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Autore: naruhinaxxx    16/04/2014    3 recensioni
Cosa succederebbe se Hinata dovesse difendere un reietto Naruto dall’ essere condannatto a morte? Konoha ne ha avuto abbastanza del ragazzo demone, mentre lei deve difendere qualcuno che non conosce.
Riuscirà a difenderlo sebbene le differenze tra di loro o saranno queste a dimostrasi rovinose per entrambi?
Intanto una minaccia sta insorgendo dall'ombra, riuscirà Naruto a fronteggiarla, vincere la sua vita in dietro e colmare il vuoto che lo ha portato a farsi catturare?
Genere: Avventura, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Nuovo Personaggio | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/Hinata
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“N-Naruto,”, disse Hinata dopo che avevano viaggiato per un lungo tratto in competo silenzio, “Si? Che c’è?” le risolse lui con stupore infantile. “Ti va di fare una pausa? Sono dodici ore che viaggiamo in completo silenzio. Sono stanca e sta arrivando la notte, non sarebbe meglio andare ad alloggiare in una locanda nel villaggio più vicino?” gli chiese cercando di velare le sue vere intenzioni, “No, non posso farmi vedere con te per tre ragioni. Primo io sono stato dichiarato come ninja traditore fino a nuovo avviso. Secondo tu sei della foglia e se non l’avessi notato siamo nella nazione della pioggia, per cui non sarebbe consigliabile per la tua salute. Infine voglio portarti in un posto dove sarai completamente sicura finché non arriveremo a Suna.” Le rispose serio lui.
“Allora portami in un posto fuori dalle nazioni ninja, lì saremo sicuramente al sicuro!” esclamò lei con un a convinzione quasi allarmante che Naruto accolse con un caldo sorriso, “Va bene allora.... scusa un secondo,” le disse dandole un piccolo colpo facendola cadere in mezzo a dei cespugli mentre lui tirava fuori dalle tasche sui quadricipiti dei pantaloni i paranocche-pugnali rivestendoli di chakra, “Chiunque tu sia non sei furbo nel coprire le tue tracce, esci fuori nel silenzio della gente e fatti vedere. Siamo soli.” Hinata dapprima rimase infastidita dal suo comportamento ma capì subito che lo faceva per tenerla al sicuro mentre si confrontava con chiunque fosse nell’ombra e per cui doveva starsene zitta. L’aria intanto si riempì di un dolce profumo di qualche spezia che Hinata non conosceva, temendo che fosse un genjustu attivò il suo Byakugan. Naruto si voltò verso di lei e le fece dei segni che lei intese perfettamente, “Se menzionerò il disattivamento del Byakugan fallo e vai al villaggio del ferro, subito!” Hinata subito dopo scorse che c’era un flusso di chakra che aumentava ogni secondo che passava mentre una figura usciva dalle ombre, “Ti sono mancata? Tu si e moltissimoooo!” disse la figura mentre si lanciava addosso a Naruto. Lui le prese le mani e se le portò alla bocca per baciarle, “Si devo dire che mi sei mancata, rossa.” Disse con un tono amichevole mentre il suo flusso di chakra si scomponeva e rimodellava i diversi colori, “Vorrei aver avuto il Byakugan per spiarti mentre accrescevi la tua bellezza, ma adesso lo disattiverei per contemplarti in tutta la tua bellezza,” disse Naruto con un tono che suonò divertito per la rossa mentre Hinata a malavoglia lo disattivò, in quel buio era l’unico modo che aveva per vedere che succedeva e non voleva andarsene senza di lui.

Hinata P.O.V.

Hinata cominciò ad andarsene a passo felpato ma faceva del suo meglio per fare il minor rumore possibile. Il cuore le faceva male, voleva stare con lui. C’era qualcosa che le faceva sentire la necessità di stargli vicino sebbene lui fosse l’origine di tutte le sue disgrazie. Da quando lo aveva conosciuto aveva rischiato di perdere la vita, veniva sballottata e allontanata da tutti quelli che conosceva e doveva ancora presentarlo in tribunale per il processo.
Quando arrivò al villaggio fece dei sigilli per la technica della trasformazione, il chakra l’avvolse e poi esplose intorno a lei in una sottile coltre di fumo bianco. Ne uscì una nuova Hinata: aveva i capelli rosso rubino tagliati a caschetto, le labbra sottili con un rossetto rosso tempra. Gli occhi avevano mutato colore diventando un verde brillante mentre i suoi teneri tratti facciali erano stati rimpiazzati da quelli di una donna sui vent’anni. Si guardò nel riflesso di una vetrina, era stupenda però non le piaceva il taglio di capelli ed il vestito era ancora quello che aveva indossato nella cella. Rifece i sigilli per uscirne con dei capelli lisci molto più lunghi che le arrivavano al petto mentre una ciocca le copriva metà viso però nonostante tutto il vestito era ancora orrendo. Ora indossava una tuta da allenamento verde pistacchio con fiamme viola. Si vergognò di sé stessa, era pur sempre un ninja-avvocato, non poteva sbagliare una technica così facile. Alla terza trasformazione riuscì a produrre un vestito decente. Era un vestito da gala di velluto blu cielo con uno spacco sull’anca sinistra che lasciava scoperta la gamba, sul petto c’era una scollatura a cerchio che lasciava intravedere un prosperoso seno.
“Quanto vorrei che mi vedesse così, sicuramente ora sono più bella di quella rossa,” disse con una punta d’orgoglio ed infelicità mentre scriveva su un muro un messaggio in codice per Naruto col chakra, “S-O-N-O-A-N-D-A-T-A-A-L-L-A-F-E-S-T-A-D-I-G-A-L-A. A-L-L-E-2-3-0-5-V-A-D-O-A-L-L’-H-O-T-E-L”

Naruto P.O.V.

La rossa fece un passo in avanti e lo baciò sul collo con una tale foga che finì per lasciargli il segno.
Naruto si portò una mano e tastò con gusto il segno ricevuto dal bacio della rossa, “Sei veramente brava, chi ti ha allenato a baciare così?” “E’ stato Neji, è più bravo di quanto pensassi!” rispose lei con orgoglio per il complimento ricevuto ed il soddisfacente lavoro compiuto.
“Senti, ho del lavoro da fare. Come tu ne hai come Kage. Devo andare al villaggio del ferro dalla Hyuuga e tu devi rispondere alla chiamata dei poteri superiori” le disse a malavoglia mentre la teneva tra le sue braccia, “Capisco che quello che fai è complicato e richiede tutto te stesso ma perché lei? Io potrei darti tutto ciò che lei non può, ho anche più esperienza in amore!” rispose mentre lo guardava riporre i pugnali nelle apposite tasche. “Lei è pura in tutti i sensi. Tu hai più esperienza ma a me piace più insegnare mentre instauro un rapporto. Stai tranquilla, tra una settimana tutti i poteri confluiranno a Suna e ci ripotremo vedere.” Concluse lui mentre scompariva con una fiammata arancione lasciandola sbigottita ma comunque con un sorriso stampato sul viso. Le aveva fatto una promessa, doveva mantenerla.
Naruto arrivò appena fuori dal villaggio per sicurezza, esso era rinomato per i suoi ninja sensitivi e non voleva farsi riconoscere subito grazie a quella technica che solo lui ed il Quattro potevano utilizzare. Entrò nel villaggio seguendo il flusso di chakra che Hinata aveva lasciato arrivando al muro col messaggio. “Dovrei insegnarle un paio di cose sui codici, questo è troppo facile da decifrare per ninja del mio calibro. Per fortuna tutti quelli di questo villaggio sono congedati. Ora, lei starà a ‘sta festa per ancora un’ora, meglio se vada a ripescarla. Avrò bisogno di trasformarmi anch’io, tutti i Jonin sono a quel gala.” Pensò mentre una coltre di fumo lo cominciò ad avvolgere, ne usci a passo formale e sicuro gustandosi l’effetto che il suo abbigliamento produceva sulle donne che lo incontravano. Era vestito con uno smoking nero impeccabile firmato Armani, pantaloni di seta della stessa marca, camicia bianca CK, profumo con accelerante e scarpe di vernice tirate ad un lucido che riflettevano anche l’anima di chi si rifletteva, nonostante tutto però i suoi muscoli tonici si facevano sentire tirando i vestiti appena si flettevano. Arrivato al gala si fermò a notare che la sorveglianza era parecchio stretta. Gli Jonin facevano a rotazione con ritmi diversi in base alla posizione da sorvegliare, se voleva fare le cose per bene doveva farle con molta più calma e technica.

P.O.V. comune
Entrando nel salone centrale si soffermò facendosi subito una chiara mappa mentale di ciò che lo circondava. Il salone era costruito intorno ad una fontana che ritraeva una dea seminuda dal corpo sinuoso. Ella sgorgava acqua dalle mani ch’erano posizionate nel componimento del sigillo della tigre, intorno ad essa vi era un cerchio di Jonin di media corporatura mentre i veri buttafuori erano posizionati all’inizio delle scale che portavano ai piani superiori. La sala era illuminata da migliaia di candele sospese in aria per levitazione mentre tutto intorno c’erano gruppi di danzatrici dai vestiti scoperti che si esibivano nelle loro danze seducenti. C’erano vari tavoli da buffet in giro ch’erano posizionati in modo tale da comporre una semicerchio che si chiudeva a punta verso il un portone d’ebano, il quale sicuramente portava alla sala per il cenone. I cibi era disposti sui tavoli dai più comuni e poco soddisfacenti all’inizio via via verso i più pregiati e lussuosi che si trovavano a tre metri dal portone per assicurarne la completa apertura. La gente era sia del villaggio che d’altri, tutti erano lì in veste ufficiale e diplomatica mentre le donne portavano vestiti estremamente costosi con spacchi da capogiro. Tutte giravano coi loro drink in mano ma era chiaro che la loro presenza era poco considerata, tutte tranne una ch’era al centro delle attenzioni di molti uomini. “Hinata, Hinata. Nessuno ti ha mai detto che per ritrovarsi in posti affollati la cosa migliore è rimanere in uno stato di semi interesse invece di essere l’argomento della serata?” si chiese mentre si scrocchiò il collo prima di cominciare a fare il Don Giovanni con un paio di donne. Passò ritmicamente da una donna all’altra sempre scegliendo le più belle prima di arrivare dal gruppo con un paio di modelle che gli toccavano i muscoli esprimendo il loro entusiasmo per un tale corpo con risolini bambineschi ed espressioni estasiate.
 “... Come vi stavo dicendo, pare che questo leader del Kurama sia stato catturato dai ninja della foglia. Ci credete che fortuna che hanno avuto? Ma io vi dico che non riusciranno a portarlo in tribunale! La sua avvocatessa si è già dileguata e lui è ancora là che la aspetta come un come aspetta il proprio padrone! Poveretto, possiede un tale potere ed è fermo perché lei non c’è!” diceva la donna mentre accarezzava civettuola i visi dei giovani che le pendevano dalle labbra. “Ritiro ciò che ho pensato. Sai proprio il fatto tuo a riguardo,” pensò Naruto mentre scaricava la due modelle a dei ragazzi scacciandole con una sonora pacca sul sedere che loro ricambiarono un rossore in faccia e risolini divertiti. “Scusi se la disturbo signorina, ma è da un po’ che la cercavo.” Le disse mentre le tendeva la mano con fare invitante ma allo stesso tempo insistente, “Ed io che cominciavo a dubitare del vostro arrivo!” rispose lei mentre gli porgeva la mano che lui prese delicatamente nella sua.
Stavano dirigendosi verso il centro della sala dove vi erano i lenti prima che una mano si posasse sulla spalla di Naruto. “A lei puoi non aver disturbato, ma a noi sicuramente si. Se non ti dispiace sconosciuto, levatevi di torno senza di lei, ” gli disse un ragazzo sulla ventina mentre gli indicava i suoi altri sette compagni, “Sai qui non è buona educazione portare via le donne d’altri.” “Ha davvero? Mi dispiace informarti che la signorina è venuta di sua volontà quindi lasciatela stare. Tu intanto togli la mano sennò...” “Sennò cosa? Se posso chiedere?” lo interruppe il ragazzo mentre i suoi compari si avvicinavano aprendosi in cerchio intorno a loro e la folla si allontanava per poter guardare senza essere coinvolta. Naruto sospirò prendendo la mano del ragazzo guardandolo torvo, avrebbe dovuto fare del male a dei ragazzini. “Beh, mi hai fatto saltare subito al punto e mi dispiace per te ed i tuoi compari. Avreste potuto continuare la serata con calma. Ci sono moltissime belle donne che non sono valorizzate qui. Ma adesso tu cercherai di colpirmi. Non ci riuscirai e ti troverai con la faccia a terra più velocemente di quanto tu non ti aspetti. I tuoi amici mi attacheranno in gruppo come vi hanno addestrato a fare ma non ci sarà sfida.” Appena ebbe finito di parlare il ragazzo cercò di mollargli un destro ma Naruto lo intercettò torcendogli il braccio portandoglieloverso la schiena prima di mollargli in calcio sul lato del ginocchio rompendoglielo. Gli altri ragazzi attaccarono come aveva detto ma per lui si muovevano al rallentatore. Li colpì tutti in punti di pressione ben definiti lasciandoli a terra ansimanti e paralizzati mezzo minuto dopo. “Uffff, non volevo farlo ma voi giovani siete proprio intolleranti alle parole,” Disse mentre tirava fuori un portafoglio ben rigonfio ed estrasse venti miliardi di yen, “ Chiunque vi aiuterà dovrà prendere i soldi e portarvi dal miglior ninja medico del villaggio a  pagamento. Il resto se lo potrà tenere.” disse lanciando i soldi sui corpi dei ragazzi.
“Venite signorina, è meglio se la porto da qualche altra parte. Qui ci sono troppe teste calde.” Disse mentre l’accompagnava fuori. Subito lei gli saltò in braccio prima che entrambi scomparissero in un lampo crimesi.
“Dove siamo?” chiese Hinata quando Naruto la depose in piedi una volta arrivati a destinazione, “Primo annulla la trasformazione,” le rispose lui mentre con uno schiocco delle dita fece partire i fuoco nel camino ed Elegy, di Lisa Garrad. “Pensavo che ti sarei piaciuta!” si lamentò lei, “Si sei molto bella ma non nascondere il tuo bellissimo aspetto.” Le ripose lui mentre annullava la sua di trasformazione per poi mettersi al centro della sala invitandola raggiungerlo. Hinata annullò subito la sua rincuorata dalle sue parole dolci precipitandosi a prendere la sua mano finendo a ballare un lento con lui.
“Era proprio necessario mandarli all’ospedale?” chiese dopo un po’ che teneva la testa contro i sui pettorali mentre ballavano, “Ehh, mi dispiace dirlo ma era il modo più veloce.” Rispose lui baciandola sulla fronte facendola arrossire. “Non potevi soltanto farli svenire?” chiese lei, “Hinata ho studiato cento ventitré taijutsu differenti. So come comportarmi.” Hinata arretrò per lo spavento di venire a conoscere una tale cosa. “ Ma come fai? È umanamente impossibile!” “Kage Bushin? È divertente che la technica con cui avevo più difficoltà si è rivelata la mia arma più micidiale. Ho fatto mille copie di me tra il periodo in cui ero ancora un Chuunin e quando sono diventato eremita. Li ho mandati in giro per il mondo ad apprendere tutto ciò che fosse necessario.” Hinata si ritrasse leggermente per guardarlo, era un ragazzo di diciannove anni ma aveva già sulle spalle moltissime esperienze. “E che altro hai studiato?” chiese con cortesia mentre si sedeva sul divano davanti al fuoco. “Beh, ninjutsu, genjutsu come tutti ma anche, bōjutsu, Iaijutsu con battōjutsu e kenjutsu, kamajutsu, kodachijutsu, kusarigamajutsu, kyujutsu, ryoto jutsu, saijutsu, tessenjutsu, taijutsu, tonfajutsu solo per imparare ad utilizzare tutte le armi ninja. Devo proprio ringraziare Ten Ten per questo. Ho appreso anche l’arte dei sigilli e posso dire di essere bravo quasi come mio padre. Ho studiato lingue, diplomatica, leadership, medicina ninja con anatomia e chirurgia, botamica con l’aiuto di Ino. Per i taijutsu mi hanno aiutato prevalentemente Gai e Lee però dopo il ventesimo ho dovuto passare a Neji ed infine a maestri stranieri. Un mio clone ha passato dieci mesi di scuola militare con le migliori menti tattiche di tutto il mondo. Ma la cosa che mi è piaciuta di più è stato mandare un clone a passare due anni in Francia ed Italia, ho appreso a cucinare grazie all’insegnamento dei migliori chef ma soprattutto l’arte dell’amore.” Disse tutto di un fiato Naruto. “Caspita! Ma dimmi cos’è il vero compito dei Kurama e chi sono veramente i suoi componenti?” chiese Hinata con tono inquisitorio, “Beh, prima di tutto noi siamo i migliori nel campo dello spionaggio, contro-spionaggio e protezione bersagli. Io ne sono il capo da tre anni dopo che l’ho usurpato a Hanzo che lo utilizzava per poter commettere crimini peggiori di quelli che faceva coi suoi seguaci salamandre. Ora non abbiamo più una base precisa perché sono più dell’idea di non avere una principale ma tante piccole basi in tutti i luoghi per un controllo maggiore. La gerarchia è composta da me in capo con:
  • Nagato Uzumaki, mio secondo in comando e consigliere
  • Sasuke Uchiha, capo spionaggio
  • Shikamaru Nara, genio tattico
  • Rock Lee, addestratore capo assieme a Neji Hyuuga
  • Sakura Haruno, capo medico affiancata da Ino Yamanaka
  • Kiba Inuzuka e Shino Aburame, capi segugi e trasporto messaggi segreti
  • Choji Akimichi, capo cuoco. Non si direbbe ma è dimagrito e sta cercando di creare pastiglie del supersoldato che non abbiano effetti collaterali ma non ci riesce ancora
  • Ten Ten, capo armaiolo
Poi abbiamo molti alleati in tutti i villaggi come:
  • Gaara, Kankuro e Temari, con metà di Suna
  • Mei Terumi ed Ao
  • A, Killer Bee, Kamui, Darui
  • Onoki e tutto il villaggio della nuvola
  • Tsunade e tutto il villaggio della foglia
Hinata rimase stupefatta, tutti i suoi subordinati più fedeli non erano altro che i loro amici e compagni di villaggio, tutti capo clan o quasi dei rispettivi clan. “Ma Nagato non era registrato come una tua vittima?” “Si, ma se avessi letto bene i testimoni erano Neji, Lee e Sasuke, quindi a chi credi?” “Ma comunque allora perché siete classificati come gruppo terroristico di livello S avanzato, sai che pende la pena di morte solo per voi?” “Si, non mi piace ma è necessario per mantenere ignota l’identità dei componenti. Se siamo visti come terrosristi peggiori di altri per noi è più facile colpire i bersagli.” Le rispose con l’amaro in bocca.
Hinata lo guardò a lungo, era la prima volta che si faceva vedere dal lei con un viso così amareggiato. Gli tirò uno schiaffo che risuonò dolce sul suo viso mentre dagli occhi stavano cominciando a sgorgare piccole lacrime che asciugò subito con un veloce gesto. “Non siamo qua a pensare a certe cose,” le disse mentre le toglieva la mano dal suo viso tenendola nella sua, “Abbiamo un po’ di tempo da passare in pace. Non voglio perdere questa occasione.” Disse riportando un sorriso innocente ad illuminare il suo viso. “Oh, Naruto vorrei averti conosciuto prima...” non ebbe il tempo di finire la frase che le sue labbra erano a contatto con quelle di Naruto. Era un bacio fugace ma allo stesso tempo tenero e passionale.
Naruto si alzò e le prese le braccia tirandola delicatamente a sé, lei si lasciò guidare mentre preparava nervosa le labbra per ricevere un nuovo baciò che non arrivò. Appena aprì gli occhi vide che Naruto la guardava coi suoi bei occhi mentre le premeva le labbra con un dito, “Hai molto ardore dentro. Aspetta a fare certi passi, non c’è divertimento se prendi tu il controllo. Ti porto in un posto migliore di questo.” Disse prendendola in braccio e scomparendo con lei in un lampo arancione.


ciao ragazzi, mi scuso per il ritardo per il capitolo ma ho avuto molto da fare con la scuola im preparazione degli esami. comunque questo capitolo è solo di narrazione am abbiamo scoperto cos'è il Kurama. nel prossimo capitolo verrete a conoscere ciò che rende Naruto ciò che è e sopratutto si risponderà alla domanda, "Ma ci sarà veramente del NaruHina?"
allora come sempre recensite ed io metterò il prossimo capitolo tra quattro giorni come promesso
  
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