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Autore: LimoneMenta    13/04/2014    3 recensioni
La mia prima FF Larry!
Semplicemente un momento fluffoso sui nostri cucciolotti in una mensa scolastica! Scusate, le mie introduzioni fanno un po' schifo... però leggete se avete cinque minuti, e magari recensite, non mi offendo!
Hope you enjoy it!
P.S. Non sapevo se mettere AU o CrossOver, così le ho messe tutte e due!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Your lovely sweater
 
 
 

Mamma. Che. Caos. Non sono più abituata a vedere così tanti bambini tutti insieme, questo è certo, ma trattandosi di una scuola elementare… be’, mi sembra anche normale, a pensarci bene. Io e Louis scendiamo le scale cercando di evitare i fiumi di piccoli nanerottoli affamati e di raggiungere la mensa tutti interi. Oh, a proposito, non mi sono presentata: molto piacere, il mio nome è Rebecca. Diciassette anni, una passione sconfinata per i libri (il che manda ogni mese i miei risparmi a puttane) e un amico fantastico, Louis. Tomlinson. Sì, esatto, quello dei One Direction. Oh-oh, forse non avrei dovuto dirlo, sento le vostre urla da qui (sia di nausea che di felicità). Io e Lou ci siamo conosciuti esattamente l’estate dello stesso anno in cui ha partecipato ad X-Factor. Sì, la storia la conoscono tutti, bene o male: dopo aver partecipato ai provini ha formato il gruppo dei One Direction con altri quattro ragazzi e alla fine dello show si sono classificati terzi. Durante il periodo del programma mi ha fatto conoscere gli altri membri e da lì siamo diventati tutti inseparabili.                                                                                                                                                                                     Comunque, per fare un breve riassunto a chi non ne fosse al corrente, sappiate che viaggio molto insieme ai 1D. Oggi compreso. E ad essere precisi, oggi ci troviamo in una scuola elementare di Roma per trascorrere una giornata con i loro piccoli fan. Sono rimasta sconvolta quando ho scoperto che dei bambini così piccoli hanno già un cellulare con cui ascoltano le canzoni dei propri idoli e, come se ciò non bastasse, questi marmocchi mi hanno anche preso in giro sventolandomi sotto il naso l’ultimo modello di cellulare appena uscito sul mercato, che paragonato al mio… be’, non paragoniamoli, d’accordo?                                                                                                   Comunque, se vogliamo essere ancora più precisi, io e Lou stiamo disperatamente (e invano) tentando di non farci travolgere da un’orda di bambini affamati che scendono le scale insieme a noi. Eccoci in mensa. Ancora vivi, per fortuna. Ci mettiamo in coda, afferriamo un vassoio di plastica arancione, una bustina con le posate di plastica e una bottiglietta d’acqua, poi dritto verso i contenitori del cibo. Mamma mia, quanto non mi è mancata questa sbobba disgustosa. A quanto pare non è migliorata granché da quando ho lasciato la scuola elementare, ma immagino che se uno ha fame conta poco quello che gli si mette nel piatto. Ah, piccola parentesi, io vengo da Torino, non da Roma. Torino è molto più bella. E si mangia meglio, o almeno da mia nonna.                                                                                                                                 Dunque, dopo questo piccolo intermezzo geografico-mangereccio, torniamo alla mensa: oggi pare che il cibo sia commestibile (o almeno avvelenato solo in quantità non altamente tossiche): riso in bianco e patatine fritte. Già mi chiedo chi sia a fare le combinazioni dei piatti, ma va benissimo così, grazie. Afferriamo al volo le nostre porzioni, sfoderiamo grati (sì, certo) un sorriso a trentadue denti e scappiamo via da quella baraonda puzzolente di olio fritto per raggiungere gli altri quattro già seduti ad un tavolo. Ah, sì, per chi non lo sapesse (pochi, credo) gli altri membri del gruppo sono: Zayn Malik, Niall Horan, Liam Payne e Harry Styles. Bene, il primo è considerato da due terzi di mondo il più bello dei cinque (bah, se lo dicono loro), Liam e Niall sono due bambini un po’ troppo cresciuti sempre a caccia di guai ed Harry… be’, lui ha una storia tutta particolare.                                                                                                                          
 Sono seduti ad uno dei tavoli centrali (evviva, pregusto già una lunga mezz’ora di caos infernale), svettando fra le teste di tanti piccoli marmocchi (ma non era stato scientificamente provato che più passa il tempo più il genere umano tende ad aumentare di statura?). Da un lato del tavolo ci sono Zayn, Niall e Harry, dall’altro due posti liberi e Liam. Lou prende il posto centrale ed io quello di fronte a Zayn e, finalmente, cominciamo a divorare quelle schifezze che ci hanno rifilato per pasto. Il pranzo trascorre abbastanza velocemente, tra qualche foto, un paio di autografi e chiacchierate leggere (italiano e inglese mescolati tra loro in un mix abbastanza ridicolo. Ah, già, i One Direction parlano italiano! Almeno quello che io ho insegnato loro. C’è da dire, però, che il mio inglese è notevolmente migliorato quando ho deciso di lasciare la scuola per seguirli in giro per il mondo e prendere un insegnante privato).                                                                                               
Tuttavia, gli sguardi sfuggenti e malinconici tra Lou ed Harry, che se ne sta accovacciato sul tavolo fissandolo teneramente, non passano inosservati. Di sicuro non a noi. Il fatto è che i due si sono innamorati più o meno verso la metà di X-Factor, ma la loro casa discografica, la Modest!, non vuole assolutamente che si sappia la loro storia. Il motivo è uno dei più stupidi in assoluto (“Rovinerebbe la loro immagine di gruppo!”. Omofobi di merda) e loro due ci soffrono da quasi quattro anni.                
«Lou, non c’è nessuno che possa vedervi adesso. Avanti» gli sussurro in un orecchio. Lui prima si guarda in giro, agitato, poi lentamente allunga un braccio verso Harry, che subito gli prende la mano e la bacia. Il resto dei ragazzi li osserva tristi e inteneriti. Lou si fa coraggio e si alza dalla panca, protendendosi per baciare la guancia di Harry, poi si morde il labbro inferiore, mentre all’altro si illuminano gli occhi. Quando torna a sedersi incomincia a mordicchiare la manica del maglione che indossa (che tra l’altro, è un mio regalo). Mi piace come gli sta: è molto grande, circa un paio di taglie in più di quella che porta realmente (ha un fisico molto asciutto), così le maniche coprono quasi del tutto le dita; ed è beige. Harry invece indossa un classico maglioncino verde bottiglia con scollo a “v”. Inizia a tirare con un sorrisetto (un pochino malizioso?) le dita di Louis, che lo guarda a metà tra il divertito e il preoccupato. Alla fine, entrambi si alzano e si dirigono verso il bagno. Liam e Niall ghignano sornioni e Zayn li guarda alzando gli occhi al cielo. Poco dopo, al loro ritorno, noto con gioia che Harry indossa un maglione beige un po’ troppo lungo e Lou un maglioncino con scollo a “v” verde bottiglia, così adesso è costretto a tenere una mano ben piantata sul collo. Ci guarda come per dire “Che volete farci, non riesco a resistergli”, un po’ a mo’ di scusa. Perché sappiamo tutti che sotto la mano c’è un succhiotto. E sappiamo anche chi l’ha fatto.


Angolino della scrittrice (sempre che così si possa definire):
Questa storia è la mia prima Larry in assolutissimo, sono una Directioner (di ben 17 anni!!) da pochi mesi in effetti....                                                                                   Allora… questa storia è nata circa tre mesi e mezzo fa, ma poi è successo un casino… in pratica, adesso vi spiego (perché tanto lo so che non avete altro di meglio da fare che ascoltare i miei casini!!): per farvela breve, ho perso la chiavetta su cui c’erano tutti i miei racconti, ma, per fortuna (sinceramente non so e non ricordo come!) li ho ritrovati tutti, compreso questo! Perciò, se vi va, ecco una recensioncina non sarebbe disprezzata… non vi mangio, tranquilli! *incrocia le dita dietro la schiena*. Tanti baci e a presto!! (spero!)    
-Iceland
  
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