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Autore: Mockingjay_00    14/04/2014    8 recensioni
Peeta era disteso vicino a me, ero rannicchiata tra le sue braccia e ascoltavo il battito del suo cuore che correva insieme al suo respiro.
Ambientato 9 anni dopo la vittoria dei Ribelli, Katniss e Peeta provano a ricostruirsi a vicenda formando una famiglia...
[Everlark centric] ♥
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Le contrazioni sempre più forti e ravvicinate non mi aiutano per niente nel tentativo di restare lucida.
Probabilmente entro la fine della giornata Peeta non avrà più una mano sana, è qui vicino a me che mi rassicura e mi accarezza i capelli nel tentativo di calmarmi, come se fosse minimamente possibile.
Gli hanno fatto indossare una specie di vestaglia verde e una mascherina che però non ha messo vicina la bocca perché secondo lui non riesce a baciarmi come si deve.
 
La dottoressa finalmente è entrata nella stanza dopo un tempo che sembra interminabile, ha infilato un paio di guanti e si è avvicinata a me sorridendomi.
 
“Ciao Katniss, come stai?”
 
Come sto? Mi sta prendendo in giro? Cerco di trattenermi dal lanciargli un’occhiataccia solo perché è lei che deve far nascere mio figlio.
Peeta capendo cosa sto pensando mi guarda e ride, gli stringo ancora più forte la mano e dal suo viso sparisce immediatamente quel sorrisetto lasciando posto a una smorfia di dolore.
 
“Se me lo tira fuori, starei molto meglio…”
 
La dottoressa si mette a ridere e Peeta si unisce a lei. Si avvicina alle mie gambe e scosta la coperta che mi copre, è abbastanza imbarazzante.
Una fitta più forte delle precedenti mi colpisce al basso ventre, la vista mi si appanna nuovamente e dalla gola mi esce un lamento gutturale.
 
“Perfetto Katniss sei già dilatata di otto centimetri, entro un’ora stringerete tra le braccia vostro figlio!”
 
“Non vedo l’ora!”
 
Peeta sembra un bambino emozionato che non vede l’ora di stringere tra le sue braccia un giocattolo nuovo. I suoi occhi lucidi fanno risaltare ancora di più quell’azzurro e spero con tutto il cuore che il bambino abbia suoi occhi.
 
“Direi che possiamo incominciare a spingere, che ne dici Katniss? Al mio tre spingi forte”
 
Prendo un bel respiro e guardo Peeta, gli stringo forte la mano e lui la porta alla bocca posandoci sopra un bacio.
 
“Puoi farcela, sono qui con te.”
 
“Uno… Due… Tre!”
 
Il dolore è straziante, mi manca l’aria, adesso e Peeta che stringe la mano tanto da farmi male. Ogni tanto allunga la testa per guardare cosa succede e ogni volta che ritorna al suo posto, mi lascia un bacio sulla tempia.
 
Dei gemiti di dolore mi escono dalla gola con un suono che sembra non appartenermi. Gli occhi mi lacrimano sempre di più a ogni spinta e Peeta è li pronto ad asciugarli.
 
“Dai Katniss vedo la testa! Respira e spingi!”
 
Peeta lascia per pochi secondi la mia mano e sprofondo in un panico mai provato prima. Che diavolo fa mi lascia in un momento come questo? Mi piego sul fianco quel poco che basta per afferrargli un dito e trascinarlo verso di me stringendo nuovamente la mano con foga.
 
“Che cavolo fai, mi lasci la mano adesso?!”
 
“Tranquilla Katniss non vado da nessuna parte, volevo vedere la testa!”
 
Continuo questa lotta per svariati minuti tra gridolini di gioia da parte di Peeta e urli soffocati di dolore da parte mia, la dottoressa m’incita sempre più frequentemente ed io sono esausta, non riesco a continuare.
 
“Katniss un’ultima spinta e ci siamo!”
 
“Dai un ultimo sforzo e poi puoi riposare…”
 
“Peeta non credo di riuscirci….”
 
“Si che ci riesci non dire stupidaggini, un ultimo sforzo ed è tutto finito!”
 
Prendo fiato e spingo con tutte le forze che mi rimangono in corpo, un pianto acuto rimbomba nella camera ed io non posso far altro che trattenere le lacrime che stanno già uscendo dai miei occhi come cascate.
Peeta mi bacia con una tale forza da farmi girare la testa, mi accarezza la guancia spostando i capelli appiccicati alla fronte di sudore.
 
“Sei stata bravissima, non sai quanto ti amo”
 
“Ti amo anch’io”
 
Lascia la mia mano e si avvicina alla dottoressa che ci guarda sorridente, avvolge la creatura in una coperta e chiede a Peeta se vuole tagliare il cordone ombelicale.
 
“Congratulazioni!”
 
La curiosità prende il sopravvento e chiamo Peeta con piccoli sospiri cercando di alzare la testa.
Si avvicina a me con quell’esserino minuscolo tra le braccia e me lo porge delicatamente.
 
“E’ Delion…”
 
“Delion…”
 
Una femmina. Mi ero sempre immaginata tra le mie braccia di stringere un bel maschietto dai capelli biondi ricci e gli occhi azzurri come Peeta, colei che stringo tra le braccia invece è completamente diversa. Ha tantissimi capelli neri che gli incorniciano il viso, i suoi occhi non sono ancora di un colore preciso, sono un insieme di sfumature di grigio e verde.
 
“Ciao piccola…”
 
Sposto la copertina che gli copre il mento e gli accarezzo dolcemente la guancia, Peeta si avvicina con il viso alla bambina e gli lascia un bacio sulla fronte.
Mi sposto un pochino di lato per lasciare a Peeta quanto basta per sedersi affianco a me. Mi circonda con il braccio sinistro mentre con l’altro libero alterna delle carezze che partono dalla bambina e continuano con me.
 
“E’ stupenda, grazie Katniss…”
 
Rimaniamo in questa posizione per un tempo lunghissimo, la dottoressa ci fa tornare alla realtà dicendo a Peeta che ho bisogno di riposo. Prende la bambina dalle mie braccia e la porta in un'altra stanza non prima però di avermi dato un ultimo bacio.
 
“Non andare ti prego!”
 
“Katniss hai bisogno di riposo, sono qui fuori al tuo risveglio ho una piccola sorpresa”
 
“Non lasciarla sola…”
 
L’ansia presente nella mia voce è chiara e Peeta non tarda nel rassicurarmi all’istante.
 
“Katniss non succederà nulla, sono qui fuori”
 
Mi accarezza per la millesima volta la fronte scostando le ciocche dei capelli, si chiude la porta alle spalle ed io sprofondo in un sonno popolato stranamente da bellissimi colori.
 
 
 
 
Quando mi sveglio Peeta è al mio fianco che dorme con la bambina tra le braccia, lei al contrario del padre mi fissa con i suoi enormi occhi, le sue manine paffute strette alla copertina e un sorriso solare. La prendo con delicatezza cercando di non svegliare Peeta.
La cullo con le braccia ma sul suo volto il sorriso sparisce e si mette a strillare, ha fame, che stupida non ci ho pensato prima. Butto un’occhiata a Peeta che continua a dormire beato sulla poltrona, apro i bottoni della vestaglia e come se sapesse già tutto la bambina si butta sul mio seno. E’ una strana sensazione, bella a dire il vero, mi rilasso e lascio che la bambina mangi per un paio di minuti. Non mi sono accorta che Peeta ci stesse fissando con il suo solito sorriso sghembo sulla bocca, avvicina la poltrona al letto e mi prende per mano.
 
“Adesso io divento geloso però!”
 
Non riesco a trattenere una risata e gli do uno schiaffetto sul braccio, si avvicina al mio viso velocemente e mi da un bacio carico di passione prima di uscire dalla stanza.
 
“Dove vai?”
 
“Qui fuori c’è gente che vuole vedervi, posso farli entrare?”
 
Annuisco velocemente con la testa, e noto che la bambina si è addormentata ancora attaccata al mio seno, la scosto con delicatezza e mi ricopro.
Accarezzo i ciuffi ribelli che si attorcigliano sulla fronte e riempio il suo viso di piccoli baci.
 
La porta si apre e da essa entrano le persone che formano la mia pazza famiglia, ci sono tutti, proprio tutti…
Una figura esile dai capelli biondi sbuca da dietro Peeta con un sorriso raggiante, era molto tempo che non la vedevo così, mi corre in contro e mi abbraccia cercando di non disturbare la bambina.
 
“Mamma…”
 
“Oh Katniss è davvero bella!”
 
Finnick mi corre in contro e sale sul letto fermandosi a osservare Delion per qualche secondo, poi mi guarda e ride. Annie e Johanna l’hanno raggiunto e mi lasciano un bacio congratulandosi con me e Johanna ovviamente non resiste dal lanciare come al suo solito frecciatine ironiche.
 
“Ti sei dato da fare Peeta non è vero?”
 
Annie la da una gomitata e Haymitch ci raggiunge ridendo insieme a Effie.
La capitolina si sofferma a guardare la bambina per qualche minuto e subito dopo comincia a piangere.
 
“Oh Katniss tesoro sono così contenta per voi!”
 
“Grazie Effie…”
 
Finnick mi tira per la manica facendo segno verso Delion, avvicina le sue labbra alla bambina e gli lascia un dolcissimo bacio sulla guancia.
Haymitch si mette a ridere e da delle pacche sulla spalla a Peeta.
 
“Ti consiglio di tenerla sottocchio quei due non mi convincono!”
 
“Haymitch sei il solito cafone!”
 
Non riesco a trattenere una risata e la bambina si sveglia fissandomi con i suoi occhi fantastici. Mi guarda e poi tende una delle sue manine paffute verso la mia bocca, avvicino le mie labbra alla manina e gli do un bacio delicato.
Effie ricomincia a piangere e Haymitch la porta fuori, Peeta prende la bambina in braccio e mi bacia la fronte, si allontana da me e va verso la porta.
 
“Noi stiamo qui fuori, riposa ancora un poco”
 
“Bravissimo portali fuori che mi hanno già fatto venire mal di testa!”
 
Ridendo escono tutti dalla stanza, la mia mente riprende pace e la stanchezza ritorna. Chiudo gli occhi e mi rilasso.
 
 
 

 
 
 
E’ nata!!!! Devo dire che scrivere questo capitolo è stato abbastanza difficile, l’ho riscritto un paio di volte perché non mi convinceva. Spero di essere riuscita a esprimere tutto quello che prova Katniss nel modo giusto, adoro Peetuccio versione Papà-Adorante, vi ringrazio di cuore per tutte le Preferite/Seguite/Ricordate, grazie per tutte le recensioni che lasciate, è sempre un piacere leggere ciò che pensate.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, v’invito a lasciare una recensione!
A presto! :D
  
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