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Autore: Tynuccia    13/07/2008    5 recensioni
PDV di Shinji per la sua inseparabile Hiyori!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Heart Of Glass-
Hirako Shinji x Sarugaki Hiyori

Sei una scimmietta dispettosa, ecco cosa sei.
Mi porto la mano alla guancia, massaggiando il punto rosso. Con la solita grazia da ippopotamo incinta mi hai appena lanciato uno zoccolo in faccia. Ma tanto, ormai, ci sono abituato.
Decido di lasciar perdere e mi dedico a ciò che riempie le mie giornate da un bel po’ di tempo: tu. Adoro fermarmi a guardarti, perdermi nei tuoi bellissimi ed enormi occhi nocciola… vedere gli innumerevoli riflessi lucenti dei tuoi stupendi capelli color dell’oro… sentirmi il cuore battere forte, neanche fossi una teenager in piena crisi ormonale, trovando veramente irresistibili le tue infinite lentiggini.

“Cazzo guardi, scimunito?!”.

Ecco… sai esattamente come spezzare un tale momento poetico! Ad una prima occhiata sembri una normalissima ragazzina, probabilmente è semplice anche pensare che tu sia dolce e gentile; ma hai un caratterino…! Non ti ho mai vista sorridere davvero… e ti conosco da tanto, Hiyori. È come se il tuo cuore fosse ricoperto interamente da uno spesso strato di cristallo. È duro ed impenetrabile, nessuno sa come scioglierlo.

“Nulla, Hiyori” sorrido “Semplicemente stavo pensando”.

Con la gola secca ti fisso, mentre addenti un onigiri. Qualche chicco ti cade in grembo, sul pavimento o ti rimane, semplicemente, appiccicato al mento.

“A cosa?”.
“Ti interessa davvero?”.
“No, ma bisognerà pure ammazzare il tempo, non trovi?”.

Sospiro. Hai una mente contorta, senza ombra di dubbio. Nonostante questa mia brillante considerazione non ho assolutamente intenzione di dirti che pensavo al tuo caratteraccio ed ai tuoi capelli biondi. Per il primo punto so già che ti infurieresti, ti conosco meglio delle mie tasche. Sbraiteresti e mi faresti a pezzettini finissimi. No, non hai per niente un brutto carattere.
Per quanto riguarda il secondo punto… beh ti imbarazzeresti a tal punto che reagirseti in maniera simile all’altra ipotesi. Se non peggio.
Eppure io mi sono innamorato di te, così come sei fatta. Con i tuoi difetti ed i tuoi pregi. Non ho paura di ammetterlo a me stesso. Ci conosciamo da tempi immemori, la tua vita è ormai collegata alla mia da un filo indissolubile. Se non come amanti, almeno come amici.

“Sono problemi miei, non impicciarti”.

Vengo colpito nuovamente da una ciabatta volante.

“Scimunito! Ma che cacchio ci sto a fare qua con te?!”.
“Sei liberissima di andartene”.
“Bene! Mi chiedo perché non l’ho fatto prima!”.

Alzo lo sguardo e ti vedo infuriata come non mai. Stringi i pugni, tremano di rabbia cocente. Ti butti sulle spalle il tuo cappotto logoro e ti avvolgi la sciarpa attorno al collo, uscendo da questa nostra piccola capanna. La tua katana sporge dalla stoffa, ti conferisce un’aria minacciosa, unita al tuo sguardo carico d’odio e rabbia… un perfetto binomio di paura, non c’è che dire. Ormai sei fuori dalla porta, una folata di gelido vento mi fa rabbrividire. Con fare rassegnato fisso il tuo posto, ormai libero.
Io e te, in questo gelido inverno, nell’infimo Rukongai. Quei chicchi sparsi sulla fredda pietra farebbero gola a tutti i nostri vicini.
Mi alzo, sostando sull’uscio.
Come immaginavo.
Sei seduta sull’argine del fiume, tremando per il freddo, mentre candidi fiocchi di neve si posano sul tuo corpo.
“Hiyori! Non fare così, dai!” urlo con voce poco convincente “Torna qua!”.

È come se tu non mi ascoltassi. Non l’hai mai fatto. Non provi neanche a rispondermi, è come se fossi un fantasma. Sospiro ed esco, sfilandomi l’haori di lana e posandolo sulle tue piccole spalle.

“Se proprio devi rimanere qua fuori… devi almeno proteggerti un po’, eh?”.

Annuisci e per me è già un grande successo. Mi volto per tornarmene in casa al caldo, ma tu mi tiri lo yukata.

“Hiyori, ti prego, sto gelando!”.
“Voglio diventare una Shinigami, Shinji”.

Mi volto leggermente, in modo da vederti con la coda dell’occhio. Il tuo sguardo e fisso sul fiume che scorre, ma pieno di risolutezza.
Ieri hai visto per la prima volta uno di quegli splendidi signori vestiti di nero con una vera katana preziosa. Ne sei rimasta folgorata. Ti ha regalato abbastanza onigiri per un paio di settimane e hai abbozzato un sorriso. Eri in brodo di giuggiole, cara mia.

Mi abbasso, chinandomi su di te e sorrido “E allora ti svelerò una cosa… gli Shinigami non hanno il raffreddore”.

Le tue guance sono arrossate a causa della temperatura gelida. Ma forse anche perché il mio volto è terribilmente vicino al tuo. Mi sputi in un occhio e scatti in piedi.

“Mi è venuta voglia di tornare a casa!”.

Mi asciugo il viso e scoppio a ridere, seguendoti. Mi chiudo la porta alle spalle, tu ti fermi in mezzo alla stanza. Siamo immersi nel silenzio e si sente solo l’allegro scoppiettio del debole fuoco che riscalda la nostra casetta. Ti giri, guardandomi negli occhi.

“Shinji…”.

È così bello quando chiami il mio nome. Vorrei sentirlo all’infinito.

“Dimmi”.
“Shinji…” distogli lo sguardo, il volto parzialmente illuminato dalla luce del fuoco. Sei imbarazzata. Ti avvicini a me e fai ciò che non avrei mai potuto immaginare.
Mi baci timidamente le labbra. Sei in punta di piedi, solo ora mi rendo conto di quanto tu sia bassa.

“Scusami, che cazzo mi prende?”.

Ti prendo in braccio, ignoro le tue proteste. Ti tolgo il cappotto e l’haori, adagiandoli di fronte al fuoco, poi metto te nello stesso posto.

“Ormai abbiamo iniziato, Sarugaki-san”.
“M-ma cosa… ma cosa fai?!”.
Mi accosto al tuo orecchio “Quello che desidero da sempre”.
“Shinji… tu sei pazzo!”.
“E allora perché mi avresti baciato, idiota?!”.
Arrossisci e stai zitta.
“Ecco, vedi?”.
“Tu… tu sei troppo vecchio per me!”.
“Cosa vuoi che siano cinquant’anni?”.
“Io non sono fatta per l’amore!”.
“Quante stronzate dici, Hiyori…”.
“COSA HAI DETTO?!”.

Ti tiri su, afferrandomi per il colletto dello yukata. I nostri occhi sono persi in quelli dell’altro. Siamo ancora più vicini, sempre in silenzio.
Scoppi a piangere e non so il perché.

“Tu… non vuoi una storia di una notte e basta… vero Shinji?”.
“Non con te”.

Annuisci e mi abbracci. Posso sentire il tuo odore dolce e mi rallegro di poterti stringere. Ora i miei istinti da uomo sono più accesi che mai ed in men che non si dica io e te ci uniamo, anima e corpo. Sotto questo tetto sgangherato, davanti a questo fuoco scoppiettante. Finalmente ci sono riuscito.
Ho sciolto il tuo cuore di ghiaccio.
  
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