Quando i lupi fecero un balzo verso il vampiro sbuffai sonoramente scocciato. Sollevando le mani di scatto spingendole verso l’esterno separai i cagnolini dal vampiro.
Tutti mi guardarono.
“Siete sempre voi che mi create problemi maledizione! Sempre licantropi e vampiri. Ma dico io, fatevi una vita! Sono stanco delle vostre lotte per la dominanza”. Esclamai irritato guardandoli.
I lupi si rimisero sulle zampe scrollandosi il pelo incuranti mentre il vampiro ringhiò verso di me e alzai un sopracciglio sorpreso.
“Di un po’ ragazzino, hai idea a chi hai appena ringhiato contro?”. Incrociai le braccia al petto stizzito.
A quel punto il vampiro alzò lo sguardo e io rimasi impietrito.
Quando vidi quegli splendidi occhi verdi osservarmi divertiti da sotto quell’ammasso di ricci mi resi conto di avere un dio greco davanti. E la prima cosa che pensai fu: “Deve essere mio”.