Ciao a tutti, mi chiamo Alice, ho 16 anni e quella che sto per raccontare è la mia storia. Tutto è iniziato un’estate, quando avevo 14 anni e avevo appena finito il primo liceo.

‘Fra quanto arrivi?’ Leggo il mittente, è Lucy, mia cugina

‘Tra mezzora arrivo, però poi devo sistemare le valigie’. Non faccio in tempo a mettermi il telefono in tasca che subito lo sento vibrare per l’arrivo di un altro messaggio. Questa volta non è mia cugina, è Valerio

‘Lucy mi ha detto che quando arrivi dovresti disfare le valigie, però così ci metto troppo tempo, e io ho voglia di vederti subito.’ Già leggendo il messaggio comincio ad arrossire, ma cerco di non pensarci. Neanche a dirlo gli invio subito la mia risposta

‘E chi ti dice che anche io voglia uscire con te?’ Già sorrido immaginando la sua faccia e sospettando la sua risposta, che non tarda ad arrivare

‘Ok, mi ritengo offeso. Non ci vediamo da un anno e tu mi dici queste cose? Ho deciso, non ti scrivo più fino a che non arrivi’ Sorrido come una stupida al telefono e come risposta gli mando solo una faccina che fa la linguaccia. Metto via il telefono e aspetto pazientemente di arrivare fino a casa.

Questa casa si trova in un paesino dove vivono Lucy, Valerio-che ho conosciuto l’anno scorso- e altri miei amici.

Dopo circa 20 minuti mio padre parcheggia la macchina e io schizzo fuori a prendere i bagagli, poi mi giro verso mia madre

Io < Mamma, posso sistemare dopo i vestiti? Lucy ha detto che sta al parco e mi sta aspettando! >

Mia madre annuisce e, mentre mi allontano, mi urla da dietro che alle otto devo stare a casa per la cena. Le faccio un cenno con la mano e poi salgo su casa.

Butto le valigie sul letto, metto le chiavi e il portafoglio nella borsa ed esco di casa

‘Lucy, sono arrivata, state al parco?’ Subito dopo mi arriva il suo messaggio

‘Sì, però sbrigati che da quando vi siete scritti Valerio mi sta facendo venire il mal di testa. Non vede l’ora di vederti’ Appena finisco di leggere mi metto a correre fino al parco e ci arrivo in un paio di minuti.

Vedo Valerio girato di spalle e Lucy di fronte a lui. Le faccio segno di stare zitta e piano piano mi avvicino da dietro. Quando sono proprio dietro di lui gli poggio le mani sugli occhi e gli chiedo, cercando di cambiare voce

Io < Chi è? > Lo vedo passarsi le dita sul mento con fare pensieroso, per poi cominciare a ridere, girarsi di scatto e abbracciarmi sollevandomi da terra.

V < Credi davvero che non ti avrei riconosciuta? > Comincia a farmi girare come una bambina e io continuo a ridere. Dopo poco mi riposa a terra per poi guardarmi negli occhi con fare serio

V < Mi sei mancata, nana. > Lo abbraccio

Io < Anche tu mi sei mancato, stupido idiota >

 

 

Spazio autrice

Ok, questa è la mia storia. Spero che quest’introduzione vi sia piaciuta e spero che la leggiate e che scriviate una recensione, anche solo per dirmi che non sono brava a scrivere o che questa storia fa pena. Spero però che apprezziate questo racconto e, se volete, ci vediamo al proprio capitolo, che credo pubblicherò fra un paio di giorni, forse giovedì. A presto, Chiara

P.S. per chi volesse saperlo ho già delle facce per questi tre personaggi

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Questa è Alice
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Questa è Lucy
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E lui è Valerio