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Autore: marthiachan    13/04/2014    0 recensioni
Alcune rumorose famiglie avevano raggiunto l'atrio e, in mezzo a loro, un ragazzo riccioluto. Più alto della media dei suoi coetanei, con il viso serio e pallido, il suo vestito scuro spiccava in mezzo alla sala luminosa e alla folla multicolore che lo circondava. Non lo vedevo da circa un anno. Era molto cambiato, ma lo avrei riconosciuto anche fra mille.
Mi sono avvicinato e mi sono fermato di fronte a lui, aspettando che mi notasse. Lo ha fatto solo due secondi dopo e quando i suoi occhi si sono posati su di me la sua espressione denotava una certa irritazione.
“Potevi far venire un taxi. Non era necessaria la tua presenza.”
“Ho preferito assicurarmi personalmente che non fuggissi in Galles come due anni fa.”
“Era diverso. Avevo una casa in cui tornare.”
------- Seguito di "Conseguenze"
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: John, Watson, Molly, Hooper, Sherlock, Holmes
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sherlock's Diary'
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Ciao a tutti!
So cosa state pensando. Probabilmente avete già letto decine di altre fic con questo titolo o di genere ParentLock.
Ne ho lette diverse anche io ma mi è sembrato che siano tutte JohnLock. Questa non lo è.
Questa fic è il risultato di un filone che ho creato con ben altre intenzioni, ma alla fine mi ha portato a un Sherlock papà. (Mi capita spesso in effetti, non voglio immaginare cosa ne direbbe Freud.)
Questa fic chiude la serie Sherlock’s Diary quindi per capire eventuali riferimenti dovreste aver letto le precedenti. Idem per alcuni dettagli della trama assolutamente AU e OOC. Liberi di scegliere se farlo o no, ovviamente.
Naturalmente, nessun personaggio mi appartiene, neanche quello di Hamish che è, in pratica, un Sherlock in miniatura, o almeno questo era l’intento nella mia testa.
Mi è piaciuto molto scrivere di Hamish, anche se è stato davvero complesso visto che ci ho impiegato mesi, e spero che a voi piaccia leggere di lui.
Buona lettura.

Hamish

Le porte scorrevoli si stavano aprendo e diverse persone ne emergevano. Non avevo bisogno di leggere le etichette sulle loro valige per capire che erano australiani. Era il volo giusto. Sarebbe arrivato a momenti.
Tenevo le mani in tasca tentando di apparire con aria rilassata, ma in realtà le stringevo nervosamente, conficcando le unghie nei palmi. Non sarebbe andata bene. Ho sempre saputo che eravamo diversi e che non saremo andati d'accordo. O forse, come mi aveva detto più volte John, il problema era l'esatto opposto.
Siamo troppo uguali.
Alcune rumorose famiglie avevano raggiunto l'atrio e, in mezzo a loro, un ragazzo riccioluto. Più alto della media dei suoi coetanei, con il viso serio e pallido, il suo vestito scuro spiccava in mezzo alla sala luminosa e alla folla multicolore che lo circondava. Non lo vedevo da circa un anno. Era molto cambiato, ma lo avrei riconosciuto anche fra mille.
Mi sono avvicinato e mi sono fermato di fronte a lui, aspettando che mi notasse. Lo ha fatto solo due secondi dopo e quando i suoi occhi si sono posati su di me la sua espressione denotava una certa irritazione.
Potevi far venire un taxi. Non era necessaria la tua presenza.”
Ho preferito assicurarmi personalmente che non fuggissi in Galles come due anni fa.”
Era diverso. Avevo una casa in cui tornare.”
Non ho replicato al suo commento chiaramente provocatorio e gli ho portato via la valigia dalle mani.
Sono in grado di trasportarla.”
Lo so, ma hai fatto un lungo viaggio.”
E pensi che duecento metri in più possano cambiare qualcosa? Eppure credevo fossi un genio. O, almeno, questo è quello che Lei ha sempre detto, ma non ne sono mai stato molto convinto.”
Avevo deciso di non replicare. Un tempo avrei demolito quel ragazzo con due frasi, ma le cose erano cambiate.
Io sono cambiato. Ho imparato a non infierire su chi soffre. E quel ragazzo ne aveva già passate troppe.
Camminavamo in silenzio sino all'uscita dall'aeroporto. Ad aspettarci c'era una berlina nera con i vetri oscurati.
Purtroppo, Mycroft ha insistito per accompagnarmi. Ci teneva molto a vederti. Se fossi in te, però, non gli parlerei più del necessario. Potrebbe usarlo contro di te in qualsiasi momento.”
Lo fai anche tu.” ha commentato con astio.
Senza aggiungere altro, ho dato la valigia all'autista e siamo saliti in auto.
È bello rivederti, Hamish! Come è andato il viaggio?”
Non posso dire lo stesso, zio Myc, e il viaggio è stato pessimo. Ero circondato da bambini urlanti e vecchi lamentosi, e le hostess continuavano a chiedermi se avessi bisogno di qualcosa. Senza dimenticare che due giorni fa ho seppellito mia madre, ma a parte questo è stato tutto meraviglioso!”
Mycroft si è irrigidito e mi ha lanciato uno sguardo seccato, come se fosse colpa mia. In realtà, se fossi stato al posto di Hamish, credo che avrei detto di peggio.
Naturalmente sono desolato per la tua perdita, Hamish. Ma sono contento di vederti. In tutti questi anni tuo padre ha sempre fatto del suo meglio per evitare che ci vedessimo con regolarità.”
Allora ciò significa che posso essere grato a mio padre per qualcosa.” ha replicato il ragazzo con il tono più freddo che possedeva.
Mycroft mi guardava nuovamente con rabbia malcelata. A quanto pare si aspettava che prendessi le sue difese o che sgridassi Hamish. Non ne avevo nessuna intenzione, anzi, trovavo tutto ciò molto divertente.
Naturalmente, Hamish, spero tu sappia che puoi contare su di me per qualsiasi cosa. Spesso tuo padre perde di vista alcune priorità legate alla sicurezza, quindi se dovessi sentirti in pericolo o...”
Sono cintura nera da quando avevo otto anni e so maneggiare una pistola e un pugnale con la precisione di un cecchino. In cosa dovresti essermi utile, esattamente, zio Myc?”
Finalmente, Mycroft si è dichiarato sconfitto e si è zittito con la sua peggiore smorfia di disgusto. Mi guardava con fastidio e riuscivo a leggergli in viso che aveva sperato che non mi somigliasse così tanto.
Quando finalmente siamo arrivati a Baker Street, Hamish è uscito immediatamente dall'auto senza nemmeno salutare Mycroft, e devo dire che ero tentato di non commentare, ma poi mi sono ricordato che Molly tiene molto alla buona educazione.
Hamish, dovresti ringraziare. Tuo zio ci ha offerto un passaggio.”
Grazie, zio Myc.” ha detto rivolgendogli un sorriso fasullo di mezzo secondo, prima di andare a prendere la sua valigia.
Decisamente è mio figlio.
Spero farai qualcosa per limare questi lati rudi della sua educazione.”
Io li trovo affascinanti.”
Non avrai intenzione di permettergli di crescere così arrogante e spocchioso!”
Non voglio rischiare di farlo assomigliare a te.”
Sherlock, non...”
Ciao Mycroft, salutami il Primo Ministro russo oggi pomeriggio.” l'ho salutato scendendo dall'auto e raggiungendo Hamish che mi aspettava con aria impaziente di fronte alla porta del 221b.
Ho suonato ma nessuno ha aperto. Che fine ha fatto quella brava signora?”
Mrs. Hudson? Vive in campagna ora. Da più di un anno. Lì il clima è più adatto a lei.”
Peccato. Era l'unica persona con cui si potesse parlare in questa casa.”
Juliet e Kenneth sono più grandi ora. Potrai parlare con loro.”
Sono solo dei bambini.”
Hanno solo un anno e mezzo meno di te.”
Venti mesi. Sono quasi due. E alla mia età è come essere di un'altra generazione.”
Non gli ho dato corda e ho aperto il portone. La casa era al buio. Hamish si guardava intorno fingendosi annoiato, ma era evidente che era curioso.
La casa è diversa.”
Sì, abbiamo fatto fare dei cambiamenti.”
Perché? A me piaceva come era prima.”
Abbiamo pensato fosse meglio avere una camera da letto in più per quando saresti arrivato.”
Tutto questo per me? Sono commosso.” ha commentato con sarcasmo. “E dove sono tutti?”
Molly è in obitorio, Juliet e Kenneth sono a scuola. Torneranno tutti tra un paio d'ore.”
Spero non vorrai usare queste ore per socializzare o per farmi parlare della mia perdita, perché non ne ho nessuna intenzione.”
Non ne ho mai dubitato, Hamish. Ti mostro la tua stanza.”
Siamo saliti al piano di sopra e superata la porta, come ogni volta che lo faccio nell'ultimo anno, sono rimasto perplesso nel vedere come la ristrutturazione ha cambiato la fisionomia della casa.
La sala è stata dimezzata e lo spazio recuperato è diventato una camera da letto, mentre la cucina è stata trasformata in un secondo bagno. Sembra passata un'eternità da quando occupavo questo piano con John e in seguito con Molly.
Ho scortato Hamish e la sua valigia oltre la porta della nuova camera da letto. Molly si era occupata di acquistare tutto il necessario per renderla confortevole per un ragazzo di dodici anni, ma l'espressione di Hamish era di disgusto.
Non mi piace.”
Non ci sono altre stanze.”
Neanche al piano di sotto?”
No.”
E il seminterrato? Perché è chiuso a chiave? Hai anche tu una stanza dei giochi come la aveva Lei?”
Ho trattenuto un commento crudele e ho fatto un profondo respiro prima di rispondere.
È il mio laboratorio. È chiuso a chiave per sicurezza.”
Hai un laboratorio in casa? Davvero? Posso vederlo?” ha chiesto con un tono che non gli avevo mai sentito.
Faticavo a crederlo, ma sembrava essere entusiasta.
Non è un posto per bambini.”
Io non sono un bambino!”
No, Hamish.”
D'accordo...” ha sbuffato lanciando la sua giacca sul letto. “Per un attimo ho pensato che fossi interessante.”
Avrei voluto replicare, ma poi ho rinunciato. Non sarebbe stato facile e io non avevo idea di come comportarmi con una versione adolescente di me.
Il suono del campanello mi ha salvato dal dover affrontare la questione nell'immediato.
Sono sceso al piano di sotto e ho aperto la porta trovandomi di fronte John.
Finalmente. Ho bisogno d'aiuto.”
Non mi dire! Siete già ai ferri corti?”
Non riesco... Non so come fare con lui. Kenneth non è così.”
Certo, perché quel ragazzo assomiglia a quella santa di tua moglie. Hamish invece è il tuo ritratto e non solo nell'aspetto.”
Non ne hai idea. Avresti dovuto vedere come ha trattato Mycroft, anche se devo dire che in quel momento sono stato molto orgoglioso di lui.” ho detto trattenendo a stento una risata.
Sherlock, cerca di dargli il buon esempio!” mi ha rimproverato con aria scioccata.
L'ho fatto! Te lo assicuro, ma avresti riso anche tu.”
Non ho dubbi. Comunque, ora dov'è?”
Di sopra, nella sua camera che non gli piace.”
Davvero? Come mai?”
Non ne ho idea.”
“Andiamo, siete uguali. A te piacerebbe quella stanza?”

No.”
Perché?”
Troppo vicina alle scale, troppo di passaggio, troppa luce. Ed è arredata in maniera troppo femminile.”
Ecco, hai appena risposto a ogni tuo quesito. Forza, accompagnami. Voglio vederlo, scommetto che è diventato un gigante.”
Credo che sia alto quasi quanto te. Non è una grande altezza.”
Grazie per avermelo ricordato, Sherlock. Comunque, è tanto per un dodicenne.”
Ho alzato le spalle mentre lo guidavo su per le scale. Come me, anche lui si guarda intorno sorpreso ogni volta che apriamo quella porta.
La camera di Hamish è chiusa, tento di aprirla ma è stata girata la chiave. Trattengo un moto d'esasperazione e busso.

Non disturbare!” replica la voce di mio figlio dall'altra parte.
Hamish, John vuole vederti. Potresti uscire a salutare?”
La porta si è aperta il tanto necessario da far passare la sua testa riccioluta.
Ciao, zio John. Vedo che tua moglie è di nuovo incinta. Cos'è, il quarto?”
John ha sussultato, sorpreso, e mi ha guardato in maniera interrogativa.
“Ciao Hamish. Sì, è il quarto. Sono curioso, da cosa lo hai capito?”

Tua moglie ti ha vomitato sulle scarpe stamattina. Salutami la prole. Io vado a riposare.” ha concluso richiudendo la porta a chiave in maniera fulminea.
Hamish!” l'ho chiamato pur sapendo che non mi avrebbe mai ascoltato.
Lascialo stare, Sherlock. Dagli tempo.” mi ha consigliato John dandomi una pacca sulla spalla.
Siamo scesi di sotto e, prima ancora che me ne rendessi conto, lui aveva preparato il tea e lo stavamo bevendo nelle nostre poltrone.
Sì, le stesse. Le avevamo portate nel salotto del piano di sotto quando avevamo ristrutturato. Non ce la siamo sentita di buttar via quei cimeli.
Ha detto niente su sua madre?”
No. L'ha nominata un paio di volte ma in maniera molto distaccata. Solo con Mycroft ha lasciato intendere che ne abbia sofferto, ma sospetto fosse più che altro per irritarlo.”
“Ha passato l'ultimo anno a vederla morire. Non deve essere stato facile. Devi essere comprensivo.”

Non è questo. Lui era così anche prima. L'ultima volta che ci siamo visti, lui ancora non sapeva che Irene aveva il cancro. Ti assicuro che il suo atteggiamento era identico.”
Questo dipende dal fatto che ha ereditato il gene della sociopatia degli Holmes. Non puoi certo fargliene una colpa.”
Non lo faccio. Temo solo che non andremo mai d'accordo.”
Siete troppo uguali, in effetti. Ma cerca di vedere le cose da un altro punto di vista. Il fatto che voi siate così uguali ti può permettere di capirlo meglio. Devi solo immedesimarti in lui. Sono certo che potreste sfruttare i punti che avete in comune invece che farli diventare un ostacolo.”
Vuole vedere il mio laboratorio. Credi che dovrei permetterglielo?”
Oddio, quello che temevo... Un altro che farà esplodere le cose, vero?” ha esclamato alzando gli occhi al cielo. “Sì, certo che puoi permetterglielo, ma solo in tua presenza e solo se prometti di non fargli fare esperimenti potenzialmente pericolosi.”
Credi che lo lascerei rischiare la vita?”
Credo solo che tu abbia difficoltà a capire la differenza tra un esperimento innocuo e uno pericoloso.”
Grazie, John, la tua fiducia in me è sempre gratificante.”
Di nulla.” ha replicato lui ridendo. “Ora vado. Come tuo figlio ha brillantemente dedotto, ho una donna incinta che mi aspetta a casa. Salutami Molly e i ragazzi.”
Certo. Anche tu.” ho risposto vago alzandomi in piedi e raggiungendo l'angolo della sala dove poggia il mio violino.
L'ho imbracciato e ho iniziato a suonare, immediatamente assorto nei miei pensieri. Non ho nemmeno sentito chiudere la porta quando John è andato via.
Quando ho finito di suonare, mi sono voltato per riporre il violino e Hamish era lì, che mi osservava.
Non ti avevo mai sentito suonare. Ero arrivato a credere che Lei se lo fosse inventato.”
Vuoi provare?” gli ho proposto notando come stringeva nervosamente le mani.
Io non suono più. Lei non te lo ha detto?”
No. Non mi aveva detto neanche che lo facessi, ma so che ti manca farlo.”
Ho giurato che non avrei più suonato e non ho intenzione di rimangiarmi il giuramento.” ha dichiarato prima di tornare di sopra di corsa.
Ho sentito sbattere la porta della sua camera proprio un attimo prima che il portone di ingresso si aprisse e che Molly, Juliet e Kenneth entrassero in casa.
I ragazzi mi sono corsi incontro e mi hanno baciato brevemente, prima di trasportare i sacchetti della spesa in cucina.
Vedo che tu ed Hamish andate d'amore e d'accordo come sempre.” ha commentato mia moglie raggiungendomi e dandomi un bacio sulla guancia.
Non va bene, in effetti.” ho sussurrato rassegnato.
Jules, Kenny, andate a salutare Hamish. E siate carini con lui.” ha ordinato Molly ai nostri figli con un sorriso.
Loro le hanno obbedito senza neanche battere ciglio. Così arrendevoli, socievoli, solari, affettuosi. Esattamente come Molly. Così diversi da me ed Hamish.
Non so se posso farcela.”
Devi solo avere pazienza. È un adolescente, e se questo non fosse già fin troppo complicato, ha appena subito un tragico lutto. Senza contare che è testardo come te... Andrà bene, ma devi dargli tempo.”
Anche tu credi che mi somigli tanto?”
Certo. Quando ti ho conosciuto eri esattamente così, solo più alto. Poi, quando hai incontrato John ti sei ammorbidito. Certo, anche la tua morte ha aiutato. E anche il fatto che sia venuta a letto con te. Ma queste non sono cose che suggerirei per un dodicenne.”
Involontariamente, sono scoppiato a ridere. Oh, Molly. Cosa farei senza di te?
L'ho abbracciata e l'ho baciata sulla fronte. Lei si è stretta a me e mi ha messo le mani fra i capelli che ormai iniziano a imbiancarsi.
Hamish ha solo bisogno di trovare l'affetto e la famiglia che merita. Tu l'hai trovata da adulto, ma non deve andare per forza così. Facciamo in modo che lui si senta amato.”
Ho annuito e l'ho stretta a me, sentendomi immediatamente meglio.
Siamo rimasti abbracciati per un una decina di minuti e poi nostra figlia ha deciso di interromperci.
Mamma, posso cambiare anche io stanza?”
Come, tesoro?”
Hamish e Kenny hanno fatto a cambio. Voglio cambiare anche io!”
Io e Molly ci siamo guardati perplessi per qualche secondo.
Puoi controllare tu? Ti raggiungo fra qualche minuto.” mi ha chiesto Molly con un sorriso comprensivo.
Sinceramente, avrei preferito andare a cercare uno spillo in una fogna, ma ho acconsentito.
Sono salito al piano di sopra e ho aperto la porta della stanza che sino a poco prima era di Hamish. Al suo interno c'era Kenneth, circondato dalle sue cose che stava provvedendo a sistemare, sorridente.
Che succede?”
Papà, questa stanza è molto più bella! Da queste finestre si vedono le stelle! Perché non me l'avevi detto?”
Perché non era necessario. Quelle finestre sono sempre state lì.”
Non me n'ero accorto! È stato Hamish a farmelo notare... E allora l'ho pregato di fare a cambio! E lui ha accettato! Non è fantastico, papà? È stato così gentile!”
Ho sospirato. Mio figlio avrà anche i miei colori, ma per il resto, soprattutto per l'ingenuità, è il ritratto di Molly.
Certo, come no. Ma lo avete fatto senza chiedere il permesso. Sei in punizione.”
Ma, papà...”
E la tua punizione è leggere Le avventure di Tom Sawyer entro domenica. Forse così imparerai qualcosa.” ho concluso richiudendo la porta.
Mi vergognavo a pensare che mio figlio fosse cascato in un tranello così banale. D'altra parte, era stato l'altro mio figlio a farcelo cascare. Non sapevo se essere orgoglioso dell'uno o deluso dell'altro.
Ho raggiunto l'altra stanza, la mia vecchia stanza, che a quanto pare era diventata di Hamish.
Ho bussato, sapendo che sarebbe stata sicuramente chiusa a chiave.
Non disturbare!” ha risposto dall'altra parte con tono seccato.
Hamish, se mi lasci entrare ti parlerò del mio laboratorio.”
La porta si è aperta qualche secondo dopo. Mi ha fatto entrare e ha richiuso la porta alle mie spalle.
Mi sono guardato attorno. Non era cambiato molto da quando ci dormivo io. Hamish non aveva tanta roba con sé, ma aveva già provveduto a sistemarla negli armadi in maniera precisa. Sul comodino aveva posato una foto di lui e sua madre insieme qualche anno prima. Accanto a esso troneggiava Le avventure di Tom Sawyer.
Casomai avessi avuto qualche dubbio sul responsabile della geniale idea.
Hai imbrogliato tuo fratello.”
Non l'ho imbrogliato. Gli ho fatto notare che, per le sue esigenze, quella stanza era più adatta a lui che a me. Gli ho illustrato i pregi ed è stato proprio lui a proporre lo scambio. Se sono un imbroglione, allora qualsiasi venditore e pubblicitario di questo mondo lo è.”
Questione di opinioni, Tom Sawyer.” ho replicato guardandolo spazientito. “Tuo fratello capirà presto cosa hai fatto e cercherà di riprendersi la stanza.”
Non lo farà. A lui piace davvero lì. Diceva che questa era troppo buia. A me invece piace.”
Va bene.” ho replicato esasperato mentre mi avvicinavo al comodino per prendere il libro e osservarlo, ma lui mi ha bloccato immediatamente tagliandomi la strada.
Non toccarlo.”
Non ho intenzione di portartelo via, volevo solo vederlo.”
“Non devi toccare le mie cose.
Mai. Soprattutto quel libro.” mi ha intimato con tono glaciale.
Ho guardato quegli occhi uguali ai miei e ho visto di cosa si trattava. Sentimenti. Quel libro era un ricordo, probabilmente di sua madre. La copertina usurata e le pagine ingiallite erano la prova che fosse una vecchia copia, letta tantissime volte.
D'accordo, Hamish. Non lo toccherò.”
Lui si è rilassato, ma è rimasto a fissarmi con aria interrogativa.
Pensavo mi avresti parlato del laboratorio.”
Dopo cena vado a verificare degli esperimenti, vuoi farmi compagnia?”
“Certo!” ha risposto subito con aria sorpresa ed entusiasta.
“Non dovrai toccare nulla senza il mio permesso ed essere molto attento.”
“Non sono un bambino.”

A questo non ho risposto. Io lo vedevo uguale alla prima volta che l'ho tenuto tra le braccia.
Grazie, Mr. Holmes.” ha detto quando mi sono voltato per uscire dalla stanza.
Mi sono bloccato. Sua madre mi aveva sempre chiamato così. Aveva usato il mio nome pochissime volte, solo quando eravamo intimi.
Tuo fratello e tua sorella mi chiamano Papà.” ho spiegato girandomi nuovamente verso di lui.
Io non sono come loro.”
Lo so. Ma non potresti trovare un altro modo con cui chiamarmi?”
Mia madre mi ha insegnato a non dare troppa confidenza agli estranei.”
“Ma io non sono un estraneo.”

Lo sei. Anche se abbiamo il patrimonio genetico in comune.”
Risposta degna di mio figlio.
Avrei voluto ribattere, ma qualcuno stava bussando alla porta.
Era Molly che veniva a salutare Hamish.
Prima che lui riuscisse a dire ciao, mia moglie lo aveva già stretto in un abbraccio. Il ragazzo era rimasto impietrito, come se non sapesse come rispondere a un gesto simile. Alla fine, titubante, le aveva messo una mano sulla schiena.
Oh, Hamish, come sei diventato alto! E sei sempre più bello...”
Non direi, Molly. Sembro uno strano incrocio tra più specie animali.”
“Non dire sciocchezze. Sei uno spettacolo.”

Ho visto mio figlio sorridere impercettibilmente e persino arrossire. Non lo avrei mai creduto possibile.
Ho visto che hai cambiato stanza. Tuo fratello ne è entusiasta, e tu?”
“Sì, mi piace di più qui.”

Bene, allora sarete tutti contenti.” ha concluso lei con un sorriso affettuoso, fingendo di non sapere che era stata tutta opera del ragazzo che aveva tra le braccia. “Sto preparando il tea, mi fai compagnia?”
“Preferirei il caffè.”

Sei troppo giovane per quello.”
“Lo bevo già da due anni.”

Beh, in questa casa i minorenni non bevono caffè, e anche gli adulti non devono esagerare...” ha aggiunto guardandomi di sottecchi con aria di rimprovero. “Però posso farti un tea molto forte, che ne pensi?”
Non so...”
“E ho anche comprato i dolcetti!”

Dolcetti? Al cioccolato?” ha chiesto lui improvvisamente interessato.
Sì, ne vuoi?”
E poi, per la prima volta da anni, ho visto Hamish sorridere. Non ricordavo l'ultima volta che era successo.
Mi piacciono i dolci al cioccolato.”
Bene, allora andiamo!” ha concluso lei mettendogli un braccio attorno alle spalle e guidandolo fuori dalla stanza.
Estremamente colpito dalle capacità di socializzazione di mia moglie, li ho seguiti soddisfatto.
Molly aveva ancora la facoltà di sorprendermi, anche dopo tanti anni.
Ma forse non avrei dovuto. Anni fa è riuscita a entrare nel mio cuore armata di pazienza e buone intenzioni, e da allora non ne è mai più uscita.
Se era vero che io e Hamish eravamo così uguali, solo lei poteva conquistarlo.

La cena non fu facile. Hamish sbocconcellava a mala pena, Kenneth invece non faceva che parlare di quanto gli piacesse la sua nuova stanza, mentre Juliet teneva il broncio per essere l'unica a non poter cambiare camera da letto. Molly tentava pazientemente di fare da paciere e, contemporaneamente, di far mangiare tutti, me compreso.
Io non avevo molto appetito e osservavo mio figlio maggiore cercando di dedurre qualcosa di utile a migliorare il nostro rapporto, ma non riuscivo a notare altro se non quello che già sapevo.
Sherlock? Sherlock, sto parlando con te.” mi ha richiamato all'improvviso mia moglie distraendomi dai miei pensieri.
Sì, certo. Dimmi, Molly.”
Che ne dici se domani andiamo tutti insieme a fare spese? I ragazzi meritano un regalo, tutti e tre.”
Ehm... shopping? È necessaria la mia presenza?”
Molly ha inclinato la testa e mi ha guardato con un leggero rimprovero. Chiaramente, la risposta era sì. A quanto pare è una di quelle cose che le famiglie fanno e che serve a restare unite. Non sono d'accordo, ma se è Molly a chiedermelo non posso rifiutare.
Certo, naturalmente sì. Puoi contare su di me.” ho acconsentito infine alzandomi da tavola.
Ho lanciato un sorriso alla mia famiglia e mi sono diretto al mio laboratorio. Stavo finendo di aprire il lucchetto quando mi sono accorto di avere Hamish accanto.
Avevi detto che potevo venire con te.” si è giustificato.
“Accomodati pure.” ho detto lasciandolo entrare per primo.

Quando ho acceso le luci, i suoi occhi azzurri hanno iniziato a girare per la stanza. Ha osservato il tavolo con i vari strumenti, le mensole cariche di libri, le vetrine con i campioni di flora e fauna e ha aperto il frigorifero per poi richiuderlo un secondo dopo con aria disgustata.
E' un piede umano?”
Non fare domande sciocche, Hamish. Certo che è un piede umano.”
Lui ha riaperto lentamente la porta del frigorifero e lo ha osservato nuovamente. È rimasto impassibile per un minuto e poi, incredibilmente, ha iniziato a ridere.
Molly ti procura queste cose dall'obitorio?”
Pensi forse che vada in giro la notte a tagliare i piedi alla gente?”
No, pensavo li rubassi dalle tombe come il Doctor Frankenstein.”
Nelle tombe sarebbero già deteriorati. A me servono freschi. Quello è il piede di un uomo morto ieri.”
Cosa ci farai?”
Lo sezionerò e poi procederò a vari esperimenti sull'epidermide e sulle ossa.”
Lo farai stasera?”
Se intendi dire se puoi assistere, la risposta è no. Mi distrarresti.”
Starò in silenzio.”
Non posso esserne certo, quindi per ora, se vuoi, puoi assistermi nell'analisi di questo polline.”
Polline? Noioso!
Mi sono voltato a guardarlo. Incredibile come riuscisse a essere così simile a me avendomi visto appena una decina di volte in tutta la sua vita.
Non è noioso. Il polline può dire molte più cose di quelle che credi. In svariati casi, del banale polline mi ha portato a scoprire un terribile assassino.”
Sì, lo so. Ho letto il blog dello zio John.” ha risposto lui con tono annoiato mentre osservava l'interno delle vetrine. “Quelle sono api?”
Sì.”
E quelli? Sembrano libellule.”
Infatti lo sono.”
Scarafaggi?”
Sì.”
E coleotteri. Sei proprio ossessionato dagli insetti.”
Ho sospirato e ho ricordato a me stesso che si trattava di mio figlio e che non era il caso di insultarlo.
Hamish, se vuoi puoi usare il microscopio. Posso darti dei campioni da analizzare.”
Non voglio campioni già pronti, voglio qualcosa di nuovo! Qualcosa che nemmeno tu sai cos'è.”
Per stasera dovrai accontentarti.”
Lui ha sbuffato e si è seduto di fronte al microscopio più lontano dal mio. Gli ho passato una scatola piena di vetrini pronti da analizzare.
E' sangue?”
Sì.”
Ha alzato le spalle e ha iniziato a osservare i campioni regolando la lente.
Ho goduto del perfetto silenzio per circa dieci minuti, prima che qualcuno bussasse alla porta.
Sherlock, hai visite.” ha annunciato Molly sparendo un secondo dopo.
Senza neanche voltarmi sapevo esattamente di chi si trattava. Non molti mi avrebbero cercato a quell'ora della sera e ancora meno avrebbero portato quel profumo.
Buonasera, Ispettore.”
Ciao, Freak.” ha esordito come sempre Sally Donovan mentre entrava nel laboratorio.
Nonostante quello che è successo anni fa, non nutro risentimento nei confronti di Sally e l'ho aiutata in moltissimi casi, permettendole anche di arrivare alla sua tanto agognata promozione. Lei, d'altra parte, continua a chiamarmi in quel modo per tentare di irritarmi e io continuo a insultarla, ma ormai è solo uno scherzo tra noi.
Ti ricordi di mio figlio Hamish?” le ho domandato facendo un cenno con la mano.
Ma certo. Lui è quello che vive in Australia.”
Ehm... vivevo. Salve, Ispettore Donovan.” l'ha salutata mio figlio con tono incredibilmente gentile.
Chiamami Sally.” ha replicato lei con un sorriso.
Donovan, non che la tua insulsa presenza non mi faccia piacere... Beh, in realtà non mi fa piacere. Comunque, in cosa posso aiutarti?”
Avrei bisogno di una mano. Un rapimento.”
Mmm... Noioso.”
Si tratta di un personaggio molto in vista... Ho davvero bisogno del tuo aiuto.”
Non mi importa il CHI. Parlami del COME.”
La vittima è un giornalista di cronaca nera, Jeffrey Fisherman. Stamattina si è recato nel suo ufficio al ventesimo piano di un palazzo e si è chiuso a chiave, con le finestre che davano verso il resto del piano oscurate. Non ne è uscito per tutto il giorno. Oggi pomeriggio alle sei, nessuno lo aveva ancora visto. La sua segretaria ha bussato ma non rispondeva. Preoccupata, ha usato le chiavi di scorta, e ha trovato l'ufficio deserto. Sul computer c'era un post-it che diceva solo Un milione di sterline per rivederlo. Sono stati fatti i controlli di routine. Non c'erano vie d'uscita da quell'ufficio oltre alla porta, e le uniche impronte trovate sono della vittima. Ti prego, vorresti dare un'occhiata?”
Mi sono fermato a pensare. Non sarebbe stata la prima volta che indagavo su sparizioni o omicidi avvenuti in luoghi chiusi o inaccessibili. Da un certo punto di vista era un caso banale.
Ti prego, andiamo a vedere?” mi ha chiesto Hamish risvegliandomi dalle mie riflessioni.
Tu non verresti in ogni caso.” ho replicato immediatamente e ho visto il sorriso sul suo volto spegnersi.
Perché? Voglio solo dare un'occhiata!”
Non è un luogo per un adolescente.”
Ma...”
No, Hamish. L'Ispettore Donovan non permette visite di minorenni sulle scene del crimine.”
In realtà, per me non è un problema.” mi ha contraddetto un secondo dopo Sally.
Quando mi sono voltato a guardarla mi ha riservato il suo migliore sorriso fedifrago.
La scientifica ha già finito, quindi non c'è rischio di inquinare la scena. E poi sarebbe sotto la tua responsabilità.”
Le ho lanciato uno sguardo irritato e lei ha riso. Si è sempre divertita a mettermi in difficoltà.
Hamish non può venire in ogni caso. Deve riposare, ha fatto un lungo viaggio.”
Ho dormito in aereo e mi bastano appena tre o quattro ore a notte.” ha protestato ancora.
No, Hamish. Non intendo parlarne ancora.”
L'ho visto irrigidirsi e stringere i pugni prima di uscire in tutta fretta dal laboratorio. Poco dopo ho sentito i rumori dei suoi passi per le scale e infine una porta che sbatteva.
Complimenti. Sei sempre così severo o solo con quel ragazzo?” ha domandato Donovan con una strana smorfia.
Cerco di proteggerlo.”
E' davvero una scena innocua, per questo ti ho detto che potevi portarlo.”
Nessuna scena del crimine è innocua. E ho promesso a sua madre che lo avrei tenuto al sicuro.”
Come vuoi. Allora, verrai?”
Mandami l'indirizzo come messaggio. Ti raggiungo entro un'ora.”
Lei ha annuito e se n'è andata con un rapido cenno di saluto con la mano.
Ho guardato l'ora. Era troppo tardi per chiamare John, ma potevo provare. Era troppo tempo che non lo coinvolgevo in qualche indagine ed ero sicuro che sarebbe stato felice di interrompere la sua noiosa routine.

Mi stavo infilando il cappotto e la sciarpa e mi sono recato in cucina a salutare Molly. Era impegnata a lavare i piatti e nessuno dei ragazzi era in vista. Lei era sovrappensiero e canticchiava. Ho sorriso mentre pensavo a quanto dovevo a quella donna minuta che aveva rivoluzionato la mia vita.
L’ho raggiunta in silenzio e le ho circondato la vita con le braccia affondando il viso nel suo collo e baciandole la pelle.
Sherlock…” ha sussurrato lei ridendo mentre voltava il viso all’indietro per incontrare il mio. “Stai andando su una scena del crimine vero?”
“Sì. Mi spiace, non so a che ora rientrerò.”

Non importa. Come è andata con Hamish? Il laboratorio gli piace?”
Ho sospirato e ho abbassato lo sguardo.
Sì, credo. Voleva venire con me ma gli ho detto che non può. Non l’ha presa bene.”
Capisco.” Ha annuito lei asciugandosi le mani e voltandosi verso di me. “Sei sicuro che non possa?”
Non posso metterlo in pericolo.”
Lo so, ed è giusto che tu tenti di proteggerlo, ma stiamo parlando di tuo figlio. Lo stesso ragazzo che due anni fa è scappato in Galles. Ha il tuo stesso spirito ribelle e la tua testardaggine. Se non lo porti tu in una scena del crimine, potrebbe cercare di andarci da solo, ci hai mai pensato?”
Tu credi che dovrei accontentarlo?”
Dove ti è possibile, sì. D’altra parte lo porteresti in un posto pieno di poliziotti.” Ha aggiunto alzando le spalle.
Ho annuito e poi l’ho baciata sulle labbra.
Grazie, Molly Holmes.”
Lei ha sorriso e poi mi ha dato una pacca sul fondo schiena come incoraggiamento, come sua abitudine.
Forza, vai a chiamare Hamish.”
Sono salito al primo piano e mi sono diretto verso la sua camera. Quando ho bussato non ho avuto risposta.
Hamish? Senti, se vuoi puoi venire con me.” Ancora nessuna risposta. “Hamish?”
Ho aperto la porta e la stanza era vuota. Dalla finestra di quella camera è impossibile scappare, ma ci sono altre finestre in casa. Ho iniziato a controllarle tutte e alla fine l’ho trovato al piano di sopra nella stanza di Juliet. Almeno non era fuggito e sembrava stesse cercando di socializzare. Sua sorella gli stava mostrando il suo computer. Lui si stava comportando bene ma la osservava con aria annoiata e triste. Non era felice, non si sentiva a casa e sicuramente gli mancava sua madre. Ho potuto leggere nei suoi occhi così simili ai miei una profonda solitudine e per un attimo ho ricordato cosa significa essere così giovane e non avere nessuno con cui parlare.
Hamish, se sei ancora interessato, puoi venire con me.”
Alle mie parole si è immediatamente raddrizzato e i suoi occhi si sono spalancati.
Davvero?”
Sì, ma dovrai fare esattamente quello che ti dico, nessuna iniziativa. Sono stato chiaro?”
Sì, va bene!”
Posso venire anche io, papà?” ha implorato la mia piccola Juliet.
Non stasera, tesoro. Un’altra volta.” Le ho detto avvicinandomi a lei e baciandole la fronte in segno di saluto.
Dopodiché, io e Hamish siamo andati a recuperare la sua giacca e poi siamo usciti di casa alla ricerca di un taxi.
Mentre attendevamo, mi sono voltato a guardarlo. Aveva il viso colorito e gli occhi luminosi. Forse per la prima volta, era felice in mia compagnia.
Dove si trova la scena del crimine?”
Nella City. Prima però, dobbiamo passare a prendere John.”
Non potevi farti portare dalla macchina della polizia?”
“No. Io non viaggio in quelle auto. Non sono uno di loro. Io arrivo e me ne vado a mio piacimento.”

Capisco. Hai paura di essere scambiato per uno stupido Bobby.
Ho sorriso e, miracolosamente, lui ha ricambiato. Quando è arrivato il taxi l’atmosfera era già più rilassata.
Ogni quanto ti capita? Di essere richiesto dalla polizia, intendo.”
Un paio di volte a settimana. E ricevo anche clienti privatamente.”
Immagino che ti frutti parecchio se hai potuto restaurare la casa…”
Io e Molly avevamo dei risparmi. E tuo zio Mycroft ha agevolato il tutto facendo da tramite con l’impresa edile.”
Sai, Lei mi ha nominato suo erede. A diciotto anni sarò ricco e me ne andrò. Non manca molto.”
Lo so. Mi ha scritto una lettera qualche mese fa. Non è necessario che tu te ne vada. Insomma, se non vuoi. Io e Molly siamo felici di averti con noi. Fai parte della famiglia. Spero che tu lo sappia.”
Lui ha alzato le spalle e ha guardato fuori dal finestrino.
Quando siamo arrivati di fronte a casa di John, lui era già lì ad aspettarci.
Grazie per avermi chiamato, stasera mio figlio ha deciso di provare la forza delle sue corde vocali e non ha smesso nelle ultime tre ore.”
Probabilmente perché anche lui vorrebbe fuggire da casa tua.” ha commentato Hamish con un sorriso sarcastico.
John lo ha guardato stupito e poi è scoppiato a ridere. Ha incrociato il mio sguardo come a voler dire “è proprio identico a te”.
Comunque, dove andiamo?”
Nella City, rapimento.” ho detto ragguagliandolo sui dettagli nel più breve tempo possibile.
Uomo scomparso da una stanza vuota, eh? Mi pare una cosa familiare.”
Lo so. Probabilmente sarà banale, ma Donovan mi ha implorato.”
“Immagino. Ti ha detto qualcosa di Greg? Dovevamo vederci l'altra sera ma ha detto che non stava bene.”

Non gliel'ho chiesto.”
Sherlock, sarebbe carino ogni tanto se dimostrassi un minimo di interesse almeno per i tuoi amici.”
Ho alzato le spalle indifferente.
Chi è Greg?” ha domandato Hamish incuriosito.
Greg Lestrade. Lo hai conosciuto anni fa. É il marito di Sally Donovan.”
Marito? L'ispettore Donovan è sposata? Non porta la fede.”
Mi sono voltato a guardare mio figlio, sembrava contrariato.
No, non la porta sul lavoro. Non vuole che la considerino “la moglie del commissario capo”. Non vedo però perché questo dovrebbe disturbarti tanto.”
Hamish è arrossito all'improvviso e poi si è voltato verso il finestrino. Confuso, ho incrociato lo sguardo con John che sorrideva maliziosamente.
Oh, certo. Cotta adolescenziale. Ma, per l'amor del cielo, perché proprio Sally Donovan?
Ho scosso la testa con un moto di rassegnazione ma finalmente eravamo arrivati sulla scena del crimine.
Senza dire una parola siamo saliti al ventesimo piano del palazzo e abbiamo trovato dei poliziotti in divisa di guardia.
L'Ispettore Donovan mi attende.”
Certo, Mr. Holmes.” ha detto il giovane poliziotto con un mezzo inchino ma si è bloccato quando ha visto mio figlio. “Non so se il ragazzo possa...”
Falli passare, Stuart.” ha ordinato Sally da dentro l'ufficio.
L'agente Stuart ci ha fatto passare con aria imbarazzata.
Siamo entrati nell'ufficio di Fisherman e mi sono guardato attorno. La scrivania era coperta di fogli. Ne ho preso qualcuno e li ho studiati. Erano solo fotocopie delle trascrizioni del processo a un pluriomicida, un certo Michael Barry. Ricordavo il caso ma non me ne sono mai realmente interessato. Era fin troppo banale.
Ero impegnato a leggere i documenti e a controllare eventuali tracce sulla scrivania quando mi sono sentito strattonare.
Sono occupato.”
Ehm, forse dovresti dare un'occhiata lassù.” mi ha suggerito Hamish.
Mi volto verso di lui e seguo il suo sguardo. Uno dei pannelli del soffitto era leggermente aperto. Mi sono guardato intorno e ho controllato la sedia. Impronte di scarpe. L'ho usata per arrampicarmi e ho aperto il pannello scoprendo un condotto d'areazione abbastanza grande da far passare un uomo adulto.
Sono ridisceso dalla sedia soddisfatto e ho lanciato un sorriso a mio figlio.
Ottima osservazione, Hamish. Ora scopriamo dove è andato a nascondersi.”
Chi?” ha domandato John confuso.
Non è ovvio?”
Sherlock, ti prego, sai che odio quando fai così. Di cosa parli?”
Del fatto che questo Fisherman ha inscenato il proprio rapimento.” ha risposto Hamish al posto mio.
Esatto. Nessun impronta a parte le proprie e l'unico punto da cui poteva uscire è il condotto d'areazione. Difficilmente dei rapitori agirebbero così. È più logico pensare che lui abbia inscenato il tutto. Il motivo probabilmente ha a che fare con una qualche frode. Deve essere al verde. Rimane da capire dove si trova.” ho spiegato a beneficio dei presenti mentre mi guardavo intorno alla ricerca di un indizio.
Mi sono inchinato e ho frugato nel cestino sino a trovare qualcosa. Un appunto relativo a un indirizzo con data e orario, risalente solo al giorno prima, e la calligrafia era molto simile a quella ridicola richiesta di riscatto. Inoltre, c'erano degli scontrini di alcuni negozi presenti nella stessa strada. Sembrava essersi temporaneamente stabilito in un'altra zona della città. Infine, ho trovato il biglietto da visita di un Bed&Breakfast nello stesso quartiere.
Donovan! Prova a cercare Fisherman in questo posto. Probabilmente sarà lì sotto falso nome.” ho detto consegnandole il biglietto da visita.
Sei sicuro? Insomma, non puoi dare per scontato che...”
Quante volte mi sono sbagliato negli ultimi dieci anni?”
Lei non ha replicato ma ha annuito ed è andata a fare una telefonata.
Bene. Qui abbiamo concluso. Che ne dite di andare a mangiare qualcosa?” ho proposto di ottimo umore.
Veramente, se qui è tutto, dovrei rientrare a casa. Mary potrebbe avere bisogno di me.”
Oh, John, sei stato fuori meno di un'ora. Puoi trattenerti ancora un po’! Parlerò io con Mary.”
Lui ha sbuffato e poi alla fine ha sorriso e annuito.
D'accordo, ma solo mezz'ora.”
Bene. Hamish! Andiamo.” l'ho chiamato ma solo a quel punto mi sono reso conto che non era accanto a me. “Hamish?” ho riprovato ma non ho avuto risposta. “Donovan! Dov'è mio figlio?” l'ho fermata mentre stava per andare via.
Era lì con voi... Te lo sei perso?” ha esclamato stupita.
Ho girato per l'ufficio deserto continuando a chiamarlo ma non ho avuto risposta.
Ehm, Mr. Holmes?” mi ha chiamato l'agente Stuart. “Il ragazzo è andato via.”
Via?”
E' passato di qua ed ha preso l'ascensore. Non pensavo di doverlo fermare...”
Tu hai visto un dodicenne andare in giro da solo in una scena del crimine e non te ne sei preoccupato?” ha domandato infuriato John prima di iniziare a insultare il giovane poliziotto e tutta Scotland Yard.
Io li ho ignorati e sono corso giù per le scale. Erano venti piani e ho corso così tanto veloce che mi girava la testa. Quando sono arrivato al piano terra avevo il fiatone, non sono più così giovane, e mi sono guardato intorno sino a che non l'ho visto fuori per strada. Sono uscito giusto in tempo per vederlo salire su un taxi e partire. Mi sono messo a correre ma prima di riuscire a raggiungerlo aveva già svoltato l'angolo e l'avevo perso in mezzo a degli autobus.
John mi ha raggiunto con il fiatone e guardandosi intorno con aria smarrita.
Quel ragazzo ci farà morire. Dove è andato?”
Credo di saperlo.” ho replicato fermando un taxi e salendo a bordo. “Eaton Square, 44. Il più velocemente possibile.” ho ordinato all'autista.

Quando l'auto si è fermata, mi è sembrato di tornare indietro nel tempo. La strada non era cambiata molto, nonostante fossero passati quindici anni. Riuscivo a leggere sul viso di John la stessa perplessità. Siamo arrivati al portone e lo abbiamo trovato aperto. La casa era buia e i mobili erano coperti da pesanti drappeggi.
Hamish? So che sei qui.” ho chiamato non ricevendo nessuna risposta.
Siamo saliti al primo piano e alla fine lo abbiamo trovato in quella che era stata la camera da letto di Irene.
Lui era seduto sul vecchio letto e teneva fra le mani un mazzo di chiavi e una foto, sul suo viso stava scendendo una lacrima.
Io e John ci siamo fermati sulla porta, entrambi confusi, poi il mio amico mi ha spinto in avanti e mi ha fatto un cenno con il capo verso mio figlio.
Cosa dovrei fare?” ho sussurrato per non farmi sentire.
Parlagli!” mi ha intimato il mio amico altrettanto silenziosamente.
Ho fatto qualche passo per la stanza e poi mi sono seduto accanto a lui.
Questa casa è mia. Posso stare qui quanto voglio, non devo chiedere il tuo permesso.”
Non me lo aspetto, infatti. Solo, dovresti chiudere la porta, potrebbe entrare chiunque.”
Sapevo mi avresti raggiunto.”
Ovviamente. Mi sono voltato a guardare John e lui ha fatto un altro cenno con la mano per invitarmi a continuare a parlare.
Immagino tu senta molto la sua mancanza.”
Non farlo. Non parlare di Lei.”
Va bene. Forse però dovresti parlarne tu.”
Era mia madre. L'unica persona al mondo che mi abbia mai amato ed ora è sotto due metri di terra. Non penso di dover condividere altro con te. Tu non l'hai mai amata o apprezzata. L'hai abbandonata. Sei rimasto in contatto con lei solo a causa mia, perché ti sentivi in dovere di farlo, ma non hai mai amato neanche me.”
Sono rimasto in silenzio per un attimo, riflettendo sulle sue parole e su come si fosse fatto un'idea simile, poi mi sono reso conto che era del tutto naturale. Questo era quello che sembrava, in effetti.
Ho amato tua madre, ma poi è finita. Quando è successo non sapevo che aspettasse te. E non mi sono tenuto in contatto per dovere, ma perché dal primo momento che ti ho visto ho sentito un forte legame fra noi, e ti ho amato dal primo istante. Puoi anche non credermi, ma è così. So di non essere stato molto presente nella tua vita, ma non ho mai voluto abbandonarti, spero che tu lo comprenda. Ho pensato a te in ogni momento di ogni giorno negli ultimi dodici anni. E, il fatto che abbia avuto una famiglia con Molly, non ha attutito minimamente il dolore che provavo ogni giorno.”
Dolore?” ha esclamato lui con rabbia alzandosi in piedi. “Cosa ne sai tu del dolore? Io ho visto mia madre spegnersi un giorno dopo l'altro, mentre sorrideva fingendo che andasse tutto bene per non preoccuparmi. Sapeva di non ingannarmi ma non ha mai smesso. E quando ha esalato l'ultimo respiro io ero lì a tenerle la mano! Se non hai passato tutto questo non hai idea di cosa sia il dolore!” mi ha urlato contro mentre le lacrime continuavano a sgorgare dai suoi occhi e la voce si spezzava a ogni parola.
Mi dispiace.” ho detto sentendomi terribilmente in colpa. “So che avrei dovuto esserti accanto. E so che hai sofferto più di quanto un ragazzo della tua età dovrebbe. Se potessi fare qualcosa per riportare in vita tua madre, lo farei.”
Lui si è accasciato nuovamente nel letto e ha affondato il viso fra le mani, sussultando per i singhiozzi.
Dovresti essere morto tu al suo posto.” ha balbettato tra le lacrime.
Mi sono voltato a guardare John sulla porta e l'ho visto tirare su con il naso, anche lui era commosso. Pensando a cosa avrebbe fatto Molly al mio posto, con cautela ho messo un braccio attorno alle spalle di mio figlio e lui non mi ha scacciato. Lentamente l'ho attirato a me e l'ho abbracciato. Non si è ribellato e ha continuato a piangere sulla mia spalla.

Il viaggio di ritorno in taxi è stato molto silenzioso. Dopo aver lasciato John a casa sua, Hamish si è chiuso nel suo mutismo continuando ostinatamente a guardare fuori dal finestrino. Aveva smesso di piangere da molto tempo, ma sembrava ancora più arrabbiato di prima. Forse perché non desiderava mostrarmi le sue emozioni ed era infuriato per aver ceduto di fronte a me.
Quando siamo arrivati a Baker Street, prima di scendere dall'auto, mi ha messo una mano sul braccio per fermarmi.
Potresti non raccontare a nessuno di quello che è successo? Per favore.” mi ha chiesto evitando di incrociare i miei occhi.
Non ho intenzione di umiliarti. È una cosa che resta fra noi. E John non ne parlerà a nessuno.”
Lui ha annuito e ha sussurrato un Grazie quasi impercettibile.
Quando siamo entrati in casa ha iniziato a fare le scale senza una parola. Sentivo di dover dire qualcosa, ma non ero certo di cosa esattamente. Una sensazione davvero fastidiosa.
Hamish?” l'ho chiamato bloccandolo a metà della rampa di scale. “Se, ecco, sentissi il bisogno di sfogarti, parlare o insultarmi, sappi che io sono a tua disposizione.” ho detto infine, immaginando cosa avrei voluto sentirmi dire al suo posto.
Lo terrò presente, Sherlock.” ha replicato chiamandomi per nome per la prima volta.
Non era ancora un Papà, ma era meglio di un informale Mr. Holmes.
Sbuffando, mi sono tolto il cappotto e poi sono andato a sedermi sulla mia poltrona. Morivo dalla voglia di suonare il violino, ma avrei svegliato tutti. L'ho tenuto in grembo per un po' prima di metterlo via e infine andare nella mia camera da letto.
Era completamente al buio e l'unico suono presente, oltre al ticchettio di una sveglia, era il regolare respiro di Molly. Mi sono spogliato e mi sono infilato a letto, abbracciandola. Lei si è stretta a me istintivamente e io ho affondato il viso fra i suoi capelli. Il suo profumo mi ha sempre fatto stare meglio, soprattutto quando sono irrequieto. Ha mugugnato il mio nome nel sonno e ho sorriso, baciandole la fronte. Poi mi sono concentrato sul ritmico battito del suo cuore e mi sono addormentato.

CONTINUA

   
 
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