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Autore: lametta    13/07/2008    2 recensioni
Un bambino, un giorno incontra un ragno e si trova ad avere una conversazione molto particolare! Spero vi piaccia, perchè è la mia prima favola e non so come verrà!Spero quindi che mi diciate la vostra in merito!Nel frattempo ringrazio tantiximo coloro che mi hanno recensito = )
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Favola

I fili dell’anima

 

Un mattino, un bambino stava pulendo il suo granaio, quando  trovò un ragno , appeso a testa in giù, su

una delle pesanti travi di legno del tetto:

“Perché sei a testa in giù?”gli chiese il bimbo avvicinandosi.

“Guarda che sei tu quello a testa in giù!” Fece il ragno contrariato .

“No!”rispose il bambino ”io non sono a testa in giù, i miei piedi sono attaccati al pavimento!” affermò

deciso

“Anche i miei!” rispose il ragno

“No! Tu sei appeso al soffitto!” affermò il bambino spazientito

“E non è lo stesso?”domandò il ragno”… Siamo entrambi appesi a qualcosa, come delle marionette ed è soltanto il verso in cui lo siamo che ci fa pensare di essere totalmente diversi …a volte basta soltanto che il filo, che ci tiene attaccati a terra, sia leggermente più teso dell’altro che nascono delle grosse differenze, così vediamo un altezza diversa, un naso diverso, tanto da perderci dentro di esse…è per questo che io cambio continuamente verso, per non perdere di vista mai quello degli altri”

“E se io non volessi più stare appeso ad uno di questi fili?” chiese il bambino guardandosi le scarpe per vedere se riusciva a vedere il suo.

“Un modo ci sarebbe…io ti posso aiutare, ma dopo non si sa dove si va a finire. Io ti posso fare viaggiare ovunque, sempre rimanendo fermo qui…ma il mio viaggio è molto speciale, e se lo si intraprende non si può più tornare indietro…il mio viaggio dura un eternità ”rispose il ragno mostrando il suo pungiglione.

Il bambino spaventato si ritrasse.

“Certo che sei davvero strano!” affermò il bambino”…ma  cosa succede ai fili  quando due persone fanno amicizia?” chiese il bambino, curioso.

“Due fili, anche molto distanti tra di loro, inspiegabilmente si intersecano l’uno con l’altro”rispose il ragno.

“Ma non c’è il pericolo, che così uniti si rompano?” domandò il bambino

“Sì, e può succedere anche di peggio, ma quando si è amico di una persona questo non conta”rispose il ragno

“E tu sei già amico di qualcuno?”chiese il bimbo curioso

“No…ed è appunto per questo che sto qui appeso, aspetto che il mio filo si intersechi con quello di qualcun altro!”asserì l’insetto

“Allora puoi diventare mio amico, credo che il mio filo sia abbastanza lungo per ingarbugliarsi con i fili di tutto il mondo!”gridò il bambino felice.

“Ma il mio non abbastanza…” rispose il ragno

“Bè e cosa importa? Si allungherà piano, piano, partirai da me come amico e poi un po’ alla volta te ne farai sempre di nuovi e il tuo filo diventerà lunghissimo!” rispose felice il bambino

“E se non dovesse succedere? Se si rompesse o se si rovinasse?” chiese il ragno spaventato

“Lo aggiusteremo!” disse il bimbo

“E se non potesse essere aggiustato?” chiese l’insetto

“Devi avere fiducia in me” rispose il bambino “il resto non conta, me l’hai detto tu!”.

“Va bene…”rispose il ragno avvicinandosi al bambino “ti affido il mio filo…tu però promettimi che ne avrai sempre cura”

“Promesso” rispose il bambino con un enorme sorriso sulla faccia, mentre i due uscivano dal granaio insieme “ e tu mi insegnerai a vedere i versi delle altre persone?” chiese il bimbo

“Certo”rispose il ragno “basta che non mi lasci più solo.”  

 

 

 

  
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