Nelle notti sogno con dolore i loro volti. Mi raggiungono nel silenzio della notte; gridando il loro male, il loro rancore.
Ed io non posso far altro che chiedere perdono.
La mia più grande colpa è quella d'esser nato. La mia nascita li ha condannati, uccisi.
"Mamma, papà"
Le mie lacrime son nere di rancore, verso colui che mi ha condannato alla solitudine. 
l'uomo che per follia ha dato fine alla mia gioia di bambino, alla mia innocenza.
VOLDEMORT
Tu mi renderai assassino, con il tuo egoismo mi costringi a strappare l'ultimo filo che mi lega alla vita. La mia umanità.
L'hai mai conosciuta Tom? 
No, non hai potuto. Tu stesso hai sofferto per questo. Abbanonato alla crudelta della vita, l'hai affrontata con gli unici mezzi che conoscevi: rabbia e sofferenza.
La gelida maschera di apatica indifferenza ti ha corrotto il cuore.
Ma quand'è avvenuto tutto questo?
Un'idea folle mi sta crescendo nel cuore.
Puoi essere salvato? La tua umanita latente può essere ritrovata? 
Ho bisogno di scoprirlo, di crederci.
                                                         
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Studio del preside.
Silente mi osserva assorto, cerca convinzione.
Ed io nascondo la mia fragilità dietro una maschera di compostezza.
"Lasciatemi provare, fatemi scoprire cosa si nasconde in Tom O. Riddel"
Silente osserva la mia determinazione, il suo sguardo risuona nel mio corpo.
"va bene! Se hai bisogno di inconttrarlo ti permetto di prendere la giratempo.  Conduci la tua ricerca fino in fondo, ma non perderti!"
il suo sguardo è commosso mentre mi da la giratempo.
Ed io vorrei urlare.
Corro alla torre grifondoro e mi preparo, la partenza è prossima. 
Devo salutare o lasciare tutto al caso e pensarci al mio ritorno? il peso dei saluti adesso mi sarebbe troppo penoso. Quando tornero li renderò partecipi, adesso voglio viaggiare con il cuore leggero e dedicarmi anima e corpo a questa follia.
Aspetto la notte, che in questo periodo è la mia migliore amica.
Il dormitorio è silenzioso, osservo i miei compagni, Ron il mio migliore amico, Neville, Dean. Mi vien da ridere, quasi mi commuovo nell'osservarli così sereni, fiduciosi.
"Addio amici miei, vi rivedrò presto!"
Prendo la giratempo ed imposto:  Hogwarts, nel 1943.