Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: elibellino    13/04/2014    1 recensioni
Quando ti ritrovi improvvisamente dall'altra parte del mondo... Con una confusione che ti porta lontano, chissà dove, chissà perché. Con mille pensieri da incidere calcando con una bic sulla carta.. Una cosa è sicura.. L'uomo argentino ha il suo fascino... E che cazzo
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
~~Diario di bordo..
Bordo direi che è un termine un po' azzardato considerando che sono sulla terra ferma. Si decisamente ferma, anche se ho attraversato l'oceano pacifico durante le quattordici ore più eterne della mia vita. Non tanto perché mi sono ritrovata a trascorrerle decisamente appiccicata ad un vecchietto, il quale fino ai cinque minuti prima di salire a bordo barbonizzava per terra, sporco e puzzolente, e che al posto di dormire, e soprattutto lasciar dormire, russava e rantolava, emetteva dei suoni strani, insomma.
Anzi si, direi che lui è decisamente la causa principale delle mie quattordici ore peggiori.
Anche perché, insomma, quando l'unico ragazzo che tu abbia mai amato viene a prenderti all'areoporto, e questo ragazzo non ti vede da almeno tre anni, e già metti in conto il fatto che ti vedrà brutta, sporca, puzzolente, struccata, con le occhiaie e l'alito cattivo. Diciamo che la fogna ambulante vicino l'universo poteva almeno evitarmela.
Ma a quanto pare l'universo mi odia. E vuole mettermi il bastone tra le ruote. O mettermi alla prova, come sempre.
E io rispondo mandandolo a fanculo.
Malauguratamente l'incontro con Mister x è stato dei peggiori.
Ma entriamo pure nel dettagio. Dei peggiori in quanto il tal ragazzo è apparso ai miei occhi, nel momento esatto in cui mi si è materializzato davanti, decisamente brutto. Abbruttito, forse pure invecchiato. Non so cosa, dove, quando, perché, ma me lo ricordavo più bello. E la mia convinzione era tale da rendermi addirittura contenta. Bueno, così non sarò in bilico tra due fuochi argentini ( il che sarebbe stata davvero la peggio cosa). Ma il mio argentino psicopatico, artista, ma artista globale, capace di farti sentire una nullità in due secondi, fidanzato con una bambina in fasce, alla quale deve aver già messo un lustro elevato alla decima di corna al secondo, mi aspetta a casa. Per regalarmi ancora tante ore di quel sesso godurioso, perfetto, capace di stimolare tutti i sensi portandoli all'estremo, dove i respiri si spezzano in gola, e ogni fibra del tuo corpo trema. Di piacere. E la convinzione perfetta,e sensazionatamente bellissima, muore all'incirca due nani secondi dopo, quando con la sua forza bruta, l'argentino numero uno, più comunemente riconosciuto per “il bravo ragazzo dai sani principi, non psicopatico ma con i piedi ben saldi a terra”, mi solleva le due valige di almeno tre tonnellate ciascuna, e le carica in macchina, fissandomi dritto negli occhi. E tu rimani lì, spiazzata, così, e ti trasformi in un pescolino rosso, scivoloso, viscido, brutto, e soprattutto con la capacità comunicativa pari ad uno zero assoluto. Il più assoluto che possa esistere nel mondo degli zeri assoluti. E non parliamo dei cantanti.
E tu sei talmente eccitata, felice, su di giri, che ti verrebbe voglia di abbracciare tutti gli alberi in cui ti imbatti per strada, ridendo in faccia la gente che ti guarda con quell'aria sprezzante e pietosa, quello sguardo comunemente destinato ai malati di schizzofrenia. Anzi, arrivi addirittura a pensare che li baceresti tutti quelli che ti lanciano gli sguardi “alla malata mentale classificata come animale feroce e pericoloso nel suo genere”.
Li bacerei con la lingua tutti.
Beh insomma.
In alternativa salterei addosso al mister x in questione. Un salto feroce, carico di passione ed eccitazione, di quelli che te lo drizzano in due secondi.
Oddio sarei stata considerata una pazza squilibrata pure da lui.
Forse è meglio baciare gli alberi senza dare troppo negli occhi.
Tutti questi aneddoti tremendamente movimentati ovviamente scorrevano nella mia mente a flash, in modalità pellicola da film in bianco e nero, mentre il mio corpo, e tutto quello  che appartiene al mondo esterno, se ne stava lì, imbalsamato come un baccalà, seduto in quel sedile anteriore in pelle. El sedil adelante. Credo si possa dire così.
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: elibellino