Ciao a tutti!
Quando hanno iniziato a circolare video sui baci e sugli abbracci tra sconosciuti, anche nel Fandom di Glee è esplosa questa mania e mi sono ritrovata la home intasata di fanfiction con Kurt e Blaine che s'incontravano ad uno di questi eventi. Questa mi è rimasta in testa per la sua semplicità e la sua dolcezza, quindi ho deciso di tradurla!
Potete trovare l'originale di daltoneering a questo indirizzo.
L'autrice, inoltre, si è rivelata molto emozionata, per la mia richiesta, ed è impaziente di conoscere le vostre opinioni sulla sua ff! Fatemele sapere in una recensione, se volete, di sicuro a lei farà piacere!
Buona lettura!

Andy, TheShippinator <3

 

Hold My Breath As You’re Moving In
(Kiss Me Slowly, Parachute)

Kurt sta tornando a casa da scuola quando viene avvicinato da una giovane ragazza carina, dai capelli castani e crespi tirati su in una coda di cavallo, tutta grandi sorrisi e gesti entusiasti. Gli spiega che sta lavorando ad un progetto per la sua classe di sociologia e lui si ritrova a pensare… perché no? Dopotutto, è tristemente single.

Ci sono meno persone di quante si aspettasse, nel piccolo studio nel quale è stato invitato, ma ehi, questo tipo di cosa non è propriamente per tutti. Segnala la sua presenza alla stessa ragazza riccia che ha incontrato per strada, quindi si sposta goffamente verso il muro, pronto ad aspettare l’inizio del progetto.

Dopo un po’, vengono tutti invitati a radunarsi in un semi cerchio, per alcune domande. Kurt si sistema attentamente tra una coppia di ragazze dall’aria hipster e scruta le altre persone nel cerchio. Ci sono alcuni ragazzi carini, ma nessuno che catturi davvero la sua attenzione.

La donna apre la bocca, per iniziare con le domande, quando un sonoro bussare alla porta la interrompe e qualcuno entra di fretta, respirando pesantemente.

“Mi dispiace, sono in ritardo, mi ero quasi dimenticato…”

Kurt si gira per squadrare il nuovo arrivato ed immediatamente si sente arrossire, perché… beh, se non aveva preferenze riguardo ad un eventuale partner, prima, ne ha certamente adesso. Il ragazzo si guarda attorno, un po’ scarmigliato, ma nonostante tutto bello e intrigante, e cattura lo sguardo di Kurt. Arrossisce di rimando e si volta, per segnalare la sua presenza con una firma.

“Okay,” dice la donna davanti a lui, lanciando una breve occhiata in direzione del nuovo ragazzo, prima di mostrare una pila di fogli. “Non vi diremo a chi siete stati assegnati finché non saremo pronti a girare, ma sarebbe gradito che non interagiste comunque tra voi fino a quel momento. Il progetto ruota attorno al baciare uno sconosciuto.”

Kurt annuisce, mentre lei scorre la lista. 

“Okay, cominciamo con Matt e Jana. Da questa parte, ragazzi.”

Jana è una delle ragazze di fianco a lui, ma lo nota a malapena. È troppo concentrato a controllare in che punto del semi cerchio si sia sistemato il nuovo ragazzo. Indossa dei pantaloni a pinocchietto color senape ed un gilet bianco e nero, ordinatamente coordinato con un papillon a righe. I suoi capelli sono tirati indietro sulla nuca con decisamente troppo gel, ma dove pecca nell’acconciatura, di sicuro rimedia con il suo viso.

Dopo che Jana e Matt se ne sono andati,  tutti si disperdono per sedersi lungo i lati della stanza, aspettando il loro turno. Kurt è nervoso; ha specificato che preferirebbe baciare un ragazzo, ma ce ne sono altri nove, lì, e solo uno con il quale vorrebbe davvero incollare le labbra.

Il Ragazzo del Papillon è seduto di fronte a lui, con le gambe elegantemente accavallate e lo sguardo fisso sul suo cellulare. Kurt avrebbe anche potuto pensare che fosse impegnato a controllare le email o a giocare a qualcosa che richiedeva attenzione costante, se i suoi occhi non avessero continuato ad alzarsi ogni pochi secondi, in direzione di Kurt, prima di abbassarsi di nuovo verso lo schermo.

Kurt sorride tra sé e sé, felice di essersi preso la briga di essere presentabile oggi… non che ogni occasione non fosse buona per essere fashion, ma per lo meno non si era messo la sua nuova maglietta gialla vintage, perché avrebbe terribilmente cozzato con i pantaloni del Ragazzo del Papillon.

Il numero delle persone nella stanza continua a diminuire, finché non ne restano solo otto, Ragazzo del Papillon -grazie al cielo- incluso. Ci sono anche un altro paio di ragazzi, ma nessuno dei due gli sta prestando molta attenzione.

La donna torna indietro con l’ultima coppia, entrambi arrossati sulle guance e ben attenti a non incontrare lo sguardo dell’altro, e dà di nuovo un’occhiata alla sua lista. “Abbiamo un Kurt ed un Blaine?” chiede.

Kurt ha la sensazione che il cuore gli esploda dal petto. Si alza, anche fin troppo velocemente. 

“Kurt,” dice, e stringe le labbra in attesa. Nessun altro si muove.

“Okay, abbiamo ancora bisogno di un Blaine.”

La testa del Ragazzo del Papillon si solleva, occhi spalancati ed attenti.

“Sì?”

“Tocca a te,” dice la donna, dando di nuovo un’occhiata alla sua lista, quindi si volta per guidarli nell’altra stanza.

Blaine getta frettolosamente il cellulare nella sua borsa e solleva lo sguardo su Kurt, il volto incredibilmente rosso. Kurt solleva semplicemente un sopracciglio in risposta (gentilmente, è ovvio, non vuole risultare intimidatorio) ed entrambi seguono la donna nell’altra stanza.

C’è una videocamera ed un fondale e lei fa mettere loro a terra ogni borsa od oggetto che possa intralciare le riprese, quindi li spedisce a piazzasi di fronte al fondale.

“Ciao,” dice Blaine nervosamente, le guance ancora tinte di rosa. “Tu… ehm…”

Kurt sorride.

“È un piacere conoscerti,” dice, con un tono vagamente civettuolo… questo ragazzo è davvero sexy e sta per limonare con lui, quindi perché no? “Pronto a pomiciare?”

Blaine ride imbarazzato ed abbassa un po’ la testa, quindi guarda verso la videocamera. 

“Sta filmando?” domanda, ottenendo in risposta un breve cenno con il capo dal cameraman. Torna a guardare Kurt, sollevando le (folte) sopracciglia, e si strofina il retro del collo. 

“Quindi,” comincia. Kurt lo aspetta, permettendogli di prepararsi psicologicamente. “Come vuoi, uhm… come vuoi farlo?”

Kurt lo guarda, attentamente -ha dei profondi occhi nocciola, innocenti, ma con una qualche scintilla di qualcos’altro, dietro-, e sente lo stomaco contorcersi per l’aspettativa. Si muove verso di lui, lentamente, e tocca il gomito di Blaine, strofinando la mano lungo la pelle nuda del suo avambraccio ed ascoltando il respiro dell’altro farsi più pesante nel piccolo spazio tra loro. Le loro dita s’incontrano, quindi Blaine le intreccia e Kurt lo prende come un invito a farsi avanti.

Le labbra di Blaine sono morbide, confortevoli, arrendevoli, mentre si muovono gentilmente contro le sue, con tale cura e calma che si ritrova a chiedersi se sia mai stato baciato prima. Inclina la testa in avanti, succhiando il labbro inferiore di Blaine tra le sue, provocando un debole sussulto ed una lieve stretta sulle sue dita. Sposta l’altra sua mano a coprire il fianco di Blaine, muovendo gentilmente le dita sull’osso dell’anca e facendo fuoriuscire la lingua, per leccare le labbra di Blaine.

Blaine prende un veloce respiro, quindi apre la bocca per lui, permettendogli di premere la lingua tra i suoi denti ed assaggiarlo. Sa di caffè e di muffin e di qualcosa di lievemente speziato. Blaine si lascia sfuggire un quieto gemito, quindi posa la mano libera -a coppa- dietro al suo collo, manovrando la testa di Kurt per rispondere al bacio, la lingua umida e calda e morbida contro le sue labbra. Si muovono insieme senza vergogna, danno e prendono e fuori e dentro, Kurt si sente come se… come se forse fossero stati fatti per baciarsi. Preme più forte in risposta, il respiro caldo tra i loro volti, e si tira un po’ indietro, per dare un’occhiata a Blaine. Gli occhi si aprono, guizzanti, le pupille dilatate e scure, e Kurt gli sorride sbiecamente.

“Okay, ragazzi, credo che ci siamo…”

Kurt lo afferra in vita, strattonandolo e facendo aderire i loro corpi, ed i baci si fanno più profondi, più caldi. Blaine ansima dolcemente contro la sua bocca, ora, ogni volta che si separano, le mani che premono sulla schiena di Kurt, spostandosi più in basso, sempre più in basso ogni volta che preme un po’ di più. Kurt adagia il suo corpo contro quello di Blaine, strappandogli un gemito, lasciando scivolare una mano sul suo sedere e l’altra tra i suoi troppo-ingellati capelli. È caldo e sensuale e Blaine è fottutamente delizioso, mugola rocamente e geme tra i suoni umidi dei loro baci.

Anche se in maniera educata, qualcuno si schiarisce la gola rumorosamente. Kurt si prende il tempo che gli serve per farsi indietro, premendo un bacio dopo l’altro sulle labbra di Blaine, gentile e lieve, finché entrambi non se ne stanno semplicemente lì in piedi, le fronti pressante l’una contro l’altra ed i respiri che si fondono tra loro.

Blaine gli sorride lievemente e si lecca le labbra, probabilmente senza rendersene conto, ma è eccitante da morire. Kurt lascia che i suoi occhi si chiudano e lascia che la sua mano risalga lungo la schiena di Blaine, dirigendo le dita dietro al suo collo, quindi sposta entrambe le mani sulle sue ampie spalle, giù per le braccia, finché solo le loro mani e le loro fronti restano in contatto.

“Come hai detto che ti chiami?” dice Blaine in un soffio, nella tranquillità di quella stanza, ignorando la donna che chiama il cut e strusciando la punta delle dita sui polsi di Kurt. La sua spina dorsale viene percorsa da un brivido.

Sorride, e preme un ultimo bacio sulle labbra di Blaine.

“Vieni a prendere un caffè con me e potresti scoprirlo.”