Harry Styles,20 anni,alto,occhi verdi-azzurri,due piccole fossette ai lati della bocca ed una massa informe di ricci sulla testa,amava Louis Tomlinson.
Era ovvio. Era una certezza. Una delle poche che gli erano rimaste.Stava andando tutto a rotoli e lui non sapeva il perché,o meglio,lo sapeva benissimo ma gli faceva male ammetterlo.
Era colpa sua,soltanto colpa sua.
Sdraiato sul letto fissava il soffitto da ore,forse sperando di trovare una risposta nel cemento bianco o nell'elegante lampadario appeso sopra la sua testa.
“Fanculo” borbottò decidendosi finalmente ad alzarsi.
Uscì fuori sulla terrazza nell'aria fresca della notte londinese senza nemmeno curarsi del fatto di essere nudo.
Si trovava all'ultimo piano di un enorme palazzo,nessuno l'avrebbe potuto vedere e anche se fosse capitato a lui non importava proprio niente. Si appoggiò alla balaustra e armeggiò con l'accendino per accendersi una sigaretta. Inevitabilmente i ricordi gli tornarono alla mente colpendolo come una scarica elettrica.
Stesso balcone,più o meno stessa ora,stesso “abbigliamento”,circa un anno prima. Quella volta non era da solo però.
“Sei proprio un disastro Haz” la voce di Louis ed il suo tono canzonatorio “Non sai nemmeno fumare una sigaretta,dammela che ti faccio vedere io” si era avvicinato sfiorandolo con la sua pelle nuda e gli aveva sfilato la sigaretta dalle mani inesperte.
“Guarda” aveva sussurato portandosela alle labbra ed aspirando lentamente. Ricordava di essere rimasto ad osservarlo,beandosi della visione del suo corpo perfetto decorato in vari punti da tatuaggi scuri,i simboli del loro amore proibito. Ed era stupendo con quei capelli arruffati che gli ricadevano sulla fronte,la barba incolta e gli occhi persi nel vuoto,ma luminosi come due stelle.
Ogni volta che facevano l'amore gli pareva,se possibile,ancora più bello.
“Prova tu” gli aveva porso di nuovo la sigaretta ed Harry questa volta era riuscito a fumarla nel modo giusto mentre Louis lo stringeva e lo accarezzava. “Ti amo” gli aveva poi sussurato nell'orecchio poco prima di iniziare a succhiare avidamente la pelle del suo collo,già arrossata dalle ore precedenti.
Finita la sigaretta,la prima di una lunga serie,Harry si era voltato scontrandosi con la bocca di Louis e aveva risposto “Ti amo anche io Lou,infinitamente,più di qualsiasi altra cosa al mondo” un attimo prima di baciarlo con le labbra impastate dal fumo mentre il ragazzo dagli occhi azzurri lo prendeva in giro per il suo essere così deliziosamente sdolcinato.
Momenti così non c'erano più da ormai troppo tempo e lui ne sentiva il bisogno. Voleva solo poterlo stringere di nuovo e dirgli tutto,dirgli quanto lo amava e che insieme avrebbero potuto affrontare ogni cosa,che il loro amore era così grande che avrebbe vinto tutto,che non dovevano continuare a comportarsi da codardi e mandare tutto a puttane.
Ma soprattutto voleva vedere il suo sorriso ancora una volta.
“Dove sei Boo?” urlò al vento,sua unica compagnia in quella notte di settembre mentre piccole lacrime gli bagnavano le guance,scorrendo fino alla bocca per poi cadere giù,sui suoi piedi scalzi.
“Ho rovinato tutto”diceva fra i singhiozzi,sentendosi stupido e indifeso,un po' come un bimbo che ha perso la mamma ed ha paura perché é solo e non sa se ritroverà mai la strada di casa.
Harry la strada l'aveva persa quando tutto quel casino era iniziato,quando aveva cominciato a bere e a non presentarsi ai concerti,quando si era chiuso in se stesso perché la sua vita perfetta era la stessa vita che lo teneva intrappolato,ma soprattutto Harry Styles,forse ex cantante di una band chiamata One Direction la strada l'aveva persa quando Louis Tomlinson si era arreso e aveva smesso di lottare per loro,quando era diventato freddo,scostante,quasi irriconoscibile.
Si perché nonostante fosse un segreto,il loro segreto,la loro storia d'amore era la cosa più meravigliosa che ad Harry fosse mai capitata,infatti era certo di non aver mai provato per nessuno qualcosa di tanto forte come ciò che provava,e continuava a provare,per Louis.
Ma Louis non c'era,era lontano da lui,dall'altra parte del mondo.
Harry non usciva di casa da giorni,non mangiava,fumava soltanto e prendeva medicine per l'ansia dalle etichette complicate che non servivano a niente. Passava le giornate passeggiando nel suo appartamento a Camden,spiando dalle finestre le persone indaffarate che correvano per le strade,nulla più che puntini colorati visti da quell'altezza.
La loro vita continuava mentre la sua era come in stand-by.
I suoi occhi sempre fissi sulla porta nella vana speranza di vedervi entrare quel qualcuno che non vedeva ormai da più di 3 mesi.
Nei rarissimi momenti in cui si era connesso a Internet o aveva acceso la Tv era venuto a sapere che il tour negli USA non stava andando poi così bene. I ragazzi facevano il possibile,ne era sicuro,ma non c'era più quell'energia che caratterizzava i loro concerti fin dall'Up all Night tour ed i giornali lo confermavano a caratteri cubitali: “WHERE WE ARE TOUR:LA MANCANZA DI STYLES SI FA SENTIRE”,oppure “ONE DIRECTION INIZIANO LA DISCESA,LA BAND NON RIESCE AD ANDARE AVANTI”.
E a lui dispiaceva,ma davvero sentiva che quel tipo di vita non gli apparteneva più.
In ogni intervista Louis parlava pochissimo e aveva la faccia stanca di chi la notte non riesce a prendere sonno,la parola la prendeva solitamente Niall,che era sempre stato il più solare fra di loro,facendo qualche battuta per sdrammatizzare quando le insistenti domande su che fine avesse fatto il membro più giovane della band si facevano avanti e grazie a lui di solito se la cavavano fino alla volta successiva. Zayn e Liam parlavano il giusto,il moro raccontava aneddoti sulla vita da neo sposato con la cantante Perrie Edwards mentre Liam parlava della sua strana scelta di tingersi i capelli di rosso e di quanto le fans fossero importanti per loro,come sempre.
Su Twitter Harry non scriveva più da tempo immemore ma ogni tanto entrava e veniva investito dalle migliaia di messaggi da parte delle sue directioners,le quali non si erano accontentate del “si é preso un periodo di pausa” detto da Liam in conferenza stampa,molte di loro avevano capito che c'erano problemi profondi dietro alla sua sparizione dalle scene.
L'Harry di una volta teneva tantissimo al suo lavoro e si impegnava per dare sempre il meglio di sé ma l'Harry di adesso era stanco e distrutto da un amore sbagliato e pericoloso che lo aveva corroso fino a ridurlo in cenere.
Ma lui continuava ad amarlo,lo amava con tutto sé stesso.
Accendendosi un'altra sigaretta si chiese se in quel momento anche Louis stesse pensando lo stesso.