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Autore: Umile_Bardo    15/04/2014    1 recensioni
Non si hanno molti racconti sulla storia d'amore tra Elrond Mezzelfo e Celebrìan e io , da brava fan del maestro Tolkien , ho voluto immaginare un loro momento , a Imladris , prima della nascita dei loro figli.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Celebrían, Elrond
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da poco il plenilunio si era allontanato e la bianca faccia lunare diminuiva il suo bagliore col trascorrere  di ogni notte , dando spazio così alle luci delle stelle , splendenti nel cielo come crepitanti fuochi lontani. Nella Valle Nascosta , ultima Casa Accogliente ad Ovest , la pace regnava sul reame di Imladris ,
Gran Burrone nella lingua dei Mortali , pace conquistata dopo una feroce guerra.
In quella tiepida notte il vento accarezzava le pallide e affusolate costruzioni , i recinti e i portici , le sale e le camere ; e metteva disordine su una bella scrivania dorata , col disappunto contrariato di un maestoso Elfo.
Nera corvina era la sua lunga chioma , e pareva alto e agile come un uomo nel fiore degli anni ma i suoi occhi scuri tradivano una saggezza maturata col tempo e l’esperienza , come le corna dei cervi che crescono e si diramano dopo ogni inverno , e il capo era coronato da un semplice ma elaborato cerchietto d’argento luminoso. Sul viso aveva un’espressione seria e a tratti severa , ma non impassibile né crudele. Egli era Elrond Mezzelfo , Sire di Imladris ,
Mentre cercava di porre ordine ai fogli sparpagliati faceva frusciare la veste contro la scrivania poi , all’ennesimo refolo dispettoso , sospirò , senza tuttavia nascondere un calmo sorriso che ruppe la sua maschera di compostezza.
- Vederti sorridere è sempre bello , mio signore. -  la voce di donna alle sue spalle lo fece arrossire leggermente , per questo rimase ancora qualche attimo con il viso nascosto nell’ombra , senza osare proferire parola ; con il fine udito caratteristico del Sangue Immortale , sentì farsi più forti dei lievi passi sul bianco selciato , lasciò che un’espressione computa gli tornasse sul viso.
- Mio Sire , perché non ti giri affinchè io possa mirare il tuo volto? –
Lentamente Elrond si voltò , esaudendo la richiesta della voce ; davanti a lui stava un’Elfa dai lunghi capelli argentei e la carnagione chiara , gli occhi brillavano come stelle , quelle dell’ora più tarda della notte , che sfavillano più della luna. Un diadema le cingeva la testa , formato da una corona di foglie verdi. Ella era Celebrìan , sposa di Elrond ,  figlia di Celeborn e Galadriel , dama della luce e grande tra gli Elfi , da cui aveva ereditato saggezza  e bellezza.
Lei gli sorrise avvicinandosi all’elfo e lui le tese la mano , che andò subito ad afferrare.
- Che splendida notte – mormorò Celebrìan appoggiando il capo alla spalla del marito.
- Ho ammirato innumerevoli notti a Imladris , ma nessuna è incantevole come questa – sussurrò lui al suo orecchio appuntito – perché ora accanto a me si è posata una stella , la più bella di tutto il firmamento di Varda Elentàri. –
A quelle parole , che forse alle orecchie dei più sarebbero potute parere sfrontate , l’Elfa fissò negli occhi Elrond , e i loro sguardi brillarono quando le loro labbra immortali si incontrarono , calme e serena ma colme di passione.
Il Sire di Granburrone strinse a sé con le lunghe braccia l’amata Celebrìan , che gli prese il viso tra le mani , per colmare l’effimera distanza che li separava. Il vento tornò a soffiare , scompigliando le lunghe chiome nere e d’argento.
Prendendosi per mano i due sposi entrarono nella loro camera , poco prima che Elrond si chiudesse la porta alle spalle , gettò un’ultima occhiata alla luna.
-Si…..davvero una splendida notte. -
  
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