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Autore: Ardespuffy    14/07/2008    3 recensioni
Mi dispiace... William.
Una Cacciatrice e la sua coscienza.
L'alba verrà ancora e ancora...
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Title: Dawn Over Us

Title: Dawn Over Us

Author: **Ardespuffy**

Written: venerdì 31 agosto 2007

Rating: G

Genre: ficlet

Timeline: 6x15 “As You Were – Difficile da dimenticare”

Pairing: una Cacciatrice e la sua coscienza

Subject: l’alba verrà ancora e ancora…

 

 

 

********

 

 

Mi dispiace… William.

 

Mi dispiace.

Quante parole facili.

Facili da gettare al vento come cristalli spezzati.

Freddi, vuoti, vacui.

Opachi nella più eterea lucentezza.

Mi dispiace.

Sguardi carichi di promesse mai fatte.

Spire di vento come algide lame che cancellano i ricordi più dolci.

Quei momenti in cui l’universo sembrava sbiadire, riflesso nei tuoi occhi vivi di paradiso.

Ardenti d’inferno.

Mi dispiace, davvero.

Mi dispiace per essere stata tanto debole da cercare in te la mia forza. Mi dispiace di non aver capito prima che stavo crollando.

Mi hanno strappata via da un luogo che non ho mai creduto esistesse. Tu lo sapevi meglio di chiunque altro. Una nella mia condizione, col mio destino, non può semplicemente accettare che, un giorno, il dolore possa finire. Ho vissuto in esso, per esso, con esso, così a stretto contatto da rischiare di perdermici. Ma non mi sono mai lasciata andare. Non potevo permettermelo.

Ho ucciso Angel, e ha squarciato dentro. E’ tornato e se n’è andato di nuovo, e ha bruciato come la lava. Sono stata usata come una sgualdrina da un universitario ritardato, e ha riaperto ferite mai placate. Ho ingannato Riley nel più viscido dei modi, e lui se n’è andato. Sai cosa? Ha fatto male. Solo male. E’ un miglioramento.

Il portale ha spazzato via tutto. Ogni frammento di quella Buffy che non sarò mai più. La morte è il mio dono. Non avevo capito davvero, ma, pensandoci oggi, qui di fronte a te, ora è tutto più chiaro. Dono la morte, ricevo la morte. Inganno la morte, persino. Tu non l’hai mai nemmeno saputo, vero? Non hai mai saputo di quel morso che mi ha aspirato via la vita a soli sedici anni. Avrei dovuto capirlo sin da allora. Ci sono cose cui, semplicemente, non puoi sfuggire.

E poi, tutto a un tratto, è cambiato. Io sono cambiata. Il dolore che aveva caratterizzato la mia vita sin dal principio… non c’era più. Nulla era reale, nulla era concreto. Ma era bello. Bello come solo l’oblio può essere.

Non m’intendo di dimensioni. Te l’ho anche detto. Eppure, il Paradiso per me è concedersi il lusso di dimenticare. In tal senso, dunque, sì, ero in Paradiso.

Ma non poteva durare. Parte di me, quella razionale di me, l’aveva sempre saputo.

Mi sono risvegliata al buio e al caldo, il calore del fuoco, della morte, del concime e della terra, dritto nelle ossa. Il calore di una vita che ritorna e una che se ne va.

Da allora è precipitato. Ogni cosa è diventata pesante. E’ buffo che sia proprio io a dirlo, dopo tutto quello che ho passato, ma ho improvvisamente realizzato qualcosa che non avevo mai affrontato fino in fondo.

Sono sola.

Dopo il ritorno mi sono nutrita del dolore come non avevo mai fatto prima. Ho lasciato che s’impadronisse di me, che divorasse e bruciasse ogni traccia di buono, annientando un istante dopo l’altro la donna che sono stata. La donna che i miei amici, mia madre, mia sorella, Giles e tutti gli altri hanno conosciuto e amato.

Ma non tu.

Ed è per questo che mi dispiace.

Sì, mi dispiace di essermi lasciata andare con te per superare il gelo che sento dentro. Ma mi dispiace ancora di più per non esserci riuscita.

Mi dispiace perché non è colpa tua. Perché la favola del mostro senz’anima ha smesso di reggere dalla prima volta che mi hai sfiorata.

Mi dispiace perché tu eri la mia unica possibilità di guarire, e non ha funzionato.

Mi dispiace perché non ci sarà mai più una lezione che tu possa insegnarmi, come in quella sera dietro il Bronze quando ogni mia paura ha preso vita.

Mi dispiace perché non ci sarà mai più un tappeto per due, una stanza da arredare, un paio di manette per una prova di fiducia.

La verità è che mi sono fidata di te più che di me stessa.

E guarda un po’ com’è andata a finire.

Ma mi dispiace anche per te.

Mi dispiace perché da qualche parte, in quella cavità più profonda ed insondabile del mio cuore, c’è una voce che continua a sussurrarmi di accoglierti tra le mia braccia e lenire l’angoscia che ti leggo negli occhi.

Mi dispiace perché ho creduto di meritare l’inferno, e ho ritenuto di trovarlo nelle tue braccia. Chi meglio di un demone senz’anima poteva darmi quello di cui avevo bisogno?

Ma mi sono sbagliata. Perché c’è più inferno nella punta delle mie dita che nei tuoi centovent’anni di distruzione. 

Per tutto questo, sì William. Mi dispiace.

Riuscire a dirtelo è prova di una forza che temevo sopita del tutto. Quindi è vero. Nella disperazione del tuo sguardo trovo la mia speranza, ed è solo merito tuo.

Ti ringrazierò nell’unico modo che conosco.

Voltandomi e uscendo nel sole, dove non potresti mai raggiungermi.

So che non è finita. Che non basta accostarmi una porta alle spalle per chiuderti fuori da questa pantomima della mia vita. 

Ma è il mio dono per te e per me stessa, un’offerta di pace ad una guerra mai conclusa

Non mi aspetto che tu capisca, anche se l’hai fatto molte volte.

Solo, non biasimarmi.

E forse l’alba che non potrai vedere sarà più dolce.

 

 

 

 








********



Al mio curriculum Buffyiano su EFP, riflettevo l'altro giorno, manca ancora qualcosa.
Quel qualcosa era il piccolo monologo che avete appena letto. Ho scelto di rituffarmi, anche solo per un momento, nel fandom che mi ha vista nascere fic-writer e riprendere le stringhe HTML di una storiella ormai già vecchia. Nondimeno, sono affezionata a Dawn Over Us quanto a tutte le altre, se non di più. E' nata da un momento di ispirazione pura e semplice. Un flash di luce.
Per questo motivo non l'ho ritoccata di una virgola, anche avendone avuto la possiblità. Questa è esattamente la shot che ebbe vita la scorsa estate.
Immagino che, attualmente, siano davvero in poche a conoscermi su questo fandom. Ma se è rimasta ancora qualcuna delle mie meravigliose sis (e non avete idea di quanta emozione mi dia riutilizzare questa parola, acantonata insieme alle fics) è a loro che la mia incursione va dedicata. In particolare, e non posso farne a meno, ad AntonellaSpuffy, la mia sorella, beta, mentore e groupie virtuale. Ti penso ancora, tesoro mio.
Un pensierino di riguardo va anche a MusicAddicted, aka Lu, aka Happy (XD), una veccia conoscenza che mi ha seguita anche su altri lidi con lo stesso affetto che ricordavo. Grazie di cuore.
Per chi ancora attendesse **Shadows Of Friendship**, mi spiace di non poter portare nuove confortanti. Quella storia resta a stagionare nel mio hd senza che mi decida a riprenderne le redini. Indolenza? Probabilmente, ma non solo. E' che l'ispirazione è una mutevole banderuola, come direbbe François La Rochefacauld.
In conclusione, è stato sconcertante tornare, anche solo con una piccolissima storia, nel fandom che ancora detiene il primato nel mio cuore. Non dimenticherò mai le mie origini, non dimenticherò mai Buffy, non dimenticherò mai lo Spuffy. Il primo amore è per sempre.
Grazie dal profondo dell'anima a voi tutte, per il solo fatto di esistere.
  
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