Capitolo 1
Incontri
o rincontri?
In un buio e stretto cunicolo di una città babbana
una ragazza stava camminando. Aveva dei lunghi e mossi capelli neri che le
finivano a punta sotto la vita, una linea slanciata, la carnagione bianca e dei
freddi occhi grigi, e, fatto strano, anche se pioveva forte non aveva un
ombrello e non usava nulla per ripararsi.
Continuava a camminare quando degli scricchiolii
sospetti la fecero voltare, ma non vide nessuno. Ricominciò a camminare
tranquillamente, credendo che quegli scricchiolii fossero procurati dal vento o
dalla pioggia, quando li sentì nuovamente. Ora continuava a camminare, sospetta
e con le orecchie tese per sentire ogni minimo rumore, fino a che sentì degli
scricchiolii accompagnati dal fruscio di un mantello, quando si girò però non
c’era nessuno, ma una voce strascicata alle sue spalle la richiamò.
“Finalmente ci si rincontra…Nayla.”
La ragazza si girò per vedere chi aveva parlato, e
una figura nera con un mantello e un cappuccio addosso dello stesso colore, una
maschera argentata che faceva vedere solo gli occhi, ora però coperti dal
cappuccio, la stava fissando, avanzando lentamente verso di lei.
“Chi sei? Cosa vuoi da me?” chiese la ragazza
impaurita.
“A chi sono ci puoi arrivare benissimo da sola,
senza bisogno di alcun aiuto; e che voglio da te….io voglio te!” disse la
figura.
“Me?” disse lei.
“Esatto Nayla, te. Non ricordi?” chiese con calma la
nera figura incappucciata.
“Cosa dovrei ricordare? Senta la smetta con questo
scherzo, non è per niente di buon gusto!” disse scocciata la ragazza.
“E chi sta scherzando? Non sono mai stato così
serio.” Rispose l’uomo ammantato.
“Perché vuole me? Io no ho nulla di special…” cercò
di dire Nayla, ma fu interrotta dalla figura.
“Nulla di speciale?” disse lui ripetendo le sue
parole, e continuando ad avanzare con passo incessante mentre lei piano piano
indietreggiava. “Perché vuoi continuare a non guardare in faccia la realtà e
rifugiarti qui, in un mondo di menzogne? Tu sai benissimo perché ti cerchiamo…”
“Mi cercate? Chi? Senta mi sa proprio che lei abbia
sbagliato persona…” disse Nayla girandosi e cominciando a camminare come se
nulla fosse successo. Però fu bloccata da un veloce movimento della figura
nera, che la prese per il polso e la costrinse a girarsi, guardandola negli
occhi.
“I tuoi occhi…la tua voce…..” disse sconcertata la
ragazza “……Lucius!”
“Esatto Nayla! Vedo che pian piano ti sta tornando
la memoria…oppure stai ricordando cose che cercavi di dimenticare.” Disse
l’uomo ghignando mentre la ragazza indietreggiava lentamente “E credo che ora
ti ricorda il motivo per cui ti cerchiamo, no?”
Nayla sgranò gli occhi, poi si girò e prese a
correre. Ma Lucius aveva già tirato fuori la bacchetta e immobilizzato la
ragazza.
“Te l’avevo chiesto gentilmente, ma dopo un po’
perdo la pazienza e quindi adesso verrai con la forza.” Disse lui.
“No! Lasciami! Non voglio venire!” disse lei con
rabbia non potendosi muovere. Quando Lucius fu al suo fianco le cinse la vita
con un braccio, chiuse gli occhi e si concentrò. Poi sparì, insieme a Nayla,
lasciando vuoto il buio cunicolo piovoso.
Riapparvero poco dopo in un buio castello. Erano in
una grande stanza circolare, con piccole finestre nelle alti pareti di fredda
roccia, intorno c’erano degli alti spalti di legno messi a semicerchio e al
centro un trono foderato di rosso con dei teschi alla fine dei braccioli. Aveva
un aria cupa e oppressiva, e non faceva per niente sentire a proprio agio
Nayla.
Si trovavano nella Sala Maggiore del Quartier
Generale dei Mangiamorte.
Lucius teneva ancora la ragazza per la vita quando
la liberà dall’incantesimo.
“Lasciami!” disse lei, finalmente libera di muoversi
“Stammi lontano!” e si scansò da Lucius, che restava impassibile a guardarla.
Nayla si guardava intorno, spaesata, girando su se
stessa per avere una veduta completa della Sala.
“Come, non ricordi? Quante volte siamo stati qui…”
disse il Mangiamorte sorridendo malignamente.
“Ricordo benissimo tutto, e per questo ora più che
mai penso di aver fatto un enorme sbaglio!” disse la ragazza.
“E sarebbe?” chiese Lucius con finta curiosità.
“Essermi lasciata trascinare qui dentro, nei vostri
giochi di sangue…” e mentre parlava si guardava intorno.
“Stai cercando una via d’uscita?” le chiese l’uomo.
Nayla non rispose ma continuò a guardarsi intorno
con più insistenza.
“Forse 14 anni lontano da qui ti hanno fatto
dimenticare che da qui non ci si può smaterializzare ma solo materializzare
all’interno? E non provare a scappare! Tanto non andresti lontano senza
bacchetta…” continuò Lucius mentre un ghigno gli deformava il bel viso.
Malgrado Nayla continuasse a guardarsi intorno,
dentro di se sapeva che il Mangiamorte aveva ragione. Non poteva scappare, era
in trappola.
Lucius la prese per un braccio e la tirò, fino ad
arrivare ad una piccola stanza buia ed umida.
“Starai qui fino a che l’Oscuro Signore non potrà riceverti. E mettiti
questo…” le porse una veste “Non vorrai rimanere vestita da babbana qui!” finì
lui disgustato. Poi le chiuse a chiave la porta alle spalle, lasciandola sola.
Spero sia stato di vostro gradimento!
Se avete qualcosa da suggerirmi, anche nella grafica, vi prego di dirmelo^^ (sono un pò una frana in queste cose^^")
Vi scongiuro recensitemi, per voi è poco per me molto^^
Baci
Darkness