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Autore: rebelle_fleur123    17/04/2014    3 recensioni
Proseguendo con la storia:
Zayn apparve alla sua destra come un fantasma con il suo solito ghigno divertito sulla sua bellissima faccia da schiaffi.
“E tu che diamine ci fai qui?”
Viv domandò incredula ma allo stesso tempo infastidita.
Zayn si avvicinò di poco a lei:
”In realtà te la dovrei fare io questa domanda visto che questo è un locale esclusivo. E poi è ferragosto anche per me, volevo divertirmi un po’!”
“E il tuo cagnolino biondo?Gli hai tolto il guinzaglio?”
Lo punzecchiò lei.
“Perrie è dentro, con gli altri!”
Nel dare quell’informazione, il moro, ridusse di molto le distanze tra loro due.
“Bene, allora và da lei prima che le venga un attacco isterico nel vederti così vicino ad un’altra ragazza!”
Sputò quella frase con rabbia, guardandolo dritto negli occhi e poi lo spostò con una mano per rientrare nel locale.
“Ah, Davis, non hai idea di quanto mi piaci quando fai la gelosa!”
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Andiamo Viv, non c'è alcun modo di convincerlo?"
La voce squillante di Allison parlò dall’altro capo del telefono.
"Lo sai Ally, quando mio padre si mette in testa una cosa non c'è verso di fargli cambiare idea!"
Rispose Viv stendendosi sul letto di camera sua tenendo bloccato il cellulare tra un orecchio e il materasso.
"Ma è assurdo!Avevamo programmato tutto per questa vacanza e solo perché non vuoi andare al college devi rinunciarci?"
Obiettò ancora la voce, più che arrabbiata, della sua migliore amica;
"Ho tentato di tutto ma è stato irremovibile!"
Le disse con tono dispiaciuto.
Allison a quel punto si rassegnò e smise di lagnarsi:
"D'accordo, ho capito e mi dispiace per te...non sarà facile andare d'accordo con tuo padre e quei cinque mocciosi."
Constatò, poi.
"Già…"
 Si limitò a dire la ragazza, per poi salutarla e riprendere a fare i bagagli.
Viv, o precisamente Raviva Davis era figlia di Ray Davis, un uomo amabile, rispettabile ed, il più delle volte, tranquillo.
Del resto, anche Raviva aveva sempre pensato quelle cose di suo padre, o almeno fino a quell’estate.
La ragazza, pur avendo diciotto anni e facoltà mentali che le permettessero di decidere da sola, si era vista imporre da suo padre di passare le vacanze estive con lui.
Ora, non sarebbe stata una tragedia se non avesse già organizzato un viaggio on the road in Italia con i suoi migliori amici e se suo padre non fosse stato il manager di cinque ragazzini, a suo avviso, viziati e stupidi, famosi col nome di One Direction.
Lui li aveva seguiti fin dalle origini, quei cinque.
Era spesso in viaggio con loro e li aveva portati al successo così come le loro carriere avevano aiutato suo padre a fare soldi a palate.
Le discussioni erano iniziate quando, una volta terminato il liceo , al momento di mandare la richiesta per quello che secondo Ray sarebbe stato il miglior college per sua figlia, Viv si era opposta asserendo che avrebbe aspettato ancora un po’ prima di prendere una decisione così importate per il suo futuro.
In realtà, non sapeva se davvero avrebbe voluto passare i migliori anni della sua gioventù in un college, a studiare, lontano dalla sua adorata città, dai suoi vecchi amici e dalle feste a cui erano soliti partecipare. Fatto sta, che quella decisione le costò una favolosa vacanza.
Le parole del signor Davis erano state esattamente queste: ‘Visto che hai deciso di essere una sconsiderata e non pensare al tuo futuro lavorativo, verrai con me e con i ragazzi nel loro mini tour estivo e tenterai di fare qualcosa di buono per te, imparerai il mio mestiere.’
La ragazza ancora ricordava il tono austero di suo padre nel dire quella frase, cosa che di certo non lo rappresentava data la sua indole giocosa. Suo malgrado, dovette accettare, per il semplice motivo che non le aveva dato scelta, le aveva tagliato tutti i fondi.
 Aveva cercato di non abbattersi, di tirarsi su cercando di trovare un lato positivo a quella cosa, ma non ne trovò.
Niente di tutto ciò sarebbe stato divertente, positivo o rilassante per lei.
Doveva solamente rassegnarsi ed accettare la triste e crudele realtà.
Ormai, era vestita e con la valigia pronta.  
Guardò un'ultima volta dalla finestra di camera sua prima di spegnere la sigaretta nel posacenere e tirare un respiro profondo.
Londra era magnifica da quella visuale, le sarebbe sicuramente mancata.
Viv si guardò un’ultima volta allo specchio, contornò i suoi occhi scuri con una linea sottile di matita nera e poi spazzolò i lunghi capelli color miele.
Tirò un sospiro.
Prese le valige e si avviò alla porta d'ingresso per poi salire sul taxi dove suo padre l’aspettava già con impazienza guardando senza sosta l'orologio.
"Finalmente!Sei la solita ritardataria, i ragazzi saranno già in aeroporto."
La rimbeccò l’uomo che era seduto sui sedili posteriori dei passeggeri.
Senza rispondergli, la ragazza roteò gli occhi al cielo e mentre l’auto si accingeva a partire pensò:
Sarà un'estate molto lunga.







 
CIAO A TUTTI!
Probabilmente a qualcuno non sarà del tutto nuova questa ff, 
questo perché avevo già pubblicato qualche capitolo mesi fà ma poi 
fui costretta ad eliminarli per mancanza di tempo.
Ebbene, la storia è terminata. 
Se anche questa volta mi darete fiducia e avrò riscontri positivi
la pubblicherò tutta in modo graduale!
Questo è solo il prologo, appositamente breve.
Vi assicuro che più la storia andrà avanti e più diventerà
profonda e carina, a mio avviso!
Ciao a tutte... vi lascio col primo capitolo!

RebelleFleur
  
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