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Autore: saretta_    14/07/2008    12 recensioni
[Perchè ShikaIno è tutto l'anno]
«Santo Kami, ma come ti ha vestito? Tutto nero… che tristezza…»
«Il nero non è mio colore, che vuoi che ti dica.»
Rispose lui, soffiando del fumo.
«Quando ci sposeremo noi, sarà un bel matrimonio alla giapponese, tutto bianco. Ah, già me lo vedo.»
Fantasticò la bionda. {...}
Shikamaru sorrise nascosto. Sì, lui stava molto meglio con il bianco.
[Remeber : ALL THE NIGHTS ARE WHITE!]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Naruto [Ino, Shikamaru, Temari, Kankuro, Gaara] © Masashi Kishimoto



White Smile

for a ShikaIno' fans - because is love!







Un pomeriggio afoso. Secco. Caldo. Caldissimo.

Un pomeriggio di merda.
E quello smoking non aiutava di certo. Così pesante, così fastidioso. Così nero.
Non credeva che Temari fosse una persona da matrimonio all’occidentale.
Non credeva davvero.
Ma c’erano tanti aspetti di Temari che non sapere [non voleva, sapere]

E in quello schifo di pomeriggio, tutto gli appariva più brutto. Guardando Temari avvicinarsi all’altare, a braccetto con il fratello Kankuro, si rese conto che quel ridicolo vestito, succinto e provocante, non le stava affatto bene. Era di un bianco candido, pulito e innocente: e lei l’aveva rovinato, tagliando la seta, cucendola, trasformandola in un vestito dalla scollatura troppo ampia, dallo spacco fino ai fianchi, dall’attillatura eccessiva. E le stava tremendamente male, ecco la verità.
Avrebbe solo voluto fumarsi una sigaretta.
E quello smoking non aiutava di certo. Era nero.

Ormai, la distanza fra lui e Temari era minima.
Vide il suo sguardo felino brillare vittorioso, mentre lo osservava in quella compostezza da lei imposta, in quel matrimonio da lei programmato, con quello smoking da lei scelto.

Il Kazekage, ritto in un angolo, era già pronto con le carte di un’alleanza più profonda con Konoha, ed erano solo da firmare.
Quel matrimonio era convenienza. E se Gaara l’approvava, Temari ci sguazzava dentro in questa scelta.
Ecco, la bionda [beh, era biondo sporco il suo] era arrivata accanto a Shikamaru, bello come non mai con quello suo sguardo serio, quelle sue pupille immobili nel taglio orientale, quel suo sorriso orizzontale, che nascondeva una fila di denti dritti e bianchi. Bianchissimi.
Ah, che bel colore il bianco.

Davanti a loro due, un impacciato giapponese pronunciava parole cristiane nuove persino per lui.
Ma il Kazekage era stato chiaro: se sua sorella voleva un matrimonio all’occidentale, non c’era tempo da perdere nel dissuaderla dai suoi capricci, e raccattare un poveretto non era stato difficile. Insegnarli la formula cattolica ancora meno.

Temari gettava di tanto in tanto un’occhiata alla sua sinistra, sorridendo al suo ormai prossimo marito. E quelle gocce di sudore che imperlavano la sua fronte erano per il caldo, ovviamente. Shikamaru aveva caldo.
[Shikamaru aveva paura.]
E quello smoking non aiutava di certo. Era nero.

Ecco, era il momento fatidico: «vuoi tu, Sabaku no Temari, prendere come marito Nara Shikamaru, rispettarlo e onorarlo, in salute e in malattia, in sventura e, uhm… vuoi prenderlo?»

Balbettò il poveretto vestito con una tunica nera, mentre le mani che stringevano una bibbia nuova iniziavano a sudare.
Temari sorrise nel suo solito modo accattivante, quel sorriso sottile che non mostrava i denti.
«Hai.»

Rispose, lanciando l’ennesima occhiata a Shikamaru. Toccò a lui.
«E tu vuoi, Nara Shikamaru?»
Chiese il falso prete, dimenticandosi di ripetere l’intera formula.

Il ragazzo strinse i denti, cercando di non pensare all’incredibile caldo del deserto che opprimeva il suo cervello, spappolandolo.
Non riusciva a pensare.
Voleva solo una sigaretta. Quelle sottili che ti fabbrichi personalmente, quelle che fumi con tanta semplicità che nemmeno te ne accorgi di aspirarne una dopo l’altra.

Per la prima volta, in quel matrimonio, si esprimeva. Per la prima volta, dipendeva da lui.
Temari aveva dato per scontato che lui fosse d’accordo, e gli aveva proposto di sposarla con tanta leggerezza che il Nara non aveva avuto nemmeno il tempo di assorbire la notizia.

E poi ricorda solo frenetiche corse fra torte, regali, incontri, e altro. Tutto quello che lui odiava di più.
E nessuno che si fosse la briga di chiedergli cosa ne pensasse.


Ma all’improvviso, un sbattere di porta.
Dentro alla chiesa, in fondo alla passerella fra le due arcate della chiesa, era entrata come una furia una ragazza bionda [biondo vero, biondo naturale], con tacco dodici ai piedi, gambe slanciate, mani sui piccoli fianchi, e sguardo cristallino, brillante di sfida.

Si avvicinò senza fretta a Shikamaru e Temari, il primo che accennava un sorriso, la seconda dalla bocca aperta per lo sgomento. Ino salutò con un cenno del capo la bionda del deserto, e poi sorrise a Shikamaru.
«Andiamo?»
Gli domandò con semplicità, rifacendosi come se nulla fosse la coda alta, pettinandola con le dita.
Shikamaru si tolse la giacca nera, sfilò un sacchetto di tabacco nascosto in una tasca interna e iniziò a rollarsi una sigaretta.
«Andiamo, và.»
Buttò la giacca a Temari, e la salutò educatamente.
Poi seguì con calma Ino, le mani in tasca, e, sotto lo sguardo attonito dei presenti, uscirono dalla chiesetta nel deserto.
Lì fuori, una bella macchina rossa splendeva sotto il sole.

«E questa dove l’hai presa?»

Ino fece spallucce, salendo al posto del guidatore.
«L’ho affittata. Sai, faceva più scena. Ma mi è costato un mucchio di soldi, quindi vedi di non fare mai più una cazzata del genere.»

Shikamaru sorrise, e ben presto il sorriso si trasformò in una risata aperta e leggermente rauca, la sua risata personale.
Quella riga di denti dritti e lucenti [così bianchi] gli aveva regalati ad Ino, come sempre.

«E adesso, mio caro quasi-sposato, hai capito cosa stavi perdendo?»

Domandò sfacciatamente Ino, indicandosi.
Shikamaru si accese un’altra sigaretta. «Non ti ho mai perso.»
«Già, già. Intanto stavi sposando quella là.»
«Che seccatura. Sei arrivata in tempo.»
«Ma se non fossi arriva, cosa avresti risposto?»
«Sapevo che saresti venuta. Era inutile affaticare la mente per pensare a qualsiasi altra ipotesi.»
Ino scrollò la testa. Shikamaru era sempre lo stesso, inutile negarlo.
«Santo Kami, ma come ti ha vestito? Tutto nero… che tristezza…»
«Il nero non è mio colore, che vuoi che ti dica.»
Rispose lui, soffiando del fumo.
«Quando ci sposeremo noi, sarà un bel matrimonio alla giapponese, tutto bianco. Ah, già me lo vedo.»
Fantasticò la bionda, mentre con la mano libera dal maneggiare il volante, si sistemava meglio gli short di jeans.
Shikamaru sorrise nascosto. Sì, lui stava molto meglio con il bianco.
«Casa tua?»
Chiese invece, con una nota maliziosa che non celò bene. Ino gli strappò la sigaretta di bocca.
«Non se fumi quello schifo.»
«Allora casa mia.»
Disse con un ghigno.
«Ti ho portato dei vestiti, comunque.»
Shikamaru lanciò un’occhiata ai sedili posteriori, dove comodi vestiti ninja erano piegati accuratamente, e si denudò senza vergogna cambiandosi d’abito.


Sì, Ino sapeva cosa gli avrebbe fatto piacere, sapeva quale colore gli stava meglio, sapeva che lui non aveva mai partecipato a quel matrimonio con Temari, nemmeno di sfuggita.
Per questo era venuta, salvandolo. Per questo non era nemmeno tanto arrabbiata.
Perchè sapeva che lui era troppo pigro per ribaltare la situazione, per scappare via. Perchè lo amava.
E anche se Shikamaru non lo ammetterà mai, anche lui l'amava, la prima seccatura della sua vita, dopo sua madre.

E si sa, la prima seccatura non si dimentica mai, come il primo bacio, il primo amore.
E se poi tutto questo corrisponde alla stessa persona, beh, è fatta.

La osservò un attimo, vedendo com'era concentrata nella guida, con la coda al vento, un sorriso vittorioso sulle labbra, con quella fila di piccole perle lucenti che spuntavano sotto le labbra rosee.
Era un sorriso diverso da quello di Temari, in qualche modo più... semplice, senza pretese.
Più candido. Come il bianco.

E, togliendosi i pantaloni neri, si sentì libero come non mai.




___
Ecco LA coppia, che c'è tutto l'anno, soprattutto l'appena passatagiornata di ieri!
Ribadisco, LA coppia, che è Rulez, che è CANON!
E un giorno anche Kishimoto-sensei lo capirà! ...vero? ç.ç

Un grazie enorme a chi mi ha invitato a partecipare, ovvero Sakurina e Mimi18!

Un enorme buon compleanno a Tya, con un bacione dolshoso ^^
Per questa nobilissima causa, quale far sentire tutti i lovers ShikaIno, sono riuscita a collegarmi e scrivere un qualcosina per loro.
Un matrimonio nero e tetro, andava subito cambiato, e colorato con del bianco, più leggero, più bello, più...più Ino.
Come mi piace l'idea del bianco dei denti di Shika che può vedere solo la nostra biondina della foglia [bionda naturale, meglio ribadire >.>]. xD xD


Ah, hai vuol dire semplicemente .
Bacio,

sa

Ps. Remember.... ALL THE NIGHT ARE WHITE!


  
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