"Devo andare in tournč per un periodo non ben definito," dice Amour al marito,"possono essere dalle due settimane ai due mesi e mezzo. Non ti permettere di far indossare abiti immorali a nostra figlia e soprattutto non farla uscire dopo...." "Dopo le dieci, lo so." le risponde Jean alzando gli occhi al cielo, "Non ti preoccupare.... Lucille sa come comportarsi e sicuramente troveremo il modo di passare bene le serate." Amour guarda il marito di traverso e, dopo aver salutato la figlia, esce di casa per prendere il taxi. In casa, Jean, rimasto con Lucille,va in cucina a preparare da mangiare, mentre la figlia si sdraia sul divano ed accende la tv a quattro dimensioni. Dopo la cena padre e figlia si sistemano sul divano e Lucille dice:"Papā mi racconti una storia?" Jean le risponde:"Non sono bravo ad inventare storie, lo sai.... comincerei a starnutire senza sosta, ma possiamo andare a vedere in soffitta se c'č qualche libro da leggere.... Aspettami qui, ok?" Lucille risponde:"Ok!" Jean si dirige verso la botola della soffitta ed abbassa la scala per salire. Il padre sale i primi gradini, quando Lucille appena arrivata gli chiede: "Allora? Hai trovato qualcosa?" Jean quasi non cade dalla scala dopo aver dato una craniata contro il soffitto. L' uomo trova un libro, lo prende e, comincia a rincorrere la figlia, che, ridendo divertita, si rifugia sul divano. Jean pulisce il libro e si siede vicino alla figlia, che appoggia la testa sulla spalla del padre. Jean apre il libro e comincia a leggere: "Questo č il nostro diario, il diario della famiglia senza cognome, in eterno conflitto con la maledizione che in tempi remoti colpė la nostra famiglia. Attenuare tale maleficio costō fatica, ma ci siamo riusciti, ed io, primo senza maledizione comincio questo diario per non dimenticare, ma bado alle ciancie, ecco cosa mi č successo di particolare.....