

Ciò detto, Robin affondò il pedale del gas e sfrecciò fuori della Bat-Caverna a bordo della sua Redbird truccata da 2000 cavalli.
Quella notte, come al solito, le strade di Gotham erano piene di traffico.
Anche spostandosi in moto, era impossibile destreggiarsi agilmente, in oltre nove colonne di automobili che faticavano a districarsi per guadagnare pochi centimetri alla volta.
Dal momento che l'orologio correva, Robin si vide costretto a parcheggiare la moto in un vicolo e a spiccare il volo sui tetti con l'ausilio del solito bat-arpione.
Alle sette in punto, atterrando giusto davanti alla finestra che dava sulla camera da letto di Barbara, Dick si accucciò piano sul davanzale e bussò timidamente un paio di leggeri colpetti contro il vetro.

- Si può, è permesso? - domandò.
- Prego, accomodati - rispose la voce di Barbara dall'interno.

Come il giovane mise la testa nella stanza, per poco non gli venne un infarto.
Babs era infatti semisdraiata sul letto, con indosso nient'altro che una bianca camicia leggera... oltretutto quasi completamente aperta sul davanti.
I lunghi capelli sciolti, rossi e sparpagliati lungo la scollatura del decolleté come tante lingue di fuoco, sembrava quasi l'immagine incarnata del Peccato Originale.
Al povero Dick mancava quasi il fiato per respirare.
Non aveva mai visto Barbara sotto una luce così sexy, eccetto che nei suoi sogni e nelle sue fantasie più sfrenate, e la realtà era ancora più sconvolgente dell'immaginazione.

- Ba... Babs - esalò a fatica. - Non... Non avevi detto che dovevamo cenare?
- Infatti - sentenziò lei, alzandosi e venendogli incontro con fare più che seducente. - Solo che io ho un'altra fame!
- Ma... Ma non hai freddo, vestita così ?!?
- Oh sì, tantissimo - rispose. - Che ne dici di riscaldarmi un pochino... Dick?

Barbara soffiò l'ultima parola, quasi mordicchiandogli il lobo dell'orecchio sinistro, allorché l'altro si sentì avvampare come se gli avessero appena sparato contro un getto di fuoco incandescente.

- E' il mio compleanno - puntualizzò Babs, carezzàndogli il petto con la mano morbida e vellutata. - Devi farmi un regalo, Dick Grayson, e sono sicura che non ti dispiacerà affatto farmi contenta... non ho ragione?
- NOOOOOOOOOOOOOOO - urlò il Ragazzo Meraviglia sconvolto. - Fermate la fanfiction, voglio uscireee! 

FINE

   
 
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