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Autore: scemina    16/04/2014    0 recensioni
Non era finita.. Voldemort era morto, Piton e Silente anche, la battaglia si era conclusa ma l'avventura di Harry, Ron ed Hermione sarebbe continuata, avevano qualcos'altro da scoprire, qualcosa che avrebbe fatto luce su di lui, su quell'uomo che dietro la sua maschera da cattivo era in realtà il più buono degli uomini, Piton. Il nostro trio infatti scopre che non è tutto finito perché il loro ex professore non aveva raccontato tutto, aveva tralasciato dalla sua storia qualcosa che Harry doveva sapere. Non glielo aveva fatto sapere alla sua morte perché sarebbe restato troppo scosso e lui, per affrontare il Signore Oscuro, doveva essere al massimo delle forze ma non avrebbe fatto morire quel segreto con se, Harry doveva sapere la verità, quella verità che gli era stata nascosta per troppo tempo. Inizia così una nuova avventura per i nostri amici che vedrà anche la nascita di un nuovo amore perché Hermione che, per troppo tempo, era stata innamorata di Ron riesce ad andare avanti perché capisce che tra loro ci sarà sempre solo amicizia... chissà chi farà breccia nel cuore della nostra bella maga!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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~~Erano tutti intorno a Ginny, Hermione si sentiva una stupida per non averci pensato prima,  Harry e Ron erano stupiti dalla rossa. 
' la luce e il buio nascono dalla stessa cosa, nella luce c'è il buio e nel buio la luce. LE DIVERSITÀ CI RENDONO UGUALI'
- frase molto bizzarra - esclamò Ron
- non del tutto ... - lo stupí Hermione
- illuminaci cara- ribattè Harry
- beh queata è una citazione, ne sono sicura. L'ho già letta da qualche parte e credo di aver capito il motivo per cui Piton l'ha usata- spiegò Hermione poi continuò - ora tutto è chiaro- 
- su spiega Herm!- la incitó Ginny
- sisi bene allora il giglio del medaglione e il colore, Harry, ci portano a Lily non è una cosa complicata da capire .. Giglio in inglese si dice Lily e il colore è quello dei tuoi occhi ne sono certa, è per questo che era un colore familiare appena l'ho visto ...- spiegò lei
- davvero geniale! - esclamò Ron
- ma la frase?- chiese Harry
- la frase è una citazione da un libro di uno scrittore inglese, un libro d' amore -  gli rispose
- ejjj iniziamo con le cose sdolcinate!- la interruppe il rosso ma quella continuò facendo finta di nulla
- parla di un amore impossibile che prova il poeta per una donna e la cosa principale che li divide è il carattere, poiché infatti lui è un uomo cupo mentre lei una donna solare e allora il poeta fa una sua supposizione dicendo che luce e buio sono l'uno parte dell'altra rivolgendosi metaforicamente al lettore-
- ma sembra fatto apposta per la storia di Piton- esclamò stupito Harry
- infatti, non per coincidenza ricordo che qualche anno fa  sono entrata nell'aula di pozioni dopo la lezione per chiedere una cosa al professore e lo avevo visto leggere questo libro e la cosa mi stupí molto per questo lo ricordo ancora- esclamò lei
- bene ma questo che vuol dire? La parola è Lily?- disse Ginny
- probabilmente si ma prima voglio assicurarmi di una cosa, non toccate nulla finché non torno, vado in biblioteca, ci vediamo a cena e poi andremo ad aiutare la McGranitt con l'incantesimo- disse uscendo dalla stanza.

 

La ragazza attraversò velocemente i corridoi e si diresse in biblioteca, una volta entrata vide che, come al solito, non c'erano molte persone. Finalmente poteva rilassarsi, amava la biblioteca,  il silenzio, la tranquillità. Erano le 8 circa e sapeva che c'erano delle coppiette che cercavano luoghi poco visitati per stare un pó da soli e quando entró ne ebbe la conferma. Ma non era il momento per pensare alle coppiette felici o al fatto che Ron per lei era solo e soltanto un amico,  aveva altro a cui pensare.
Era alla ricerca di qualche informazione su quel tipo di lettera, del tipo di incantesimo da fare ecc.. Voleva essere sicura di fare tutto per bene per evitare che la lettera si trasformasse in cenere e quello lei davvero non poteva permetterlo.

Attraversó la biblioteca recandosi subito allo scaffale che le interessava, ne estrasse alcuni libri e li poggiò sul tavolo, a quel tavolo non c'era nessuno solo lei e i suoi libri eppure qualcosa la metteva a disagio, quasi si sentisse osservata ed era una cosa strana perché ormai la biblioteca era il suo rifugio quando voleva stare sola.
Fece finta di nulla, si sedette e aprì un libro poi un altro e infine un altro. Sull'ultimo libro trovò ció che le interessava,  le 'magilettere' e le fu tutto più chiaro.
Doveva fare un incantesimo mai fatto prima per poter incidere la parola sulla lettera, pronunciando ' lumus veritate' e avevano una sola possibilità, se la parola non fosse stata quella giusta la lettera si sarebbe ridotta in cenere.
Hermione continuava a sentirsi osservata e non capì da chi finché questi non le spuntò davanti.


Nel frattempo Ron Ginny ed Harry stavano nella stanza, senza sapere cosa fare,  si sentivano inutili ma sapevano di dover ascoltare Hermione così chiacchierarono un pó
- certo che deve essere qualcosa di serio- esclamò Ginny
- e per di più riguarda mia madre, è questo che mi preoccupa si più- disse con aria triste - non oso immaginare cosa sia- continuò
- sta tranquillo non deve riguardare per forza tua madre- lo consoló senza successo Ron
- si invece il medaglione ci farà fare una prima idea sul segreto quindi riguarda lei- disse Harry
- ah giusto- si scusó Ron
- dai calmatevi- aggiunse la Weasley che non ebbe il tempo di parlare che suonarono le campane, era ora di cena così si avviarono verso la sala Grande e una volta arrivati notarono che Hermione non era ancora arrivata
- deve essere ancora in biblioteca- disse Ron
- è strano - iniziò a preoccuparsi Harry
- state tranquilli si sarà trattenuta a leggere qualche libro- cercò di tranquillizzarli Ginny ma infondo lei era preoccupata quanto loro non era dalla sua amica perdere tempo in momenti del genere ma cercò di non darlo a vedere e così iniziarono a mangiare.

Hermione infatti non avrebbe tardato e avrebbe volentieri abbandonato quella sgradevole compagnia.  si era sentita osservata per tutto il tempo e poi, all'improvviso, le era spuntata davanti una figura alta e slanciata, Draco Malfoy.
- cosa vuoi?- esclamò appena lo vide
- niente- rispose il ragazzo in piedi davanti a lei
- bene ciao- aveva detto abbassando il capo la Granger ma lui non si era mosso anzi aveva esclamato
- ho notato che mi hai guardato a pranzo, non lo negare-
- io non nego niente!  ebbene si ti ho guardato perché appena ti ho visto mi è salito il sangue al cervello! Mi da fastidio che tu sia qui! Sei un Mangiamorte!  hai cercato di uccidere Silente in mille modi e hai il coraggio di stare qui come se nulla fosse! Ma chi ti credi di essere?! Non sei nessuno! Solo un antipatico e crudele!- esclamò la ragazza alzandosi di scatto con voce minacciosa e arrabbiata allo stesso tempo
- dimentichi che se non fosse per me tu e i tuoi amici non sareste qui!- ribattè il ragazzo con un sorriso soddisfatto
- e tu che se non fosse per noi saresti crepato lì! In mezzo alle fiamme nella stanza delle necessità! - lo aveva risposto lei
- e perché non lo avete fatto? - chiese lui con aria quasi dubbiosa ma probabilmente sapeva già la risposta
- Harry è un ragazzo di troppo cuore per lasciar morire qualcuno senza fare niente!  anche se si tratta di un vigliacco come te!- disse lei quasi urlando e perdendo la pazienza
Malfoy fece una risata ironica e disse- ah Potter! Lui è troppo buono, ma fammi il piacere! -
- no harry no! Tu non sei nella condizione di parlare! HARRY È UN RAGAZZO CHE VALE LA SUA FAMA! LA VERITÀ È CHE TU SEI INVIDIOSO PERCHÉ SARAI ANCHE UN PLAYBOY MA NON VALI NULLA IN CONFRONTO A LUI!- gli rispose arrabbiata urlando totalmente ' ecco aveva perso la pazienza'
-  invidioso io?!? E di cosa?!? Di non riuscire a dichiararmi alla Weasley?!? Quanto tempo gli ci è voluto ?!?- disse con un sorriso soddisfatto lui
- se non sei mai stato innamorato non puoi capire! E visto che a te delle ragazze interessa solo portartele a letto non puoi capire! - disse lei pacando la voce cercando di controllarsi
- Granger tu non sai nulla di me per giudicarmi! È vero! Ho sbagliato e il simbolo che ho sul braccio non scomparirà ma credo di aver cercato di rimediare! Io e mia madre ci siamo pentiti di ciò che abbiamo fatto e abbiamo rimediato! Io vi ho salvati da mia zia e se non fosse per mia madre che, nella foresta ha mentito al Signore Oscuro dicendo che Harry era morto, lui sarebbe morto davvero, non sarebbe uscito vivo da quella foresta e tu lo sai! Mio padre è ad Adskaban perché è restato fedele a Voldemort,  non si è pentito di nulla mentre io si e credo di aver fatto il possibile per rimediare.D'altronde  io non ho mai avuto la possibilità di scegliere. -  disse lui con un filo di voce quasi avesse paura di dirlo
- sono delle scuse per tutto ciò che hai combinato in questi anni?- ribattè lei
- no, di certo non ti verrò a dire che d'ora in poi mi sarà simpatico Potter o Weasley. Sto dicendo la verità!  Io vi ho aiutati, ho rimediato al mio errore e merito di stare qui. - le rispose lui
- E vorresti aver cancellato tutto aiutandoci?- le rispose quasi infuriata lei
- no, io mi sono comportato male in più di un'occasione, e questo è stato il primo modo per riscattarmi. Tutti hanno diritto ad una seconda possibilità e la McGranitt me l'ha data facendomi stare qui- rispose lui tranquillamente.  non aveva più quel suo sorriso furbo sulle  labbra e sembrava quasi triste e mortificato
- bene e con questo cosa mi stai dicendo? -
- semplicemente che tu non puoi giudicarmi Granger! Perché semplicemente non sai nulla di me-
- so che sei un bastardo, stronzo, cattivo, malvagio, crudele e potrei continuare all'infinito!-
- vuoi che ti stia a sentire?va Bene -
- voglio semplicemente capire cosa vuoi ora!  dicendomi tutte queste cose! Cosa vuoi?  spiegamelo perche davvero non capisco!- esclamò lei
- niente,  niente di niente.  semplicemente non essere guardato come una persona che non merita nulla perché non è così. -
- non posso farci nulla è l'unico modo in cui posso guardare una persona che per tutti questi anni ha cercato di umiliarmi. ' mezzosangue'. Quel nome ora, grazie a tua zia, ce l'ho impresso anche sul braccio. Non bastava non sentirmi mai abbastanza, sentiemi sempre inferiore e avere te che continuavi a ripetermelo! No! Doveva incidermelo sulla pelle per non farmelo dimenticare!- esclamò lei con le lacrime agli occhi
- non posso pagare anche le colpe degli altri! E comunque mi dispiace perché tu sei una grande maga, più meritevole di tanti altri maghi purosangue.-
- ora che vorresti?!? Che diventassimo migliori amixi?!? Scusa ciao!- disse voltandosi e uscendo dalla stanza.

Aveva gli occhi gonfi di lacrime che non riuscì più a trattenere, iniziarono a rigarle il viso mentre attraversava velocemente i corridoi recandosi alla torre di astronomia. Sarebbe dovuta andare nella sala grande ma non voleva farsi vedere così e poi aveva bisogno di stare sola e la torre di astronomia ormai era diventato il suo luogo di rifugio. " ormai nemmeno più in biblioteca si può stare in santa pace" pensava tra se e se.  era stanca, triste, arrabbiata ma un pó anche stupita, non si sarebbe mai aspettata quelle parole uscire proprio da quella bocca. Arrivò alla torre e si affacciò alla finestra, il vento le muoveva i capelli e lì si  sentiva libera ma Quel nome le rimbombava nella mente 'MEZZOSANGUE', si sentiva inferiore, non era la livello degli altri e non lo sarebbe mai stata. Era lei a non meritare di stare lì. Quasi se le avesse letto nella mente un quadro di Silente le disse - tu sei una grande maga, non so come Ron e Harry avrebbero fatto senza di te- . Ormai era solita andare lì dopo la morte di Silente, in qualche modo la faceva sentire vicino a lui, era come se quando pensasse qualcosa lì le arrivassero i consigli del preside. Una voce le bloccò i pensieri
- hei, sei qui, ti abbiamo cercato ovunque-
Si voltò, era Ron con la sua chioma scompigliata. Ron la guardò,  vide i suoi occhi rossi, le guance bagnate e così con tono preoccupato le disse
- cosa è successo? Chi ti ha ridotto in questo stato?-
- nessuno, non è successo niente- gli rispose lei asciugandosi gli occhi abbracciandolo
- te lo dico io- aggiunse Harry che era appena arrivato insieme a Ginny - indovina chi abbiamo trovato in biblioteca, Malfoy-
- cosa?- chiese con voce arrabbiata- cosa è successo Hermione? - 
- nulla ragazzi tutto apposto, ora possiamo fare l'incantesimo alla lettera- disse cercando di cambiare argomento
Ginny le si avvicinò e l'abbracciò forte,  ma i ragazzi non avevano la minima intenzione di lasciar perdere
- allora?- continuò Harry
- cosa ti ha fatto quella serpe?- chiese Ron
-niente, non ha fatto nulla lui- cercò di calmarli lei,  li conosceva troppo bene e sapeva che sarebbero corsi lì a picchiarlo ma lei non aveva voglia di altre risse così insieme a Ginny si avviò verso i dormitori seguite dai ragazzi che erano tutt'altro che calmi. Avevano tutti e due i pugni carichi e li avrebbero scaricati volentieri sulla faccia di un certo biondino fastidioso e questo Hermione lo sapeva per questo aveva preferito non parlarne.

Entrati nella stanza Hermione si era calmata così diase come fosse successo niente
- su ragazzi,mettiamoci al lavoro-
Gli amici sapevano che impegnarsi a fondo era il modo di Hermione di scacciare i brutti pensieri e così la assecondarono
- bene hai scoperto qualcosa? - disse Harry
- si abbiamo una sola possibilità di scrivere la parola giusta ... È questo il problema! A Lily potrebbero esserw condotte tante parole!- rispose lei
- la parola è lily ne sono sicuro- continuò lui
- bene allora iniziamo!- disse la ragazza, prese la bacchetta e creò una specie di campo di protezione
-in questo modo nessuno ci spierà - aggiunse poco dopo
- ed ora bisogna fare l' incantesimo dicendo 'lumus veritate'- disse lei
- lo faccio io- disse Harry sfoderando la bacchetta la agitò e disse le parole dette da Hermione
Sulla lettera comparvero quattro spazi su cui incidere le lettere che formavano la parola
- sono quattro lettere ... È sicuro lily- disse Ron
- te lo avevo detto- aggiunse Harry incidendo la parola LILY.  Hermione era preoccupatissima, se la parola fosse stata sbagliata la lettera in pochi secondi si sarebbe trasformata in cenere.

 

  
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