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Autore: LotOfLaughing    16/04/2014    2 recensioni
Dal testo: "Quanto ci impiega il nostro cervello a pensare una frase e la nostra bocca a riprodurla? Millesimi di millesimi di secondo. Tempo impiegato per farci tornare a galla, o affondare ancora di più.
Parole non pesate, ascoltate, pensate."
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sebastian Smythe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The words I never said 
 


To Bianca,
let's set fire to our
insides for fun.




 

Nessuno di noi dà mai valore alle parole che usa, ci avete mai fatto caso? È raro che ciò accada. 

Parole che feriscono. Parole che ti concedono il perdono. Parole che fanno innamorare di te qualcuno. Le parole contano. Saperle usare è un dono che, benché insegnato, non si apprende facilmente. E saper utilizzare quelle giuste, beh... può portarti molto. L'amore, il perdono, il raggiungimento di un obiettivo.

Ma ci vuole coraggio ad usare le parole giuste e non solo quelle che convengono.
A incidere un "per sempre", credendoci davvero.
A dire ti amo e mettere a rischio noi stessi.

Una parola, una sola giusta o sbagliata e il tuo viaggio cambia direzione. Verso acque calme o tempeste, questo sta solo a noi deciderlo.

Sebastian però non sa che farsene di queste parole. Sa usarle, ma una dopo l'altra invece che utilizzarle per costruire il suo futuro, portano lui sempre più a fondo.
Parole taglienti, beffarde, maliziose. Frasi ad effetto, costruite apposta nella sua mente per incutere paura, sottomissione, rabbia. Tutto questo lo ha sempre eccitato all'inverosimile.

Quanto ci impiega il nostro cervello a pensare una frase e la nostra bocca a riprodurla? Millesimi di millesimi di secondo. Tempo impiegato per farci tornare a galla, o affondare ancora di più.

Parole non pesate, ascoltate, pensate. 

Ci si cuciono addosso parole, che si sono dette e non ricordate, che altri ci scrivono sulle spalle, nascoste, delle quali noi non ci accorgiamo finché qualcun'altro non ce le sputa in faccia.
E Sebastian sa usare le parole fin troppo bene, senza esitazioni, cedimenti. Dritte al punto per distruggere prima di essere distrutti.

Quanto tempo hai impiegato, eh, Sebastian, per ricostruirti? Non si parla di ore, giorni, mesi. Ma anni. Anni per riorganizzare, riorganizzarti. Tutto per colpa delle parole. Parole sbagliate in momenti sbagliati che poco a poco ti hanno sommerso.


Ma tutto a un tratto, quando ormai non vedevi più una via d'uscita, qualcuno si è fatto spazio in mezzo a quell'uragano di lettere e ti ha teso la mano. Persone giuste, momenti giusti, ma le parole, quelle, rimangono sempre sbagliate.

Tu afferri quella mano, disperatamente, senza esitazione. E da quel momento in poi cerchi di imparare quante più cose possibili dal tuo qualcuno. Come si fa ad amare. Come a non far soffrire le persone intorno a te. Come riuscire a farsi perdonare. 

Parola dopo parola. Pezzo dopo pezzo. Ora quando parli non ti senti più soffocare, vero, Sebastian? Adesso finalmente capisci cosa significa essere felici grazie a qualcuno. 

Pensi di avercela fatta?, credi che adesso che sei riuscito ad imparare ogni singola parola, tutte quelle passate si siano cancellate come le impronte sulla sabbia dopo il passaggio di un'onda? Ma il mare non cancella mai tutto, sai?, le parole, quelle più insabbiate si intravedono ancora e per quelle si deve aspettare un'altra marea.

E tu speri, preghi, che la notte porti quanta più acqua possibile per eliminare tutto. Tabula rasa, solo per ricominciare una vita da capo. 


Aspetta, non te l'hanno detto? Ormai è troppo tardi; tutti le hanno ascoltate, tutti, anche il tuo qualcuno. Litigi, parole che feriscono, cuori rotti, ma ancora non ti arrendi, cerchi di risalire di nuovo in superficie. Credi di potercela fare, questa volta.

E quando tu finalmente, come ultimo gesto estremo, ci riesci a mettere a rischio te stesso, quando sei finalmente in grado di perdere l'equilibrio solo per poi riafferrare quella mano-


"Ti amo" 
"Se mi ami lasciami andare, 'Bas" 


Cadi.






**






Angolo di Isa (che poi sarei io, ma credo si fosse capito...okay sto zitta):

Uhm... sì, ecco. Sono leggermente in ansia. E' la prima cosa che pubblico e dire che sono stata su questa..cosa..tipo mesi è un eufemismo. So che tutti si aspettavano il finale felice, ma, non ho ancora capito perché, non riesco a scrivere storie allegre con tanto fluff, quelle le lascio ad altre fanwriters che sono il doppio più brave di me e mi fanno sciogliere come un ghiacciolo nel deserto.
Comunque, come avete visto non ho specificato il pairing perché sostanzialmente la storia non si basa su una coppia in particolare, ma su Sebastian (bimbo ;;), quindi ognuno può vederci la ship che vuole (piangendoci sopra) e siamo tutti felici, eliminando così le shipwars :)
E nulla, sarei contentissima se mi deste un parere, anche solo per messaggio privato (si può? LOL) o via twitter (@lotoflaughing, non so mettere i collegamenti, okay), ma anche il solo fatto che vi siete fermati a leggerla (...e a leggere anche le note d'autore, che brave persone siete?) mi rende felicissima.
Ma cosa più importante: ringrazio Vals, aka colei che mi ha sopportato mentre cambiavo il testo per la terza volta e che mi ha incoraggiato a postarlo (solo perchè vuoi dargli un altro finale, i know youuu), quindi, niente, solo... grazie.








 
  
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