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Autore: Luly1961    12/04/2014    2 recensioni
e quando la vita ti ha voltato le spalle è perchè probabilmente c'è qualcosa di più grande per cui lottare!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Bondage | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ciao gente della fanfiction, in seguito alle recensioni ricevute ho pensato di apportare qualche modifica al mio capitolo. Scriverò anche il secondo capitolo. Scusate la mia lentezza ma ho bisogno di svegliarmi ispirata per scrivere! abbraccio le mie recensioste per i consigli preziosi! buona lettura cuccioliiii ---Luly
Harry era molto stanco. Quella era la notte peggiore della sua vita. I pensieri si affollavano e lo tormentavano. Sapeva che da lì a poco, Hermione non sarebbe sopravvissuta. Lei giaceva lì, in quel letto, in quel maledetto ospedale babbano, in attesa che qualche medico staccasse la spina che la teneva viva. Hermione aveva sul volto un ghigno quasi compiaciuto. Harry pensò: "cavolo quant'è bella!". Prese la mano dell'amico che piangeva in silenzio e cominciò a piangere. 
Dopo aver combattuto con Voldemort il Trio, si era sfaldato perchè Hermione aveva capito di essere innamorata di Harry e Ronald non sopportando una delusione così grande dopo aver concluso gli studi aveva deciso di partire con il fratello Bill e la moglie Fleur per diventare un medico senza frontiere. Due anni dopo Hermione aveva avvertito un dolore al braccio fortissimo ed era svenuta, andarono all'ospedale dove le diagnosticarono un tumore al sangue inguaribile e duraturo. Hermione con l'aiuto e il sostegno di Harry decise di voler lottare con questa bestia, e, chiese aiuto a Ron, che amandola ancora, decise di curarla.
Tutto questo non era bastato. Il momento della morte di Hermione era arrivato. La notte apparve in sonno ad Harry e gli disse che lo avrebbe amato per sempre ma lui doveva cominciare ad amare un'altra persona; lei sarebbe morta di lì a poco. 
Tre giorni dopo vennero celebrati i funerali ai quali si presentò tutta la scuola, l'Ordine della Fenice, tutti gli amici babbani di Hermione. A condurre la celebrazione ci pensò Arthur Wesley in quanto fosse ormai diventato Ministo della Magia. Ronald scrisse una lettera che lesse davanti all'intera platea: parlava di Hermione di come si parla di una creatura stupenda e chiunque ascoltava comprese che l'amore che provava Ronald era un'amore forte, immenso addirittura più grande di quello di Harry. Harry tornò a casa e cominciò a bere: bere fino a vomitare. Ad un certo punto qualcuno suonò al campanello. Era Ron. Lo aiutò ad alzarsi e gli diede una tavoletta di cioccolata e quando Harry si sentì meglio, Ron gli parlò.
"Ciao Harry, lo so, sono un grande bastardo. Io ho amato Hermione più della mia stessa vita ma da quando la nostra amicizia è finita solo il curare le persone mi da sollievo e adesso che ho lasciato morire la donne della mia vita ho capito che neanche il medico so fare. Harry mi manchi. Sei il mio migliore amico, da quando ti ho chiesto se quella che hai sulla fronte fosse la cicatrice di TuSaiChi. Ho bisogno di te Harry. Se devo ricominciare a vivere, voglio farlo con te." Harry non parlò, pianse e abbracciò l'amico con tutta la forza che aveva. Ron passò la notte da Harry e parlarono tutta la notte e risero fino a piangere perchè il vuoto lasciato da Hermione era enorme. Erano le sei del mattino e appena coricati i due amici sentirono delle risate fuori dalla porta. andarono ad aprire erano Fred e George, tornati ubriachi da una festa.
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