Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: Fantasiiana    14/04/2014    7 recensioni
|Accenni Pernico|
-Sei tu che non capisci niente!
Nico lo guardò torvo. -Scusami?
-Tu hai... Come puoi...- boccheggiò sconvolto l'altro.
-Calmati, Percy, è solo un cartone.
-Solo un... CHE COSA?!
Nico alzò gli occhi al cielo. Come si poteva essere così... così... così?!
-Percy...
-Hai insultato uno dei migliori cortometraggi della Disney, ti rendi conto? E poi, perchè saresti venuto se lo consideravi carino, eh?
Nico sbuffò. -Bè, quando mi hai chiesto, testuali parole, di passare un pomeriggio insieme, solo io e te, da uomo a uomo, non credevo che mi avresti proposto di vedere "Alla ricerca di Nemo"!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nico di Angelo, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Di cartoni animati senza senso e baci pelosi






Nico pescò annoiato l'ultima patatina dal pacchetto di plastica che aveva in grembo.
La musichetta irritante della tv rimbombò nell'aria a tutto volume e Nico fu quasi tentato di estrarre la spada e spaccare lo schermo. Era già abbastanza nervoso senza che ci si mettesse a rompere anche quella sigla assurda.
Sentì Percy muoversi contro il suo fianco e voltarsi verso di lui.
Gli lanciò giusto un'occhiata e non potè impedirsi di sollevare un angolo della bocca alla vista di quegli occhi sognanti e di quella postura da cucciolo che aspetta solo che il suo padrone gli tiri la sua pallina preferita. Era quasi sicuro di poterlo vedere scodinzolare.
-Allora?- chiese Percy tutto emozionato.
Nico appallottolò il pacchetto e lo tenne stretto nel pugno, mentre la plastica prendeva a grattargli i palmi delle mani.
-Allora cosa?- chiese annoiato.
-Allora che ne pensi! Ti è piaciuto?- chiese impaziente Percy.
Nico sospirò. -E' stato...
Orribile? Da suicidio? Irritante? Ha risvegliato in me istinti omicidi e suicidi?
-Carino...
-Carino.
-Sì.
-Carino. Quello. Carino.
Il minore lo guardò sollevando un sopracciglio.
-Qualcosa non va?
-Hai appena detto che è carino!
-Bè...
-E' un capolavoro!
-Non credi di star esagerando un po', adesso?
-Sei tu che non capisci niente!
Nico lo guardò torvo. -Scusami?
-Tu hai... Come puoi...- boccheggiò sconvolto l'altro.
-Calmati, Percy, è solo un cartone.
-Solo un... CHE COSA?!
Nico alzò gli occhi al cielo. Come si poteva essere così... così... così?!
-Percy...
-Hai insultato uno dei migliori cortometraggi della Disney, ti rendi conto? E poi, perchè saresti venuto se lo consideravi carino, eh?
Nico sbuffò. -Bè, quando mi hai chiesto, testuali parole, di passare un pomeriggio insieme, solo io e te, da uomo a uomo, non credevo che mi avresti proposto di vedere "Alla ricerca di Nemo"!
Percy mise il broncio, incrociò le braccia e si voltò dall'altra parte, offeso.
Nico scosse di poco la testa.
Ma certo, era così logico... Come poteva essere stato tanto stupido da non pensare a cosa intendeva Percy per "passare un pomeriggio insieme"? Perchè aveva accettato immediatamente, trattenendo il fiato, urlando quel "sì" come una donnetta sull'altare? Perchè si era fiondato lì con un viaggio d'ombra, senza dare a Percy neanche il tempo di vestirsi, ed era stato costretto a voltarsi rosso in volto, mentre quello si alzava dal divano con le sue mutande azzurre vagamente somiglianti a delle vele da imbarcazione? Perchè si era illuso di passare un pomeriggio insieme facendo... non sapeva neanche lui cosa?
Sospirò e fece per alzarsi, ma una mano chiusa nel suo polso lo costrinse di nuovo a mettersi seduto. Si voltò allora verso Percy, gli occhi sgranati, sentendosi infiammare le orecchie.
-Non ti piace perchè non hai capito la storia!- esclamò Percy in tono di accusa.
-Percy, cosa c'è da capire?- chiese Nico sentendo la rabbia crescere. Perchè insisteva ancora con quello stupido cartone?
-E' un semplice pesce pagliaccio con un serio problema di dismorfismo articolare, con un'indole impulsiva e un pessimo senso dell'orientamento. Ora che ci penso, ti somiglia molto.
-Vedi che non hai capito la stor...
-Per non parlare, poi- continuò interrompendolo Nico, -di quella pazza, svitata pesciolina azzurra con un serissimo problema di memoria!
-Quindi mi stai dicendo che l'unico normale è Martin.
-Chi?
-Il padre.
-Aah... No.
-Perchè?
-E' la versione maschile-barra-animale di Demetra.
-Cioè?
-Appiccicoso. Ossessivo. Paranoico. Devo continuare?
-Bè...
-E ancora, "i pesci sono amici, non cibo"- riprese, facendo la voce grossa. -Che razza di motto è se poi lo squalo cerca di mangiarli?!
-Ma infatti è qui che sta l'ironia...
-E devo confessarti che la trama non ha assolutamente senso ed è un cartone animato stupido!
-No, è costruttivo...
-E poi, a dirla tutta, con quell'apparecchio di ventilazione dell'acquario, Nemo sarebbe dovuto morire.
Fu allora che si voltò verso Percy e lo vide con gli occhi sgranati e lucidi.
-Percy?
Silenzio.
-Percy?
Percy si alzò e corse via, nella sua stanza.
Nico rimase a guardare il punto dove fino a qualche secondo prima era seduto il ragazzo a cui aveva rovinato il suo film preferito.
Gettò la testa all'indietro, battendosi una mano in fronte.
Come aveva potuto essere così stupido? Perchè aveva rovinato tutto? Perchè... Perchè lui... Perchè lui era così sbagliato?!
Scivolò sui cuscini, immergendo la faccia su tutto quel blu, ispirando il profumo di salsedine lasciato da Percy.
Dei, quanto si odiava.
Era stato un emerito idiota. Si era lasciato prendere dall'irritazione per essersi illuso, per di più da solo, senza basarsi su alcuna prova certa e se l'era presa con Percy solo per i suoi gusti infantili. Come se non lo conoscesse, come se non sapesse che tipo fosse...
Si alzò barcollando e si trascinò fino alla camera del ragazzo, senza far rumore.
Bussò piano alla porta chiusa.
-Percy?
Silenzio.
-Percy, dai, aprimi.
Ancora silenzio.
-Non volevo dire quelle cose e mi dispiace, okay? Io...
La porta si aprì e Nico vide una figura spostarsi verso di lui. Chiuse automaticamente gli occhi. Quando la cosa si ancorò alle sue labbra, si irriggidì come una statua di marmo.
Passarono così pochi istanti, finchè Nico non si rese conto che qualcosa non andava.
Non erano labbra poggiate sulle sue, ma qualcosa di... peloso?
Aprì gli occhi e si trovò davanti due grossi cerchi bianchi con due più piccoli neri al loro interno.
Barcollò all'indietro e mise a fuoco la scena.
Percy tendeva verso di lui il suo peluche di Nemo, e lo aveva appena costretto a baciarlo.
Nico non sapeva che pensare. Da fuori doveva essere stata una scena divertente, ma dal suo punto di vista era tutto il contrario.
-Perchè hai... Cosa...
-Così impari a tenere chiusa quella boccaccia!- esclamò l'altro acido -nei limiti in cui Percy Jackson era capace di essere acido-.
Il minore sospirò.
-Percy, ti prego, perdonami. La verità è che...
-Sì?- lo incalzò l'altro, vedendolo esitare.
-Bè...
La verità era che si era arrabbiato e invece di affrontare il problema, anche solo con se stesso, o quanto meno accettarlo, aveva finito per urlargli contro e prendersela con lui senza motivo, senza rendersi conto di quanto lo feriva, e questo perchè lui non si era mai appassionato veramente a qualcosa durante la sua infanzia rubatagli dal giorno alla notte con la morte di sua sorella...
Ma non lo disse.
-Avanti, confessalo- lo incalzò imbronciato Percy.
-Che cosa?- chiese Nico con la testa bassa.
-Sei geloso del mio peluche.
Il figlio di Ade sollevò il capo di scatto e lo guardò ad occhi sgranati. Stava per ribattere che no, nessuno sarebbe mai potuto essere geloso di quel coso osceno, ma si trattenne.
-Ehm... Hai assolutamente ragione... Cavolo, Percy, mi hai beccato!
L'altro assunse una faccia compiaciuta.
-Ma quanto sei perspicace...
-Pesceche?
Nico alzò gli occhi al cielo.
-Lascia stare- sbuffò.
-Bene. Ora ce lo rivediamo!
-Che cosa?!
-E questa volta ti permetto di abbracciare il mio peluche. Basta solo che non lo stringi troppo, altrimenti gli farai male alla pinna fortunata.
Nico si lasciò trascinare fino al divano e fu costretto a rivedere quel maledetto cartone animato, per la seconda volta di fila.
Si addormentò a metà film sulla spalla di Percy, con le narici impregnate dell'odore di salsedine e nelle orecchie quei dialoghi assurdi fra pesci assurdi. Forse fu per questo che sognò di andare a pesca e acchiappare miliardi e miliardi di pesci pagliaccio con la faccia del figlio di Poseidone. Chissà!




Angolo Autrice
Eccomi qui^^ Sì, ultimamente sto cercando di scrivere una decente Pernico e vengono fuori cose di questo tipo, tutt'altro che decenti ç_ç E ovviamente io continuo a non-shipparli! La normalità, no?
Sì, bè, niente da chiarire, perciò questo angolo autrice sarà breve breve (segnatelo sul calendario perchè non avverrà mai più!!!)
Spero solo che sia più decente di quanto sembri a me^^
Noootte <3

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Fantasiiana