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Autore: Bidirezione    16/04/2014    3 recensioni
“Come faccio ad alzarmi?”
Sasuke ridacchiò, prese un'ulteriore boccata pizzicottandogli la guancia irsuta: “Come ogni volta, baka. Ti alzi, vesti dei tuoi stracci puliti e te ne esci dal mio letto, come milioni di altre persone.”
SasuNaru, un incontro proibito.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Trame di cravatta


La cenere svolazzava lungo le spirali di fumo cacciate dalle sue labbra, posandosi nevosa sulla coperta leggera. Sasuke stava con la schiena poggiata allo schienale basso del letto, fissando un punto nel vuoto sulla parete, lo sguardo vuoto; la mano, sollevata all'altezza del petto, reggeva mollemente la sigaretta tra indice e medio mentre il fumo saliva leggero e scuro. Sasuke prese un'altra boccata. Vicino a lui, steso sulla pancia, era Naruto, gli occhi chiusi con la testa appoggiata al cuscino; riposava con il volto rivolto verso il compagno. Nella calma silenziosa del momento non sentiva nemmeno il pulsare del sangue, non udiva altro che il respiro di fumo di Sasuke.
Suonò una sveglia, un solo bip. “È già così tardi...” Doveva far ritorno a casa per cena. Doveva tornare da sua moglie e i suoi figli, ancora una volta - ma ogni volta era più difficile farlo, sollevarsi dal giaciglio dove avrebbe voluto svernare fino alla morte, accanto a Sasuke: anche oggi era scappato da quella donna che aveva sbraitato appena giunti in casa - a lui, a loro, al gatto, non lo ricordava; sbraitava, come ogni giorno passato nella sua casa, e distruggeva timpani e nervi a ogni abitante. Doveva tornare - avrebbe gridato del suo immotivato ritardo o della sua immotivata assenza o della sua presenza... Sasuke gli appoggiò una mano sugli occhi, percependo la nascente disperazione nel suo animo. Aveva quel potere così rassicurante che solo lui riusciva a comprendere gli anfratti dell'anima celata di Naruto; anche per farsi capire tornava così spesso da lui. “Come faccio ad alzarmi?”
Sasuke ridacchiò, prese un'ulteriore boccata pizzicottandogli la guancia irsuta: “Come ogni volta, baka. Ti alzi, vesti dei tuoi stracci puliti e te ne esci dal mio letto, come milioni di altre persone.”
Naruto sospirò, scostando la mano e aprendo gli occhi: osservò il petto di Sasuke alzarsi a ritmo col respiro e venire avvolto dal fumo, nebbioso nell'oscurità soffusa della stanza illuminata solo dai raggi del tramonto che filtravano tra le persiane; non lo guardava ma pensava a occhi chiusi. Si tirò su e cacciò fuori le gambe, immaginandosi tra loro prima la moglie ringiovanita di vent'anni e poi Sasuke, feroce come quando lo caccia a richiesta; non aveva difficoltà a comprendere dove fosse il vero piacere. “Mi sta diventando sempre più difficile restare lontano... Pure oggi, mentre camminavo verso lavoro, mi sorprende l'immagine chiara del tuo sedere piccolo, fasciato nei jeans strappati, quando salti dirigendo la tua band di tamburi e questo si muoveva si scuoteva e mi chiamava a voce forte. Non resistevo oltre oggi, son dovuto uscirmene prima per venire qui.” Sasuke non rispose, come se non avesse sentito, la sigaretta sempre pericolante tra le sue dita; Naruto si alzò e cominciò a indossare mutande e canotta, a rivestirsi di tutte le convenzioni sociali che lo proteggevano fuori da quella camera.
Sasuke, puntandogli gli occhi addosso all'improvviso, mise le mani conserte al grembo,la sigaretta pressoché finita stretta tra le labbra: “Non sei il primo! Sai troppo bene che significa. Tanto per te, ora tutto ritorna a fluire. Esci dal mio castello, come mille altri già han fatto, e ritornerai quando vorrai, nascondendo la mia conoscenza alla tua vita primaria. Non ti importa di me quanto del mio corpo. Ora prendi e vattene che son stufo di vederti, per oggi.”
Naruto strinse i lacci delle scarpe e gli sussurrò dandogli le spalle: “Non è solo corpo, sai cosa provo davvero per te...” Sasuke rise a pieni polmoni. “Lo sai solo finchè non esci di qua, quando poi rimpiangi e rinneghi tutto. Io sono solo un ramo in cui si impiglia la tua cravatta, tirandole sempre dei fili che provvedi poi a tagliare con le forbici; ogni volta è per me più facile aggrapparmi alla cravatta rovinata ma tanto, è fatta di fili infiniti. Tornatene da tua moglie, riprenditi il flusso e va, lontano quanto basta a distruggerti il tuo tempo umano. Fino alla morte.
Addio, Naruto. Alla prossima volta.”
Naruto raccolse la valigetta da terra e uscì a capo chino.





N/A.

SasuNaru a sfondo fumoso, un incontro proibito, un addio monotono, una
realtà.
Loro sono belli
always, che sia sesso o amore o che sia sesso e amore con il punto di domanda.
Grazie a quanti hanno letto, a quanti commenteranno, a quanti hanno cominciato a seguirmi. :3
Un abbraccio

Bidirezione.

   
 
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