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Autore: MarylovesJorgeBlanco    16/04/2014    4 recensioni
Le piccole cose sono date per scontate e per questo vengono spesso sottovalutate,vero?
Bè ci sbagliamo...e l'amore ci aiuterà ad apprezzare ogni sfaccettatura della meravigliosa quotidianità.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 "La ricchezza del mio cuore è infinita come il mare, così profondo il mio amore: più te ne do, più ne ho, perché entrambi sono infiniti"
                                                                                                      William Shakespeare


Il mare è l'elemento naturale perfeto per esprimere lo stato d'animo di un uomo.
La burrasca è sinonimo di agitazione,inquietudine. La piattezza lo è di calma,serenità.
Sarà pure una coincidenza ma io ci credo: in questo momento sono felice e sereno e il mare davanti ai miei occhi è calmo,piatto come una tavola.
La stretta leggera di mia moglie attorno al mio braccio mi risveglia dai miei pensieri.
La guardo sorridente e ricevo la risposta più bella: il suo sorriso,garanzia del fatto che con me lei è felice e che va tutto bene.
Guardo avanti a me e vedo la migliore delle cose che mi sia successa al mondo: nostra figlia.
Corre trotterellando,com'è normale che sia per i suoi quasi tre anni.
Si, sono tre anni che Soledad è nelle nostre vite anche se senbra che sia nata solo ieri.
"Papà!" Si volta verso di noi e  indica la spiaggia.
"Il mare,amore? Bello,vero?"
Sol, come la chiamiamo di solito, scavalca il muretto che separa la spiaggia dalla strada e scende sulla sabbia.
"Sol,aspetta!" La chiama Mercedes.
Mia moglie è una donna molto premurosa sopratutto con sua figlia ed è davvero una brava mamma.
Scavalchiamo anche noi il muretto di pietra e raggiungiamo Soledad.
La piccola guarda la sabbia sotto i suoi piedi e poi il mare. Ho già capito quali sono le sue intenzioni e sorrido...alla mamma non piaceranno di certo.
"Ti danno fastidio le scarpine? Aspetta,adesso te le tolgo..."
Mercedes si china all'altezza della bambina  e le toglie i sandaletti dai piedi.
La bimba, compiaciuta, sorride e corre verso il bagnasciuga.
"Aspetta!" Ecco che il suo spirito materno esce inevitabilmente.
"Tranquilla, tanto sta solo giocando" La rassicuro. Mercedes mi guarda e mi sorride.
Ci sediamo sulla sabbia umida mentre guardiamo la nostra bambina giocare.
Sembra tutto perfetto: l'atmosfera, il mare con il rumore delle onde che s'infrangono contro la scogliera, il tramonto che colora tutto di rosso, la compagnia delle mie donne. Cos'altro potrei chiedere?
"A cosa stai pensando?" Per la seconda volta Mercedes mi scuote dai miei pensieri.
Rivolgo il mio sguardo prima verso di lei e poi torno a guardare il mare,l'orizzonte.
"Niente... forse a quanto sono fortunato ad averti e al regalo che mi hai fatto tre anni fa"
Mechi sorride e le guance si colorano di rosso ma non per il tramonto.
Sospira e volge anche lei lo sguardo al mare.
"Sai,anch'io sono fortunata ad avere te, Xabi. Molto fortunata"
Cala il silenzio che, in molti casi, vale molto più delle parole.
"Sai, credo che l'amore si possa paragonare al mare..."
"Al mare?"
"Si...non ci sono parole per descrivere la sua profondità o la sua vastità...tantomeno ne trovo io per esprimere l'amore che provo per te"
"Smettila sennò mi fai piangere" Avverto una nota incrinata nella sua voce.
"E io ti amo tanto,amore mio" Continuo imperterrito del suo ordine.
Mi avvicino a lei cingendo la sua vita col mio braccio destro e usando il sinistro per appoggiarmi a terra.
"Anch'io ti amo,amore" Mi soffia sulle labbra. Sorride,cingendomi il collo.
I nostri sguardi, con i nostri sorrrisi, si fondono; i sorrisi lasciano posto ad un bacio dolce e passionale allo stesso tempo.
"Papà!" Il richiamo di Sol ci interrompe.
"Che c'è,piccola?"
"Guadda" Sorridente mi porta i sassolini che ha raccolto sulla riva.
"Uh,belli. Questi li mettiamo in soggiorno vicino alle conchiglie?"
Sol annuisce sorridente e torna a giocare sulla riva.
Mentre gira su se stessa alla ricerca di altri tesori portati dal mare cade sedendosi sulla sabbia bagnata dal mare.
Si gira verso di noi prima con aria preoccupata ma poi sorride e,rialzandosi, salta nella'acqua bagnandosi tutta.
"Sol, ferma!"
"Lasciala stare"
"Ma si sta bagnando tutto il vestito nuovo!"
"E che fa? E' bello vederla felice"
Mechi sospira e si lascia andare contro la mia spalla.
Quando si stanca di giocare Soledad torna da noi  e si siede in mezzo alle mie gambe.
"Adesso non hai freddo?"
"No" Dice ridedndo la bambina.
Rido anch'io con lei e le appoggio sulle spalle il suo giubbottino al posto del coprispalle lilla che ora è tutto bagnato.
"Xabiani, non allearti con lei" Quando mi chiama con il mio nome completo c'è da preoccuparsi.
"Stai tranquilla, Mechi"
"Io sto tranquilla e se poi si prende un raffreddore?"
"Non ha mai ucciso nessuno" Sorrido.
"Ti odio,Xabiani Ponce de Leon"
"Anch'io, Mercedes Lambre" Mi sporgo verso di lei per baciarla ma mi blocca.
"Signora Ponce de Leon, prego" Rido e ci baciamo.
Una manina batte sulla mia pancia. Mi separo dalle labbra di mia moglie.
"Papà, e io?"
"Tu sei la mia principessa, solo mia. Nessuno ti porterà via dal tuo papà!" La prendo in braccio e fingo di morderle la pancia e questo la fa ridere.
Ecco la situazione perfetta con le persone perfette...e l'atmosfera perfetta. 
Il mare: culla delle civiltà e della serenità.
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Heilà!! Eccomi con questa ispirazione lampo..spero vi piaccia anche se so che non ha tutti piace la Mechiani :)
Baci <3
  
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